Pietro Germi è stato senz’ombra di dubbio una delle personalità più forti ed eccentriche della storia del cinema italiano. Formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha iniziato la sua carriera di regista (e attore) sull’impronta del Neorealismo. Quando però ha cominciato ad adoperare la lente deformante del grottesco nelle sue commedie satiriche, capaci di mettere alla berlina il malcostume e l’ipocrisia dell’Italia, ecco che il suo cinema ha trovato quell’impronta stilistica e contenutistica capace di lasciare un segno indelebile. I cinque film in streaming che abbiamo scelto per rendergli omaggio nel giorno della sua nascita (Genova, 1914) testimoniano questo passaggio e il raggiungimento della maturità artistica proprio con il film che non è riuscito a concludere prima di morire nel 1974, ma che rappresenta a buon diritto il suo testamento spirituale ed umano. Buona lettura.
Cinque film (anzi quasi cinque...) diretti da Pietro Germi
- Il ferroviere
- L’uomo di paglia
- Divorzio all’italiana
- Sedotta e abbandonata
- Amici miei
Il ferroviere (1955)
Grande successo di critica e pubblico per questo melodramma che Germi dirige e interpreta anche nel ruolo del protagonista, un uomo arcigno, umanissimo, pieno di orgoglio e difetti. Insomma perfetto specchio di Germi stesso. Il ferroviere è un melodramma robusto, preciso nella definizione dei caratteri, solidamente girato e interpretato. Film di sostanza, che lascia capire la pasta del suo autore. Nel cast Sylva Koscina e il fido Saro Urzì. Disponibile su CHILI.
L’uomo di paglia (1958)
Ancora una storia familiare a sfondo sociale per Germi, che ripropone le coordinate e gli stilemi del melodramma incentrandolo su un uomo senza qualità e il suo desiderio represso di evadere le gabbie sociali e psicologiche in cui è costretto. L’uomo di paglia vede Germi continuare a esplorare un tessuto umano grigio, pieno di ombre, adoperando anche stavolta un timbro attoriale nerboruto ed efficace. Altrettanto brava Luisa Della Noce. L’uomo di paglia non raggiunge le vette del precedente film, ma ne consolida il discorso preciso. Disponibile su Rai Play.
Divorzio all’italiana (1962)
Ed ecco arrivare il capolavoro di Germi con un passaggio di registro perentorio e straordinario. La commedia nerissima, velenosa e corrosiva che vede protagonista un leggendario Marcello Mastroianni è uno dei capisaldi del nostro cinema. Germi costruisce un’intelaiatura narrativa e visiva che si compenetrano alla perfezione, facendo di Divorzio all’italiana qualcosa di mai sperimentato prima. Arrivano le nomination all’Oscar per la miglior regia e l’attore protagonista, e addirittura la statuetta per la sceneggiatura originale, unico film italiano a vincere in questa categoria. Nel cast anche una splendida giovanissima Stefania Sandrelli. Disponibile su Rai Play.
Sedotta e abbandonata (1964)
Continua il discorso specifico e ficcante sull’omertà, sul bigottismo di un microcosmo che in realtà rappresenta tutto il Paese. Questa volta Stefania Sandrelli è straordinaria protagonista di un film caustico e doloroso, uno schiaffo potente a chi guarda all’onore senza pensare agli affetti e all’umanità di chi deve subire. Sedotta e abbandonata è forse il lungometraggio più controverso di Germi, quello maggiormente “arrabbiato”. Saro Urzì trionfa a Cannes come miglior attore, premio meritato per un grande caratterista. Il film che ha lanciato Lando Buzzanca. Disponibile su Rai Play.
Amici miei (1975)
Anche se Amici miei è attribuito a Mario Monicelli, e anche giustamente, ci mancherebbe - rappresenta il progetto che Germi aveva in mente di realizzare prima di morire, non riuscendo a finirlo. E in fondo in fondo si vede la vitalità brusca, a suo modo disperata del suo primo ideatore. Amici miei diventa un film con due anime incredibilmente appartenente a entrambi i suoi “padri”, uno sguardo malinconico, irriverente e strepitoso a cosa significhi essere italiano oggi. Momenti di grande commedia con un sottofondo amarissimo. Come nel miglior cinema di genere. Film imprescindibile. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes.
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