Ha sempre molto tenuto all'arte, alla sua conoscenza di pittori e quadri, ma anche sculture, che ha raccolto negli anni in una collezione sempre più ampia, disposta in maniera compulsiva nella sua enorme casa parigina. Gérard Depardieu, però, ha deciso di mettere all'asta i suoi compagni di vita quotidiana all'Hotel Drouot, da secoli luogo deputato per questo genere di vendite nella capitale francese. La stima parla di una cifra fra i 3 e i 5 milioni di euro come ricavo finale.
L'attore, ormai ostracizzato dall'industria francese dopo il susseguirsi di denunce di donne molestate, in attesa di processo per un'accusa specifica del 2020 di una giovane donna, ha una passione particolare per Auguste Rodin, all'interno di una collezione che viene definita eclettica, composta di capolavori e di curiosità. Conferma la passione, non certo la volontà di investire per un guadagno economico successivo. Primo acquisto, alla fine degli anni '80, tre piccole sculture di Rodin in bronzo, fra cui una che raffigura Paolo e Francesca dalla Divina Commedia di Dante, portata a casa dopo la fine delle rirprese di Camille Claudel, in cui recità al fianco di Isabelle Adjani.
In vendita anche opere di Zadkine, Redon, Miró, Calder, oltre a una serie di quadri di Eugène Leroy. In totale sono più di duecentocinquanta le opere all'asta in queste ore, principalmente del XX secolo. "Gérard Depardieu vende la mggior parte delle sue opere per alleggerirsi", dichiara uno dei responsabili dell'operazione, "le opere riunite qui costituiscono una collezione di livello. Ogni opera è stata scelta con cura, così come ogni artista. E l'insieme somiglia a Depardieu".
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