martedì 12 settembre 2023

Il mio amico Tempesta: una bimba e un cavallo al chiaro di luna in una clip in anteprima esclusiva del film

Non tutti i bambini sanno già cosa faranno da grandi, e non è detto che avranno le stesse passioni quando saranno adulti. I più fortunati, però, hanno le idee chiare e cominciano molto presto a lottare per realizzare i propri sogni. È questo che fa Zoe, la giovane protagonista de Il mio amico Tempesta, un film di Christian Duguay in uscita il 14 settembre con Eagle Pictures.

Come nasce Il mio amico Tempesta

Il regista e il suo co-sceneggiatore Lilou Fogli non sono gli inventori della storia di Zoe, che è tratto dal romanzo Tempête au haras di Christophe Donner. Il libro ha ispirato anche il graphic novel Corri, Tempesta! dello stesso Donner e di Jérémie Moreau. Sono stati i produttori Maxime Delauney e Romain Rousseau a proporre il libro a Christian Duguay, che aveva già parlato di un cavallo e di un fantino nel film Jappeloup. Proprio per questo il regista all’inizio era indeciso se far proprio il progetto. Ma poi, viste le tematiche affrontate e considerato il grande coraggio dei tre personaggi principali - Zoe, suo padre Philippe e sua madre Marie - ha accettato di buon grado. Ovviamente qualcosa è cambiato nel passaggio dal romanzo al copione, per esempio al posto di Zoe c’era un bambino di nome Jean-Philippe, ma i due personaggi vanno incontro allo stesso destino.

Ne Il mio amico Tempesta, Zoe è interpretata da Carmen Kassovitz, che è nata nel 2002 ed è la figlia del regista e attore Mathieu Kassovitz. L'attrice non è al suo esordio cinematografico e si divide fra cinema e televisione. Christian Duguay voleva che fosse lei la giovane protagonista del film, per il quale aveva bisogno di una Zoe di 10 anni e di una di 5. Il mio amico Tempesta viaggia infatti nel tempo, in modo da lasciare spazio non solo all'aspirante fantina ma anche alla sua mamma e il suo papà. Questi ultimi sono interpretati da Mélanie Laurent e Pio Marmaï.

Il mio amico Tempesta: la trama e il trailer italiano del film

La vicenda che Il mio amico Tempesta racconta non è allegra, ma non è neanche tragica e ricattatoria. Sarebbe più giusto utilizzare la parola "vera", perché la famiglia viene narrata in maniera realistica, oltre che toccante. E dal momento che il punto di vista cambia nel corso del film, è possibile scoprire una molteplicità di elementi nei tre personaggi principali. Ma, di cosa parla esattamente il film? Ecco la breve sinossi ufficiale:

Nata nelle scuderie dei suoi genitori, Zoe è cresciuta circondata da cavalli e il suo sogno è sempre stato quello di diventare una fantina! Tempesta, una puledra che conosce fin dalla nascita, diventa il suo alter ego. Fino a una notte di bufera, quando Tempesta, in preda al panico, cade su Zoe e manda in frantumi i suoi sogni. Contro ogni previsione, Zoe si rialza e tenterà l'impossibile per ricongiungersi al suo destino.

Il mio amico Tempesta: personaggi e temi



La famiglia di Zoe è molto unita, ma ne Il mio amico Tempesta la vediamo entrare in crisi, prima di ritornare solida e generosa verso il prossimo. Philippe e Marie, che hanno scelto come luogo di residenza la Normandia e intendono ridare vita a una scuderia abbandonata, devono diventare forti per aiutare Zoe. Marie si prende amorevolmente in carico la riabilitazione della figlia, mentre Philippe la sprona a rimettersi in piedi. Philippe è un addestratore di cavalli e il suo pezzo forte è stata la cavalla Beautiful Intrigue, che ha vinto diverse competizioni. Poi, a causa di un incidente, non ha più potuto correre. Ne Il mio amico Tempesta si stabilisce un rapporto bellissimo fra cavalli e uomini. I primi hanno virtù benefiche e aiutano i secondi, su cui hanno anche un effetto calmante.

Il mio amico Tempesta parla anche di accettazione della diversità, in altre parole di inclusione. Lo fa attraverso il personaggio di Sebastien, un ragazzino affetto dalla sindrome di Asperger. Come gli altri, anche lui ha una battaglia da affrontare e una notevole resilienza. Tramite la sua vicenda e le esperienze di Zoe e dei suoi genitori, il film sembra dirci che si può sopravvivere alle avversità e che una rinascita, o anche un cambiamento, non è possibile se non si attraversa un momento di crisi. Insomma, se c'è un'evoluzione, avviene attraverso il contatto con il dolore.

Una clip in anteprima esclusiva de Il mio amico Tempesta

De Il mio amico Tempesta vogliamo mostrarvi una clip in anteprima esclusiva. Si tratta di una scena notturna piuttosto bella e suggestiva. Zoe ha pochi mesi e non riesce a dormire, e piange, ma qualcuno riesce inspiegabilmente a calmarla.



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