venerdì 31 dicembre 2021

I Film più attesi al Cinema del 2022: nei primi mesi vedremo da Assassinio sul Nilo a The Batman, da Dottor Strange a Top Gun

Sulla scia del grande incasso al box office di Spider-Man: No Way Home, che per un momento ci ha riportato ai lontani tempi pre-Covid, il futuro del cinema è ancora piuttosto incerto. Diventeranno le sale cinematografiche il polo attrattivo soltanto per i titoli ad alto budget con una spettacolarità che giustifica la scelta di fruirli sul grande schermo? La gente preferirà guardare i film in TV dal divano di casa uscendo per andare al cinema soltanto in occasione di un "evento" cinematografico? Ci vorrà del tempo per capire quanto siano realmente cambiate le abitudini degli spettatori negli ultimi due anni, ma intanto questi sono i film più attesi dei primi mesi del 2022.

Scream (13 gennaio)

Fu un bagno rigenerante per gli amanti dell'horror quando nel 1996 si immersero nella visione di Scream. La regia di Wes Craven su un intelligente script di Kevin Williamson, creò una storia capace di smontare i cliché dei film dell'orrore con ironia regalando al contempo sorprendenti spaventi e colpi di scena. Il film ebbe tre sequel, nel 1998, 2000 e 2011, sempre diretti da Craven. Con questo nuovo Scream che non vuole il numero 5 accanto, i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett tentano di ritrovare la freschezza del primo film per un tentativo di riavvio della saga, nientemeno che con l'aiuto degli interpreti originali Neve Campbell, David Arquette e Courteney Cox. La storia si ambienta, come è effettivamente nella realtà, a 25 anni di distanza dagli eventi del primo film. Una serie di crimini sconvolge il paese e le indagini iniziano a diventare talmente ostiche che il nuovo sceriffo Judy Hicks, il precedente Dewey Riley e la moglie ex reporter Gale Weathers decidono di contattare colei che visse tutti gli orrori in prima persona, Sidney Prescott, Chi ci sarà questa volta dietro la maschera di Ghostface?

America Latina (13 gennaio)

I registi, sceneggiatori nonché fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo raccontano la storia del facoltoso odontotecnico Massimo Sisti, interpretato da Elio Germano, un uomo professionale con un carattere affabile. L'uomo vive in una grande villa in piena tranquillità e con moglie e figlie in un contesto familiare amorevole. Le tre donne della sua vita per lui sono sono tutto. Quella tranquillità però ha i giorni contati. L'esistenza di Massimo sta per essere capovolta in un giorno primaverile da qualcosa di inaspettato e improvviso. Il film si ambienta a Latina, la provincia laziale nota per le sue paludi bonificate, per il caldo umido e per quella centrale nucleare dimessa che si erge nei pressi di Borgo Sabotino. America Latina è stato presentato in concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (27 gennaio)

La fiera delle illusioni, che in originale è intitolato Nightmare Alley (il vicolo dell'incubo), è il nuovo film diretto da Guillermo del Toro ed è la storia di un giostraio che, oltre a quello di intrattenitore, ha un talento anche nel truffare le persone. Manipola chiunque conversi con lui e lo fa con estrema semplicità. Per essere sempre impeccabile in questa pratica, l'uomo lavora con una psichiatra persino più infida di lui, al fine di estorcere con l'inganno del denaro agli spettatori. Tra i collaboratori che lavorano al Luna Park ci sono anche la sua assistente Molly, il capo imbonitore Clem e il forzuto Bruno the Strongman. Il cast è da brividi: Bradley Cooper (che ha sostituito Leonardo DiCaprio nel ruolo di protagonista uscito dal progetto per disaccordi economici), Cate Blanchett, Rooney Mara, Willem Dafoe, Ron Perlman e Richard Jenkins.

Licorice Pizza (3 febbraio)

Uno dei più brillanti autori americani ritorna al lavoro, per nostra fortuna. Per il suo nono film, Paul Thomas Anderson ambienta la storia nella San Fernando Valley degli anni 70 e racconta del giovane 15enne attore Gary Valentine. Il giorno in cui a scuola si scatta la foto per l'annuario, il ragazzo incontra e rimane folgorato da Alana Kane, una ragazza di diversi anni più grande di lui. I due iniziano a frequentarsi e a passare diverso tempo insieme, stringendo sempre più amicizia, tanto che finiscono per avviare un'azienda di letti ad acqua. Gary e Alana vivono diverse avventure, correndo da una parte all'altra della città, crescendo giorno dopo giorno e innamorandosi. Alana Haim e Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour Hoffman, sono gli attori protagonisti del film. Il titolo Licorice Pizza si riferisce al nome di una catena di negozi di dischi californiana, ormai scomparsa, che era a sua volta ispirata a una battuta di quei tempi sui dischi che non vendevano, paragonati a una fantomatica pizza alla liquirizia.

Moonfall (3 febbraio)

C'è solo un uomo specializzato in apocalissi cinematografiche in cui la Terra e la civiltà umana sono prese di mira da catastrofi distruttive di varia natura: Roland Emmerich. Il regista di origine tedesca che ha dato il suo meglio in film quali Independence Day, 2012 e The Day After Tomorrow, ritorna per proporre una nuova storia apocalittica che racconta cosa accadrebbe se la Luna uscisse dalla sua orbita intorno alla Terra, a causa di una misteriosa forza che agisce su di essa. Avendo perso il suo moto di rotazione, il satellite è ora in rotta di collisione con il nostro pianeta, ma l'ex astronauta Jo Fowler, che lavora con la NASA, sembra aver trovato una soluzione al problema e mettere tutti in salvo. Peccato che manchino pochissime settimane al violento impatto e gli unici a dare credito alla sua tesi sono l'astronauta e collega Brian Harper e il cospirazionista KC Houseman. Del cast di Moonfall fanno parte Halle Berry, Patrick Wilson e John Bradley.

Morbius (3 febbraio)

Il film racconta la storia del Dr. Michael Morbius, un anti-eroe tratto dai fumetti Marvel Comics e creato dalla penna di Roy Thomas inizialmente come antagonista di Spider-Man. Interpretato da Jared Leto, Morbius è un biochimico affetto da una rarissima malattia ematologica. Quando prova a inventare una cura per il suo disturbo, qualcosa nel suo esperimento va storto e il dottore si infetta con una forma di vampirismo, assumendo l'aspetto e le abilità soprannaturali di queste oscure creature. Accanto a Leto, nel cast del cinecomic troviamo anche Adria Arjona nei panni di Martine Bancroft, fidanzata del protagonista, e Matt Smith che ricopre il ruolo dell'amico Loxias Crown affetto dalla stessa malattia. Morbius è diretto da Daniel Espinoza.

Assassinio sul Nilo (10 febbraio)

Basato sull'omonimo romanzo di Agatha Christie, il film segue il recente Assassinio sull'Orient Express del 2017, sempre diretto da Kenneth Branagh che interpreta Hercule Poirot. Alla fine dell'avventura precedente, l'investigatore belga scendeva dal treno per recarsi in Egitto dove "un omicidio è stato commesso", come gli venina riferito. Sappiamo bene che la storia di Assassinio sul Nilo prevede che l'omicidio avvenga sul battello mentre Poirot è a bordo, ma non è detto che il delitto di cui viene informato sia lo stesso di quando si troverà in Egitto. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema alla fine del 2019, ma è stato rinviato più volte in parte per a causa della pandemia, in parte per le accuse di molestie contro l'attore Armie Hammer che ha un ruolo determinante nel film. Come per l'Orient-Express, il cast è nutrito: oltre a Branagh e Hammer figurano Gal Gadot, Annette Bening, Emma Mackey, Letitia Michelle Wright, Sophie Okonedo, Tom Bateman, Adam Garcia, Jennifer Saunders e Russell Brand.

Uncharted (17 febbraio)

Pensate che sia troppo giovane Tom Holland per interpretare Nathan Drake? Chi ha giocato ai quattro capitoli della saga di videogame Uncharted risponderebbe sì, lo è. Però possiamo essere tutti d'accordo che la versione del giovane Drake che vediamo per la prima volta nel terzo gioco sia molto vicina alle fattezze dell'attore di Spider-Man. Il film diretto da Ruben Fleischer è una sorta di origin story in cui il giovane Nathan incontra Victor "Sully" Sullivan, interpretato da Mark Wahlberg, che diventerà il suo mentore nella ricerca dei tesori perduti. Il ragazzo però sta cercando suo fratello Sam, anche lui un avventuriero dato per disperso in un luogo non mappato del pianeta. Secondo Sully potrebbe trovarsi su un'isola deserta dove si dice sia custodito il mitico tesoro di Ferdinando Magellano, andato perduto 500 anni fa. Convinti che trovando l'oro troveranno anche Sam, i due si mettono in viaggio, scoprendo ben presto che anche un uomo senza scrupoli di nome Moncada, che ha il volto di Antonio Banderas, è sulle sue tracce del tesoro.

The Batman (3 marzo)

In questa nuova versione del Cavaliere Oscuro, Bruce Wayne è interpretato da Robert Pattinson. Al suo secondo anno di attività come giustiziere di Gotham City, Batman arriva a scoprire un dilagante mondo di corruzione tra le istituzioni della città, i cui scioccanti collegamenti lo portano a capire che la sua stessa famiglia ne faccia parte. Tutto questo accade mentre un serial killer noto come Riddler, l'Enigmista, semina il panico con un assassinio dopo l'altro. Diretto da Matt Reeves, The Batman è un cupo poliziesco che si ispira alla miniserie a fumetti Batman: Il lungo Halloween degli anni 90. Oltre a Pattinson, sullo schermo vedremo anche Zoë Kravitz, Paul Dano e Colin Farrell che rispettivamente interpretano Catwoman, l'Enigmista e il Pinguino. Invece a John Turturro, Jeffrey Wright e Andy Serkis sono stati affidati i ruoli del boss Carmine Falcone, del Commissario Gordon e del fido maggiordomo Alfred.

Red (10 marzo)

Questa è la storia di Mei Lee, una tredicenne, che in piena tempesta ormonale, durante i difficili e tormentati anni della pubertà, è pronta a vivere quello che lei stessa definisce "l'anno migliore del mondo". Una mattina, però, Mei Lee si risveglia con fattezze per nulla adolescenziali, ma simili a quelle di un grande panda rosso dal pelo morbidissimo. Sua madre le spiega che la sua famiglia è ha da sempre un legame mistico con questo animale, una condizione che ha causato un difetto a livello genetico. Questa trasformazione animalesca si innesca soltanto quando la giovane si entusiasma e prova emozioni forti, creandole non poco imbarazzo e situazioni spiacevoli a scuola. Red è il nuovo film firmato Disney/Pixar e diretto da Domee Shi, la regista autrice del cortometraggio Bao sul raviolo al vapore che prende vita.

Downton Abbey II: Una nuova era (24 marzo)

Non sono bastate le 6 stagioni e i 58 episodi di Downton Abbey per placare il desiderio degli spettatori di volerne sapere di più sulla famiglia Crawley e sulla sua servitù. Si pensava che il film del 2019 sarebbe stato sufficiente, ma così non è stato. D'altra parte non c'è motivo di fermarsi quando un produzione arriva all'eccellenza artistica in ogni comparto. Nella splendida tenuta dei Crawley (peraltro visitabile, qualora vi trovaste nella campagna inglese ad ovest di Londra), vedremo ancora una volta intrecciarsi le vicende tra gli aristocratici e i loro dipendenti mentre è in arrivo al palazzo la visita di qualcuno di speciale: nientemeno che il Re e la Regina della Gran Bretagna. Per Downton Abbey II: Una nuova era, al ben noto cast di attori si affiancano Hugh Dancy, Laura HaddockNathalie Baye e Dominic West.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente (13 aprile)

Il professor Albus Silente sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Animali Fantastici: I Segreti di Silente è il terzo film della saga scritta da J.K. Rowling e diretta da David Yates. Rivedremo ovviamente Eddie Redmayne, Jude Law e Katherine Waterston, con Ezra Miller nei panni di Credence e, come ben sappiamo, Mads Mikkelsen al posto di Johnny Depp nel ruolo di Grindelwald.

Dottor Strange nel Multiverso della Follia (4 maggio)

Con la regia di Sam Raimi, il nuovo appuntamento del Marvel Cinematic Universe ci permette di scoprire in quale guaio si sia cacciato il personaggio di Benedict Cumberbatch. Si tratta di ciò che gli abbiamo visto fare in Spider-Man: No Way Home? Tutto è possibile. In Doctor Strange nel Multiverso della Follia lo stregone deve affrontare l'immensità e i pericoli del Multiverso, un concetto di cui lui stesso conosce ben poco. Lo vedremo accanto a Wanda/Scarlet Witch di Elizabeth Olsen e al fidato amico Wong di Benedict Wong, sapendo che ritroveremo anche i personaggi del primo film interpretati da Rachel McAdams e Michael Stuhlbarg, incluso il Mordo di Chiwetel Ejiofor con cui i rapporti non si erano chiusi bene.

Top Gun: Maverick (26 maggio)

Dopo più di trent'anni di servizio nella Marina, il Tenente Pete “Maverick” Mitchell, che altri non è se non l'inossidabile Tom Cruise, è proprio dove vorrebbe essere: un pilota coraggioso che può spingersi oltre ogni limite, cercando di schivare l'avanzamento di carriera che metterebbe un freno alla sua libertà. Quando viene chiamato ad allenare un distaccamento di allievi dell'accademia Top Gun per una missione specializzata che nessuno al mondo ha mai portato a compimento, Maverick incontra il Tenente Bradley Bradshaw, interpretato da Miles Teller, nome in codice "Rooster": è il figlio del compianto amico di Maverick, il Tenente Nick "Goose" Bradshaw. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del passato, Maverick deve confrontarsi con le sue paure più profonde, fino ad una missione che richiederà il sacrificio ultimo di quelli che sceglieranno di parteciparvi. Dopo essere stato rinviato più volte a causa della pandemia, finalmente esce al cinema Top Gun: Maverick, diretto da Joseph Kosinski, che conta sulla presenza nel cast anche di Jennifer Connelly, Val Kilmer, Jon Hamm, Glen Powell e Ed Harris.



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Matrix Resurrections

Il nuovo capitolo della trilogia di The Matrix
* * - - - (mymonetro: 2,36)

Regia di Lana Wachowski. Con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Jonathan Groff, Neil Patrick Harris, Priyanka Chopra, Ellen Hollman, Jada Pinkett Smith, Daniel Bernhardt, Christina Ricci, Lambert Wilson, Max Riemelt, Brian J. Smith, Eréndira Ibarra, Andrew Caldwell, Ian Pirie.
Genere Fantascienza - USA, 2021. Durata 148 minuti circa.

All'interno di una simulazione realizzata perché un programma impari da se stesso, l'hacker Bugs osserva un rifacimento della fuga di Trinity dalla polizia e dagli agenti dopo una telefonata. Quindi finisce inseguita a sua volta, ma uno degli agenti è in realtà un nuovo Morpheus, programmato come tale da Thomas Anderson ma che ha assunto vita propria. Thomas è l'autore della trilogia videoludica di grande successo di "Matrix" e ora gli viene chiesto dalla compagnia per cui lavora, ossia la Warner Bros, di realizzare un nuovo capitolo e di trovare un'idea tanto buona quanto il "bullet time". Il suo solo vero interesse però è Tiffany, che vede spesso nel bar sotto l'ufficio, dove lei si serve insieme ai tre figli e al marito. Tiffany somiglia moltissimo alla Trinity del suo videogame, ma la loro sembra una storia d'amore impossibile finché... Morpheus non appare a Thomas offrendogli una pillola rossa.





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Belli Ciao

Il nuovo film dei due comici foggiani

Regia di Gennaro Nunziante. Con Pio D'Antini, Amedeo Grieco.
Genere Commedia - Italia, 2022. Durata minuti circa.

Una storia che parla di provincia e metropoli, di uno che è andato via, al Nord, a Milano e ce l'ha fatta; mentre l'altro è rimasto al Sud a raccogliere i benefici della terra natia. E quando si ritrovano in estate verranno fuori tutte le differenze. Un film che mette a nudo la smania di arrivare in alto, l'ambizione alla scalata sociale, perché essere un uomo di successo potrebbe non essere il vero senso della vita. La ricerca ossessiva dell'affermazione di sé si porta dietro la solitudine, il distacco dai valori, dai sentimenti, dai legami familiari. Il valore del vivere non è lì in alto, ma tutt'intorno. Il film è tutto uno schiaffeggiare questo nuovo senso della vita, mentre dobbiamo cercarlo altrove.





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Cry Macho - Ritorno a casa

Viaggio di ritorno
* * * - - (mymonetro: 3,1)
Consigliato: Sì
Regia di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio Garcia Rojas, Ana Rey, Sebestien Soliz, Brytnee Ratledge, Ramona Thornton, Alexandra Ruddy, Marco Rodriguez.
Genere Drammatico - USA, 2021. Durata 104 minuti circa.

Mike Milo è una vecchia gloria del rodeo riconvertita in addestratore di cavalli alla fine degli anni Settanta. Un incidente e diverse bottiglie dopo è in credito con la vita e in debito col suo capo, Howard Polk. Padrone di un ranch con pochi scrupoli e molte ambasce, Polk affida a Mike la missione di ritrovare suo figlio in Messico e di condurlo negli States. Mike accetta ma le cose non saranno così facili. Rafael è testardo come il gallo con cui si accompagna, sua madre violenta come gli uomini di cui si circonda. Dissuaso a più riprese dagli scagnozzi della donna, decisa a trattenere il figlio al di qua del confine, Mike persiste e convince Rafael a seguirlo. L'improbabile duo incontrerà molti ostacoli lungo la strada ma altrettante corrispondenze che metteranno le rispettive vite nella giusta prospettiva.





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Harry Potter 20th Anniversary Return to Hogwarts: tutti eleganti in una featurette dello Speciale

Domani sera, 1 gennaio 2022, su Sky Cinema Harry Potter, andrà in onda lo speciale Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts, che sarà disponibile anche in streaming su NOW e che vedremo in contemporanea con gli Stati Uniti, dove sarà su HBO.

E’ stato realizzato in occasione dei vent’anni da Harry Potter e la Pietra Filosofale, primo film della serie, ed è la cronaca di una festosa reunion. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Helena Bonham Carter, Ralph Fiennes e molti altri si rincontreranno per parlare dei vari film, ricordare istanti preziosi di vita da set e riabbracciarsi.

Dello speciale è stata appena diffusa una featurette, in cui riconoscerete tantissimi volti che avete amato.

Leggi anche Harry Potter 20th Anniversary: Daniel Radcliffe scrisse una lettera d'amore a Helena Bonham Carter

La featurette di Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

La reunion fra i protagonisti e registi di 8 film dedicati al maghetto occhialutto Harry Potter e ai sui amici e nemici, è avvenuta laddove sono stati girati i capitoli della serie: i Leavesden Studio, a Nord Ovest di Londra. Come vedrete, gli attori sono vestiti di tutto punto. Ci sono candele e pregiate bottiglie, e il Grande Salone di Howgwarts ha delle decorazioni favolose. E che tavole imbandite! La più carina di tutti è secondo noi Emma Watson, che abbraccia il compagno di set per cui aveva una cotta (Tom Felton) e sorride felice. Di più non vi diremo. Scoprite voi stessi cosa ci mostra il breve video e preparatevi psicologicamente all’appuntamento di domani.



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Lasciarsi un giorno a Roma: il film sentimentale di e con Edoardo Leo su NOW dal 1 gennaio

Come dice Federica Lucisano, che collabora con lui da diversi anni, Edoardo Leo regista ha il raro dono dell'eclettismo. In undici anni, l'interprete principale della trilogia di Smetto quando voglio ha raccontato personaggi diversi, attraversato generi diversi, lavorato con attori diversi. L'amore ha spesso occupato le sue storie, ma in Lasciarsi un giorno a Roma è protagonista assoluto. Anche se il film può essere considerato per alcuni aspetti un feel-good movie, non parla né di un innamoramento che sfocia nel "E vissero tutti felici e contenti", né di una riconciliazione o di una fugace avventura. No, questa volta si racconta di coppie in crisi e del momento in cui si capisce che, invece di rilanciare, è meglio prendere strade separate.

Lasciarsi un giorno a Roma è un film Sky Original e debutterà su NOW il 1° gennaio. Accanto a Edoardo Leo recitano Claudia Gerini, l'attrice spagnola Marta Nieto e Stefano Fresi, da tempo compagno di set di Leo attore e da lui diretto in Noi e la Giulia. C'è poi un altro fantastico interprete nel film, o meglio una interprete, che fa la parte di se stessa e diventa il migliore scenario romantico possibile e immaginabile: la città di Roma.

Lasciarsi un giorno a Roma - Guarda il film su NOW

Lasciarsi un giorno a Roma racconta la storia di Tommaso e Zoe e di Umberto ed Elena. Zoe, che lavora nel campo dei videogiochi, torna da un viaggio e si accorge che potrebbe non essere più innamorata di Tommaso, che non riesce a finire il suo nuovo romanzo e ha una rubrica su un giornale in cui risponde a lettere impartendo consigli d'amore e firmandosi Marquez. Zoe, senza sapere che Marquez è il suo Tom, gli scrive, con la conseguenza che il poverino scopre in anticipo di essere sul punto di venire defenestrato. Anche Elena e Umberto sono in crisi. Elena è il sindaco di Roma e Umberto si sente trascurato, anche perché è soprattutto lui che deve fare le cose in casa e occuparsi della figlia. Per questo medita di lasciare la moglie. Che succederà? Quale coppia si salverà?

Parla Edoardo Leo: l'idea del film, la sceneggiatura e il ruolo

A far accendere una lampadina nella mente di Edoardo Leo, offrendogli una storia da raccontare e temi importanti da affrontare, è stato il primo lockdown, che ci ha costretto a restare a casa o in profonda solitudine o sempre a contatto con i nostri partner. Tutto è cominciato, però, con alcune considerazione sulla generazione a cui il regista, classe 1972, appartiene:

Notavo che sempre di più, per la mia generazione, che si avvia verso i cinquant'anni, arriva il momento in cui, soprattutto quando si ha un rapporto che dura da più di dieci anni, ci si pone la domanda: è il caso di andare avanti e passare tutta la vita insieme alla persona che ho accanto, oppure fare il punto della situazione e capire che forse è il caso di separarsi? Credo che quello che è successo con il lockdown, con la convivenza forzata delle coppie e una mancata comunicazione fra le persone, abbia accelerato questo meccanismo di confronto fra uomo e donna, e quindi ho provato ad indagare questo sentimento e mi sono tuffato nelle pieghe della difficoltà di separarsi quando si capisce che la paura di lasciarsi è più forte della voglia di stare insieme.

Lasciarsi un giorno a Roma è un film pieno di verità. I personaggi sono credibili e i dialoghi sono plausibili. Il merito, ha spiegato il regista, non è soltanto suo e dei co-sceneggiatori:

Ho scritto la sceneggiatura insieme a Marco Bonini, Damiano Bruè e Lisa Riccardi, tuttavia ho un modo un po’ particolare di lavorare, nel senso che mi fermo prima della stesura definitiva del copione e cerco gli attori adatti a interpretare i miei personaggi. Arrivo fino al sessanta per cento della sceneggiatura e poi, insieme agli attori, cerco di completare la stesura. Voglio quindi ringraziare Marta Nieto, Claudia Gerini e Stefano Fresi per essere entrati dentro al processo creativo del film. Ho fatto lunghe chiacchierate con Marta su come raccontare un uomo e una donna e su come rappresentare un tipo di donna decisa ma allo stesso tempo molto femminile. Alcune delle considerazioni che Claudia ha fatto in base alla sua esperienza di donna e di attrice hanno influenzato la creazione del suo ruolo di sindaco, che da persona esclusivamente dedita al lavoro è diventata anche una donna fortemente mamma. Ho avuto tanto anche da Stefano, quando gli ho chiesto di mettersi in gioco, riuscendo a parlare con lui in maniera delicata del suo phisique du rôle, della sua fisicità.

Lasciarsi un giorno a Roma è un film rivoluzionario

Se Edoardo Leo non avesse tenuto conto dei consigli di Marta Nieto e di Claudia Gerini, nonché dei suggerimenti della sceneggiatrice Laura Riccardi, non sarebbe dunque riuscito a tratteggiare con tale precisione un tipo particolare di donna: la donna di successo forte e determinata ma contemporaneamente fragile, una donna "scomoda", senza dubbio, che purtroppo fa scappare gli uomini. Proprio l'analisi e il ritratto di questa tipologia di fanciulle ha portato Claudia Gerini a gridare alla novità assoluta:

Questo è un film rivoluzionario, nel senso che le figure femminili sono donne contemporanee, forti. Ovviamente hanno delle fragilità, perché sono ambiziose, hanno una grande personalità. Sono donne competenti, importanti. E’ difficile vedere film in cui queste figure femminili vengano equiparate a quelle maschili. La mia Elena potrebbe essere un presidente "dei consigli", come dice la sua bambina. E’ una figura istituzionale, una persona impegnata, una donna che non ha tempo di ricoprire perfettamente anche il ruolo dell'angelo del focolare. Noi donne siamo andate molto oltre, e Lasciarsi un giorno a Roma è un film di grande contemporaneità e grande coraggio proprio perché ci insegna che le donne stanno facendo un percorso e non hanno tempo di aspettare che gli uomini capiscano. Insomma, i maschi si devono attrezzare, si devono in qualche modo emancipare da loro stessi.

Marta Nieto, che forse ricorderete nel film diretto da Antonio Banderas El camino de los ingleses, è d'accordo con la sua compagna di set, anche perché in Spagna gli uomini sono proprio come nella nostra Italia. Ciò non toglie che, grazie, a Lasciarsi un giorno a Roma, l'attrice sia riuscita ad avere le idee più chiare e a imparare qualcosa:

Ci sono tante cose preziosissime che vengono fuori da questo film. Guardandolo, gli uomini potranno capire come relazionarsi a una donna forte. Lasciarsi un giorno a Roma è un film onesto, che ci insegna che il rapporto uomo donna non deve necessariamente diventare uno scontro, un combattimento: ognuno può occupare il proprio spazio in modo generoso e nel pieno rispetto dell’altro. Una relazione, insomma, può essere basata sul dialogo e sulla cooperazione.

Edoardo Leo è convinto che gli uomini debbano assolutamente imparare a gestire la cosiddetta donna Alfa e che il nostro sia ancora un paese maschilista e un po’ sessista, se non retrogrado:

E’ paradossale che questa cosa la narriamo in un film del 2021. Il punto è che  non ci sono ancora abbastanza donne nei posti che contano, è inutile che ci giriamo intorno. E’ così ed è assurdo che accada. E’ assurdo anche che io debba fare un film per raccontare che è necessario che gli uomini si rieduchino emotivamente per stare vicino a donne di successo belle, intelligenti, solide e che non trascurano la propria femminilità e il proprio essere mamme o compagne. Noi uomini siamo in crisi. Siamo vittime di un maschilismo che, anche quando non ce ne accorgiamo, anche quando ci sembra di essere le persone più emancipate del mondo, ci spinge ancora a usare delle espressioni tipo "donna con le palle". Questo film è un modo per sostenere non solo la parità ma anche la disparità, perché non c’è nulla di male ad avere accanto una donna più bella di te e che guadagna più di te. Dovrebbe essere fantastico e gratificante sostenerla e non per questo sentirsi sminuiti.

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Roma

Siamo abituati a vedere Roma al cinema. La nostra città eterna ha fatto da sfondo a tantissime vicende tragiche - e pensiamo a certi film del neorealismo - e buffe, diventando uno scenario per tante commedie con Alberto Sordi o con Carlo Verdone. Molti registi contemporanei l'hanno scelta per parlare del nostro recente passato, anche violento, o per costituire "un'alternativa all’aperto" di claustrofobiche case borghesi o nobiliari. Paolo Sorrentino ne ha sottolineato il fascino barocco e le contraddizioni, ma viene da Napoli, così come Federico Fellini, che l'ha mirabilmente fotografata in Roma, veniva da Rimini. Edoardo Leo è romano e ha voluto omaggiarla trasformandola in un favoloso contenitore romantico. Però la città non è affatto un personaggio secondario del suo film: è una signora bellissima e consapevole del proprio magnetismo che sovente ruba la scena agli attori. Ecco cosa ha detto il regista a proposito della capitale:

Ho pensato a Roma come se fosse un grande teatro romantico. A volte - e lo dico da romano e che abita in una città che ama e con cui ha più volte litigato - professiamo il nostro amore per Roma più a parole che con i fatti. Io mi sono chiesto concretamente cosa potessi fare. Dopo il lockdown Roma era deserta, e io ho visto un'altra città, pulita, meravigliosa, e per la prima volta in vita mia ho visto Piazza Navona vuota, e mi è sembrata un'altra piazza. Per la prima volta in vita mia ho fatto un giro sul battello sul Tevere e ho saputo dal capitano del battello che i romani non lo fanno il giro. Insomma ho visto Roma da un altro punto di vista, e mi sono chiesto: 'Se un regista straniero venissi qui, che farebbe? Noterebbe delle cose bellissime della mia città', quindi ho immaginato Roma come una città super romantica, simile quindi a Venezia, Parigi. New York. Roma è un'icona, e io posso aiutarla con il mio mestiere di regista: fotografandola e rispettandola, visto che è uno dei posti più belli del mondo.

L'amore sì l'amore

Anche Stefano Fresi, che è felicemente sposato, ha fatto di Lasciarsi un giorno a Roma un importante strumento di riflessione. Lui che è da tempo insieme alla sua dolce metà, sa bene che i rapporti con il tempo si trasformano e che richiedono cura e dedizione:

Cambiano le persone e cambia l’ambiente intorno alle persone, e cambiano le condizioni. Se uno non si adegua a questi mutamenti, mettendo in gioco se stesso, le proprie scelte, le proprie idee, credo che vada contro natura, e quindi non può che attraversare momenti di rilassamento mentale e dimenticarsi dell'altro. Noi ci relazioniamo sempre con profondo egoismo all'altro, nel senso che pensiamo prima di tutto a noi stessi. Però, quando entriamo in crisi, se il rapporto è più forte della crisi, la crisi si supera.

Per Claudia Gerini la visione di Lasciarsi un giorno a Roma è stata toccante e rivelatoria in termini di relazioni amorose. L'attrice, che è mamma e donna professionalmente affermata, si è molto riconosciuta sia in Elena che in Zoe:

Quando ho visto il film, avevo gli occhi lucidi, perché ognuno di noi, nel bene e nel male, si è ritrovato in situazioni analoghe. Per esempio io ho impiegato tre anni per riuscire a lasciare una persona. Spesso si va anche in analisi per lasciarsi. Nelle coppie io sono quella impegnata, molto impegnata, sono mamma, sono comunque una lavoratrice indefessa, però penso di dare tantissimo nella coppia, quindi bisogna capire se poi questi uomini bruti riescano ad accettarla questa donna Alfa, perché la donna Alfa bisogna sapersela meritare. In ogni modo mi piace l’idea che l’amore che tu hai seminato non finisca in un buco nero ma costituisca parte di te, parte di quello che sei, ma comunque bisogna accettare la crisi e il cambiamento, e a volte non è colpa di nessuno. Il viaggio di Marta nel film è un bel viaggio, e secondo me farà breccia nei cuori delle coppie che magari stanno pensando se chiudere o no.

Stefano Fresi è perfettamente d’accordo con la collega e amica sull'utilità di Lasciarsi un giorno a Roma:

Questo film va visto il primo gennaio in coppia, e se a un certo punto uno dei due distoglie lo sguardo dallo schermo e lo rivolge al partner, qualcosa da risolvere c'è, perché se uno si riconosce e pensa: 'Vedi? Vedi? Hai capito adesso?' significa che è ora di prendere una decisione. Quindi è fondamentale vedere Lasciarsi un giorno a Roma in due sul divano il primo gennaio per poter conoscere il futuro della propria relazione.

Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, Lasciarsi un giorno a Roma è una co-produzione italo-spagnola Italian International Film e Neo Art Producciones con Vision Distribution. Non perdetelo su NOW a partire dal 1° gennaio 2022

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Nicolas Cage si sfoga: "Sono stato emarginato dagli Studios"

Chi di noi non ama pazzamente Nicolas Cage e va in brodo di giuggiole ogni volta che viene annunciato un nuovo film che lo vede protagonista? Stregati da Pig, nel quale era un cacciatore di tartufi a cui avevano rubato il maiale da tartufo, aspettiamo di vederlo in una versione sopra le righe di se stesso in The Unbearable Weight of Massive Talent, in arrivo il 23 giugno. In quest'ultimo giorno del 2021 è però di un altro lato dell’attore che desideriamo parlare: quello dell'artista incompreso che finalmente si toglie qualche sassolino dalla scarpe e dice la sua sugli Studios. Lo fa in una lunga intervista a Variety, nella quale definisce innanzitutto Michael Sarnoski (il regista di Pig) l'Arcangelo Michele

Lo sfogo di Nicolas Cage

Di nuovo in auge, fortunatamente, grazie ai film indipendenti e ormai di culto Mandy, Il colore venuto dalla spazio e Willy's Wonderland, di cui vi abbiamo parlato a più riprese, mostrandovi foto e trailer vari, Cage si apre. Ecco le sue parole:

Dopo un paio di flop, mi sono reso conto di essere stato emarginato dagli Studios e che non mi avrebbero più richiamato. Ho sempre saputo che per me ci voleva un giovane regista che si ricordasse di alcuni dei miei film, mi ritenesse adatto alla sua sceneggiatura e mi riscoprisse. Ecco perché (Sarnoski) non è solamente Michael. Per me è l'Arcangelo Michele. Tutto questo non sarebbe accaduto se lui non avesse avuto la mente aperta e non mi avesse detto: "Vieni con me".

Il buon Nicolas ha anche parlato di recitazione, spiegando che, ogni volta che avvicina un personaggio, ricorre alla propria immaginazione e al proprio bagaglio emotivo per diventare come lui, o meglio per essere lui:

E’ stata mia zia Talia Shire (Connie Corleone dei film del Padrino, ndr), che mi ha detto per prima: "Il Naturalismo è uno stile. Anche io credevo fermamente nel sincronismo delle arti, e che ciò che puoi fare con una forma artistica puoi farlo anche con un'altra e arrivare a qualcosa di diverso. Per esempio, con la pittura puoi fare qualcosa di astratto, fotorealista, impressionista: perché non provare a fare lo stesso con la recitazione cinematografica?

Potrà sembrare un tipo strano, e lo dimostrano i folli acquisti che lo hanno quasi ridotto sul lastrico (valga per tutti il pitone albino), ma Nicolas Cage è un uomo di grande profondità e intelligenza, e lo si capisce dalle risposte non banali che dà durante le interviste. Per noi, ripetiamo, è un mito, e al mito vogliamo fare, già che ci siamo, gli auguri di buona fine e buon inizio. E adesso ci rivediamo il trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent.



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Addio a Renato Scarpa, grande caratterista del nostro cinema migliore

Il 2021 finisce (speriamo!) con una brutta notizia per il nostro cinema, che ci costringe a dare l'addio ad uno di quegli interpreti che lo hanno reso grande con ruoli sempre perfetti. Renato Scarpa, milanese di nascita ma romano d'adozione, morto il 30 dicembre in seguito a un malore improvviso all'età di 82 anni, aveva uno di quei volti da bambino che sapeva essere convincente sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, ricco di mille sfumature che ne avevano fatto uno degli attori più amati dei maggiori registi del nostro cinema. Tanto che forse, giudicando la sua incredibile filmografia (solo IMDB, mai accurato, riporta 163 titoli), lo pensavamo anche più anziano di quello che era.

La lunga e ricca carriera di Renato Scarpa

Fa impressione scorrere la lista dei registi con cui Renato Scarpa ha lavorato e che l'hanno apprezzato e voluto più volte nelle loro opere. Citiamo solo alcuni dei più noti: i fratelli Taviani con cui esordì al cinema con Sotto il segno dello scorpione e tornò a lavorare in San Michele aveva un gallo, Marco Bellocchio (Nel nome del padre), Nicholas Roeg (A Venezia un dicembre... rosso shocking), Giuliano Montaldo (Giordano Bruno, Il giocattolo), Dario Argento (Suspiria), Mario Monicelli (Un borghese piccolo piccolo). E ancora Steno, Roberto Rossellini, Liliana Cavani, fino all'esplosione nel 1980 in Un sacco bello nel ruolo di Sergio, l'amico che si sente male e pianta in asso Enzo, che dovrebbe accompagnare a far strage di donne nell'este Europa del comunismo reale. Di Carlo Verdone potete leggere sotto il lungo e affettuoso post che lo ricorda. È poi nel film d'esordio dei Giancattivi, A Ovest di Paperino, e offre un'interpretazione memorabile nei panni di Robertino, in Ricomincio da tre di Massimo Troisi.

L'unico riconoscimento che ha avuto in Italia, un paese che non valorizza mai abbastanza i suoi straordinari caratteristi, è stata nel 2011 la candidatura al David di Donatello per il Cardinale Gregori di Habemus Papam di Nanni Moretti, che lo aveva diretto anche in La stanza del figlio. Sempre nel suo decennio migliore, gli anni Ottanta, Renato Scarpa è stato il memorabile dr Cazzaniga in Così parlò Bellavista e Il mistero di Bellavista di Luciano De Crescenzo, che lo amava molto e lo volle anche in un frammento di 32 dicembre. Maurizio Nichetti lo dirige in Ladri di saponette, Volere volare e Stefano Quantestorie e con Massimo Troisi appare anche ne Il postino.

In tv, dove è più presente nei decenni seguenti, Renato Scarpa interpreta La famiglia Ricordi, Noi siamo angeli, La forza dell'amore, Il conte di Montecristo, Tutti i sogni del mondo, Questo nostro amore. Negli anni più recenti lo abbiamo ritrovato al cinema in Manuel, Nevermind, Domani è un altro giorno, nel ruolo del Camerlengo in I due papi, e in tv in un episodio di Rocco Schiavone. La sua ultima apparizione è stata in Per tutta la vita di Paolo Costella. Davvero un attore trasversale, capace di attraversare generi ed epoche, dalla presenza così discreta che veniva quasi facile dimenticare quanto fosse bravo. Lo salutiamo con affetto e con una triste constatazione: sono sempre più rari gli attori del suo stampo, capaci di creare personaggi sempre credibili e in grado in alcuni casi di rubare la scena, senza volerlo, agli stessi protagonisti. Grazie Renato!

Cari amici, chi ha amato "Un Sacco Bello" non potrà non esser triste per la scomparsa di Renato Scarpa per un improvviso...

Pubblicato da Carlo Verdone su Giovedì 30 dicembre 2021


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giovedì 30 dicembre 2021

Matrix Resurrections, Keanu Reeves sui sequel eventuali

Matrix: Resurrections sarà nelle sale dal 1° gennaio, ma qualcuno comincia già a domandarsi se questo Matrix 4 non sia già un apripista per un prosieguo della saga, con altri capitoli, magari per una nuova trilogia. Qualche giorno fa già la regista Lana Wachowski aveva scartato l'ipotesi, ora torna a discuterne Neo in persona, alias Keanu Reeves, in un'intervista con Empire. Leggi anche Matrix Resurrections: perché e come è nato Matrix 4, lo racconta il producer

Matrix Resurrections e la possibilità di altri sequel secondo Keanu Reeves

Interrogato sulla possibilità che Matrix al cinema vada oltre il revival di Matrix: Resurrections, Keanu Reeves ha riflettuto sulla questione con Empire, dando l'idea che, se dipendesse da lui, andrebbe pure avanti. Ma non dipende da lui. Ecco le sue parole precise:

Se dovessi fare un sondaggio, anzi non un sondaggio ma proprio una votazione, il risultato sarebbe che Lana non farà un altro Matrix.

Una risposta che si lega bene all'ironia di Lana Wachowski sul red carpet alla prospettiva di una nuova trilogia di Matrix ("NO!"), confermata anche dalle recenti parole del producer (e altrove regista) James McTeigue a Collider: "Al momento abbiamo solo il film che avete visto, non abbiamo in mente prequel, non abbiamo sequel, non abbiamo trilogie."
Ma si può proseguire oltre Matrix: Resurrections? La domanda vi nascerà spontanea dopo averlo visto, perché è una rievocazione che, contrariamente a quanto accade nel mondo del blockbuster contemporaneo, non ammicca a un universo che rilancia la sua storia all'infinito, in stile Marvel.



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Dwayne Johnson dice ancora no a Vin Diesel sui prossimi Fast & Furious: “La sua è manipolazione”

Torniamo a parlare della faida tra Dwayne Johnson e Vin Diesel che, a quanto pare, non accenna a smettere e che, nonostante un recente avvicinamento da parte del secondo, che ha chiesto al primo di entrare a far parte del cast di Fast & Furious 10, rende impossibile una nuova collaborazione. Johnson trova l’ex amico non interamente sincero e, in un'intervista, ha parlato di vera e propria manipolazione.

Come sappiamo, Dwayne Johnson si è unito al franchise nel 2011, recitando in Fast & Furious 5 di Justin Lin e, già all'epoca, la sua forte personalità si era scontrata con quella di Diesel. Il disaccordo era venuto alla luce pubblicamente nel 2017, ai tempi di Fast & Furious 8. Nell'agosto del 2016 The Rock aveva condiviso un post (poi cancellato) nel quale, senza fare nomi, esprimeva la propria ammirazione per il cast femminile di Fast & Furious 8, criticando invece il cast maschile. Nelle sue parole molti avevano letto un’allusione alla condotta di Diesel sul set. Da allora i due hanno ammesso a più riprese di non sopportarsi. Infine, nel mese di novembre del 2021, Vin è ricorso a Instagram per supplicare il suo "fratellino Dwayne" di tornare all'ovile e apparire in Fast & Furious 10. Johnson, come già detto, non ha gradito la richiesta.

Il no lapidario di Dwayne Johnson a Vin Diesel

Ecco cosa ha detto Dwayne Johnson a proposito della "supplica" di Vin Diesel in un'intervista a CNN Entertainment:

Sono rimasto molto sorpreso dal recente post di Vin. Lo scorso giugno, quando Vin ed io ci siamo ritrovati non sui social media, gli ho detto di persona - e privatamente -che non sarei tornato a recitare nel franchise. Le mie parole sono state risolute ma cordiali e ho detto che avrei sempre dato il mio sostegno al cast e che avrei sempre augurato successo al franchise, ma che non c'erano possibilità che tornassi. Ho parlato privatamente anche con i miei soci della Universal, che si sono dimostrati tutti di grande sostegno perché capivano quale fosse il problema. 
Il recente post di Vin era un esempio della sua tendenza alla manipolazione. Non mi è piaciuto il fatto che abbia coinvolto i suoi bambini e che abbia tirato in ballo la morte di Paul Walker. Lasciali fuori. Mesi prima avevamo affrontato la questione e sembrava che ci fossimo intesi. Il mio obiettivo è sempre stato concludere questo meraviglioso viaggio nello straordinario franchise di Fast & Furious con gratitudine e grazia. E’ una sfortuna che questa conversazione pubblica abbia agitato le acque. Ciò nonostante, ripongo la mia fiducia dell'universo di Fast & Furious e nella sua capacità di raccontare storie con una loro coerenza al pubblico. Auguro tanta fortuna e successo ai miei vecchi compagni di set e i membri della troupe per il prossimo capitolo.

Leggi anche Fast & Furious 10: fissata al 2023 la nuova data di uscita Antonio Bracco 

Leggi anche Fast & Furious 10 nel mondo della Formula 1? Vin Diesel sembra suggerirlo...

Insomma, come si evince da questa lunga dichiarazione, Dwayne Johnson non intende tornare sui propri passi, anche perché nelle sue parole si leggono rabbia e delusione, soprattutto per via dell’allusione a Paul Walker nel post incriminato ("Spero di accontentare la promessa fatta a Pablo di realizzare il miglior Fast con il capitolo finale, che è il 10!" - scriveva Diesel).

A questo punto dobbiamo per forza rassegnarci. La serie continuerà, nel 2023, senza Dwayne Johnson, che magari rivedremo nella parte di Luke Hobbs, se tutto va bene, nello spin off di Hobbs & Shaw. E comuque non scordiamoci che Diesel ha intenzione di girare FF11.



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Spider-Man No Way Home piega la pandemia al boxoffice

Spider-Man No Way Home è appena riuscito nell'impresa di superare gli incassi mondiali del precedente Spider-Man Far From Home, distribuito in un mondo diverso. Anticorpi del mito.

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mercoledì 29 dicembre 2021

Don't Look Up, in una scena si vede la troupe del film: omaggio o errore? Risponde il regista Adam McKay

Distogliamo per un momento l'attenzione dal dibattito che sta infiammando i social su Don't Look Up, se sia un capolavoro come dicono alcuni o una boiata come dicono altri, ma senza allontanarci dal film. Nel film con Leonardo DiCaprio, una commedia nera che racconta di una cometa in rotta di collisione con la Terra, a un certo punto compare in una breve inquadratura nientemeno che la troupe del film. A 1 ora e 28 minuti dall'inizio del film, durante la sequenza dell'accampamento urbano intorno al fuoco, proprio pochi istanti dopo che il personaggio di Timothée Chalamet tenta di baciare per la prima volta Kate Dibiasky interpretata da Jennifer Lawrence, il montaggio inserisce un'inquadratura mossa in cui un ragazzo tira una bottiglia di vetro contro un muro.

In questo frangente, mettendo in pausa il film e fermando l'immagine, si vede chiaramente la troupe del film con le attrezzature. Il momento è talmente breve che uno sguardo attento potrebbe sì notare quelle persone, ma interpretare la loro presenza come quella di una troupe televisiva della storia che sta effettuando riprese dei disordini in corso. Il fermo immagine invece rivela chiaramente che quella gente sta lavorando al film, come si può dedurre dalle mascherine e dalle visiere trasparenti. Sui social media alcuni hanno segnalato l'inquadratura come un errore di montaggio, ma lo stesso regista Adam McKay su ha risposto su Twitter scrivendo "Che occhio! Abbiamo lasciato quel frammento della troupe appositamente per commemorare la strana esperienza delle riprese", che si sono svolte tra novembre 2020 e febbraio 2021 con tutte le difficoltà legate alle disposizioni di sicurezza anti-Covid.
Qui sotto l'utente di TikTok che ha individuato e condiviso il fermo immagine.

Leggi anche Don't Look Up: la spiegazione del film Netflix la offre Leonardo DiCaprio

Don't Look Up: trama e trailer del film Netflix

Il professore Randall Mindy e la studentessa in astronomia Kate Dibiasky fanno una straordinaria rilevazione: una cometa entra all’interno del sistema solare e secondo i calcoli è in rotta di collisione con la Terra. Questo è il primo problema, ma apparentemente ce n'è un altro ancora più insormontabile: la loro scoperta sembra non interessare a nessuno. I due si rendono conto che avvisare l’umanità di una imminente catastrofe che potrebbe mettere fine alla razza umana, rappresenta un evento particolarmente scomodo da affrontare. Oltre a DiCaprio e Lawrence nel cast del film compaiono Jonah Hill, Meryl Streep, Ron Perlman, Himesh Patel, Tyler Perry, Tomer Sisley, Kid Cudi, Paul Guilfoyle, Timothée Chalamet, Cate Blanchett, Ariana Grande, Melanie Linskey, Gina Gershon, Rob Morgan, Mark Rylance e Michael Chiklis.
Qui sotto il trailer del film.



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House of Gucci, Lady Gaga e l'impegno sui costumi del film

Nei panni di Patrizia Reggiani in House of Gucci, Lady Gaga ha preso molto sul serio anche l'aspetto del suo personaggio, come ci racconta la costumista Janty Yates.

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La Befana vien di Notte II - Le origini: Backstage e nuove clip del film con Monica Bellucci e Fabio De Luigi

Un dietro le quinte esclusivo e nuove clip dal film con Monica Bellucci, Zoe Massenti e Fabio De Luigi sono disponibili per l'arrivo al cinema di La Befana Vien di Notte II - Le Origini il film prodotto da Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema e in uscita domani, 30 dicembre, con 01 Distribution. Diretto da Paola Randi e sceneggiato da Nicola Guaglianone e Menotti, il film vede nel cast Monica Bellucci, Zoe Massenti, Alessandro Haber, Herbert Ballerina, Guia Jelo, con Corrado Guzzanti e con Fabio De Luigi.


"Dopo il successo del primo La Befana vien di Notte, abbiamo riunito il duo di sceneggiatura di Jeeg Robot con l’obiettivo di scrivere un film ancora più bello, ancora più magico, ancora più realistico ‐ nel senso che piace a noi, un film dove avventure, miracoli e superpoteri non sono echi di un mondo esotico e lontano, ma avvengono proprio qui, in Italia, a due passi da casa" commentano gli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti. "Così ci siamo chiesti, ma chi è veramente la Befana? Per un po’ abbiamo provato a documentarci, ma alla fine abbiamo preferito inventare una storia universale, raccontando la trasformazione di una ragazzina egoista in una giovane donna che protegge i più piccoli e i più indifesi" concludono gli sceneggiatori.

L'esperienza è stata importante anche per la regista Paola Randi che afferma "quando ho letto il trattamento di Nicola Guaglianone e Menotti, mi sono esaltata: un’avventura meravigliosa con personaggi vibranti, invenzioni geniali e una fantasia prorompente. Mi sono messa a servizio della storia con entusiasmo, lavorando insieme a questi autori straordinari per “cucirmela” addosso, così da poterla onorare al massimo delle mie capacità".

La Befana vien di Notte 2 - Le origini: trama e trailer ufficiale del film

XVIII secolo. Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale…
Che la leggenda abbia inizio!


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Drive My Car e Ariaferma i migliori film del 2021 secondo i critici italiani

Rispettivamente nelle classifica assoluta e in quella riservata ai soli film italiani. I premi del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) verranno assegnati nel corso del Trieste Film Festival.

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Sing 2: parlano le doppiatrici Valentina Vernia e Jenny De Nucci - Videointervista

La nostra intervista video alla stella di Amici e alla giovane attrice e contenent creator, che si cimentano nel doppiaggio del film d'animazione nei cinema nei ruoli di una ballerina di nome Nooshy e della capricciosa figlia di un potente impresario, Porsha.

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Harry Potter 20th Anniversary: Emma Watson rammenta l'istante in cui si è innamorata di Tom Felton

In attesa dello Speciale Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts, che andrà in onda il 1 gennaio su Sky Cinema in contemporanea con gli USA, vi anticipiamo un tenero ricordo di Emma Watson, che perse la testa per Tom Felton.

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martedì 28 dicembre 2021

The King's Man - Le Origini: nuovo trailer e nuovo poster per il film di Matthew Vaughn

Uscirà il 5 gennaio 2022 nei cinema italiani, distribuito da The Walt Disney Company Italia, il nuovo film 20th Century Studios The King's Man - Le Origini, il terzo della serie di successo basata sui fumetti The Secret Service scritta da Mark Millar e illustrata da Dave Gibbons.
A 8 anni dal primo Kingsman - Secret Service e a 5 anni dal suo sequel, Kingsman - Il cerchio d'oro, il film, nuovamente diretto da Matthew Vaughn, ci rivelerà finalmente le origini della prima agenzia di intelligence indipendente.
Ve ne presentiamo oggi il nuovo trailer in italiano

The King's Man - Le Origini: il nuovo trailer ufficiale in italiano del film

Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. The King’s Man – Le Origini rivela la nascita della prima agenzia di intelligence indipendente.

The King's Man - Le Origini: un nuovo poster del film

The King’s Man - Le Origini, che vede nel suo cast è interpretato da Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, con Djimon Hounsou e Charles Dance, è stato in parte girato in Italia, in particolare alcune riprese si sono svolte in location torinesi e piemontesi come il Castello di Racconigi, la Reggia di Venaria e Palazzo Reale di Torino, mentre le scene in esterno hanno toccato Lungo Po Diaz a Torino e il comune di Venaria, in via Andrea Mensa.



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Matrix Resurrections: perché e come è nato Matrix 4, lo racconta il producer

Mancano pochi giorni all'uscita di Matrix: Resurrections, il 1° gennaio 2022. Parlando con Collider, il coproducer James McTeigue ha raccontato un po' com'è nato questo Matrix 4 firmato dalla sola Lana Wachowski, e quali fossero i piani della Warner Bros per uno dei più popolari marchi di fantascienza, nato oltre vent'anni fa. McTeigue è una fonte molto affidabile, avendo fatto parte della scuderia Wachowski sin dai primi Matrix, per poi dirigere una loro sceneggiatura, l'adattamento cinematografico di V per Vendetta da Alan Moore. Cosa ci ha raccontato?

Matrix 4, la Warner Bros lo avrebbe realizzato anche senza Lana Wachowski

James McTeigue, coproducer di Matrix: Resurrections, è stato aiuto-regista di Lana & Lily Wachowski sui primi tre Matrix, passando poi alla regia con V per Vendetta e dirigendo in seguito, tra gli altri, episodi di Sense8 e Messiah, oltre al recentissimo demo dell'Unreal Engine "The Matrix Awakens: An Unreal Engine 5 Experience". Chiacchierando con Collider, ha spiegato che un Matrix 4 era inevitabile, anche se Lana Wachowski non si fosse fatta avanti per riprendere in mano quell'universo.

Quando hai un franchise con tali potenzialità economiche, se ne parla sempre. È lo stesso motivo per cui l'universo Marvel si ripete e si cita, con Spider-Man, Iron Man o Thor. C'è sempre del potenziale nell'aggiornare quei film, hai la possibilità di fare soldi e raccontare nuove storie. Ma dovrei dire che non si è trattato di un ragionamento puramente fiscale. [...]
C'erano diverse versioni in ballo, però non si era riusciti a trovare quella giusta. A quel punto quando Lana alla fine si è ripresentata e ha detto: "Sentite, m'interesserebbe fare un altro film", naturalmente hanno scelto l'autrice dalla quale dipendeva la genesi stessa del mondo di Matrix.

In attesa di capire quanto l'approccio (vi assicuriamo assai particolare) di Lana Wachowski a Matrix: Resurrections sia gradito ai fan della saga, ricordiamo che sia Lana sia Lily hanno spiegato le loro ragioni per - rispettivamente - riprendere in mano la serie e girare al largo. Se non avete voglia di approfondire, vi basti questo riassunto: per Lana tornare indietro significava avere il potere di appunto "resuscitare" un momento felice della propria vita (creativa e non), per Lily lo stesso ripercorrere il passato era concettualmente sbagliato. Chi avrà avuto ragione? Leggi anche Matrix 4, Lana Wachowski racconta perché ha realizzato il film Matrix 4, perché Lilly Wachowski si è tirata indietro? Ce lo spiega lei stessa.



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Matrix Resurrections in anteprima per l'ultima notte dell'anno nei The Space Cinema

Capodanno al cinema con Matrix Resurrections. Le prime proiezioni del quarto, attesissimo, capitolo della saga con protagonista Keanu Reeves, prenderanno via nei The Space Cinema appena 5 minuti dopo l'inizio del 2022.

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Sesso a quattro? Il trailer di Vicini di casa, la nuova commedia italiana in arrivo il 20 gennaio

Pensate a chi vive nell'appartamente adiancente al vostro. O al piano di sopra, o di sotto. Da quanto tempo li conoscete? Sono arrivati da poco o è un rapporto di vicinato di lunga data? Le relazioni con i vicini possono limitarsi a "buongiorno" e "buonasera" oppure arrivare a un supporto reciproco che vada dal "non è che hai un paio di uova che le ho finite" fino a "ceniamo insieme stasera?". O, ancor di più, diventare una conoscenza che apre le porte di un mondo sconosciuto. Vicini di casa è il titolo del nuovo film diretto da Paolo Costella, basato sulla commedia spagnola Sentimental scritta e diretta da Cesc Gay che ha adattato per lo schermo la sua stessa pièce teatrale.

La storia è quella di una coppia, formata da Claudio Bisio e Vittoria Puccini, la cui lunga relazione sta dando segni di stanchezza. Non c'è più il dialogo costruttivo di un tempo, la complicità è ormai evaporata e con essa anche l'intimità. Una sera lei decide di invitare i nuovi vicini del piano di sopra, interpretati da Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni, che rappresentano invece una coppia affiatata, vitale, vivace e spesso "rumorosa"... sì, nel senso che ha un'intensa attività sessuale. I due propongono qualcosa di provocatorio destinato a cambiare la sorte della serata con conseguenze sorprendenti.

Il film è una produzione Lotus Production una società di Leone Film Group e Baires Produzioni in associazione con Medusa Film che lo distribuirà nei cinema dal 20 gennaio 2022. Qui sotto il primo trailer di Vicini di Casa e più in basso un'intervista con Bisio, Puccini e Costella che abbiamo incontrato durante alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento a inizio dicembre 2021.



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lunedì 27 dicembre 2021

Harry Potter e la Pietra Filosofale: Emma Watson e Tom Felton si prendono a schiaffi in un video inedito dal set

In attesa dello Speciale dedicato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, che in occasione del ventennale del primo film della saga riunirà Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, e che andrà in onda negli States su HBO Max il 1° gennaio, possiamo goderci un video inedito del set.

Tom Felton, che nella saga del maghetto occhialuto ha interpretato il dispettoso e cattivello Draco Malfoy, ha postato su Instagram un video che immortala un momento di pausa durante la lavorazione proprio di Harry Potter e la Pietra Filosofale, diretto, come sappiamo da Chris Columbus e seguito da altri sette film, l'ultimo dei quali è stato Harry Potter e i doni della morte - parte 2, uscito nel 2011. Poi è arrivata la saga prequel, formata da Animali Fantastici e dove trovarli, Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald e da Animali Fantastici: I Segreti di Silente, che arriverà nelle nostre sale nell'aprile del 2022.

Leggi anche Harry Potter: il regista dei primi due vorrebbe fare il film La maledizione dell'erede con Radcliffe, Watson e Grant

Il video di Tom Felton con Emma Watson in cui fa capolino anche Daniel Radcliffe

La prima cosa che ci viene in mente, guardando il breve video condiviso da Tom Felton è quanto fossero bambini gli attori protagonisti del primo film di Harry Potter. Daniel Radcliffe, Emma Watson & Co. sono cresciuti insieme ai loro personaggi, e se a fine saga avevano tutti superato l'adolescenza, quando l'avventura dei maghi della scuola di Hogwarts è cominciata, erano ancora nell'età dei giochi. E infatti le immagini che vi facciamo vedere mostrano Felton e la Watson intenti a sfidarsi a schiaffi sulle mani. A fare il tifo per Tom Felton è Daniel Radcliffe, che fa capolino a più riprese. Si vedono anche Rupert Grint e Jamie Waylett alias Vincent Crabbe, che commenta la sfida.  Il video è stato girato prima, durante o dopo la scena in cui Madame Hooch dà lezioni di volo agli allievi più giovani della Scuola di Magia e Stregoneria.



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The Batman: ecco un nuovo trailer del film con Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro

Mentre Spider-Man: No Way Home continua la sua solitaria marcia milionaria ai botteghini italiani, ecco arrivare online un nuovo trailer del film che riporta al cinema, in una nuova incarnazione, un personaggio altrettanto amato e popolare: Batman.
Il nuovo film sul Cavaliere Oscuro - che questa volta sarà interpretato da Robert Pattinson e la cui caratterizzazione è stata ispirato dal Kurt Cobain raccontato da Gus Van Sant in Last Days -  si intitola The Batman ed è diretto da Matt Reeves, e debutterà nei cinema italiani il prossimo 3 marzo. Il 3 marzo del 2022. Ma questo dovreste saperlo un po' tutti.
Questo nuovo trailer di The Batman si intitola "The Batman and the Cat", dove il gatto in questione è ovviamente Selina Kyle, alias Catwoman, interpretata nel film da Zoë Kravitz: ovviamente perché, oltre a una serie di spettacolari scene d'azione, alla presenza della nuova Batmobile, e al raccontare della sfida lanciata dal The Riddler di Paul Dano) a Batman, il video dedica largo spazio a Selina, al suo alter ego e al suo rapporto col Caped Crudader.
Vedere per credere.

The Batman: il nuovo trailer "The Batman and the Cat"



Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman, incutendo timore nei cuori dei criminali, hanno immerso Bruce Wayne nelle ombre di Gotham City. Contando solo su pochi alleati - Alfred Pennyworth, il tenente James Gordon - tra la corruzione di funzionari e figure di alto profilo, il vigilante solitario si è innalzato a unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer inizia a prendere di mira l'elite di Gotham con una serie di sadiche macchinazioni, una sequenza di indizi criptici spedisce il Più Grande Detective del Mondo in un'indagine nel sottobosco criminale, dove incontra personaggi come Selina Kayle / Catwoman, Oswald Cobblepot / Il Pinguino, Carmine Falcone e Edward Nashton / Enigmista. Nel momento in cui le prove indicheranno una spietata verità e la portata dei piani del criminale diverrà chiara, Batman dovrà costruire nuovi legami, smascherare il colpevole e imporre la giustizia sull'abuso di potere e sulla corruzione che hanno per troppo tempo piagato Gotham City.



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Bigbug: il colorato e pazzo trailer del nuovo film di Jean-Pierre Jeunet, regista de Il favoloso mondo di Amélie

Il francese Jean-Pierre Jeunet è per tutti il regista del sopraffino e romantico film di ambientazione parigina Il favoloso mondo di Amélie. Eppure ci sono anche altre opere preziose nella sua filmografia, a cominciare dal grottesco Delicatessen. Quell’esordio nella regia era senz’altro originale e fuori dal comune, così come il suo nuovo lungometraggio, che si intitola Bigbug e debutterà su Netflix il prossimo 11 febbraio. Oggi è arrivato il teaser trailer, che prontamente vi mostriamo.

La trama di Bigbug

Invece di riassumere la trama di Bigbug, con il rischio di dimenticare qualche particolare, vi mettiamo a parte della sinossi ufficiale del film. Eccola qui:

Nel 2050, le intelligenze artificiali sono ovunque. La loro presenza è talmente forte che l’umanità conta su di loro per soddisfare ogni necessità e ogni desiderio - perfino il più segreto e malvagio. In una tranquilla zona residenziale, quattro robot domestici decidono improvvisamente di prendere in ostaggio i padroni all'interno della loro casa. Chiusi dentro insieme, una famiglia male assortita e un vicino invadente con il suo intraprendente robot sessuale sono costretti a sopportarsi, mentre l'atmosfera generale diventa sempre più isterica! Nel frattempo, all'esterno, gli Yonyx, che sono l'ultima generazione di androidi, stanno cercando di prendere il potere. Mentre la minaccia si avvicina, gli umani guardano altrove, si ingelosiscono e cercano di distruggersi fra loro sotto lo sguardo sbigottito dei loro robot domestici. Forse sono proprio i robot ad avere un'anima - o magari no!

Il cast e il trailer di Bigbug

In Bigbug, che si basa su una sceneggiatura dello stesso Jean-Pierre Jeunet e di Guillaume Laurent, recita un cast piuttosto numeroso. Alcuni volti sono celebri e altri meno noti. Gli interpreti sono: Elsa Zylberstein, Isabelle Nanty, Stéphane De Groodt, Claude Perron, Youssef Hajdi, Claire Chust, François Levantal, Alban Lenoir, André Dussollier, Marysole Fertard e Hélie Thonnat.

E veniamo al trailer. Senza anticiparvi troppe cose, vi diremo soltanto che il regista ha lasciato correre libera l'immaginazione e che ha collocato i suoi personaggi in un'ambientazione che sarà pure futuristica ma ricorda gli anni Cinquanta americani, con le case dall'arredamento in colori pastello.



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