mercoledì 31 gennaio 2024

Ecco alcuni capolavori del cinema americano in streaming che compiono cinquant'anni

Il 1974 è stato senza alcun dubbio uno degli anni maggiormente redditizi per il cinema americano sia a livello economico che artistico. Alcuni tra i più importanti cineasti di quel periodo hanno sfornato alcuni dei loro indimenticabili capolavori, sia all’interno del cinema di genere che in quello maggiormente autoriale. Basta pensa che nel 1974 Mel Brooks ha realizzato sia Frankenstein Junior (non disponibile in streaming) che Mezzogiorno e mezzo di fuoco, le sue due migliori commedie in assoluto. I cinque film in streaming che abbiamo scelto per il loro cinquantennale rappresentano soltanto la punta dell'iceberg di un’annata senza precedenti. Buona lettura.

Cinque capolavori in streaming che compiono cinquant’anni  

  • Chinatown
  • La conversazione
  • Una moglie
  • Il Padrino - Parte II
  • Prima pagina

Chinatown

Robert Towne scrive la sceneggiatura di una vita, un’elegia nichilista della Los Angeles degli anni ‘30 quando i private eye erano gli eroi della strada. Jack Nicholson sfodera una performance leggendaria, sorniona ed elegante, accompagnato da una vibrante Faye Dunaway. John Huston come antagonista è semplicemente roboante. Alla regia un Roman Polanski al suo primo grande film di genere dopo la tragedia. Così nasce Chinatown, fiore all’occhiello di Robert Evans e della Paramount che scrive una pagina fondamentale nella storia della “Nuova Hollywood". La bellezza e la desolazione di questo lungometraggio messe insieme non hanno eguali. Tante nomination all’Oscar, sola vittoria per lo script. Anche jack la statuetta l'avrebbe meritata…Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Paramount +.

La conversazione

Francis Ford Coppola in assoluta libertà produttiva e artistica realizza il film definitivo sul senso di paranoia e persecuzione dell’America post-Watergate. La conversazione guarda a Blow Up di Michelangelo Antonioni e sotto tanti punti di vista lo supera con una messa in scena scarna, asfittica, perfetta per il tipo di interpretazione di un gigantesco Gene Hackman. Film sulla rappresentazione  riproduzione del reale che coinvolge lo spettatore in un gioco di specchi incredibile, tanto da fargli perdere il senso del vero e soprattutto del giusto. Palma d’Oro a Cannes e tre nomination all’Oscar tra cui quelle per il miglior film e la miglior sceneggiatura. Da molti critici considerato il miglior lungometraggio del decennio. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Paramount +

Una moglie

John Cassavetes in veste di solo, raffinato regista mette in scena la dissoluzione dell'istituzione familiare causata dall’oppressione silenziosa e continua del patriarcato. Una Gena Rowlands capace di regalare una delle prove più importanti della storia del cinema conduce Una moglie dentro un labirinto emozionale e psicologico che stringe il cuore, lo soffoca. Film da camera di una purezza cinematografica commovente, senz’ombra di dubbio il capolavoro del suo grande autore e della sua altrettanto straordinaria musa. Cassavetes ottiene la nomination all’Oscar per la regia, la Rowlands la conquista come  miglior attrice. poco importa se non vincono, la storia del cinema è dalla loro parte. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video.

Il Padrino - Parte II

Come realizzare il sequel del più famoso film della Hollywood contemporanea? Semplice: smentendone le coordinate. Coppola sceglie di costruire un teorema geometrico e calcolato che raffredda il presente di Michael Corleone per contrapporlo alla storia “calda” di suo padre Vito. Al Pacino e Robert De Niro si sfidano così in un gioco di specchi come non ne verranno mai fatti in futuro. Il Padrino - Parte II diventa un film con due anime che si fondono in un’opera composta, struggente e psicologicamente devastante. Arrivano gli oscar per il film, la regia, l’adattamento, l’attore non protagonista e altri due. Il sequel migliore della storia del cinema. Punto.Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW, Paramount +.

Prima pagina

Potevamo scegliere tanti grandi film per chiudere la cinquina, e alla fine questo adattamento di Billy Wilder ha prevalso perché si tratta davvero del suo ultimo grande capolavoro. Il lavoro sulla composizione dell’inquadratura, specialmente dentro la sala stampa dentro la prigione con tutti i giornalisti, è un qualcosa di sopraffino a livello di montaggio interno. E poi Walter Matthau e Jack Lemmon danno il meglio del loro repertorio, accompagnati da Susan Sarandon, Carol Burnett e Austin Pendleton scatenati. Prima pagina è cinema-cinema dentro il cinema da camera, scritto e diretto con una precisione e un'attenzione al ritmo impressionanti. Verissimo, è quasi un film “fuori tempo” per il 1974. E questo lo rende forse anche più importante…maestoso. Disponibile su Apple Itunes, NOW.



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Peter Pan's Neverland Nightmare introduce il suo protagonista in una prima immagine horror

Anche Peter Pan riceve il trattamento horror, seguendo un filone sempre più popolare del grande schermo lanciato con Winnie The Pooh: Sangue e Miele, il cui sequel è atteso in sala nel corso del 2024. Tanti sono i personaggi dell’infanzia trasformati in protagonisti dell’orrore, incluso il bambino che non voleva crescere, protagonista di Peter Pan's Neverland Nightmare. Classico dell’infanzia, diventerà un altro volto degli incubi come dimostra la prima bozza condivisa da Bloody Disgusting, che introduce così il suo protagonista.

Peter Pan's Neverland Nightmare si mostra in una prima, terrificante immagine

Realizzato dallo stesso team di Winnie The Pooh: Sangue e Miele, Peter Pan's Neverland Nightmare racconterà una versione horror dell’amato Peter Pan, che si mostra in un’interpretazione horror più simile ad un goblin nella prima immagine condivisa in esclusiva da Bloody Disgusting. Dimenticate l’affabile bambino che non voleva crescere e in pianta stabile sull’Isola che non c’è: questa versione è molto più agghiacciante. Come precisa Collider, il film horror avrebbe anche già fissato una finestra d’uscita per Halloween 2024 al cinema, in tempo per la stagione più terrificante dell’anno. Diretto da Scott Jeffrey, il film dovrebbe avviare le riprese a maggio e ha già individuato il suo cast. Megan Placito interpreterà Wendy, mentre Kit Green sarà Campanellino. Charity Kase sarà James.

In ogni caso Peter Pan's Neverland Nightmare non è l’unico film horror con protagonisti i personaggi dell’infanzia atteso al cinema. Numerosi, infatti, sono i remake in salsa oscura attesi sul grande schermo. Oltre al già menzionato sequel di Winnie The Pooh: Sangue e Miele che continuerà ad esplorare la vendetta degli amici del Bosco dei Cento Acri, in fase di realizzazione troviamo anche altri progetti come Bambi: The Reckoning e Pinocchio: Unstrung recentemente annunciato. Ragionando sulle ispirazioni di Peter Pan's Neverland Nightmare, il regista ha rivelato a Collider:

Mi sto ispirando al cinema francese mentre preparo questo film. Il film sarà incredibilmente teso e seguirà Wendy mentre cerca di rintracciare suo fratello, Michael, che è stato rapito da Peter Pan. Direi che è un mix tra Alta tensione e Black Phone con la nostra interpretazione personale. È un film brutto, violento e incredibilmente oscuro


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martedì 30 gennaio 2024

Damsel, Millie Bobby Brown ricoperta di sangue in una nuova immagine del film Netflix

Uno dei titoli più attesi del catalogo originale Netflix di questo 2024 è sicuramente Damsel, film fantasy con protagonista una coraggiosa Millie Bobby Brown che dovrà superare una prova inaspettata e terrificante: sfuggire alle fauci di un possente drago dopo essere stata ceduta in sacrificio dalla sua nuova famiglia. In Damsel, la star di Stranger Things interpreta la principessa Elodie che, il giorno del suo matrimonio, scopre in realtà di essere al centro di un antico debito e di essere destinata alla morte, ceduta come sacrificio ad un drago. Ma la principessa non ha intenzione di rendere le cose facili e, fattasi coraggio, troverà il modo di scappare e tornare a casa. In una nuova immagine condivisa in esclusiva da Total Film, Millie Bobby Brown dimostra tutto il suo coraggio marciando a sangue freddo e ricoperta di sangue.

Damsel, Millie Bobby Brown ricoperta di sangue nel nuovo scatto del film Netflix

Diretto da Juan Carlos Fresnadillo, Damsel finora ha rivelato il minimo indispensabile della sua trama, anche attraverso il primo trailer condiviso da Netflix. Il pubblico non dovrà attendere ancora molto prima di imbattersi nella storia della temeraria principessa sopravvissuta a un feroce drago. Il film, infatti, è atteso in streaming a marzo 2024. Millie Bobby Brown tornerà così in azione, dopo i successi in Stranger Things ed Enola Holmes riscossi sempre in casa Netflix. In Damsel non rinuncerà ad una ricca dose d’azione, impegnata a lottare per la sopravvivenza dopo essere stata ceduta in sacrificio ad una feroce creatura del bosco. Elodie accetta di sposare un giovane principe, ma non avrebbe mai creduto che la famiglia reale la scambiasse come sacrificio per salvare un antico debito. Finisce così in una fredda grotta, tutta sola, e il suo destino sembra essere già segnato. Elodie scoprirà di non essere stata la prima ceduta in sacrificio e, fattasi coraggio, troverà un modo per scappare. Nella nuova immagine condivisa in esclusiva da Total Film, la principessa marcia risoluta in un’enorme sala sfarzosa. Indossa un abito nero, sgualcito, ed è completamente ricoperta di sangue, a dimostrazione della dura lotta affrontata. Pare marciare verso qualcuno, a piedi nudi e con l’aria concentrata.

Il cast di Damsel include anche altre star del grande schermo come Angela Bassett, che interpreta la matrigna di Elodie, Lady Bayford. Robin Wright invece è la regina Isabelle. Ray Winstone interpreta il Re mentre Nick Robinson è il principe Henry. In merito al film realizzato, il regista ha tessuto le lodi di Millie Bobby Brown. Come riporta Collider:

Era eccezionale. Ha capito che doveva essere un’esperienza di sopravvivenza estrema. E per renderla credibile devi trasmettere sofferenza e dolore. Il film parla di trasformazione. Di una ragazza che diventa donna e devi sentire davvero l’intensità. Non volevamo falsificare tutto questo, motivo per cui abbiamo superato tutti i limiti possibili per rendere questa esperienza un’enorme montagna russa per il pubblico.


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Prima di Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett: la carriera di Gabriel Byrne in cinque film in streaming.

Dal momento che torna nelle nostre sale con Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett vogliamo dedicare al suo protagonista Gabriel Byrne i giornalieri cinque film in streaming. Si tratta di un attore che in realtà non è mai diventato una star di primissima grandezza, e forse non ha sfruttato con pienezza le sue abilità professionali come avrebbe potuto. Eppure Gabriel Byrne a suo modo è un interprete di culto vero, avendo preso parte da protagonista o gregario ad molti dei film più importanti degli anni ‘90. Ecco quello della sua filmografia ondivaga che preferiamo. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Gabriel Byrne

  • Crocevia della morte
  • I soliti sospetti 
  • Dead Man
  • Nemico pubblico
  • Hereditary - Le radici del male

Crocevia della morte (1990)

Joel e Ethan Coen scelgono il malinconico Byrne come protagonista di uno dei loro film maggiormente riusciti, un crime-movie di forma geometrica e autunnale e di storia perfettamente costruita. I duetti con Albert Finney sono straordinari, l’alchimia con Marcia Gay Harden indiscutibile, la sequenza dell’esecuzione di John Turturro pazzesca. Crocevia della morte conferma la potenza del cinema dei suoi autori e regala a Byrne un ruolo di gangster gentile e sofisticato, che l’attore riempie con energia e classe. La sua miglior interpretazione in assoluto. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

I soliti sospetti (1995)

Protagonista di uno dei cast meglio assemblati del decennio, Byrne regala a questo thriller a incastro il suo spleen altolocato. Perfetta l’alchimia con Kevin Spacey, Benicio Del Toro, Kevin Pollack e tutti gli altri. Bryan Singer alla regia e Christopher McQuarrie alla sceneggiatura fanno de I soliti sospetti uno dei film più avvincenti della storia del cinema contemporaneo. Oscar per la miglior sceneggiatura originale e per l’attore non protagonista. Grande cinema di genere. Disponibile su CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Dead Man (1995)

Piccola ma notevole partecipazione nel western più intrigante e autoriale di quel decennio, un bianco e nero pazzesco di Robby Müller che guida un Johnny Depp magnifico dentro un viaggio verso l’aldilà popolato di tutti i loghi comuni del genere. Jim Jarmusch spinge Dead Man dentro i contini del film onirico, un incubo di bellezza ipnotica. Vi partecipano anche Billy Bob Thornton, John Hurt, Robert Mitchum e molti altri. Le musiche di Neil Young contrappuntano in maniera stridula e indimenticabile un film come nessun altro. Straziante e poderoso. Disponibile su Amazon Prime Video.

Nemico pubblico (1998)

Anche in questo capo piccola grande partecipazione di lusso nel thriller ipertecnologico diretto da un Tony Scott in forma smagliante. Will Smith è protagonista energetico e preciso di Nemico pubblico, action scatenato che sfrutta al meglio una storia molto ben costruita e un'ambientazione coi fiocchi. Quando poi entra in scena Gene Hackman ecco che la produzione si eleva all’ennesima potenza. Davvero uno dei film mainstream migliori di quel periodo, ritmato e disturbante. Nel cast all'inizio anche il leggendario Jason Robards Jr. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.

Hereditary - Le radici del male (2018)

E chiudiamo con l’horror diretto da Ari Aster che permette a Byrne di recitare accanto a una scatenata Toni Collette. È lui a rappresentare il membro saldo e razionale della famiglia in disfacimento, distrutta dall’interno dal Male che vi si annida. Hereditary possiede almeno un paio di scene di enorme impatto cinematografico e un’atmosfera asfissiante. Film di genere con un suo spessore e capace di fare sana paura. Nel cast anche la sempre ispirata Anne O’Dowd. Bel successo di pubblico e critica per Byrne. Ancora oggi il miglior film di Aster. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW, Paramount +.



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Thunderbolts, anche Ayo Edebiri abbandona il film: subentra Geraldine Viswanathan

Dopo Steven Yeun, anche Ayo Edebiri ha deciso di fare un passo indietro e prendere le distanze da Thunderbolts, prossimo film in cantiere in casa Marvel che riporterà sul grande schermo antieroi e villain del MCU, tutti uniti per una causa (minaccia) comune. Ayo Edebiri, star di The Bear che sta brillando fortemente durante la stagione dei premi 2024, si sarebbe unita al cast da tempo per interpretare un ruolo mai precisato, ma ha seguito l’esempio di Steven Yeun (che invece avrebbe dovuto interpretare Sentry) facendo un passo indietro. A differenza del collega, però, avrebbe già trovato chi la sostituirà.

Thunderbolts, anche Ayo Edebiri abbandona il film: sostituita da Geraldine Viswanathan

Le riprese di Thunderbolts si avvicinano pericolosamente, motivo per cui ogni modifica deve essere tempestivamente gestita. L’uscita di scena di Ayo Edebiri arriva a poche settimane di distanza dall’inizio del lavoro sul set, che riporterà in campo personaggi amati dal pubblico come Yelena Belova di Florence Pugh e Bucky Barnes di Sebastian Stan. Ayo Edebiri in principio era stata aggiunta al cast per un ruolo misterioso ma, secondo Deadline, l’attrice di The Bear non prenderà parte al progetto. Il motivo? Combacia con quello di Steven Yeun: conflitti di programmazione. Lo sciopero di sceneggiatori e attori ha bloccato gran parte della macchina dell’intrattenimento nel 2023, motivo per cui molti progetti messi in pausa hanno ripreso il proprio corso causando non pochi problemi nell’agenda delle star. Pare, però, che l’uscita di scena di Ayo Edebiri sia seguita anche da un tempestivo ingresso. Al suo posto, infatti, ci sarà Geraldine Viswanathan, attrice già avvistata in Miracle Workers e La galleria dei cuori infranti.

Chi interpreterà al momento non è dato sapere. Quel che è certo è che prenderà il posto precedentemente assegnato a Ayo Edebiri. Il cast di Thunderbolts è quindi ancora in fase di definizione. Ad esempio si vocifera che diversi attori siano interessati al personaggio di Sentry pensato per Steven Yeun tra cui Ryan Gosling, Dev Patel e Austin Abrams, così come Lewis Pullman che risulterebbe in prima linea nelle trattative per sostituire Yeun.



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lunedì 29 gennaio 2024

Tributo al grande Gene Hackman per i suoi 94 anni. Ecco alcuni dei suoi grandi film in streaming

Anche se ormai ritiratosi da vent’anni - il suo centesimo e ultimo film data infatti 2004 - Gene Hackman continua a essere uno degli attori americani a cui la mia mente ricorre con maggiore frequenza. E questo perché lungo i decenni di una carriera incredibile ha saputo produrre film di spessore elevato in praticamente qualsiasi genere cinematografico. Mai come nel caso di Hackman è stato difficile selezionare “soltanto” cinque film in streaming per rendergli omaggio nel giorno del suo 94o compleanno. Basta pensare che, seppur a malincuore, alla fine abbiamo deciso di tenere fuori due titoli di culto come Gangster Story (1967) di Arthur Penn e I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson. Quelli scelti fanno parte di un numero piuttosto ristretto di opere che consideriamo tra le nostre preferite in assoluto. Buona lettura.

Cinque grandi film in streaming interpretati da Gene Hackman

  • Il braccio violento della legge
  • La conversazione
  • Bersaglio di notte
  • Mississippi Burning - Le radici dell’odio
  • Gli spietati

Il braccio violento della legge (1971)

Il poliziesco ambientato per davvero nelle strade spietate di New York consegna Gene Hackman e il suo regista William Friedkin alla storia del cinema. La rivoluzione estetica de Il braccio violento della legge è profonda, radicata, composta da un’idea di cinema energetico e grondante realismo. La sequenza dell’inseguimento è leggenda, quella dell'interrogatorio ancora oggi troppo dura da sostenere, il resto è un mix di zone grigie, confini morali labili, momenti di potenza espressiva mai visti in precedenza. Oscar per il film, la regia, ad hackman come protagonista, l’adattamento e il montaggio. Chapeau a chiunque vi abbia partecipato. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Rai Play, Disney +.

La conversazione (1974)

Il lungometraggio maggiormente personale di Francis Ford Coppola diventa un’opera sperimentale, uno sguardo sull’ambiguità del cinema stesso quando vuole farsi riproduzione di una realtà che non esiste, proprio perché riprodotta. La conversazione è uno dei grandi film d’autore di una Hollywood che gli autori li abbracciava, li nutriva. Insieme ad Hackman leggendario anche John Cazale, Frederic Forrest, Harrison Ford. Un finale al jazz che sa di sconfitta esistenziale per un capolavoro che trionfa a Cannes e conquista la nomination all’Oscar come miglior film dell’anno, un traguardo pazzesco per un’opera d’arte di questa levatura. Non per tutti, eppure tutti dovrebbero vedere questo film perfetto. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Paramount +.

Bersaglio di notte (1975)

A suo modo, un sequel evocativo de La conversazione, in quanto ne possiede lo stesso pessimismo e la stessa circolarità che in fondo racconta della caducità della logica umana. Hackman presta volto, baffo e magnifica interpretazione malinconica a un detective alla ricerca di una verità introvabile, inutile da trovare. Arthur Penn dirige Bersaglio di notte andando meravigliosamente contro il genere stesso, facendone un discorso esistenzialista degno del miglior Antonioni. Il risultato è soffocante, ammaliante, indimenticabile. La storia è circolare, come una barca che si perde nell’oceano…Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Mississippi Burning - Le radici dell’odio (1988)

Tra le tante grandi interpretazioni di Gene Hackman questa è forse la nostra preferita, perché racconta meravigliosamente di come l’uomo comune deve vestirsi da eroe senza scrupoli se vuole debellare il Male che si cela dietro le porte delle case americane. Il suo agente federale è un uomo della strada che ha perso per strada gli ideali, sapendo bene che i fatti cambiano la storia molto piú in profondità. I duetti con il coprotagonista Willem Dafoe sono portentosi, a supporto Frances McDormand commuove, alla regia Alan Parker giganteggia. Mississippi Burning - Le radici dell’odio è il film di impegno che scuote fino al midollo,  e lo fa con un cinema di braccio e di mente. Tante nomination all’Oscar tra cui film, regia, attore e attrice non protagonista, arriva solo la statuetta per la fotografia. Troppo duro e sincero per trionfare…Disponibile su CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Gli spietati (1992)

Chiamato da Clint Eastwood a interpretare il lato oscuro della legge nel suo capolavoro western, Hackman risponde facendo quello che sa fare meglio, ovvero esporre tutti i lati di un figura in chiaroscuro, avvicinabile ma violenta, eroica e psicotica. Il suo sceriffo senza pietà diventa un personaggio di culto, che gli regala il secondo Oscar. Gli spietati è il momento più alto della stagione del western revisionista, una ballata notturna e piovosa sul mito dell’eroe di frontiera e del suo essere in realtà solo un fantasma, appunto un mito. Con un finale travolgente per uno dei miglior film mai realizzati. Punto. Oscar per il film, la regia e il montaggio oltre che quello al suo grande antagonista. La summa di un attore e di un attore unici. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW.



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Wicked, le riprese del film sono terminate: i post celebrativi di Ariana Grande, Cynthia Erivo e John M. Chu

Le rirprese di Wicked, l'adattamento dell'omonimo musical di Boradway diretto da John M. Chu, sono ufficialmente terminate! Già qualche giorno fa, ad anticipare l'addio al mondo di Oz era stata una delle protagoniste, Ariana Grande, interprete della Strega Buona Glinda, ma ora arrivano anche i post celebrativi di Elphaba, alias Cynthia Erivo, e del regista del film.

Wicked, Ariana Grande, Cynthia Erivo e John M. Chu salutano il mondo di Oz: i post che celebrano la fine delle riprese

L'uscita al cinema della prima parte del film è prevista per la fine del 2024, così da dare al regista e a Universal Pictures il tempo necessario per avviare la produzione di Wicked - Parte 2, la cui uscita è prevista per il 26 novembre 2025. La pellicola racconterà la nascita dell'amicizia tra Glinda ed Elphaba, prima ancora che diventassero la Strega Buona del Nord e la Malvagia Strega dell'Ovest. C'è stato, infatti, un periodo in cui entrambe hanno frequentato la Shiz University, per imparare a padroneggiare i loro poteri. Quando però Elphaba inizia a sviluppare dei sentimenti per Fyero (Jonathan Bailey), di cui Glinda è innamorata, la situazione si complica e da un'amicizia nascerà una delle più grandi rivalità che abbiano plasmato la storia della terra di Oz. 

L'adattamento conterrà numeri musicali nuovi, che si affiancheranno ai grandi successi che il musical ha reso tali nel corso degli oltre 20 anni in cui è stato portato in scena a Broadway. A dirigere il film ci sarà John M. Chu, già regista di In The Hights, mentre il cast della pellicola include anche Jeff Goldblum (nei panni del Mago di Oz), Ethan Slater Michelle Yeoh (nel ruolo della preside della scuola di magia).

Per festeggiare la fine delle riprese, le due interpreti principali e il regista hanno condiviso dei toccanti post celebrativi con cui hanno detto l'addio momentaneo al meraviglioso mondo di Oz. Su Instagram, Cynthia Erivo ha condiviso uno scatto del dietro le quinte, in cui vediamo la silhouette di Elfhaba a cavallo di una scopa e a corredo la seguente didascalia:

"Ho pensato a cosa dire quando questo giorno sarebbe finalmente arrivato. Ma non ce la faccio, perché onestamente non ci sono abbastanza parole per esprimere al meglio cosa ha significato per me quest’esperienza, quindi vi lascio con questo. L’universo porta via con sé alcune cose per fare spazio ai grandi doni che ci aspettano. Questo momento, questo film, queste persone, questo cast, questa troupe, questo regista, la mia Glinda… sono stati il regalo più grande che potessi chiedere, e sarò eternamente grata per l’opportunità che ho avuto per donarvi questa Elphie. Spero che quando la incontrerete l’amerete quanto l’amo io. E con questo, è finita, Elphie esce di scena!"

Ariana Grande, invece, ha salutato la sua Glinda con una storia Instagram, scrivendo:

"Questa è stata una produzione veramente immensa, con così tante persone geniali che vi hanno lavorato così duramente in ogni reparto. Ogni singola persona che ha lavorato a questi film non solo è stata la migliore in assoluto, ma ciò che hanno fatto tutti quanti ogni singolo giorno per più di un anno è stato così incredibilmente sicuro, gentile e affettuoso, e ci ha ispirati ogni giorno come fosse il primo"

E, infine, il regista John M. Chu ha ringraziato l'intero cast e il lungo percorso che li ha portati fino alla fine delle riprese, citando anche la formula magica che trasporta Dorothy a Oz ne Il Mago di Oz:

"Adesso, chiudi gli occhi. Batti i tacchi per tre volte e pensa a te..."


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Cattivissimo Me 4: ecco il primo trailer in italiano del nuovo film d'animazione col ritorno di Gru!

Ritornerà presto sul grande schermo in un film tutto suo, dopo 7 anni di assenza (se si eccettuano i film dei Minions) il supervillain tenerone Gru, in Cattivissimo Me 4, nuovo capitolo di una saga che coi relativi spin-off non manca di divertire grandi e piccini. Dopo averci raccontato nel 2022 in Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo le prime avventure del protagonista, e come, da bambino, è diventato l'adulto che conosciamo, in questo episodio lo ritroviamo con le bambine adottate e con un figlio proprio, avuto dalla compagna Lucy Wilde (vedi i capitoli precedenti). Ma il tenero padre di famiglia dovrà ancora guardarsi le spalle dai suoi supernemici. Intanto, sorpresa, è appena uscito il trailer in italiano e torneremo a parlare del film dopo che lo avrete visto, non prima di avermi ricordato che l'uscita italiana di Cattivissimo Me 4 è fissata per il 24 agosto 2024.

Cattivissimo Me 4: la trama e le voci originali

Non è stata diffusa una trama ufficiale ma nel trailer vediamo Gru alle prese col piccolo Gru Jr. e costretto alla fuga con la sua famiglia quando viene minacciato da una nuova nemesi, Maxime Le Mal (Will Ferrell), con la sua ragazza, la femme fatale Valentina (Sofia Vergara). Tra le nuove voci del film originale ci sono Joey King, Stephen Colbert, Chloe Fineman e Madison Polan, mentre tornano Pierre Coffin (che dà voce ai Minions!), Steve Coogan e ovviamente Steve Carell e Kristen Wiig, che sono i protagonisti. Cattivissimo Me 4 è co-diretto da Chris Renaud e Patrick Delage, su una sceneggiatura di Mike White (creatore di The White Lotus), assieme a Ken Dauno.



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domenica 28 gennaio 2024

Povere creature, aguzzate la vista per scovare quelle facce (non troppo) nascoste nel poster del film

Siete tra quegli spettatori che questo weekend hanno visto al cinema Povere creature? Se sì, il film di Yorghos Lanthimos ancora non è uscito del tutto dalla vostra testa o dal vostro spirito, giusto? Nel bene e nel male, ovviamente. Ne state discutendo incosciamente con voi stessi o consciamente con altre persone che lo hanno visto e questo (una storia che scava un po' in profondità e lascia tracce di sé) è uno di quegli aspetti che dà valore ai film, altrimenti noti come (saltuariamente) opere d'arte che esprimono opinioni degli autori e offrono punti di vista più o meno inconsueti. Sentite di aver trovato una connessione con ciò che Povere creature! racconta sul piano esistenziale?

Non l'avete ancora visto? Non indugiate, è uno dei grandi titoli della stagione, vincitore del Leone d'Oro a Venezia, del Golden Globe come Miglior Film musical o commedia, di un secondo Golden Globe per la miglior interpretazione femminile, di altri due Critics Choice Awards per le stesse categorie, candidato a 11 premi Oscar e ad altrettanti premi BAFTA. Che l'abbiate visto o non l'abbiate visto, è interessante avvicinarsi al poster del film perché qualcosa che può sfuggire a prima vista.

Quei dettagli del poster di Povere creature!

Povere creature! è un racconto ambientato in età vittoriana che parla di amore attraverso la scoperta scientifica. Emma Stone è protagonista di una magnifica performance nel ruolo di Belle Baxter, una giovane donna riportata in vita da un eccentrico quanto brillante scienziato. Uno dei poster del film, precisamente quello con il primissimo piano dell'attrice, nasconde i personaggi maschili che le ruotano intorno. Sul rossetto sbavato troviamo l'amante Duncan Wedderburn, interpretato da Mark Ruffalo. Sopra la palbebra destra si nasconde in blu il volto di Ramy Youssef nel ruolo del fidanzato Max McCandless, mentre su quella di sinistra in viola si riconosce Willem Dafoe che interpreta il Dr. Godwin Baxter.

L'immagine è anche la nuova copertina del romanzo omonimo del 1992 di Alasdair Gray da cui è tratto il film, edito in Italia da Safarà (ma originariamente pubblicato negli anni 90 dall'editore Marcos y Marcos prima con il titolo Poveracci! e poi con Vita e misteri della prima donna medico d'Inghilterra).



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Robin Williams, il commovente ricordo di Sharon Osbourne: "Cos'ha fatto per me quando avevo il cancro"

Che Robin Williams fosse geniale nel proprio lavoro è fuor di dubbio. Non tutti sanno, probabilmente, che uomo generoso fosse nel privato. A ricordarlo ci ha pensato Sharon Osbourne nel primo episodio del podcast che conduce con il marito Ozzy: The Osbourne Podcast. Tra le doti più incredibili della star di Patch Adams c'era la sua innata capacità d'improvvisazione. Questa, unita ad un eccezionale trasformismo, ha dato vita a performance indimenticabili in tanti amatissimi lungometraggi. Ebbene, Williams ha sfruttato il suo estro creativo anche per star vicino alla famiglia Osbourne in un momento particolarmente difficile.

Nel 2002, a Sharon Osbourne è stato diagnosticato un cancro al colon. Gli effetti della chemioterapia sono stati devastanti da gestire, tanto a livello fisico quanto emotivo. Ci fu un momento in cui la produttrice pensò addirittura di lasciarsi andare. A quel punto Ozzy Osbourne telefonò a Robin Williams, caro amico di famiglia, per chiedergli di far visita a Sharon. Secondo il suo parere, l'attore era l'unica persona in grado di scuotere la moglie e restituirle la giusta motivazione per continuare a lottare.

Naturalmente Williams accettò l'invito e raggiunse casa Osbourne, cogliendo Sharon alla sprovvista. Dopodiché trascorse alcune ore con l'amica, facendola ridere a più non posso.

Ero assolutamente ammirata dal suo talento e dalla sua gentilezza. Entrò, si mise a letto con me e raccontò barzellette per un paio d'ore. Non è stato semplicemente come se avesse fatto capolino dalla porta [e detto] 'Ciao, come stai?' e via. Ha trascorso due ore buone con me ed è stato fantastico.

Quell'incontro ha davvero fatto la differenza per la donna, che ha deciso di riprendere in mano la propria vita e continuare con le cure. Non è stata certo la prima volta che Robin Williams ha messo il proprio talento al servizio di un amico in difficoltà. Recentemente, infatti, ci siamo soffermati sul sostegno offerto a Steven Spielberg durante le riprese di Schindler's List.

Kelly e Jack Osbourne, i figli del leader dei Black Sabbath, hanno confermato che la visita del protagonista di Jumanji ha probabilmente salvato la vita della loro mamma.

Papà ha detto che la risata è la migliore medicina e ha fatto in modo che Robin venisse a far ridere la mamma, e lui ha mollato tutto ed è venuto a casa e si è messo a letto con la mamma. Ricordo solo che ci siamo seduti in fondo alle scale e siamo passati dal piangere, non sapendo cosa fare, a farci la pipì addosso dalle risate, perché potevamo sentire la mamma al piano di sopra nella sua stanza ridere con Robin. Il giorno dopo tutto è cambiato e la mamma ha ricominciato la chemio.

È crudelmente ironico che una persona che è riuscita ad aiutare tanti amici nei momenti più tragici e difficili della loro vita, non sia riuscita a salvare se stessa. Nel 2014, com'è noto, Robin Williams è morto prematuramente e tragicamente, lasciando il mondo intero sotto choc. Ad andarsene non è stato soltanto uno dei migliori attori comici di tutti i tempi l'incolmabile vuoto che ha lasciato non è solo artistico, ma soprattutto umano.



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Mamma ho perso l'aereo, perché i McCallister sono così ricchi? L'esilarante teoria di Catherine O'Hara

Intercettata da People alla première di Argylle, attesa spy story in cui recita al fianco di Henry Cavill, Catherine O'Hara è tornata a parlare di Mamma, ho perso l'aereo (1990). Nella commedia cult, l'attrice interpreta Kate McCallister, madre di Kevin (Macaulay Culkin) e dei suoi quattro fratelli. O'Hara ha dato la sua personalissima interpretazione di un quesito che affolla la mente di tutti gli amanti del film di Chris Columbus: da dove arriva il patrimonio dei McCallister?

La famiglia, infatti, possiede una splendida ed immensa villa nel sobborgo di Winnetka a Chicago, uno dei quartieri più costosi degli Stati Uniti. Inoltre, si può permettere di andare al completo in vacanza a Parigi durante il periodo natalizio. Per di più, viaggiando in prima classe. Un tenore di vita decisamente alto per una famiglia così numerosa, al punto da scomodare il New York Times a fare chiarezza.

Il quotidiano, tempo fa, ha pubblicato uno studio condotto dagli economisti Max Gillet e Cindy Hull e Thomas Walstrum. Dopo meticolose ricerche, i tre sono giunti alla conclusione che i McCallister avessero un reddito di circa 305 mila dollari nel 1991 e di oltre 665 mila nel 2022. Il valore della casa? Circa 2,4 milioni di dollari. Alla luce di tutto questo, quale poteva mai essere l'occupazione di Peter McCallister (John Heard) e di sua moglie, per mantenere con disinvoltura il proprio stile di vita? Nel film non si fa mai accenno alla professione dei capofamiglia e nemmeno lo sceneggiatore John Hughes ha mai fornito una risposta.

Le teorie, in compenso, proliferano. C'è chi crede che Kate fosse un'affermata stilista, per via della presenza di numerosi manichini in casa McCallister. Qualcuno, addirittura, ha suggerito che Peter potesse essere un malavitoso. Anche Catherine O'Hara ha la sua versione: la star canadese ritiene plausibile che Peter avesse fondato un proprio culto e fosse una sorta di leader religioso.

Pensavo che la casa fosse davvero fantastica. Ero consapevole di quanto fosse bella, ma no, non avevo mai pensato ai loro soldi. Non era lì che avevo la testa mentre stavo girando il film. Naturalmente sono andati tutti a Parigi, no? Immagino che Peter avesse la sua religione: la Chiesa dei McCallister.

In alternativa a questa divertente ipotesi, l'attrice ha ipotizzato che i coniugi avessero ereditato una grossa somma.

Il 1 dicembre, Catherine O'Hara e Macaulay Culkin si sono incontrati in un'occasione molto speciale. Ovvero, alla cerimonia della Hollywood Walk of Fame, in cui l'attore ha ricevuto la sua stella e tenuto un commovente discorso. "Ha 43 anni - ha dichiarato O'Hara ricordando la recente reunion - È più vecchio di me quando interpretavo sua madre! Avevo circa 32 anni. Ha una moglie adorabile e due bellissimi bambini. E sembra davvero felice, e io sono molto felice per lui".



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Stasera in TV: Film da vedere Domenica 28 Gennaio, in prima serata

Stasera in TV, Domenica 28 Gennaio 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Wonka, in streaming gratis i primi 10 minuti del film per l'uscita digitale

È arrivato anche per il grande successo di Wonka il turno dell'uscita in digitale sulle principali piattaforme: per festeggiare, la Warner Bros. ha pubblicato in streaming e gratis su YouTube i primi dieci minuti del lungometraggio interpretato da Timothée Chalamet e diretto da Paul King, liberamente ispirato all'opera di Roal Dahl, creatore del maestro cioccolatiere della "Fabbrica di cioccolato". Il film è disponibile in vendita e noleggio su Apple TV app, Prime Video, Youtube, Rakuten TV, Timvision, Microsoft Film & TV, mentre su Sky Primafila e Mediaset Infinity si può solo noleggiare.

Wonka, un grande successo per l'origin story del cioccolatiere

Wonka di Paul King (già regista dei Paddington) si propone come l'origin story in forma di musical del personaggio creato da Roald Dahl, apparso nei romanzi "La fabbrica di cioccolato" e "Il grande ascensore di cristallo". È un prequel che ipotizza come Willy Wonka sia arrivato in città col sogno di diventare il più grande cioccolatiere, scontrandosi con l'invidia e i magheggi della concorrenza, nonché con il cinismo di una locandiera che lo incastra, approfittandosi della sua situazione economica difficile. Grazie anche alla collaborazione di una ragazzina nelle sue stesse difficili condizioni, riesce a coronare il suo sogno, facendosi forte della sua creatività. Il film è interpretato anche da grandi nomi inglesi come Hugh Grant (l'Oompa-Loompa!), Olivia Colman, Sally Hawkins e Rowan Atkinson. Costato sui 125 milioni di dollari (stime di Variety), il film ne ha incassati nel mondo 534.653.000 (fonte Boxofficemojo). Si può quindi dire con ragionevole certezza che sia stato un solido successo di pubblico. Ed è meglio ripassare, perché saremmo pronti a scommettere che in futuro rivedremo sul grande schermo Willy con le fattezze di Timothée Chalamet... Leggi anche Wonka, gli ingredienti cinematografici per il dolce film con Timothée Chalamet



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sabato 27 gennaio 2024

Matthew McConaughey nel cast di The Lost Bus di Paul Greengrass, tratto da una drammatica storia vera

L'atteso ritorno sul grande schermo di Matthew McConaughe sarà da protagonista e ha finalmente un titolo: The Lost Bus. Il regista Paul Greengrass dirigerà l'attore texano in un film drammatico, prodotto da Comet Pictures e da Blumhouse. La star di Intersellar (2014) si fa desiderare ormai da qualche anno. La sua ultima apparizione risale al 2019, nel gangster movie The Gentlemen diretto da Guy Ritchie. Il Premio Oscar per Dallas Buyers Cub tornerà sul set in un ruolo molto diverso e per raccontare una storia tanto tragica quanto reale.

La notizia arriva dalle pagine di Deadline. Nel cast, accanto a McConaughey, ci sarà anche Jamie Lee Curtis. È stata proprio quest'ultima a proporre un adattamento cinematografico del saggio Paradise: One Town's Struggle To Survive An American Wildfire, firmato da Lizzie Johnson. Lo scritto racconta un terribile evento di cronaca accaduto nel 2018 a Paradise, in California. I protagonisti sono Kevin McKay, eroico autista di autobus, e Mary Ludwig, insegnante di una scuola locale. I due hanno salvato tutti i bambini a bordo del mezzo durante il devastante incendio che ha distrutto la cittadina. Le vittime del catastrofico evento furono in tutto 85. Il divo hollywoodiano presterà il volto a McKay e Curtis interpreterà Mary Ludwig.

Brad Ingelsby firma la sceneggiatura ed è coinvolto anche in qualità di produttore con Greg Goodman. L'autrice del libro è produttore esecutivo insieme ad Amy Lord. The Lost Bus non ha ancora una distribuzione ma, secondo le indiscrezioni, Apple Original Films sarebbe interessata. Qualora si riuscisse a siglare un accordo a breve termine, le riprese potrebbero cominciare intorno ad aprile o maggio, puntando ad una data di uscita nel 2025.

In attesa del comeback di Matthew McConaughey come protagonista assoluto, ricordiamo che, prossimamente, l'attore condividerà ancora una volta il piccolo schermo con Woody Harrelson. I due hanno fatto scintille nella prima stagione di True Detective (2014), nei panni degli investigatori della Louisiana sulle tracce di un efferato serial killer. Quasi un decennio più tardi, le star saranno protagoniste di una serie comedy su Apple TV+. Si intitola Brother from Another Mother e vedrà Matthew e Woody interpretare delle versioni romanzate di se stessi e tentare di convivere con le rispettive famiglie sotto lo stesso tetto del ranch di McConaughey in Texas.



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Zoe Saldana tra il DC Universe di James Gunn e il ritorno di Uhura in Star Trek: "C'è molto di cui discutere"

È stata il volto di Gamora per i Marvel Studios, ma anche di Uhura nel reboot di Star Trek. Non dimentichiamo Neytiri in Avatar. Il trasformismo di Zoe Saldana l'ha resa una delle attrici di riferimento per gli amanti dei cinecomic e dei cult della fantascienza. Tuttavia, l'ultima apparizione nei panni del tenente dell'Enterprise risale al 2016, con Star Trek Beyond. Anche il ruolo della tostissima figlia di Thanos, interpretato in cinque titoli Marvel tra il 2014 e il 2023, sembra essere un capitolo chiuso. La star ha forse smesso di sognare i film di supereroi di James Gunn e l'esplorazione di nuovi mondi con J.J. Abrams? Certo che no!

Ad aprile 2023, ai microfoni di Total Film, Zoe ha infranto una lunga lista di cuori annunciando che il suo percorso nel MCU è giunto al termine. "Penso che sia arrivato il momento per me di ritirarmi e per la prossima generazione di venire avanti". È anche vero che, in casa Marvel, vige più che mai la regola del 'mai dire mai'. "L'unica cosa che non vorrei - ha aggiunto l'attrice - è che Gamora scomparisse: è stata un personaggio dall'impatto così grande per i fan, specialmente per le fan di sesso femminile e per tutte le giovanissime". Ad ogni modo, se anche per Gamora non ci fossero speranze, questo non significa dire addio al mondo del fumetto e alle sue declinazioni sul grande schermo.

Intervistata da Comicbook.com, Saldana ha confermato che sarebbe entusiasta di entrare nel DC Universe, ora che Gunn è il direttore creativo. Il regista ha diretto Zoe nella trilogia dei Guardiani della Galassia e, se ci fosse la possibilità di ripetere l'esperienza, l'attrice non si tirerebbe indietro.

Sì, lo voglio, lo voglio. Adoro l'universo dei supereroi di qualsiasi tipo. Ho dei figli che in questo momento sono ossessionati dai fumetti e dai supereroi, quindi per me far parte di progetti che potranno guardare per i prossimi 10 o 15 anni della loro intera vita, è un sogno per me.

"Se non dovesse mai accadere - ha continuato - o se accadesse con altri registi, e non con James Gunn, o se accadesse di nuovo con James Gunn, ne sarei molto grata".

Una cosa è certa: la 45enne ha nostalgia di tute attillate e botte da orbi in mondi fantastici. Il regista ascolterà il suo appello? Negli anni, la star ha dimostrato di saperci fare col cinecomic. Sarebbe interessante vederla alle prese con una nuova sfida targata DCU. In questo modo Gunn, dalla sua, avrebbe un volto talentuoso ed amato dal pubblico, oltre che perfettamente a proprio agio con il genere.

Star Trek di J.J. Abrams, Zoe Saldana vorrebbe essere Uhura 'un'ultima volta'

Capitolo Star Trek. Il futuro del franchise è in sospeso ormai da tempo, malgrado il quarto film sia stato annunciato dalla Paramount. Inizialmente, dietro la macchina da presa di Star Trek 4 avrebbe dovuto esserci Matt Shakman. Quest'ultimo, tuttavia, ha abbandonato il progetto per dedicarsi ad un altro attesissimo chiacchieratissimo reboot: Fantastici Quattro. In questo clima d'incertezza, se non altro, Zoe Saldana ha le idee chiare.

L'idea di riunirsi al cast del reboot sarebbe entusiasmante, perché lavorare con J.J. Abrams è stata un'esperienza indimenticabile. Inoltre, le dispiacerebbe non avere occasione di concludere l'arco narrativo di Uhura, se il franchise decidesse di ripartire da zero ingaggiando nuovi e giovani volti.

Voglio dire, ho sentito quello che si dice nel settore. Ho appena saputo che si stanno preparando a girare un nuovo film con un cast più giovane. Non so se si tratti del prossimo o di un film futuro, ma spero davvero che riuniscano noi veterani e ci riportino sul set per un ultimo round.

Tra le co-star di Saldana in Star Trek, citiamo Chris Pine (James T. Kirk), Zachary Quinto (Spock), Simon Pegg (Montgomery Scott) e Karl Urban (Bones). Una lista di star molto richieste e questo è uno dei motivi per cui una reunion potrebbe essere meno semplice del previsto da organizzare. "So che non sarebbe facile riunire un sacco di persone con l'agenda fitta di impegni - ha aggiunto Saldana - Ma lavorare con J.J. Abrams e per J.J. Abrams alla Bad Robot è sempre stata un'esperienza meravigliosa per me. Quindi, se potessi farlo un'ultima volta, ne sarei molto grata".



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Dune: Messiah, Zendaya sarà Chani anche nel terzo film della saga? La risposta dell'attrice

Non manca molto al 28 febbraio, data in cui Dune: Parte 2 arriverà nei cinema italiani. Gli spettatori americani, di recente, hanno avuto l'opportunità di assistere ai primi 10 minuti dell'attesissimo sequel del film del 2021. Neanche a dirlo, le reazioni sono state travolgenti. Denis Villeneuve, com'è noto, ha tutte le intenzioni di adattare per il grande schermoanche il secondo volume della serie di romanzi di Frank Herbert. Ovvero, Dune: Messiah. Il regista è al lavoro sulla sceneggiatura ma, se il progetto diventasse realtà, potrebbe contare sulla presenza di Zendaya nel cast?

La star di Euphoria, in Dune: Parte 2, è tornata ad interpretare il ruolo della giovane e ribelle Chani. Intervistata da Fandango con il resto del cast ed interrogata sull'eventualità di recitare in un terzo film, l'attrice ha replicato senza esitare. Non ci penserebbe due volte!

Se saremmo disponibili [a girare Dune: Messia, ndr]? Voglio dire, ovviamente! Ogni volta che Denis chiama è un sì, da parte mia. Sono entusiasta di vedere cosa accadrà. Ho iniziato a leggere Messiah e ho pensato: "Woah, sto girando solo il primo film. Vorrei tornare al primo." C'è così tanto da metabolizzare, ma non ci sono mani migliori, con cura e amore migliori, di quelle di Denis.

Ë forse prematuro parlare del futuro del franchise. Quel che è certo, è che Zendaya ha profonda fiducia nel regista e nel materiale di partenza. "[Villeneuve lo girerà, ndr] quando sarà pronto - ha aggiunto l'attrice - È un perfezionista in molti sensi e non vuole condividere le cose finché non sono pronte. Quindi lo rispetto e aspetterò finché non sarà pronto".

I bene informati sostengono che la Warner Bros. sarebbe più che propensa alla produzione di una Parte Terza e che esiste già un'ipotesi per la data di uscita: il 2027.

Dune (2021) ha incassato ben 402 milioni di dollari e conquistato 10 nomination agli Oscar, portando a casa sei statuette. Le riprese di Dune: Parte 2 sono iniziate a luglio 2022, e si sono svolte tra Budapest, Abu Dhabi, Giordania e Italia. Il cast del primo capitolo tornerà quasi al completo. Timothée Chalamet sarà di nuovo Paul Atreides e sarà assetato di vendetta. Unendo le forse con Chani (Zendaya) e i Fremen, andrà alla ricerca dei cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Rebecca Ferguson sarà ancora una volta la madre di Paul, Lady Jessica. Presenti anche Florence Pugh, Austin Butler, Josh Brolin e Javier Bardem.



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Stasera in TV: Film da vedere Sabato 27 Gennaio, in prima serata

Stasera in TV, Sabato 27 Gennaio 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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venerdì 26 gennaio 2024

Matt Damon e Ben Affleck insieme nel nuovo thriller targato Netflix: cosa sappiamo su Animals?

Ben Affleck dirigerà ancora Matt Damon nel thriller Animals, che sarà probabilmente distribuito da Netflix. Al momento, trama, cast e data di uscita sono top secret. La collaborazione tra i due attori, nonché amici, negli anni ha dato vita a risultati molto interessanti. Dunque l'annuncio del nuovo film ha stimolato presso il pubblico consistente curiosità. Andiamo a scoprire cosa dobbiamo aspettarci da Animals e dalla 'reunion' professionale tra i due artisti.

Il sodalizio tra Damon e Affleck, com'è noto, affonda le radici nel commovente Will Hunting - Genio Ribelle (1997). Il duo non si è limitato a recitare nella pellicola ma ha firmato anche la sceneggiatura, portando a casa il Premio Oscar. A fronte di un budget di 10 milioni di dollari, il film incassò 226 milioni nel mondo. Anche Robin Williams vinse la statuetta come Migliore Attore non Protagonista.

Che ci crediate o no, in origine Ben e Matt avevano immaginato Will Hunting come un thriller su un giovane dei bassifondi di Boston che, grazie alla sua intelligenza, viene reclutato dall'FBI come agente segreto. Fu il regista Rob Reiner a consigliare loro di cambiare direzione e concentrarsi di più sul rapporto tra Will e il suo terapeuta. Dopo la revisione dello script, la Castle Rock Entertainment di Reiner comprò i diritti per 675mila dollari.

Kevin Smith, papà del cult Clerks e amico di Ben Affleck, sottopose in seguito la sceneggiatura ad Harvey Weinstein. Quest'ultimo, a sua volta, la acquistò dalla Castle Rock Entertainment per produrre il film con la sua Miramax. È noto che Matt Damon e Affleck avrebbero voluto anche dirigere il film, ma la Miramax fu irremovibile e, come regista, scelse Gus Van Sant.

Da allora, i due artisti ne hanno fatta di strada. Ben Affleck si è affermato anche dietro la macchina da presa. Nel 2013, il suo Argo ha vinto il Premio Oscar come Miglior Film. L'ultima collaborazione tra il 51enne e Matt Damon risale al 2023, quando il marito di J.Lo ha diretto l'amico in Air - La storia del grande salto. Nel film, Damon interpreta l'anticonformista dirigente della Nike Sonny Vaccaro, mentre Affleck presta il volto al co-fondatore della Nike Phil Knight. Nel cast, anche Jason Bateman, Chris Messina e Viola Davis.

Torniamo a Animals. Indiewire ha resto noto che il film sarà prodotto dalla Artists Equity, di proprietà di Affleck e Damon, insieme a Dani Bernfeld di Artists Equity e Brad Weston e Collin Creighton di MakeReady, che hanno sviluppato il film con Fifth Season. Quanto alla trama, sappiamo soltanto che, al centro, ci sarà il rapimento del figlio di un candidato alla carica di sindaco. Le riprese inizieranno a Los Angeles durante il mese di marzo e la sceneggiatura è di Connor McIntyre. Ben Affleck parteciperà anche nelle vesti di attore, condividendo il set con Matt? Per il momento non esistono notizie ufficiali in proposito.



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Frankenstein, il cast del film di Guillermo del Toro è pronto a iniziare le riprese nella prima foto diffusa sui social

Tutto è pronto per l'inizio delle riprese di Frankenstein, riadattamento del classico di Mary Shlley diretto da Guillermo del Toro. Con uno scatto sui social, il cast del film si mostra per la prima volta riunito a conferma che la produzione è pronta a partire.

Frankenstein, il cast del film di Guillermo del Toro è pronto a girare nel primo scatto diffuso sui social

Di poche settimane fa è la notizia che Jacob Elordi avrebbe sostituito Andrew Garfield nel ruolo della Creatura, a causa degli impegni lavorativi del secondo e che si erano accavallati con la produzione di Frankenstein, avviata con ritardo rispetto ai tempi stabiliti a causa dello sciopero dei sindacati SAG-AFTRA che ha bloccato Hillywood per oltre 100 giorni. 

Dopo La forma dell'acqua e Pinocchio, del Toro scrive e dirige un'altra storia sui mostri, raccontando le vicende del dottor Victor Frankenstein e del suo mostruoso esperimento. 

A marzo 2023 venne rivelato che l'adattamento del romanzo gotico di Shelley sarebbe stato prodotto da Netflix e nel corso dei mesi sono stati annunciati gli interpreti che daranno vita alla versione di del Toro sul mostro: oltre a Elordi, abbiamo Mia GothOscar Isaac (che interpreterà Victor Frankenstein), Charles Dance Christoph Waltz

Su Instagram è apparso il primo scatto che riunisce il cast - a eccezione di Elordi - riunito con il regista al PAI Nothern Thai Kitchen di Toronto. Le riprese del film dovrebbero, perciò, iniziare a breve, come aveva già annunciato a The Collider del Toro qualche mese fa:

"Ci stiamo lavorando. Iniziamo a girare a febbraio, ed è un film che voglio realizzare da cinquant'anni, sin da quando ho visto il primo Frankestein. Ho avuto una rivelazione, ma è un film che richiede una certa crescita personale e un sacco di strumenti dei quali fino a dieci anni fa ero sprovvisto (...) Ora invece mi sento abbastanza coraggioso, o pazzo, e lo affronteremo."

Se la produzione proseguirà senza intoppi, Frankenstein arriverà su Netflix nel 2025.



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Oscar 2024, Whoopi Goldberg stronca la polemica sul 'caso' Barbie: "Nessuno snobismo, non tutti possono vincere"

Gli Oscar 2024 sono sempre più vicini e il clima, in quel di Hollywood, è più teso che mai. La pietra dello scandalo? Le mancate nomination al film Barbie di Greta Gerwig. Nello specifico, l'esclusione della regista nella rosa dei cinque candidati alla Miglior Regia e di Margot Robbie nella categoria Miglior Attrice Protagonista. A ridimensionare la polemica è intervenuta Whoopi Goldberg.

L'attrice Premio Oscar, premiata nel 1991 per il ruolo di Oda Mae Brown in Ghost, ha detto la sua mercoledì 24 gennaio, a The View. Quando la conduttrice le ha chiesto chiarimenti sul presunto 'snobismo' nei confronti di Barbie, Goldberg sapeva perfettamente come rispondere. La star di Sister Act ha spezzato una lancia in favore dell'Academy, invitando il pubblico a tener presente alcuni meccanismi di selezione che i membri devono necessariamente osservare.

Non si tratta di snobbare. E non è una lista, è l'intera Academy che vota per la categoria Miglior Film. Votiamo tutti e ci sono dai 7 alle 10 nomination. Non si possono avere tutti i titoli che si vorrebbero tra i candidati. Nessuno snobba nessuno. Bisogna tenere in mente questo: non tutti ottengono un premio, ed è soggettivo. I film che amate possono non essere amati dalle persone che stanno votando.

La co-host Alyssa Farah Griffin, a quel punto, ha lanciato una piccola provocazione, dichiarando che l'accaduto potrebbe ispirare la Gerwig per un'eventuale sequel sulla bambola Mattel: "Barbie va a Hollywood e viene snobbata dalle élite che hanno scelto Ken al suo posto. Sto solo buttando lì un'idea".

Barbie ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino e ha ottenuto in tutto otto nomination ai Premi Oscar. Gerwig e Robbie, inoltre, sono presenti, rispettivamente, nelle categorie Migliore Sceneggiatura non Originale (con Noah Baumbach) e Miglior Film (la protagonista di Barbie è anche produttrice). Il trattamento riservato alle due artiste, ad ogni modo, è sembrato incredibilmente ingiusto ad una lunga lista di volti noti.

Tra questi, le co-star Ryan Gosling e America Ferrera, che hanno espresso apertamente la propria delusione. Entrambi sono candidati come Migliore Attore/Attrice non Protagonista. Anche Stephen King ha tuonato contro l'esclusione di Greta Gerwig. Persino Hillary Clinton, via Instagram, si è mostrata solidale: "Greta e Margot, anche se può far male vincere al box-office ma non portarsi a casa l'oro, i vostri milioni di fan vi amano. Siete entrambe molto più di Kenough".

Malgrado le diatribe, non si può certo affermare che la regista e l'attrice siano state 'punite' per l'ideologia spiccatamente femminista di Barbie. La 96edima edizione degli Oscar, infatti, vanta una discreta quantità di quote rosa. Ben nove donne sono in lizza per il premio nella categoria Miglior film. Justine Triet, invece, è l'unica donna a concorrere per la Miglior Regia con Anatomia di una Caduta. L'autrice francese è l'ottava donna ad essere nominata nella categoria, che conta attualmente tre vittorie 'al femminile': Jane Campion nel 2021 (Il Potere del Cane), Chloé Zhao nel 2020 (Nomadland) e Kathryn Bigelow nel 2009 (Zero Dark Thirty).

L'attesissima notte degli Oscar vedrà alla conduzione Jimmy Kimmel e andrà in onda in diretta domenica 10 marzo dal Dolby Theatre di Hollywood, California. La curiosità di scoprire quale film porterà a casa il maggior numero di statuette è già alle stelle.



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Immaculate: ecco il primo trailer del nuovo film horror con Sydney Sweeney (ma anche tante attrici italiane)

Simona Tabasco e Benedetta Porcaroli sono solo due dei nomi ben noti al pubblico italiano che sono nel cast di questo film girato nel nostro paese e diretto dal Michael Mohan di The Voyeurs. Ecco il trailer red band di Immaculate.

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giovedì 25 gennaio 2024

Deadpool 3, finite le riprese, Ryan Reynolds: "Grazie alla troupe per aver affrontato Hugh Jackman"

L'ultimo ciak per Deadpool 3 è stato dato: il girato del cinecomic Marvel con Ryan Reynolds e Hugh Jackman, diretti da Shawn Levy, è ormai pronto, così Ryan e Hugh hanno usato i social per scherzare e dare il lieto annuncio. Lieto davvero, perché come sappiamo le riprese sono state piagate da un lungo stop per gli scioperi a Hollywood, finendo solo ora, con l'uscita sempre collocata quest'anno, a luglio. Sarà una vera maratona per la post-produzione digitale, ma il film è nodale per i Marvel Studios. Leggi anche Deadpool riceve un Emmy al posto di Ryan Reynolds e non sta zitto un attimo

Ryan Reynolds chiude le riprese di Deadpool 3: "Ho fatto un film con i miei migliori amici"

Deadpool 3 sarà al cinema a luglio, e Ryan Reynolds alias Wade Wilson su Instagram tira un sospiro di sollievo reale, al di là della sua solita ironia sfrontata: "Il costume nasconde il sangue. E il sudore... ma oggi, chiudendo le riprese di Deadpool, ci sono essenzialmente lacrime. Un enorme ed eterno grazie al cast e alla troupe del nostro film, che hanno combattuto vento, pioggia, scioperi e Hugh Jackman... il tutto sotto l'indomito comando di Shawn Levy. Sono riuscito a fare un film con i miei amici più cari, non succede molto spesso. Ci vediamo il 26 luglio!"
Hugh Jackman alias Wolverine ha postato invece su X le foto in cui viene alfine struccato, scrivendo: "Che cavalcata! Mi son goduto ogni minuto di queste riprese. Certo, non tanto la parte della dieta e degli allenamenti, ma diciamo il 93,2%. I migliori auguri al cast e alla troupe, grazie a voi! Siete fortissimi. Un saluto ai miei due cari amici Ryan e Shawn. Non avrei mai potuto fare questo film senza di voi, proprio letteralmente! Non vedo l'ora che sia il 26 luglio. Tempo di radersi."
Deadpool 3 è un film molto importante per i Marvel Studios, ora che il Marvel Cinematic Universe sta attraversando un periodo piuttosto difficile, tra flop come The Marvels e una generale freddezza del pubblico verso il genere dei cinecomic (anche della concorrenza). Sarà il vulcanico esagitato e scorretto Deadpool a riportare fiducia nel genere? In passato ha saputo sorprendere al boxoffice...



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Oscar 2024, nomination Barbie: anche Stephen King protesta, ma il 'caso' c'è davvero?

Le mancate nomination di Barbie agli Oscar 2024 hanno scatenato un vero e proprio caso. Ci riferiamo in particolare all'esclusione di Greta Gerwig e Margot Robbie dalla rosa dei candidati nelle rispettive categorie: Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista. Lo sdegno per la presunta ingiustizia ha contagiato persino Stephen King, che ha deciso di scendere in campo e dire la propria. L'incredulità generale sulla faccenda, anziché placarsi, infuria. E vien da chiedersi, ha senso una protesta tanto vigorosa?

Il pluripremiato scrittore ha espresso il proprio dissenso via X. "Nessuna nomination per Greta Gerwig? Come può essere vero?" ha cinguettato. In un secondo messaggio, ha sottolineato l'immenso successo che Barbie ha riscosso presso il pubblico. Secondo l'autore di Shining, questo è un parametro di cui l'Academy dovrebbe tenere più conto.

Le nomination agli Oscar e i gusti del pubblico si sono praticamente separati.

I criteri dell'Academy sono imperscrutabili, questo è certo. Al tempo stesso, è inevitabile che una competizione tanto prestigiosa animi dibattiti ed accenda polemiche. Barbie, com'è noto, ha sbancato il botteghino, affermandosi come migliore incasso del 2023. Ma le cifre, seppur stellari, sono davvero un metro imprescindibile per selezionare i film da premiare?

La domanda principale, in effetti, è: in questo caso il gioco vale la candela? Barbie è stato indubbiamente il grande protagonista cinematografico del 2023, insieme ad Oppenheimer. Ha il merito di aver riempito le sale cinematografiche come non accadeva da molto tempo e di aver costruito un racconto dalla confezione impeccabile, ma non priva di contenuti. È un film che si lascia guardare - e persino ri-guardare - volentieri. Alla luce di tutto questo, siamo forse di fronte ad un'opera rivoluzionaria, baluardo dell'ideologia femminista? Chiaramente, i quesiti sono retorici.

Ancora, è corretto affermare che la pellicola sulla bambola Mattel sia stata 'bistrattata'? Barbie ha ottenuto otto nomination, tra cui Miglior Film. Ricordiamo, inoltre, che Gerwig e Robbie sono entrambe in lizza, seppure in altre categorie. La regista, insieme a Noah Baumbach, potrebbe portare a casa la statuetta per la Miglior Sceneggiatura non Originale. L'attrice australiana, invece, compare in qualità di produttrice. Questo equivale a 'snobbare' le due artiste?

La reazione di Stephen King, inoltre, arriva poche ore dopo le dichiarazioni delle co-star di Barbie, Ryan Gosling e America Ferrera. I due attori, entrambi nominati come Miglior Attore/Attrice Non Protagonista, non hanno nascosto la propria delusione. L'assenza sulla lista dei due cuori pulsanti del film nelle categorie dedicate a regia e attrice.è per loro inaccettabile. Riflettiamo per un attimo: volendo essere a nostra volta vagamente provocatori, non è forse più sconcertante che la star di Ugly Betty sia rientrata nella rosa dei candidati?

Nulla togliere a Ferrera, ma dichiarare che, in Barbie, abbia offerto una performance 'da Oscar', equivale ad esagerare. Lo stesso valga per Margot Robbie, il cui talento è indiscutibile. Confrontando tuttavia la sua interpretazione con quella delle cinque attrici nominate, la risposta vien da sé. La 33enne è stata la miglior scelta possibile per interpretare Barbie, che è adorabile e ha un'energia travolgente. Ma non è una Bella Baxter (Emma Stone in Povere Creature!) nè una Mollie Burkhart (Lily Gladstone in Killers of the Flower Moon).

Nessuno ne faccia una questione di 'bravura': le star citate ne hanno tutte da vendere. Si entra nel merito dello spessore del ruolo e della prova in particolare. Chissà, forse nemmeno Margot Robbie avrebbe voluto aggiudicarsi l'ambita statuetta per aver dato volto e corpo - per citare Gosling - a "una bambola senz'anima, poco vestita e senza parti intime".



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