venerdì 30 giugno 2023

Juror #2 - Alcune foto dal set confermano l'inizio delle riprese del thriller di Clint Eastwood

Le riprese di Juror #2 - lungometraggio che sancirà la fine della prolifica carriera di Clint Eastwood - sono ufficialmente cominciate. A confermarlo, alcune foto trapelate in rete, che mostrano il regista e il protagonista Nicholas Hoult immortalati sul set allestito a Savannah (Georgia).

Juror #2 - Clint Eastwood e Nicholas Hoult protagonisti di alcuni scatti dal set 

Nonostante lo sciopero degli sceneggiatori, i lavori sull'ultima fatica di Clint Eastwood - 93 anni compiuti lo scorso 31 maggio - procedono quindi a gonfie vele. Come accennato, il regista e Nicholas Hoult sono infatti stati fotografati sul set, durante le riprese. Hoult - che negli scatti trapelati in rete appare vestito con abiti causal - presterà corpo e voce al protagonista del progetto, Justin Kemp, un giovane padre di famiglia implicato in un processo per omicidio, in qualità di giuratoQuando però si renderà conto di essere lui il colpevole - ha infatti ucciso la vittima in un incidente d'auto - dovrà decidere se costituirsi o se trovare un modo per manipolare la giuria, facendo scagionare l'imputato innocente e, allo stesso tempo, eliminando i sospetti sul suo coinvolgimento. Al suo fianco troviamo poi Toni Collette e Kiefer Sutherland, nei panni rispettivamente del procuratore distrettuale che si occupa del caso e dello sponsor di Kemp durante le riunioni degli Alcolisti Anonimi. Completano poi il cast, in ruoli non ancora rivelati, Zoey Deutch, Leslie Bibb e Gabriel Basso - divenuto una star internazionale grazie alla serie Netflix The Night Agent, già rinnovata per una seconda stagione. 

Juror #2 è basato su una sceneggiatura scritta da Jonathan Abrams, mentre Eastwood è coinvolto anche come produttore. Il regista ha inoltre personalmente scelto il progetto a cui dedicarsi per concludere la sua carriera, - dopo aver esaminato moltissimi script - ed ha partecipato attivamente ai processi di casting. La produzione del lungometraggio è cominciata ad aprile - Warner Bros., casa di produzione del lungometraggio, stava infatti ancora definendo gli ultimi dettagli del budget e le tempistiche. Il sodalizio fra Eastwood e Warner dura ormai da cinquant'anni e dal 2008 - anno di rilascio di Gran Torino - il cineasta ha diretto film distribuiti esclusivamente da Warner, dando vita a ben 10 progetti - fra cui spiccano InvictusSullyAmerican Sniper e Richard Jewell. Nicholas Hoult, apparso di recente nella dark comedy Reinfeld, è atteso anche in Nosferatu di Robert Eggers. Non resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti su Juror #2,  in attesa di scoprire la data d'uscita



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/UoQhmGT

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Monte Verità una donna e l'utopia di un gruppo di artisti: incontro con il regista Stefan Jäger

Una donna comune, nella Vienna del 1900. Una donna della borghesia agiata, soffocata dal rapporto con un marito opprimente come tanti (quasi tutti?) in quegli anni e in quel contesto sociale. La storia di emancipazione femminile di Hanna Leitner, scopertasi fotografa - come il marito - senza che all’epoca fosse accettabile per una donna, finita per inseguire il suo terapista nella comunità utopistica e libertaria di Monte Verità. Un luogo avanti di decenni, nel cuore del Ticino svizzero, che è raccontato da Stefan Jäger in un film presentato in Piazza Grande al Locarno Film Festival e ora in sala per Draka Distribution.

Monte Verità racconta uno dei luoghi più interessanti della Svizzera degli inizi del 900. Una vera colonia utopica e fucina di idee. Un luogo frequentato da intellettuali e artisti non convenzionali che venivano da tutto il mondo per scoprire l’importanza della natura e l’armonia dell’uomo con essa. Una delle prime comunità di vegetariani e nudisti del secolo scorso che ispirò il movimento degli hippie negli anni ’60. Nel film Hanna Leitner (Maresi Riegner), personaggio di finzione e protagonista, è affiancata da protagonisti reali come Hermann Hesse, Otto Gross, Isadora Duncan e molti altri, 

Hanna è in fuga dal suo ruolo di moglie e madre borghese nel quale si sente relegata. Decide di lasciare Vienna e la sua famiglia per raggiungere la comunità che ad Ascona, in Svizzera, si riunisce sul monte Monescia ribattezzato Monte Verità. In questo luogo di libertà, abitato da artisti e gente di ogni provenienza, alla ricerca di una vera espressione delle proprie inclinazioni, Hanna, riuscirà a dare spazio alla sua passione per la fotografia che il marito aveva sempre osteggiato. Nel cast anche Hannah Herzsprung, Max Hubacher, e Joel Basman, nel ruolo di Hermann Hesse.

Monte Verità è una coproduzione tra Svizzera, Austria e Germania, realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, con il patrocinio del Comune di Cannobio e con la collaborazione di Gestione Navigazione Lago Maggiore e distribuito in Italia da Corrado Azzollini per Draka Distribution.

“A 18 anni sono stato a Locarno, e ci hanno fatto fare un giro al Monte Verità”, ci ha detto Stefan Jäger in un’intervista telefonica. “È un luogo che non conoscevo e di cui mi ha toccato la natura, la magia, si sente ancora l’atmosfera di quegli anni. Mi ha fatto venir voglia di raccontare una storia ambientata lì. Ho effettuato delle ricerche e poi mi è stata proposta la sceneggiatura di Kornelja Naraks, con temi che riguardavano l’oggi, le donne e la disparità di diritti con gli uomini. Il tutto in un contesto molto moderno, nella natura, in cui mangiavano vegano. Un’utopia di 120 anni fa allucinante per i legami con la contemporaneità, per quanto furono avanti con gli anni. Poi raccontiamo di come sia complesso essere artista e in contemporanea occuparsi della famiglia. Lei lascia i figli per diventarlo. Hanna è un personaggio d finzione, ma secondo il nostro storico consulente rappresentata il tipico ospite. In archivio abbiamo trovato delle foto, le uniche rimaste, e non si sa chi le abbia scattate. Abbiamo voluto raccontare la nascita di un’artista, in cerca di un vero dinamismo, anche nel suo stile fotografico”.

Monte Verità è stato girato in buona parte in Piemonte, visto che la Ascona di oggi è molto cambiata e moderna rispetto a quando era un villaggio di pescatori di 1000 abitanti. La casa centrale è stata interamente ricostruita in studio a Colonia, mentre oggi rimangono solo le scale a condurre in una struttura Bauhaus edificata successivamente. Poi si è girato in Ticino, in Valle Maggia, e a Vienna. Una seconda troupe si è occupata, quindi, di girare nella natura, “per catturare la luce, il movimento, gli insetti e gli animali in movimento nell’erba. Una settimana intera, poi, l'abbiamo riservata a catturare i suoni magici della natura”. Jäger si è avvalso di molte collaboratrici e capi reparto donne per aiutarlo a raccontare questa storia di emancipazione femminile.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/nys2woV

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Dune: Parte 2 - Il nuovo spettacolare trailer italiano del sequel di Denis Villeneuve

Dune: Parte 2 - secondo capitolo dell'epopea sci-fi di Denis Villeneuve - sarà nelle sale italiane a partire dal 1° novembre 2023. In queste ore, Warner Bros. ha condiviso un nuovo, spettacolare trailer in italiano del film, che anticipa le atmosfere cupe e dark che il sequel assumerà rispetto alla prima parte. La clip video offre inoltre uno sguardo approfondito alle new entry del cast, in cui spicca un irriconoscibile Austin Butler nei panni dello spietato Feyd-Rautha Harkonnen.

Dune: Parte 2 - Il nuovo trailer in italiano del sequel di Denis Villeneuve 

Il trailer mostra quindi il giovane protagonista, Paul Atreides (Timotheè Chalamet), diviso fra la volontà di vendicare suo padre - ucciso dalla casata Harknonnen - e il desiderio di seguire il suo destino, diventando il leader che i Freman si aspettano che sia. Schieratosi proprio dalla parte dei Fremen, Paul si troverà quindi faccia a faccia con la pericolosa casata nemica, rappresentata nel film dal Barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård) e dai suoi nipoti, Glossu Rabban (Dave Bautista) e Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler). Il filmato - di circa tre minuti - mostra poi, per la prima volta, Christopher Walken nei panni dell'imperatore Shaddam IV ed offre uno sguardo più approfondito al personaggio di Florence Pugh, la principessa Irulan Corrino, già apparsa in alcuni teaser. Spazio poi al ricongiungimento fra Paul e Gurney Alleck (Josh Brolin) - nella clip è montato il commovente momento in cui entrambi scoprono che l'altro è ancora vivo - e alla dichiarazione d'amore di Paul a Chani (Zendaya), la cui relazione assumerà un ruolo fondamentale all'interno della narrazione. 

Descritto da Deadline come "il capitolo di mezzo", Dune: Parte 2 dovrebbe poi essere seguito da un terzo lungometraggio, Dune: Messiah. Pare infatti che Denis Villeneuve abbia pianificato lo sviluppo di una trilogia, il cui ultimo episodio non ha però ancora ottenuto il via libera per l'inizio della produzione. Nel frattempo, il sequel in arrivo a novembre si prepara a conquistare gli spettatori. Girata interamente in IMAX, la pellicola - come anticipato da una delle costumiste, Jaqueline West - mostrerà infatti mondi appena accennati nel primo capitolo o del tutto inesplorati, come il pianeta dell'Imperatore e quello della famiglia Harkonnen, Giedi Primo, ed ovviamente Arrakis, dove Paul e sua madre, Lady Jessica, cercheranno rifugio presso la popolazione Fremen. Nel cast, ritroviamo poi alcuni volti noti, affiancati da interessanti new entry: Timothèe Chalamet, Rebecca Ferguson, Zendaya, Javier Bardem, Josh BrolinStellan SkarsgårdDave BautistaStephen McKinley Henderson, Charlotte Rampling, Austin ButlerChristoper Walken, Florence Pugh, Lèa SeydouxSouheila Yacoub e Tim Blake Nelson. Appuntamento dunque al cinema, dal 1° novembre



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/EN0oMT8

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

giovedì 29 giugno 2023

Tutto su Rachel Brosnahan: chi è la prossima Lois Lane dell'universo DC

Dopo mesi di speculazioni, l’universo DC ha finalmente scelto i suoi prossimi Clark Kent e Lois Lane. Ad interpretare l’iconica compagna di Superman sarà Rachel Brosnahan, un nome ben noto soprattutto al pubblico del piccolo schermo e che presto rivedremo al cinema con Superman: Legacy. Il prossimo film su l’Uomo d’Acciaio ha già prestabilito una finestra d’uscita per il 2025 e sarà proprio James Gunn a lavorare alla regia e alla sceneggiatura. Il nuovo Clark avrà le fattezze di David Corenswet, attore a sua volta già noto soprattutto nel mondo delle Serie TV e apparso non molto tempo fa nel cast di Hollywood di Ryan Murphy. Ma chi è, esattamente, Rachel Brosnahan?

Rachel Brosnahan è la prossima Lois Lane del DCU: tutto sull’attrice

Oggi il nome di Rachel Brosnahan è associato senza ombra di dubbio al successo raggiunto da La fantastica signora Maisel, serie tv che ha fatto incetta di Emmy Awards e che ha aiutato la sua protagonista a raggiungere la gloria, sia nella fantasia che nella realtà. Rachel Brosnahan, infatti, interpreta Miriam Maisel, una giovane madre casalinga che vive a New York e, dopo essere stata lasciata dal marito, scopre una passione per il cabaret e si convince di voler intraprendere quella strada. E non sarà un compito facile, considerando che lo show è ambientato negli Anni ’60 e all’epoca la carriera nel cabaret era ardua per un uomo, figurarsi per una donna. Grazie alla sua performance durata cinque stagioni, Rachel Brosnahan ha guadagnato un Emmy Award, due SAG Award e due Golden Globe come migliore attrice in una serie commedia.

Prima di La fantastica signora Maisel (disponibile su Prime Video), Rachel Brosnahan ha recitato anche in House of Cards – Gli intrighi del potere ed è apparsa in The Blacklist e Manhatthan. Negli anni ha collezionato diverse apparizioni anche in The Good Wife, Gossip Girl, Grey’s Anatomy e Orange Is The New Black. Lato cinematografico, invece, ha esordito con Il mai nato ed è stata coinvolta in film come Beautiful Creatures – La sedicesima luna, Segreti di famiglia, L’ultima tempesta, Boston – Caccia all’uomo, Sono la tua donna, L’ombra delle spie e Morto per un dollaro. Con la conclusione de La fantastica signora Maisel, l’agenda di Rachel Brosnahan sembra essere molto più libera e disponibile, motivo per cui il ruolo di Lois Lane è arrivato al momento giusto. James Gunn ha annunciato il nuovo casting dei protagonisti tramite un tweet.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/iJD4KT0

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

In ricordo di Vittorio Gassman: ecco cinque dei migliori film girati dal "Mattatore" che trovate in streaming

Il 28 giugno 2000 moriva Vittorio Gassman, il “Mattatore” della storia del cinema italiano. Nessuno come lui ha saputo abbinare con sfrontata eleganza lo status di star di primissima grandezza - anche a livello internazionale - con un istrionismo mai fine a se stesso. Dal dramma alla commedia, Vittorio Gassman ha impresso il suo marchio indelebile non soltanto sul nostro cinema ma sulla cultura intera dell’italia del XX secolo. Vogliamo dunque rendergli il doveroso omaggio nell’anniversario della sua scomparsa con cinque dei suoi film in streaming. Mancano purtroppo all’appello delle piattaforme capolavori come La grande guerra (1959) di Mario Monicelli e Il sorpasso (1961) di Dino Risi. Speriamo qualcuno rimedi al più presto. Come sempre buona lettura.

Cinque film in streaming del “Mattatore” Vittorio Gassman

  • Riso amaro
  • I soliti ignoti 
  • L’armata Brancaleone
  • In nome del popolo italiano 
  • Profumo di donna

Riso amaro (1948)

Il film di Giuseppe De Santis che impone definitivamente Vittorio Gassman all’attenzione del pubblico italiano e internazionale è uno dei capisaldi del Neorealismo italiano. melodramma che vede protagonista una straordinaria Silvana Mangano, Riso amaro lavora sulle regole del melodramma con un verismo e una precisione ammirevoli, rispecchiando in pieno la situazione di un Paese ancora senza una vera identità. Gassman come antagonista sfodera una prova di carisma inaudito, che come succederà sempre in futuro buca lo schermo. Nel cast anche un intenso Raf Vallone. Film fondamentale per la nostra cinematografia. Disponibile su Rai Play.

I soliti ignoti (1958)

Mario Monicelli arruola un gruppo di attori dall’affiatamento fenomenale - compreso un Totò maestoso nella sua sola scena - e realizza la commedia che entra nella storia del cinema mondiale. I soliti ignoti scrive una pagina indimenticabile di leggerezza e poesia del vivere quotidiano, quell’arte di arrangiarsi che renderà celebre la nostra cinematografia. Nomination all’Oscar per il miglior film straniero per un capolavoro che vede anche Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Renato Salvatori e molti altri. Un classico senza età. Disponibile su Rai Play.

L’armata Brancaleone (1966)

Ancora Mario Monicelli diventa capace di creare dal nulla un universo preciso e insieme stralunato in cui inserire il suo vigoroso e folle protagonista. Un Gassman al massimo delle sue infinite potenzialità istrioniche fa de L’armata Brancaleone la commedia di costume imprescindibile, creando idiomi, ambientazioni e situazioni uniche. Anche Gian Maria Volonté partecipa divertente e divertito a questa parata di grande cinema comico, con momenti che rappresentano il meglio dell’arte della risata nostrana. Disponibile su Amazon Prime Video.

In nome del popolo italiano (1971)

Il dramma amarissimo sullo stesso della giustizia in un’Italia corrotta, cinica anche quando idealista, vede Gassman impegnato in un duello artistico all’ultimo sangue con un altro titano come Ugo Tognazzi. Sono loro due la carta vincente di In nome del popolo italiano, film ferocissimo in cui Dino Risi non risparmia veleno a nessuno, tanto meno a chi dovrebbe rappresentare colui che tutela i diritti degli onesti cittadini. Con un finale ancora oggi coraggioso e incandescente. Da (ri)vedere assolutamente. Disponibile su Amazon Prime Video.

Profumo di donna (1974)

La miglior interpretazione di Vittorio Gassman, che gli frutta la Palma d’Oro come miglior attore a Cannes. Dino Risi adatta il racconto di Giovanni Arpino in un dramma che contiene momenti di disperazione vera ad altri che celebrano la vita e qualsiasi cosa essa ti getti addosso. Profumo di donna è un film viscerale e insieme intimo, sentito, realizzato con estrema attenzione soprattutto al non detto. Bellissima e dolente anche Agostina Belli a supporto. Uno dei nostri titoli del cuore, tra i più amati di sempre del cinema italiano. Maestoso Vittorio. Disponibile su Google Play, Rai Play, NOW.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/DabHEdI

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

mercoledì 28 giugno 2023

Lilo & Stitch anche Jason Scott Lee apparirà nel live action con un cameo

Disney non rinuncia al successo dei suoi live action. Dopo il fortunato ritorno de La Sirenetta sul grande schermo in carne ed ossa con il supporto di Halle Bailey, gli Studios sono al lavoro per realizzare un nuovo film live action basato su un altro prodotto d’animazione ben noto al suo pubblico. È in arrivo anche un nuovo adattamento di Lilo & Stitch, annunciato ormai da settimane, e pare che il film farà spazio anche ad un nome del precedente cast. Jason Scott Lee ha prestato la sua voce alla versione originale di David e riapparirà anche nel live action, ma con un cameo. Chi interpreterà?

Lilo & Stitch, anche Jason Scott Lee del cast originale apparirà nel live action

Lilo & Stitch ha appassionato tutto il mondo debuttando in casa Disney nel 2002. Inteso come il 42esimo classico d’animazione Disney, ha scelto come ambientazione la suggestiva isola di Kauai dove arriva un particolare esemplare di alieno, l’Esperimento 626 detto poi semplicemente Stitch. Sono trascorsi più di vent’anni da quando la sua storia ha conquistato il panorama d’animazione e a breve diventerà un film live action. Jason Scott Lee ha partecipato al cast originale del film doppiando il personaggio di David. E mentre il live action ha già scelto (seppur cambiando idea) l’interprete in questione, Jason Scott Lee ha rivelato nel corso del podcast Kyle Meredith With… che apparirà nel live action. E non è tutto. In preda alla felicità, l’attore ha anche rivelato quale personaggio interpreterà sul grande schermo.

Ho una piccola, piccola parte. Mi hanno lanciato delle ossa e ho detto: ‘Sì, assolutamente, a qualsiasi costo’. Volevo soltanto farne parte, si tratta di un cameo di tre giorni e penso che sarà divertente. Interpreto il manager di Luau. Riesco a vedere il ragazzo che interpreta il personaggio che ho doppiato, David. E vedrò anche Lilo e Nani, le nuove attrici che le interpretano. Sarà divertente.

Jason Scott Lee non è l’unica voce del cast originale a fare ritorno per il live action. Anche Tia Carrere, che ha prestato la sua voce a Nani nel film d’animazione, è stata coinvolta nel progetto in carne ed ossa, ma non riprenderà il personaggio. Bensì assumerà il ruolo della signora Kekoa. Chris Sanders, sceneggiatore e regista già del film d’animazione, accompagnerà ancora una volta il personaggio di Stitch. Ad interpretare Lilo invece una new entry: Maia Kealoha.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/alURvrw

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Venom 3 avviata la produzione: le prime immagini dal set anticipano un collegamento a Spider-Man

Eddie Brock è tornato operativo. Tom Hardy è stato avvistato sul set di Venom 3, terzo capitolo ambientato nello Spider-Verse di Sony che pare suggerire ancor di più un collegamento con la trilogia di Spider-Man dell’MCU con protagonista Tom Holland. Attraverso alcuni video e prime immagini trapelate su Twitter, pare ormai confermata la partenza della produzione del terzo capitolo di Venom. La sua riuscita è determinata anche dalla presenza di Tom Hardy, ancora una volta protagonista dell’azione insieme al suo simbionte. Dopo il primo capitolo del 2018 ed il sequel La furia di Carnage uscito in piena pandemia nel 2021, è la volta di Venom 3 che sembra intrecciarsi ancor di più alle dinamiche dello Spider-Verse.

Venom 3 ha avviato la produzione: le prime immagini dal set mostrano un collegamento con lo Spider-Verse

Arrivano da Twitter le prime foto e brevi clip di Venom 3 attualmente in produzione. Tom Hardy è impegnato sul set e, da una breve clip, è possibile notare Eddie Brock camminare per strada e dialogare animatamente probabilmente con Venom. Sempre grazie alle immagini trapelate dal set, è possibile captare alcuni elementi interessanti come ad esempio l’ambientazione messicana testimoniata dalla celebrazione del Día de Muertos (Giorni dei Morti). Così come un altro dettaglio che funge da collegamento diretto con Spider-Man: No Way Home. Eddie Brock è apparso brevemente nella scena post-credit del film Marvel-Sony e indossava esattamente lo stesso outfit. Ciò lascia presupporre che Venom 3 ripartirà esattamente poco dopo quella scena.

Non si tratterebbe del primo collegamento con la trilogia di Spider-Man. Già in La furia di Carnage, infatti, Eddie Brock viene catapultato in un viaggio nel Multiverso e finisce in Messico, in una camera d’hotel, dove in TV trasmettono una clip di Spider-Man di Tom Holland. Poco dopo, in No Way Home, Eddie Brock è in un bar impegnato in una conversazione sui vari supereroi Marvel come Hulk e Iron Man. In una manciata di secondi scompare, tornando alla propria linea temporale dopo l'incantesimo (finalmente riuscito) di Doctor Strange, ma non prima di aver lasciato una traccia di Venom in quell’universo.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/675Y02D

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

La Maledizione della Queen Mary: il trailer italiano dell'horror che attraversa le epoche

La Maledizione della Queen Mary arriva al cinema il 19 luglio: ecco il trailer italiano del film horror con Alice Eve, diretto da Gary Shore, e ambientato sul famigerato transatlantico RMS Queen Mary.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/A2wzVTx

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Julian Sands - Le autorità locali confermano le morte dell'attore

Dopo mesi di ricerche, le autorità hanno confermato la morte di Julian Sands. I resti ritrovati nell'area in cui era scomparsa la star sono stati infatti identificati ed appartengono all'attore. La tragica vicenda, cominciata lo scorso 13 gennaio, è quindi giunta al suo epilogo. 

Julian Sands - Confermata ufficialmente la morte dell'attore 

Lo scorso 24 giugno alcuni escursionisti hanno trovato dei resti umani in prossimità del Monte Baldy, a nord-est di Los Angeles. Lo sceriffo della contea di Bernardino aveva avviato immeditamente le indagini per l'identificazione del corpo, anche se la famiglia di Julian Sands era ormai fermamente convinta che si trattasse della star - scomparsa lo scorso gennaio in seguito ad un'escursione, organizzata proprio nell'area delle montagne di San Gabriel. In queste ore, è quindi arrivata la conferma ufficiale del coroner, resa pubblica dal dipartimento dello sceriffo:

Abbiamo appurato che il corpo è del sessantacinquenne Julian Sands. La causa della morte è ancora da identificare, in attesa di ulteriori test. Vorremmo ringraziare tutti i volontari che hanno lavorato senza sosta per il suo ritrovamento. 

Le ricerche di Julian Sands sono andate avanti per oltre cinque mesi, interrotte più volte a causa del maltempo e di alcune valanghe. L'area in cui concentrare gli sforzi era poi stata limitata grazie al segnale del cellulare dell'attore, captato proprio nei pressi del Monte Baldy, e al ritrovamento della sua auto, a tre giorni dalla sua sparizione. Fino a questo momento, però, le ricerche non avevano prodotto risultati significativi, nonostante l'impiego di 80 volontari - coadiuvati dalle autorità locali -, di due elicotteri e di alcuni droni. La conferma della morte dell'attore ha già fatto il giro del web e social hanno quindi cominciato a popolarsi di tantissimi messaggi di cordoglio di colleghi e fan della star, che ha portato avanti una brillante carriera muovendosi sempre fra progetti indipendenti e grandi blockbuster. Lo scorso febbraio, ospite del Festival di Berlino per presentare Seneca, John Malkovich aveva già espresso il proprio dolore per la scomparsa dell'amico e collega, conosciuto nel 1983 sul set di Urla nel silenzioJulian Sands, nel corso della sua carriera, ha lavorato con registi del calibro di Dario Argento (Il fantasma dell'Opera), James Ivory (Camera con vista), David Cronenberg (Il pasto nudo) e David Fincher (Millennium - Uomini che odiano le donne). La sua ultima apparizione sullo schermo risale allo scorso anno, in The Ghosts of Monday di Francesco Cinquemani. 



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/eFt10CS

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Superman: Legacy - David Corenswet e Rachel Brosnahan saranno Clark Kent e Lois Lane

Dopo mesi di speculazioni ed indiscrezioni, James Gunn ha finalmente trovato i due attori protagonisti di Superman: Legacy. A vestire i panni di Clark Kent sarà infatti David Corenswet - ormai il favorito da qualche giorno -, mentre ad interpretare Lois Lane sarà Rachel Brosnahan - star della serie La fantastica signora Maisel

Superman: Legacy - James Gunn ha finalmente trovato i suoi protagonisti 

James Gunn - regista e sceneggiatore di Superman: Legacy - ha organizzato le ultime audizioni alla presenza di Peter Safran - co-CEO dei DC Studios - nel weekend del 17 giugno. Gli attori in lizza per le due parti hanno recitato indossando i costumi di scena, sfidandosi all'ultimo colpo per ottenere l'ambito ruolo. Alla fine, però, a spuntarla sono stati David Corenswet e Rachel Brosnahan. La decisione è infatti stata presa subito dopo i casting, per scongiurare il pericolo che l'imminente sciopero del sindacato attori - che dovrebbe iniziare il 30 giugno - potesse bloccare i lavori. A confermare la notizia è stato poi lo stesso Gunn, con un post su Twitter.

Le due star scelte da James Gunn e Peter Safran hanno quindi battuto una concorrenza spietata, in cui spiccavano i nomi di Nicholas Hoult, Tom Brittney, Emma Mackey e Phoebe Dynevor - protagonista della serie Bridgerton. La storia dovrebbe raccontare le origini di Superman, alle prese con la ricerca della propria identità e costantemente diviso fra le sue radici "aliene" e l'essere cresciuto come un terrestre. Probabilmente vedremo anche Clark Kent muovere i primi passi nella redazione del Daily Planet, dove conoscerà il suo futuro interesse amoroso, Lois Lane. Superman: Legacy - la cui data d'uscita è fissata per l'11 luglio 2025 - arriverà quindi al cinema con il difficile compito di risollevare le sorti dei DC Studios, piegati da una serie di fallimenti - Shazam! Furia degli Dei, Black Adam, The Flash. Il cinecomic sarà inoltre il primo progetto ad essere realizzato completamente sotto la nuova direzione di James Gunn e Peter Safran e dovrà quindi convincere il pubblico della solidità del rinnovato DC Universe. Probabile quindi che, se Warner Bros. dovesse confermare la sua presenza al Comic-Con di San Diego - che ha già subito numerose defezioni -, David Corenswet e Rachel Brosnahan sarebbero protagonisti di un panel dedicato al lungometraggio. Dopo Henry Cavill - volto di Superman nel DCEU - James Gunn ha quindi deciso di puntare su una giovane star, famosa soprattutto per le serie The Politician ed Hollywood. I prossimi ruoli ad essere assegnati dovrebbero essere quelli di Lex Luthor e Jimmy Olsen. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/SR0z8Tw

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

martedì 27 giugno 2023

Buon compleanno John Cusack! Ecco i film in streaming per cui lo amiamo

Anche se non gira film di rilievo ormai da qualche anno, John Cusack è probabilmente uno degli attori del vostro cuore se come noi avete attraversato il cinema americano degli anni ‘80, ‘90 e dell’inizio del nuovo  millennio. Dal momento che compie oggi 57 anni, vogliamo prontamente dedicargli i soliti cinque film in streaming che dimostrano come abbia collaborato con cineasti assolutamente di primo piano, non limitandosi al genere che lo ha reso una star ovvero la commedia romantica. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da John Cusack

  • Ombre e nebbia
  • Mezzanotte nel giardino del bene e del male
  • La sottile linea rossa 
  • Alta fedeltà 
  • Maps to the Stars 

Ombre e nebbia (1991)

La prima collaborazione con Woody Allen - seguirà tre anni dopo il più acclamato Pallottole su Broadway - è un piccolo grande gioiello nascosto nella filmografia dell’autore newyorkese. Non molti ricordano infatti Ombre e nebbia, il suo bianco e nero straordinario, le atmosfere che rimandano alla grande stagione dell’Espressionismo tedesco. E inoltre personaggi poetici, commoventi, con un finale da applausi. Per noi uno dei migliori cinque film di Allen. Senza il minimo dubbio. Disponibile su Amazon Prime Video.

Mezzanotte nel giardino del bene e del male (1995)

Uno dei film di Clint Eastwood accolti con maggiore divisione da critica e pubblico vede Cusack comunque efficacissimo protagonista insieme al premio Oscar Kevin Spacey e a un cast di attori molto nutrito e coeso. Adattamento dall’omonimo best-seller, Mezzanotte nel giardino del bene e del male diventa un film alterno ma assolutamente affascinante, un tentativo da parte di Eastwood di andare oltre le proprie zone di  conoscenza per creare un qualcosa di nuovo, rischioso. Il risultato a tratti si fa ipnotico, e Cusack ne esce davvero bene. Forse meglio di tutti gli altri. Eastwood compreso…Disponibile su CHILI, Google Play.

La sottile linea rossa (1998)

Nel capolavoro diretto da Terrence Malick Cusack svetta su molti altri colleghi con una prova trattenuta e precisa, poche scene per delineare un personaggio complesso e commovente. Orso d’Oro a Berlino, sette nomination all’Oscar tra cui film, regia e sceneggiatura, La sottile linea rossa scrive una pagina fondamentale di cinema di guerra, un’elegia bellissima e dolorosa ambientata nell’orrore di un conflitto disumano. Eppure proprio di questo parla, di umanità mai perduta, neppure di fronte al peggio. Scioccante e indimenticabile. Disponibile su Google Play, Amazon Prime Video, Disney +.

Alta fedeltà (2000)

Della collaborazione con Stephen Frears avremmo preferito raccontare Rischiose abitudini, straordinario noir con anche Anjelica Huston e Annette Bening, ma non è purtroppo disponibile in streaming. Follia. Alta fedeltà comunque basta e avanza perché si tratta di un film comunque di culto, adattamento spigliato e frizzante dal libro di Nick Hornby. Cusack si circonda poi di un cast spassoso composto anche da Jack Black, Lili Taylor e Catherine Zeta-Jones tra gli altri. E ovviamente tanta grandissima musica. Molto divertente, nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Disponibile su Disney +.

Maps to the Stars (2014)

Per David Cronenberg Cusack interpreta un guru/psicologo/filosofo di ambiguità e fascino indiscutibili, una specie di eminenza grigia dentro un mondo che è impazzito sotto la superficie vellutata delle colline di Los Angeles. Una Julianne Moore perfetta (Palma d’Oro a Cannes), insieme a Robert Pattinson e Mia Wasikowska chiudono il cast di Maps to the Stars, uno dei lungometraggi più complessi e stratificati del grande autore canadese. I livelli di lettura sono talmente tanti che molto probabilmente non li abbiamo neppure scoperti tutti…Disponibile su CHILI, Google Play.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/okfeJIC

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Tartarughe Ninja: Caos Mutante arrivano i character poster

Siete pronti a gustarvi i poster del colorato cast di Tartarughe Ninja: Caos Mutante, il film di animazione in sala dal 30 agosto? Preparatevi, per dirla con Seth Rogen produttore, a "un'action comedy con molto cuore".

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/xh0HyAO

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Indiana Jones e il Quadrante del Destino: l'esclusiva pergamena poster agli spettatori del primo giorno a The Space Cinema

The Space Cinema regala l'esclusiva pergamena poster del film agli spettatori che acquisteranno il proprio biglietto per il 28 giugno, ovvero il primo giorno di programmazione nei cinema di Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/1BDtWFx

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Emile Hirsh al Filming Italy Sardegna Festival: l'amore per il rischio il mito di Marlon Brando la gaffe con Tarantino

Il penultimo giorno del Filming Italy Sardegna Festival ci siamo concessi di partecipare a una festa in un locale all'aperto pieno di luci e terrazzato. Mentre ci scatenavamo al ritmo di "Mon amour" di Annalisa, abbiamo visto Emile Hirsch che ballava. Un po’ più in là c'era Matteo Garrone che beveva un drink e sorrideva contento, mentre Ricky Memphis, dall'alto, si guardava intorno incuriosito e intimidito. L'indomani, Hirsch si è seduto insieme a noi giornalisti e ha risposto con entusiasmo e dovizia di particolari alle nostre domande. Aveva gli occhiali da sole, e quindi non siamo riusciti a capire se avesse fatto o meno le ore piccole. L'attore ha cominciato i suoi racconti parlandoci di Sean Penn, che lo ha diretto nel bellissimo Into the Wild e lo ha voluto al suo fianco in Milk di Gus Van Sant: "Ho visto Sean qualche mese fa. Sono stato a casa sua e mi ha fatto davvero piacere incontrarlo. Stava lavorando, con un mio carissimo amico produttore, a un documentario. La sua assistente Sato, di cui sono amico da 18 anni, è arrivata con una bistecca gigantesca e l'ha lanciata sulla griglia, dicendo che era per me. È sempre molto bello ritrovare Sean. Ogni volta che ci vediamo, ci divertiamo tanto, come succede con gli amici con i quali hai vissuto un'avventura straordinaria, un viaggio epico. Non abbiamo mai più parlato di Into the Wild, perché è stata un'esperienza forte, toccante, ma ci è rimasta una familiarità che viene sempre fuori quando ci incontriamo".

Into the Wild è stato il film che ha imposto Emile Hirsch all’attenzione internazionale, incantando, con la vera storia di Christopher McCandless detto Alexander Supertramp, milioni di persone: "Credo che una delle ragioni per cui il film è piaciuto tanto e continua a incantare le persone è il fatto che a ispirare Chris McCandless è stato il desiderio di allontanarsi da una serie di pressioni che rischiavano di schiacciarlo. Molti si riconoscono in questo e vorrebbero poter fare la scelta che ha fatto lui. Credo che sia un impulso molto naturale per una persona sensibile  e intelligente, e penso che Chris abbia vissuto una versione alternativa della sua vita e che la sua storia, il libro che la racconta e il film siano la conseguenza diretta di quel cambiamento radicale. Secondo me il successo del film è dovuto proprio a questo desiderio di un'esistenza alternativa. È difficile giudicare il suo percorso e il suo nuovo modo di vivere, perché alla fine ha preso delle decisioni che lo hanno portato alla morte. Eppure le sue intenzioni erano buone, perché desiderava vivere con una maggiore autoconsapevolezza".

Christopher McCandless era un uomo che aveva l’abitudine di testare i propri limiti e, se possibile, di superarli. Emile Hirsch ci racconta che anche lui ha questa abitudine: "Come attore sono più felice quando il rischio che corro è grande. È un bel po’ che lavoro e, a questo punto, ho recitato in parecchi film, e quindi cerco di ascoltare il mio istinto. Se mi propongono un film e non so come interpretare il ruolo che mi offrono, e se il mio istinto mi porta in una direzione folle, assurda, allora mi butto. A volte ti rendi conto che interpretare un personaggio in un certo modo è rischioso, perché non puoi pretendere che il pubblico capisca immediatamente quello che hai cercato di fare, perché anche un'espressione o un gesto che appaiono fuori contesto o troppo in disaccordo con il ritratto iniziale del personaggio possono deludere e confondere lo spettatore, che pensa: 'Ma perché? Ma questi sono matti!'. Quindi non solo devi accettare di correre un rischio, ma devi anche avere la forza interiore per continuare quello che stai facendo. Insomma devi sentire un forte desiderio di andare sulla pista da ballo e metterti a ballare. Magari la gente che ti guarda scoppia a ridere, ma è importante che tu abbia la convinzione che, quando tutto sarà finito, e quindi il film sarà girato e montato, la tua danza avrà un aspetto bellissimo, insomma funzionerà".

Fra i numi tutelari, o gli attori preferiti di Hirsch c'è Marlon Brando. Emile adora infatti sia Fronte del porto che Un tram che si chiama desiderio: "Quando avevo 15 anni, il fidanzato di mia sorella mi fece vedere un film con Marlon Brando. Poi mi invitò a sedermi e mi disse: 'Questo è un attore strepitoso, si chiama Marlon Brando, dovresti vedere i suoi film. Guarda quanta verità ha dentro, guarda come fa bene questa scena'. Non so esattamente perché Brando mi piaccia. Di certo aveva qualcosa di molto vitale, di spontaneo, qualcosa che lo rendeva diverso da tanti altri attori del suo tempo. Ha cambiato il modo di recitare dell'epoca, che era molto piatto, a volte cantilenante. Ho letto un libro su di lui e ho capito che era un uomo molto interessante, schietto, che si è battuto per alcune nobili cause. Mi piace anche per alcune caratteristiche che hanno poco a che vedere con il suo essere attore. Ad esempio aveva una biblioteca enorme, non era uno che aveva fatto a malapena le scuole superiori. Aveva una cultura e ne capiva l'importanza. Io ho fatto a malapena il liceo, ma sono uno di quelli che pensano che nella vita si possa continuare a imparare. Sono sempre stato una persona curiosa e penso che la curiosità sia una caratteristica bellissima".

Emile Hirsch ha lavorato con registi importanti. Fra questi c'è Quentin Tarantino, che, in C’era una volta... a Hollywood, gli ha affidato la parte di Jay Sebring, che fu una delle vittime degli omicidi della famiglia Manson. Per l’attore la collaborazione con il regista di Pulp Fiction resta fra gli episodi professionali indimenticabili della sua carriera: "Adoro Quentin Tarantino. Quando ero ragazzo, impazzivo per i suoi film. È stato uno dei primi registi che ho conosciuto a Hollywood. Avevo 14 anni ed ero stato invitato all’anteprima de Il miglio verde, ed ero seduto al tavolo insieme a una ragazza che frequentava la mia stessa scuola. Credo che Quentin conoscesse la madre, perché si è avvicinato a noi per salutarla, e anche io l'ho salutato e gli ho detto che adoravo Le iene - Cani da rapina. A quel punto mi ha chiesto: 'Qual è il tuo cane da rapina preferito?’, ma lo ha detto a velocità supersonica, e io ho capito soltanto la parola 'cane', così ho risposto: 'Il dalmata'. E lui: 'No, no, no, intendevo cane da rapina'. A quel punto ho balbettato: 'Mr. Blonde', ed è stato un momento davvero buffo perché non avevo capito niente. In ogni modo penso che Tarantino sia uno dei più grandi registi cinematografici di sempre. È stato fantastico poter lavorare con lui, anche se in un ruolo secondario. La cosa più bella dell'esperienza di C'era una volta... a Hollywood è che apparivo in molte scene, e quindi ho avuto l'opportunità di osservare Quentin a lungo. In 6 mesi ho avuto 90 giorni di lavoro, e quindi l’ho studiato, ho trascorso del tempo con lui e ho cercato di imparare qualcosa da lui. Ha un'energia fantastica. Mi ha spronato a fare meglio e mi ha messo sulla strada giusta. Appena ho ottenuto la parte, non l'ho capita bene, ma Tarantino sapeva che era adatta a me. Ho commesso l'errore di guardare le interviste fatte al vero Jay Sebring, che era completamente diverso dal personaggio che Quentin voleva farmi interpretare, ma io non potevo saperlo, quindi l'ho fatto come potevo. Quentin mi ha chiamato e mi ha detto: 'Non va bene. Questo non è un biopic, hai il permesso di renderlo molto più flamboyant'. Tutti volevano bene a Jay Sebring, che davvero era un tipo eccentrico e sopra le righe". 

Emile Hirsch accenna ad alcuni progetti futuri prima di congedarsi da noi: un film sul poker intitolato Degenered, il film di mafia Inside Man e il thriller Walden.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/Woc8lGS

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Indiana Jones storia di un eroe multimediale

Ora che Indiana Jones e il Quadrante del Destino è in arrivo al cinema, segnando il saluto di Harrison Ford nei panni del personaggio che ha interpretato per quarant'anni, è il caso di ripercorrere le tappe principali di questa lunga cavalcata: George Lucas e Steven Spielberg crearono un eroe che ha attraversato i decenni in più forme, non soltanto cinematografiche. Il prof. Henry Jones Jr. (perché "Indiana era il nome del cane") rimarrà sempre con noi, simbolo di un'epoca mitica della creatività hollywoodiana, la stessa che generò l'immortale Star Wars.

Indiana Jones, il debutto con I predatori dell'arca perduta

L'idea che all'inizio degli anni Settanta balenò in testa a George Lucas, quella di omaggiare i serial cinematografici di avventura anni Trenta-Quaranta, era una scommessa, non diversa dalla riproposizione della fantascienza alla Flash Gordon con Guerre Stellari.
Quando dopo American Graffiti (1973) Lucas riuscì ad ottenere i finanziamenti per Star Wars, l'idea di quell'altro omaggio fu momentaneamente accantonata, per venire poi ripresa alla fine del decennio. Originariamente I predatori dell'arca perduta doveva essere diretto da Philip Kaufman (L'insostenibile leggerezza dell'essere), che ne aveva concepito il soggetto con Lucas e aveva suggerito l'idea dell'Arca dell'Alleanza. Ben sapendo che l'amico Steven Spielberg desiderava ardentemente dirigere un James Bond, quando Kaufman si tirò indietro, Lucas propose questo progetto simile all'entusiasta Spielberg, reduce dal fiasco di 1941. Il film che il pubblico nel 1981 si trovò davanti, pur diretto con virtuosismo e inventiva da Steven, era il prosieguo logico di un cinema che bilanciava nostaglie personali con professionalità spettacolari: l'essenza dell'entertainment, da molti punti di vista del tutto indipendente, di George Lucas.

Nella storia dell'archeologo-avventuriero Indiana Jones, che nel 1936 cerca di sottrarre ai Nazisti il ritrovamento dell'Arca dell'Alleanza con l'aiuto del fidato Sallah e della ribelle Marion Ravenwood, confluì di tutto: scenografie ed esotismo old-style, tecnologie moderne, ingenuità d'altri tempi e magico equilibrio tra autoironia e sincero trasporto, anche grazie alla sceneggiatura di Lawrence Kasdan, che aveva già scritto L'impero colpisce ancora e che sarebbe stato in futuro autore de Il Grande Freddo. I fan discutono ancora sulla dipendenza del personaggio di “Indy” dal suo interprete Harrison Ford, che lo soffiò per un colpo di fortuna al selezionato Tom Selleck, che dovette rinunciare per non pagare una forte penale sullo stop di Magnum P.I. Anche se la vulnerabilità del personaggio, suo punto di credibilità e simpatia, deve molto alla recitazione naturale e non gigionesca di Ford, Lucas non ha mai costretto la sua imprenditorialità creativa solo nel cinema. Un accenno a ciò che sarebbe stato Indiana lo si ebbe già nello stesso 1981, quando la Marvel Comics pubblicò in edicola un adattamento del film sotto forma di fumetto, contemporaneamente alla prima “novelization” della sceneggiatura.

Indiana Jones e il pulp maledetto

Il successo al di là delle aspettative dei Predatori, prodotto con la Paramount per un budget relativamente basso di 20 milioni di dollari, non poteva non richiamare un prosieguo della serie. Indiana Jones e il Tempio Maledetto, uscito nel 1984, diretto sempre da Spielberg e scritto dai co-autori di American Graffiti, cioè Willard Huyck & Gloria Katz, era un prequel che vedeva Indy affrontare in India nel 1935 un pericoloso culto di Shiva, accompagnato dalla recalcitrante cantante Willie Scott e dallo scatenato bambino cinese Short Round. Nonostante un'ultima memorabile mezz'ora che ridefinì il concetto di "action-movie" con riprese spettacolari, i fan generalmente hanno considerato il secondo film della saga come il meno convincente della trilogia.

In realtà Lucas aveva già cominciato il suo processo di esplorazione del personaggio: dal 1983 la Marvel aveva iniziato la pubblicazione di un comic-book mensile (poi bimestrale), che fino al 1986 narrò imprese originali dell'archeologo, "The Further Adventures of Indiana Jones", parzialmente pubblicato in Italia da Bonelli. Il debito con la narrativa di massa, nel caso specifico col fumetto pre-Marvel, vicino al "Tyler's Luck" del 1928 (“Cino e Franco” in Italia) si dimostrava in questi fumetti più forte che ne I predatori: gag spaccone in gran quantità, un Indiana super-eroe strafottente, situazioni che oscillavano tra il sovrannaturale e il poliziesco, didascalie enfatiche di un narratore onniscente. Nessuna sorpresa se Il tempio maledetto è quindi il più volutamente kitsch della saga: la sua cupezza grottesca poggia su una storia che non deve pagare debiti di rispetto alla tradizione cristiana, ed è stato probabilmente il gioco dell'autoironia, sin troppo scoperto, ad aver allontanato chi di Indiana aveva apprezzato il lato “serio”.

Il professor Jones e l'ultima crociata

Fu forse per questa ragione che Lucas, quando alla fine degli anni Ottanta volle concludere la trilogia, decise di tornare all'impostazione più nobile e relativamente più plausibile de I predatori. Questa volta Indy sarebbe andato alla ricerca del Santo Graal, di nuovo contendendosi la reliquia con i Nazisti, nel 1938. Una battuta d'arresto arrivò però da Spielberg, alla ricerca di un "di più" che motivasse la ripresa della solita struttura narrativa. Le scelte che seguirono a queste obiezioni non solo partorirono nel 1989 Indiana Jones e l'Ultima Crociata, a detta dei fan la pellicola migliore della serie, ma diedero definitivamente a Lucas la convinzione che Indy potesse serializzarsi. Il prologo che raccontava come Indy da ragazzino (il compianto River Phoenix) nel 1912 avesse ottenuto cappello e frusta e avesse "scoperto" l'archeologia, unito al rapporto che per tutto il film Indiana aveva con suo padre, interpretato da un sornione Sean Connery, donò al personaggio una dimensione nuova: una vera continuity. Dopo il successo ancora una volta mirabolante del film, che offriva la scioltezza registica del secondo film sorretta dalla grandeur del primo, grazie anche al perfetto copione di Jeffrey Boam (Salto nel buio), c'era da domandarsi se Indy sarebbe mai potuto esistere senza Harrison e Spielberg, che vissero il film come un sipario. Ci si provò, in varie direzioni.

Indiana Jones alla ricerca del tubo catodico

Indy non è stato assente dagli anni Novanta, anzi. Lucas mette presto in cantiere quattro nuove incarnazioni del suo beniamino. La prima è una serie televisiva, Le avventure del giovane Indiana Jones (1992-96), in cui si segue Indiana dalla tenera età (1908) all'adolescenza (1920), in compagnia di due attori, Corey Carrier, che lo interpreta da bambino, e Sean Patrick Flanery, che ne veste i panni da giovane. Questa serie ha nettamente diviso gli appassionati: di fatto è differente dai film per la quasi totale assenza dell'elemento sovrannaturale, sostituito da un'impostazione educativa e didattica che vede Indy interagire con grandi avvenimenti storici come la I Guerra Mondiale e grandi personaggi come Lawrence d'Arabia, Albert Schweitzer, Tolstoj, Edison e Pancho Villa.

Frusta e fedora non mancano, ma la dimensione amabilmente cialtrona latita e la cornice con un Indy ottuagenario che ricorda il passato (interpretato da George Hall) fu addirittura eliminata dallo stesso Lucas nelle riedizioni home video della serie. Solo il film tv "The Treasure of the Peacock's Eye" (1995) recuperò una parte dell'anima classica del personaggio, servendo concettualmente da trait d'union tra la serie e la saga cinematografica, presentando un Indiana che abbracciava la sua vocazione. Chiuso per mancanza d'interesse da parte del grande pubblico, il ricco show, elegante nelle ricostruzioni e a suo modo pur sempre unico nel panorama televisivo, vide un cammeo di Ford nei panni di un Indy cinquantenne nella cornice dell'episodio "Il mistero del Blues" (1993). Tra i nomi illustri alla regia, Nicolas Roeg, Mike Newell, Joe Johnston; tra gli sceneggiatori, Frank Darabont e Jonathan Hales, che avrebbe poi scritto con Lucas Star Wars Episodio II: Attacco dei cloni (2002).

Gli anni Novanta di Indiana Jones, tra videogiochi, fumetti e romanzi

Mentre i telespettatori cercavano di entrare in sintonia con un Indy così diverso, i videogiocatori dotati di PC, Amiga e Mac si godevano un Indy classico in piena forma, impegnato nel 1939 a scoprire il continente perduto di Atlantide prima degli onnipresenti Nazisti, interessati al potente metallo/carburante dell'oricalco. Il videogame era diverso dai tie-in dei primi lungometraggi affidati a terzi come l'Atari, a scopo di marketing. Intitolato "Indiana Jones and the Fate of Atlantis" (1992) e realizzato dalla stessa LucasArts Entertainment Company di George, era un'avventura grafica a controllo punta & clicca, il genere videoludico più essenzialmente narrativo, costituito da dialoghi interattivi, esplorazione e risoluzione di enigmi. Sceneggiatura originale e direzione del progetto erano a cura di un ex-cineasta: quell'Hal Barwood che collaborò al copione dell'esordio cinematografico di Spielberg, Sugarland Express (1974). Il gioco rimase tanto radicato in chi lo provò, da essere considerato per anni (e da qualcuno tuttora) l'ufficiale quarto capitolo delle avventure di Indy, subito dopo L'ultima crociata, anche se non vi era alcuna somiglianza tra lo striminzito omino sullo schermo e Harrison Ford. Dopo un precedente acclamato adattamento con lo stesso stile dell'Ultima Crociata nel 1989, apripista per questo esperimento, la scommessa era vinta: ci poteva essere un vero Indy anche senza Ford.

Sulla scia del gioco, Lucas avviò una partnership con la Dark Horse Comics, che iniziò nel 1991 proprio con un adattamento a fumetti di Fate of Atlantis, proseguendo per tutto il decennio con pubblicazioni sporadiche di pregevoli graphic novel di quattro albi ciascuna, dedicate all'Indy maturo, più rifinite graficamente, meno pulp e in generale meno retrò. Tra di esse è da segnalare senz'altro "Indiana Jones and the Iron Phoenix" (1995) di Lee Marrs e Leo Durañona, adattamento di un'altra avventura grafica cancellata.
Quarto tassello dell'Indy dei Novanta è la serie di romanzi ufficiale patrocinata da Lucas e scritti, nell'ordine, da Rob MacGregor, Martin Caidin e Max McCoy. I libri coprono il personaggio dalla fine della serie tv (1920) agli anni Trenta, a ridosso dei film. L'alta plausibilità storica e il maggiore realismo dello show incontrano sulla pagina scritta il tono scanzonato e il sovrannaturale della trilogia cinematografica. Solo i primi tre volumi sono stati editi in Italia nel '92 dalla Granata Press: "Pericolo a Delfi", "La danza dei giganti" e "I sette veli". Un'altra serie di romanzi, solo in lingua tedesca, scritti da Wolfang Hohlbein e senza la supervisione diretta della Lucasfilm, hanno invece negli stessi anni coperto l'Indy post-trilogia.

La crescente fatica di Indy negli anni Duemila e oltre

Spentasi la frequenza degli albi Dark Horse, chiusa la serie tv ed esauritasi la vena romanziera, Indiana è stato presente nel 2000 solo in ambito videoludico. Alla fine del 1999 è stato pubblicato dalla LucasArts per Windows (e poi Nintendo 64) "Indiana Jones e la Macchina Infernale", ragionata interessante imitazione di Tomb Raider, sempre scritto e diretto da Hal Barwood. Nella Guerra Fredda nel 1947, Indy si contende con uno scienziato stalinista il ritrovamento di una misteriosa macchina un tempo custodita nella mitica Torre di Babele: l'ambientazione e l'ammiccamento fantascientifico del gioco anticipano in modo evidente la direzione intrapresa in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (peggio e senza la finezza della Macchina Infernale). Narrativamente più debole si è invece rivelato nel 2003 il ripetitivo gioco d'azione "Indiana Jones e la tomba dell'imperatore" per Windows e console, con un Indiana che nel 1935 cerca di anticipare i Nazisti nel ritrovamento del Cuore del Drago, appartenuto al primo Imperatore della Cina.

A proposito del Teschio di Cristallo, la sua uscita nel 2008, dopo una tribolatissima stesura della sceneggiatura durata una decina d'anni, alla fine cofirmata con Jeff Nathanson e David Koepp, scontentò parecchi: a quasi 65 anni Harrison Ford diede il meglio sul set per essere all'altezza fisica di un film che Spielberg confezionò in modo molto allegro e spensierato. Anche troppo, per molti, con un'atmosfera finta e priva del vero sense of wonder caratteristico della serie, a dispetto dell'indovinata idea di ricontestualizzare Indy negli anni Cinquanta della Guerra Fredda, mettendolo contro i Russi alla ricerca del McGuffin più fuori registro della saga, quasi alieno. La presenza di un figlio (Shia LaBeouf), il ritorno della Marion di Karen Allen, sembrarono impostare un possibile futuro per la saga, invece disatteso, nonostante gli ottimi incassi.

Disatteso, perché da quel momento fino ad arrivare a Indiana Jones e il Quadrante del Destino (2023, ben quindici anni dopo!), è stato prodotto ben poco sul personaggio. Eufemismo per "praticamente niente". I due videogiochi celebrativo-parodistici Lego Indiana Jones (The Original Adventures del 2008 e The Adventure Continues del 2009) uscirono a ridosso del quarto film, di fatto come puro merchandising. E nel 2009 l'originale videogioco Indiana Jones e il Bastone dei Re fu cancellato sulle console ammiraglie PS3 e Xbox 360, vedendo la luce in forma ridotta solo su Wii, PS2, PSP e Nintendo DS, peraltro in un'accoglienza generalmente fredda. La vendita della Lucasfilm alla Disney nel 2012 non ha aiutato, concentrando l'attenzione dei nuovi proprietari sul più flessibile e remunerativo mondo di Star Wars.
Siamo in attesa di ulteriori notizie di un nuovo videogioco ad alto budget a soggetto originale, annunciato dalla Bethesda e dalla Lucasfilm Games all'inizio del 2021, mentre la rentrée a sorpresa nel mondo del cinema di Ke Huy Quan alias Short Round ci fa immaginare un recupero sostanziale della scatenata spalla. Solo il grande amore che proviamo per il professor Jones ci fa essere ottimisti su un possibile futuro della sua spavalda eredità.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3OKhIzt

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Marvels - Il primo test screening rivela le scene post-credits del cinecomic

The Marvels - dopo uno slittamento di data - approderà finalmente a cinema dall'8 novembre. Il lungometraggio, che riunisce sullo schermo le eroine Carol Denvers \ Captain Marvel (Brie Larson), Kamala Khan \ Ms. Marvel (Iman Vellani) e Monica Rambeau \ Photon (Teyonah Parris), sancirà anche il ritorno sul grande schermo di Nick Fury (Samuel L. Jackson), attualmente protagonista della serie Secret Invasion. Nei giorni scorsi, si è tenuto il primo test screening del cinecomic, che ha permesso al pubblico in sala di assistere in anteprima alle scene post-credits. La descrizione delle sequenze è già trapelata ovviamente in rete e farà felici i fan non solo dello storico MCU ma anche di un progetto a lungo vociferato, che potrebbe diventare presto realtà, ovvero Young Avengers. Se siete fra coloro che non temono gli spoiler, continuate quindi la lettura di questo articolo per scoprire cosa accade. 

The Marvels - La spiegazione delle scene post-credits trapelata in rete

Secondo quanto riportato dai sempre informati insider e scooper, The Marvels è stato accolto in maniera molto positiva dal pubblico, anche grazie alla presenza di ben due scene post-credits, pronte a ribaltare alcune certezze del MCU. Il leaker CanWeGetSomeToast - in collaborazione con il famoso MyTimeToShineHello - ha quindi diffuso in rete la descrizione delle sequenze. Nella prima - propriamente una scena mid-credits - ritroviamo Monica Rambeau ricoverata in un letto d'ospedale, al cui fianco compare sua madre, Maria Rambeau, vestita da Captain Marvel. A quanto pare Monica, per via di quanto raccontato nel film, viene trasportata in un altro universo, in cui sua madre non solo non è morta ma ha anche preso il posto della sua migliore amica, Carol Denvers, diventando proprio Captain Marvel. Il cinecomic, quindi, sarà legato al concetto di Multiverso, diventando un tassello fondamentale della Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. 

La scena post-credits getta invece le basi per la - probabile - nascita degli Young Avengers. Kamala Khan entra in possesso di un tablet appartenente a Nick Fury, con il quale l'agente tiene traccia degli eroi attualmente in attività. La ragazza userà quindi il dispositivo per rintracciare Kate Bishop (Hailee Steinfeld) - la nuova Occhio di Falco, introdotta nella serie Hawkeye - e recarsi a casa sua. Dopo averle raccontato delle sue avventure con Denvers e Rambeau, Khamala le proporrà di formare una squadra di giovani eroi, in cui reclutare anche la figlia di Ant-Man - Cassie Lang (Kathryn Newton), che ha debuttato in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Dopo l'abbandono degli storici Avengers, si è infatti a lungo ipotizzato della creazione di una nuova squadra, gli Young Avengers, di cui potrebbe far parte anche lo Spider-Man di Tom Holland. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti, nella speranza che quanto trapelato in rete - descritto molto dettagliatamente - corrisponda al reale contenuto delle scene post-credits di The Marvels



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/AV1xYOk

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

I Cavalieri dello Zodiaco: video intervista con Famke Janssen e i protagonisti del film

Una storia di culto amata da generazione di appassionati dell'anime giapponese. I Cavalieri dello Zodiaco è in sala fino al 28 giugno in una versione live action per Sony Pictures. Abbiamo intervistato i protagonisti Famke Janssen, Nick Stahl e Diego Tinoco.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/CiFDa6Z

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

lunedì 26 giugno 2023

I migliori film in streaming diretti da J.J. Abrams

Da Re Mida del piccolo schermo si è trasformato nel nuovo millennio in uno dei registi di maggior successo. Anzi, forse addirittura il maggiore se consideriamo che uno dei suoi film detiene il record di incassi negli Stati Uniti. Stiamo parlando di J.J. Abrams, cineasta che compie oggi 57 anni. Eccovi cinque dei suoi film in streaming che hanno ottenuto (nella maggior parte dei casi) l’applauso della critica e soprattutto risultati enormi al botteghino. Buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da J.J. Abrams

  • Mission: Impossible III 
  • Star Trek
  • Super 8 
  • Into Darkness - Star Trek
  • Star Wars: Il Risveglio della forza

Mission: Impossible III (2006)

La critica storce il naso, il pubblico apprezza ma non come gli altri episodi, eppure a noi Mission: Impossible III piace, e molto. Forse più di tutti gli altri capitoli. Perché contiene un tono drammatico, quasi tragico, che si esplicita magnificamente nella scena di confronto aereo tra Tom Cruise e Philip Seymour Hoffman, davvero perfetto. Film sanguigno e intenso, che conferma la capacità di Abrams di andare a scavare nei personaggi più di quanto la confezione mirabolante non lasci intuire. Da rivalutare assolutamente. Disponibile su CHILI, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video, Paramount +.

Star Trek (2009)

Il reboot della celeberrima saga di fantascienza si rivela fin dalle primissime scene un film maestoso e insieme assolutamente giocoso. Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Simon Pegg e tutti gli altri fanno di Star Trek un tripudio di trovate divertenti ma anche un congegno narrativo preciso. Uno dei migliori film mainstream di inizio millennio, forse il migliore, che dimostra quanto Abrams sappia coniugare la sua anima geek con l'attenzione verso il grande pubblico. Spassoso. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video.

Super 8 (2011)

Il film più personale e probabilmente ispirato di J.J. Abrams, un omaggio al cinema anni ‘80 di Steven Spielberg magnificamente rielaborato secondo le coordinate estetiche e narrative dei nostri tempi. Super 8 si avvale della collaborazione di un grande caratterista come Kyle Chandler e della presenza eterea e poetica di Elle Fanning. Momenti di grande cinema, intensi e commoventi, per un film arioso e davvero ispirato. Senza mezzi termini uno dei migliori dell’anno. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video.

Into Darkness - Star Trek (2013)

Il sequel che introduce nel cast un enorme Benedict Cumberbatch funziona evidente meno del primo capitolo, ma a tratti diventa addirittura più intenso e drammatico. come nella straordinaria scena dello svelamento del villain della storia. Into Darkness - Star Trek si presenta come un prodotto maggiormente ondivago ma comunque molto affascinante, capace di legare il pubblico a storia e personaggi. Ci si diverte, si soffre con le figure raccontate, ci si gode uno spettacolo montato con efficacia e visivamente di primissima qualità. Disponibile su CHILI, Paramount +.

Star Wars: Il Risveglio della forza (2015)

Il ritorno di Jedi, Forza, lato oscuro con i nuovi personaggi della trilogia diventa subito un caso cinematografico. Ogni record d’incasso distrutto negli Stati Uniti, e dobbiamo dire meritatamente. Perché Star Wars: Il Risveglio della forza funziona sotto ogni punto di vista, esalta gli amanti della saga degli Skywalker ma anche il nuovo pubblico. E poi nel cast si distingue un Adam Driver sempre efficacissimo e prezioso. Spettacolo memorabile, di cui Abrams può certamente andare fiero. Disponibile su Google Play, Amazon Prime Video, Disney +.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/iN4bXpW

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Red Notice - Gal Gadot rivela che il sequel è ancora in produzione

Red Notice - action thriller con Gal Gadot, Ryan Reyndols e Dwayne Johnson - è diventato immediatamente uno dei più grandi successi della piattaforma Netflix sin dalla sua uscita, a novembre 2021. Ad inizio 2022, il colosso dello streaming ha quindi ordinato lo sviluppo di ben due sequel, che avrebbero dovuto essere girati entrambi ad inizio 2023. A fornire qualche aggiornamento sullo status di Red Notice 2 è stata Gal Gadot, durante l'evento Netflix TUDUM. 

Red Notice 2 - Gal Gadot è assolutamente entusiasta della sceneggiatura 

Nonostante i rumor trapelati lo scorso anno, i due sequel di Red Notice non sono ancora entrati in produzione. Pare, però, che la sceneggiatura del secondo capitolo - di cui si vociferava già ad ottobre 2022 - sia ufficialmente pronta e sia già arrivata nelle mani degli attori protagonisti, fra cui Gal Gadot. Intervistata durante il TUDUM da Collider, la star ha quindi rivelato alcuni aggiornamenti sullo status dei lavori:

Ne stiamo parlando. Non so se posso dire qualcosa! Ho già letto la seconda sceneggiatura ed è… wow! Ne siamo tutti entusiasti!

Stando alle parole dell'attrice, l'inizio delle riprese pare quindi ormai imminente - anche se Ryan Reynolds è attualmente impegnato sul set di Deadpool 3. Gal Gadot, in attesa di prendere parte all'atteso sequel, ha girato un altro action movie targato Netflix, Heart of Stone, presentato in anteprima proprio al TUDUM ed atteso per l'11 agosto sulla piattaforma streaming. Diretto da Tom Harper - già dietro la macchina da presa del biopic The Aeronauts e di qualche episodio delle serie MisfitsPeaky Blinders - il lungometraggio vanta nel cast la presenza di Jamie DornanAlia Bhatt, Sophie Okonedo, Matthias Schweighöfer - star di Army of the Dead e del prequel Army of Thieves -, Jing Lusi, Paul Ready, Jon Kortajarena ed Archie Madekwe - atteso al cinema in Gran Turismo, al fianco di David Harbour ed Orlando Bloom. Al momento non è stato rivelato nessun dettaglio della trama di Red Notice 2, che riporterà sul piccolo schermo la coppia di ladri d'arte formata da Gal Gadot e Ryan Reynolds - Nolan Booth e Sarah Black - e l'agente dell'FBI intenzionato a catturarli, John Hartley - interpretato da Dwayne Johnson. Dopo l'allontanamento dai DC Studios, Gal Gadot pare quindi aver trovato un nuovo prolifico franchise a cui prendere parte. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/ln9sr36

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Henry Cavill ha quasi soffiato James Bond a Daniel Craig ma potrebbe diventare il prossimo 007?

Mentre il mondo intero attende di scoprire chi raccoglierà il testimone di Daniel Craig, il regista di Casino Royale ha rivelato che anche Henry Cavill era in lizza per interpretare l’acclamato agente del grande schermo. Anzi, avrebbe persino raggiunto le fasi finali dell’audizione. Tuttavia non ha mai ottenuto la parte e, a distanza di anni, il regista Martin Campbell ha rivelato ulteriori dettagli in merito a quel provino e perché, anche in futuro, Henry Cavill probabilmente non interpreterà mai James Bond.

James Bond, il regista di Casino Royale ricorda l’audizione di Henry Cavill

Regista neozelandese, Martin Campbell ha guidato diversi 007 sul grande schermo dapprima con GoldenEye uscito nel 1995 con protagonista Pierce Brosnan fino a Casino Royale con Daniel Craig. Ma scegliere il nuovo James Bond non è stato un compito facile e pare che anche Henry Cavill fosse in lizza per il ruolo. Oggi il suo nome è soprattutto accostato all’universo DC, dove ha interpretato Superman, ma non molto tempo fa avrebbe potuto soffiare il ruolo da protagonista a Daniel Craig diventando il nuovo 007. Ora che l’attore ha lasciato il franchise e si prosegue con la ricerca del perfetto successore, in molti hanno puntato su Henry Cavill, considerando che ormai non fa più parte dell’attuale universo DC e neppure di The Witcher. Ricordando la fase di audizione, il regista di Casino Royale ha precisato in merito ad Henry Cavill:

Fu fantastico al provino, la sua recitazione è stata eccezionale. E guardate, se Daniel non fosse esistito Henry sarebbe stato un eccellente James Bond. Aveva un aspetto fantastico, era in ottima forma. Era davvero bello, scolpito. Solo all'epoca sembrava un po' troppo giovane.

Ma, a detta di Martin Campbell, Henry Cavill probabilmente non interpreterà mai James Bond. Intervistato da Express, il regista ha precisato il motivo:

Quando Daniel è arrivato a No Time To Die aveva un’età per cui uno in più sarebbe stato troppo per lui. Penso che abbiano l’obbligo di firmare per tre, non ne sono assolutamente sicuro al 100%. So che Pierce ha firmato per tre. Quindi ci vorranno circa sei anni della tua vita forse? Sospetto che Daniel avesse lo stesso accordo. E anche per il prossimo sarà così. Henry ha 40 anni, quindi quando terminerà il terzo avrà 50 anni.


from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/goeN32w

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

I Peggiori Giorni: Il trailer ufficiale del sequel di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno

A circa un mese dal rilascio del poster, I peggiori giorni - sequel del fortunato I migliori giorni di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno - si mostra nel primo trailer ufficiale, che offre un primo sguardo all'affollatissimo cast, guidato dagli stessi registi. Il lungometraggio sarà proiettato in anteprima alla 69ª edizione del Taormina Film Fest giovedì 29 giugno alle 21:00 presso il Teatro Antico, alla presenza proprio del cast, e sarà poi in sala a partire dal 14 agosto

I peggiori giorni - Trama e cast del sequel di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno 

Edoardo Leo e Massimiliano Bruno riprendono, per il loro sequel, la struttura ad episodi del primo capitolo, ambientando ogni storia durante una diversa Festività. I due attori e registi sono i protagonisti, insieme ad Anna Foglietta, della prima puntata del lungometraggio, che riprende direttamente quanto raccontato ne I migliori giorni - l'episodio si svolge a Natale.  Al loro fianco debutta poi Renato Carpentieri, nei panni del padre dei tre fratelli. Come si evince dalla sinossi ufficiale, gli altri tre atti sono poi collocati a Ferragosto, Halloween e il Primo Maggio:

Quanto è bello stare in famiglia a Natale. O no? E il Primo Maggio è davvero la festa di tutti i lavoratori? Ferragosto in spensieratezza tra una grigliata e un tuffo in piscina? Ad Halloween ci si traveste per fare dolcetto o scherzetto agli sconosciuti? Tre fratelli si trovano a tirare a sorte, proprio il giorno di Natale, per decidere chi, tra loro, dovrà sacrificarsi e donare un rene per salvare la vita al padre. Un imprenditore sul lastrico viene preso ostaggio il Primo Maggio dal suo ex dipendente che, licenziato senza giusta causa, è pronto a tutto per riuscire a prendere i soldi della liquidazione.
Lo scontro tra classi sociali si accende a Ferragosto davanti a una grigliata e a causa di figli adolescenti alle prese con i rischi di un party ad alto tasso alcolico e i pericoli della rete. Infine, Halloween e lo scherzo che il destino gioca a un malcapitato mago che si ritrova ad essere ingaggiato a sua insaputa dal suo storico rivale in amore. 
Dopo i migliori giorni arrivano sempre i peggiori giorni! Quattro nuovi episodi per un film corale che, fra ironia e amarezza, sonda l’animo umano e le sue miserie

Come accennato, a dar vita a questo colorato affresco è un cast alla star, composto, oltre che dai nomi già citati, da Fabrizio BentivoglioGiuseppe BattistonClaudia PandolfiAnna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky MemphisRocco PapaleoGiovanni Storti, Sara Baccarini, Marco Bonini, Liliana Fiorelli e Massimo Wertmüller.  I migliori giorni era invece ambientato durante altre quattro Festività - oltre Natale, San Valentino, La Festa della Donna e Capodanno. Il sequel è una produzione Vision Distribution ed Italian International Film, in collaborazione con Sky e Netflix - dove il primo capitolo è attualmente disponibile - ed è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. I peggiori giorni è dunque pronto a conquistare il pubblico, nel pieno di una stagione estiva ricchissima di titoli e progetti. Appuntamento quindi al 14 agosto



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/jeDCViJ

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web