domenica 30 settembre 2018

L'amica geniale

Il caso letterario di Elena Ferrante diventa una serie tv

Regia di Saverio Costanzo. Con Elisa Del Genio, Ludovica Nasti, Margherita Mazzucco, Gaia Girace.
Genere Drammatico - Italia, Belgio, 2018. Durata 120 minuti circa.

Elena e Lila nascono nella Napoli degli anni Cinquanta. Per loro la vita si limita al quartiere dove abitano, vanno a scuola, giocano a bambole. E la loro amicizia, raccontata da Elena in un romanzo diversi anni più tardi, comincia proprio con una storia di bambole perdute, gettate in una cantina buia e mai più ritrovate. Le due bambine si persuadono che siano state 'sequestrate' da un 'orco', Don Achille, l'uomo che fa il buono e il cattivo tempo nel rione. Brillanti in maniera diversa a scuola, Elena e Lila provano a convincere i rispettivi genitori a mandarle alle medie per continuare gli studi. Elena la spunta, Lila soccombe all'ignoranza del padre.





from Cinema - MYmovies.it https://ift.tt/2xOSqQt

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Roman Polanski dirigerà il giallo J'Accuse con protagonista Jean Dujardin


Roman Polanski inizierà il prossimo anno a Parigi le riprese del suo nuovo film J'Accuse, basato sul famoso Caso Dreyfus che sconvolse l'opinione pubblica francese alla fine del XIX Secolo. Protagonista del film sarà l'attore transalpino Jean Dujardin

Il thriller di spionaggio vedrà dunque riportata sul grande schermo la vicenda del Capitano Alfred Dreyfus, un soldato francese di origine ebrea accusato ingiustamente di essere una spia al servizio dei tedeschi. Dujardin interpreterà l'agente del controspionaggio che alla fine provò l'innocenza di Dreyfus. La parte dell'uomo ingiustamente accusato è andata invece a Louis Garrel. Nel cast reciteranno anche Olivier Gourmet e Emmanuelle Seigner, moglie di Polanski. 

La sceneggiatura del film, a cui Polanski sta lavorando da sei anni e che prima era intitolato The Dreyfus Affair (doveva infatti girarlo originariamente in inglese), è stata scritta dallo scrittore Robert Harris, che ha già collaborato con il cineasta a The Ghost Writer. Il nuovo titolo del film proviene dalla famosa apertura della lettera di Emile Zola spedita al governo francese in difesa di Dreyfus.

In piena epoca #MeToo, per Polanski dirigere un film sulla persecuzione ottusa e arbitraria di un innocente potrebbe contenere un significato molto più contemporaneo della semplice ricostruzione storica. Ricordiamo che nel 1977 il cineasta è stato incriminato per lo stupro della tredicenne Samantha Geimer, accusa di cui si è dichiarato colpevole. Questo nuovo progetto quasi sicuramente diventerà uno dei più discussi del prossimo futuro. 




from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2QjlWEG

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

sabato 29 settembre 2018

7 Sconosciuti al El Royale è il film d'apertura della Festa del Cinema di Roma 2018


La tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 18 al 28 ottobre prossimi aprirà in grande stile con 7 sconosciuti al El Royale, il noir tutto in una notte ambientato in un fatiscente albergo a cavallo fra il Nevada e la California nell'anno 1969 e diretto da Drew Goddard, già regista di Quella casa nel bosco, creatore delle serie tv Daredevil e sceneggiatore di Cloverfield e Spravvissuto - The Martian. Lo annunciano il Direttore Artistico del festival Antonio Monda in accordo con Laura Delli Colli, alla guida della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale.

In uscita nelle sale italiane il 25 ottobre, 7 sconosciuti al El Royale mette a confronto il carismatico leader di una setta (Chris Hemsworth), due sorelle criminali (Dakota Johnson e Cailee Spaeny), un prete (Jeff Bridges), una cantante in declino (Cynthia Eviro), un venditore porta a porta di aspirapolvere (Jon Hamm) e il proprietario dell'hotel (Lewis Pullman). Ognuno ha un passato da nascondere e un segreto da proteggere.

"7 sconosciuti al El Royale" - ha detto Antonio Monda - "è un film raffinato, intelligente, ironico, sorprendente ed elegante. All'interno della grande tradizione del noir, Drew Goddard dirige magnificamente uno splendido cast, divertendosi a svelare i segreti dei protagonisti e regalandoci soprattutto il piacere del vero cinema".



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OkZRbO

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

venerdì 28 settembre 2018

Gal Gadot reciterà nel nuovo Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh


Gal Gadot è entrata nel cast del nuovo adattamento di Assassinio sul Nilo che Kenneth Branagh si appresta a realizzare dal capolavoro letterario di Agatha Christie. Il film è stato già ufficialmente messo in produzione dopo l'ottimo successo di pubblico ottenuto dall'attore/regista con il precedente Assassinio sull'Orient Express.

Come arcinoto la storia è ambientata nel 1937 e vede il celeberrimo Hercule Poirot in vacanza in Egitto che si trova a dover investigare un delitto causato da un triangolo amoroso. Nella versione cinematografica più famosa del romanzo, uscita nel 1978, recitarono mostri sacri come Bette Davis, Mia Farrow, Maggie Smith, Angela Lansbury e David Niven. Il protagonista era l'altrettanto iconico Peter Ustinov.

Futuro sempre più pieno di impegni per Gal Gadot: attualmente è ancora impegnata sul set di Wonder Woman 1984, secondo capitolo delle avventure della supereroina DC. Speriamo che il film bissi l'enorme successo di critica e pubblico del primo Wonder Woman, sempre diretto da Patty Jenkins. Poi la Gadot si sposterà sul set di Red Notice, un film della Universal che sarà diretto da Rawson Marshall Thurber e interpretato da Dwayne Johnson.  La coppia ha già realizzato insieme Una spia e mezzo e Skyscraper. Le riprese di questo nuovo progetto dovrebbero iniziare a metà del prossimo anno.

 



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2Ok0fXX

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Il Cinema Ritrovato al cinema



from Cineteca di Bologna https://ift.tt/2RdB73Q
via Cinema Studi

Schermi e Lavagne



from Cineteca di Bologna https://ift.tt/2Naug7Y
via Cinema Studi

Gender Bender



from Cineteca di Bologna https://ift.tt/2NQZWEv
via Cinema Studi

Cinemafrica



from Cineteca di Bologna https://ift.tt/2RaoV3V
via Cinema Studi

Terra di Tutti Film Festival



from Cineteca di Bologna https://ift.tt/2QiDZLA
via Cinema Studi

Country for Old Men: il film di Stefano Cravero e Pietro Jona in sala dal 1 ottobre


Esce in sala in occasione della Giornata Internazionale degli Anziani, lunedì 1 ottobre, il film Country for Old Men di Stefano Cravero e Pietro Jona: racconto dell'incredibile comunità di pensionati statunitensi che vive nella città andina di Cotacachi, in Ecuador.
Al cinema distribuito da Lab 80 film, Country for Old Men è stato presentato al ventinovesimo Trieste Film Festival: protagonisti sono i cittadini americani che, giunti alla pensione, hanno deciso di trasferirsi a Cotacachi, più di duemila metri sulle Ande. Accomunati dal desiderio di trascorrere gli ultimi anni di vita in condizioni "migliori" da quelle che vivrebbero restando in patria, i personaggi del film rappresentano una classe media che negli Stati Uniti della crisi economica non è più in grado di sostenere il tenore di vita a cui si è abituata. Tra tentativi improbabili di imparare la lingua locale, enormi recinzioni per proteggere le proprie case, corsi di ginnastica alternativi e fondazioni per cani randagi, Country for Old Men racconta la vita quotidiana della nutrita comunità locale di uno dei popoli più stanziali e meno adattabili al mondo. Decisi a perseguire il proprio sogno di felicità, un American Dream che a Cotacachi appare quanto mai surreale, i protagonisti di Country for Old Men vivono reclusi nella propria bolla, trascorrendo il tempo all'interno delle abitazioni blindate che si sono costruiti. Mentre l'osservazione documentaria si alterna alle interviste, le immagini, i suoi e il paesaggio umano e naturale della sierra andina fanno da contrappunto alla vita fuori contesto dei protagonisti.

Una clip del film:

Spiegano i registi Cravero e Jona: "Abbiamo cercato di capire se sia davvero possibile riuscire a replicare la propria vita ed essere felici a migliaia di chilometri da casa, in un contesto completamente diverso. A realizzare, insomma, il sogno americano lontano dal paese che lo ha generato. Abbiamo tentato di ridurre al minimo le interviste e gli accenni al passato e alla storia personale dei nostri protagonisti per raccontare una comunità che si svela nel suo eterno nuovo presente".



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OiJigx

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Wife - Vivere nell'ombra: la voce italiana di Jonathan Pryce è di Gabriele Lavia


Di The Wife - Vivere nell'ombra, il film di Björn Runge in uscita nei cinema il 4 ottobre prossimo, abbiamo avuto l'occasione di parlarvi più volte nelle ultime settimane.
E' un gran film, affascinante e commovente - che abbiamo visto e apprezzato - con due protagonisti d'eccezione come Glenn Close (per la quale si parla già di una candidatura ai prossimi Oscar) e Jonathan Pryce.
Quest'ultimo, oltre ad alcuni memorabili ruoli al cinema, è noto per la sua attività teatrale, per la quale è stato più volte premiato. Ottima scelta, dunque, quella di "affidare la sua voce italiana" in The Wife a Gabriele Lavia, il grande attore e regista, da oltre cinquant'anni sulla scena teatrale e cinematografica, interprete di innumerevoli spettacoli tratti da Shakespeare, Molière, Pirandello, Cechov, apparso nei film di Tornatore, Argento, Avati, Damiani, e per di più con un trascorso anche come doppiatore, avendo prestato la voce a Hugo Weaving in V per Vendetta, Stanley Tucci ne Il diavolo veste Prada e Al Pacino in Wild Salome.

La trama ufficiale di The Wife - Vivere nell'ombra, tratto dall'omonimo libro di Meg Wolitzer:

Joan Castleman (Glenn Close) è una donna estremamente intelligente e ancora molto bella, la perfetta moglie devota. Quarant'anni passati a sacrificare il suo talento, i suoi sogni e le sue ambizioni per incoraggiare e sostenere la carriera letteraria del carismatico marito Joe (Jonathan Pryce), sopportando e giustificando con pazienza le sue numerose scappatelle. Un tacito patto su cui è stato basato il loro matrimonio fatto di compromessi che la sola Joan deve sopportare. Ma dopo tanti anni ha finalmente raggiunto il punto di rottura. Alla vigilia del Premio Nobel, conferito a Joe per la sua apprezzata produzione letteraria, Joan si trova a confrontarsi con il più grande sacrificio della sua vita.


from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2QaPYuu

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

BFI London Film Festival - The Bill Murray Stories: Life Lessons Learned from a Mythical Man

William James Murray, per tutti Bill. Attore, comico, scrittore. E figura mitologica. Non si tratta di una esagerazione, ma di un fenomeno attualissimo. Da qualche anno infatti si stanno diffondendo storie che assomigliano a leggende urbane sulle misteriose e spontanee apparizioni di Bill in luoghi del tutto inasaspettati. Racconti che hanno contribuito a conferire all'attore questo ruolo di guro e figura iconica della società moderna.

Chi lava i piatti in un house party in Scozia? Chi ti serve una birra dietro il bancone di un bar in Austin, Texas? Chi appare nelle foto di fidanzamento di due perfetti sconosciuti a Charleston? Chi suona il tamburello con una band al femminile in una festa improvvisata? Chi canta "tanti auguri a te" alla nonnina per il suo compleanno? Chi duetta con te e i tuoi amici al karaoke a New York?
La risposta è una sola: Bill, no one will ever believe you, Murray. Questa è la frase che ti sussurra all'orecchio il celebre comico poco prima di svanire nel nulla. Nessuno ti crederà mai. Infatti, come potrebbero credere che un attore dalla carriera così importante, iniziata nella seconda metà degli anni settanta, e diretto da grandissimi autori quali Sofia Coppola, i fratelli Coen e Wes Anderson (solo per citarne alcuni), possa trovare il tempo e la voglia di partecipare ad eventi mondani di completi estranei. Eppure le prove al riguardo esistono e come per Nessie o Bigfoot vanno esaminate.

Le premesse per il documentario di Tony Avallone sono ottime, indagare una figura così amata e riverita ha, tuttavia, le sue difficoltà. A partire dall'idea di incontrare in prima persona il mito, la leggenda. Tony si scontra con la famigerata segreteria del numero 1-800, unico modo per contattare Bill, a cui anche Sofia Coppola ha duvuto attenersi per proporgli il ruolo di Bob Harris (Lost in Translation, 2003). E fallisce. Senza l'uomo e il suo punto di vista, il documentario diventa così un collage di episodi della vita di quegli estranei, di quei momenti unici e irripetibili e di ciò che significano nel ricostruire la figura di Bill Murray. Il giocoso intrecciarsi di racconti al limite del surreale e perle di saggezza tratte dalle battute dei personaggi interpretati dall'attore dell'Illinois, crea un atmosfera di semplice divertimento, intrisa di quella leggerezza dell'essere che sembra la chiave di volta per capire Murray.

Il cambio di rotta necessario per portare a termine il documentario ne salva l'esito, rendendo il poco pretenzioso docu-ritratto un simpatica visione con note profonde sul senso del prezioso consiglio del poeta latino Orazio, "carpe diem", a cui Bill Murray sembra attenersi con ottimi risultati.

(THE BILL MURRAY STORIES: LIFE LESSONS LEARNED FROM A MYTHICAL MAN); Regia: Tony Avallone; sceneggiatura: Tommy Avallone, Max Paolucci; produzione: Max Paolucci, Derrick Kunzer, Raymond Esposito, Kevin Sisti Jr. ; origine: USA, 2018; durata: 72'



from Close-Up.it - storie della visione https://ift.tt/2OgGrVo

Annunciato al "Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare" un film sulla vita di Bud Spencer

Terni, 28 settembre. La vita di Bud Spencer diventerà presto un film. É in lavorazione la sceneggiatura che ripercorrerà la vita di Bud prima del suo debutto nel mondo dello spettacolo. Questo l'annuncio che è stato fatto ieri sera da Giuseppe Pedersoli, figlio di Carlo Pedersoli, durante la cerimonia d'apertura del Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare che ha voluto inaugurare la manifestazione ricordando uno dei volti più simbolici del cinema popolare. Ospiti della serata i figli del grande Carlo Pedersoli, Giuseppe e Diamante e il nipote Alessandro Pedersoli, che hanno raccontato non solo alcuni episodi curiosi della carriera del grande attore napoletano, ma anche e soprattutto il lato umano di “Papà e nonno Bud”.

«Non potevamo non cominciare con lui» – hanno spiegato i direttori artistici Simone Isola e Antonio Valerio Spera – «visto che i suoi film hanno segnato quattro generazioni.»

La filmografia dell'artista, infatti, ha saputo travalicare i confini nazionali, rendendo la figura di Bud Spencer una vera e propria icona scolpita nel tempo: «Per noi è quasi come non se ne fosse mai andato» – ha spiegato Giuseppe Pedersoli – «abbiamo riscontrato, anche aprendo una pagina Facebook in suo ricordo, come la gente da tutto il mondo lo senta come uno di famiglia. Lui diceva sempre di non essere un attore, dopo molti anni ho capito il senso di quella frase. Lui sul set non interpretava nessun personaggio, era esattamente come era nella vita.»

«Nostro padre usciva dallo schermo» – ha continuato Diamante Pedersoli – «con la sua simpatia, la sua passione, aveva sempre un sorriso per tutti.»

Particolarmente toccane l'intervento di Alessandro Pedersoli, il nipote di Bud: «Mi sono abituato a vedere mio nonno come Bud Spencer soltanto negli ultimi anni perché nei film c'era quasi quella stessa quotidianità che vedevo ogni giorno. Poi ho iniziato a capire perché fosse così amato nel mondo e la risposta l'ho trovata nella sua autenticità. Anche quando viaggiava in aeroporto si fermava sempre a parlare con le persone che lo chiamavano, diceva che in fondo il suo successo dipendeva da loro.»

Giuseppe Pedersoli ha poi raccontato il passaggio dalla carriera di campione di nuoto a quella di attore: «Lui non voleva fare l'attore, poi si è creata una grande alchimia con Terence Hill e come per magia è nato tutto all'improvviso. Nel '67 Giuseppe Colizzi, che ha sempre ammirato mio padre come sportivo, per il suo film cercava un uomo grande, particolarmente prestante e che avesse dimestichezza con l'acqua per salvare il personaggio che poi è stato affidato a Terence Hill. Per altro, anche il ruolo di Terence fu una coincidenza, l'attore che doveva interpretare il suo ruolo la sera prima si era infortunato dopo un litigio con la fidanzata e solo allora è subentrato a Terence. È stato proprio da quel film che è nata la coppia che ha segnato intere generazioni. Ma, soprattutto, è nata una profonda amicizia.» Un legame basato sulla condivisione degli stessi valori morali, in primis quello della famiglia. «Ricordo quando Terence venne a casa nostra per gli ottant'anni di nonno a mangiare gli "Spaghetti alla Maria", che era il piatto preferito di entrambi, erano così uniti…» ha aggiunto il nipote Alessandro.

Nella seconda parte della cerimonia, invece, è stato conferito il premio Bud Spencer - Next Generation al giovane attore Marco D'Amore perché: «Nel suo giovane percorso artistico, Marco D'Amore ha evidenziato talento e passione per il proprio lavoro. Virtù che ha trasferito nei suoi personaggi, sì popolari ma mai banali, che non offrono consolazione al pubblico ma pongono domande e riflessioni profonde. Il nostro premio riconosce inoltre in lui un sincero e autentico bisogno di rinnovarsi attraverso nuovi ed originali progetti.»

L'attore non è potuto venire a ritirare il premio di persona a causa di impegni lavorativi, ma ci ha tenuto a mandare un video-messaggio di ringraziamento alla Direzione artistica del festival e, soprattutto, alla famiglia Pedersoli.

I premi sono stati consegnati e realizzati dall'artista ternana Lauretta Barcaroli.



from Close-Up.it - storie della visione https://ift.tt/2OXk70f

Terni Pop Film Fest: Marco D'Amore vince il premio "Bud Spencer - Next Generation"

Terni, 27 settembre. Mancano ormai poche ore all'attesissima cerimonia d'apertura di questa prima edizione del Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare. Ad inaugurare la serata sarà il già annunciato Omaggio al grande Bud Spencer che vedrà il conferimento del premio Bud Spencer – Next Generation ad un giovane attore che ha saputo accogliere l'eredità artistica di Carlo Pedersoli. La direzione artistica, a cura di Simone Isola e Antonio Valerio Spera, in accordo con la famiglia Pedersoli, hanno deciso di conferire il premio al talentuosissimo Marco D'Amore con la seguente motivazione:

«Nel suo giovane percorso artistico, Marco D'Amore ha evidenziato talento e passione per il proprio lavoro. Virtù che ha trasferito nei suoi personaggi, sì popolari ma mai banali, che non offrono consolazione al pubblico ma pongono domande e riflessioni profonde. Il nostro premio riconosce inoltre in lui un sincero e autentico bisogno di rinnovarsi attraverso nuovi ed originali progetti»

Una scelta che si mostra coerente con la linea artistica della manifestazione che vuole rimettere al centro del dibattito culturale il cinema popolare, omaggiando il passato ma con un occhio sempre vigile al presente e soprattutto al futuro.

L'appuntamento è per questa sera alle ore 21:00 al Cityplex Politeama di Terni insieme ai Pedersoli e a Guido De Angelis dello storico gruppo musicale Oliver Onions, che hanno firmato le musiche di numerosi film con Bud Spencer.

La serata si chiuderà con la proiezione del film …altrimenti ci arrabbiamo!, diretto da Marcello Fondato, nel 1974.



from Close-Up.it - storie della visione https://ift.tt/2OkR5KI

La Roche sur Yon: presentato il programma del dinamico festival cinematografico francese


È stato presentato il Festival International du Film de La Roche sur Yon edizione 2018, che si terrà nella località dell’ovest francese dal 15 al 21 ottobre prossimi. La struttura del programma si concentra su anteprime nazionali, evitando quindi film già presentati a Cannes, come succede in quasi tutti gli altri eventi transalpini. Non ci sono paletti, per cui vengono presentati lavori di genere, tematica e durata differente, puntando sul diventare sempre di più un punto di riferimento per le nuove scoperte cinematografiche, confermandosi uno dei festival più in crescita e dinamici del panorama francese.

Lo scorso anno a La Roche sur Yon ci sono state 24 mila presenze, rappresentate da pubblici di ogni tipo, dal cinefilo abituale allo spettatore curioso. Quest’anno ci saranno incontri con Karin Viard, Anna Karina e Mia Hansen-Love, un focus sarà dedicato a Valeria Bruni Tedeschi e il folle Quentin Dupieux sarà protagonista di una masterclass. Un tributo, sarà poi riservato a Ermanno Olmi.

Ecco qui di seguito il programma principale, selezionato sotto la responsabilità del direttore del festival, l’italiano Paolo Moretti, da poco nominato delegato generale della Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes. 

COMPÉTITION INTERNATIONALE

ANIMAL - Armando Bo

GENÈSE - Philippe Lesage

THE FAVOURITE - Yórgos Lánthimos

MAYA - Mia Hansen-Løve

MUSEO - Alonso Ruizpalacios

PROFILE - Timur Bekmanbetov

STYX - Wolfgang Fischer

THE INNOCENT - Simon Jaquemet

TOUCH ME NOT - Adina Pintilie

WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD'S ON FIRE? - Roberto Minervini

SÉANCES SPÉCIALES

BLAZE - Ethan Hawke

FIRST REFORMED - Paul Schrader

HIGH LIFE - Claire Denis

LES ESTIVANTS - Valeria Bruni Tedeschi

NUESTRO TIEMPO - Carlos Reygadas

OF FATHERS AND SONS - Talal Derki

LORO - Paolo Sorrentino

WIDOWS - Steve McQueen

MATANGI / MAYA / M.I.A.- Steve Loveridge

NE TRAVAILLE PAS (1968 - 2018) / LIVE - César Vayssié

Per il programma completo e ogni altra informazione, vi rimandiamo al sito ufficiale.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2zD1d9H

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Bud Spencer: in lavorazione un film sulla vita di un attore ancora amatissimo e mai dimenticato


La vita di Bud Spencer diventerà presto un film. Ad annunciarlo è stato il figlio Giuseppe Pedersoli durante la cerimonia d’apertura del Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare che ha voluto inaugurare la manifestazione ricordando uno dei volti più simbolici del cinema popolare e che lo ha ospitato assieme alla sorella Diamante e al nipote dell'attore, Alessandro, che hanno raccontato non solo alcuni episodi curiosi della carriera dell'attore, ma anche e soprattutto il lato umano di “Papà e nonno Bud”.
Al momento si sta lavorando alla sceneggiatura che ripercorrerà la vita di Bud prima del suo debutto nel mondo dello spettacolo.

“Non potevamo non cominciare con lui” – hanno spiegato i direttori artistici del festival, Simone Isola e Antonio Valerio Spera – “visto che i suoi film hanno segnato quattro generazioni”.
La filmografia dell’artista, infatti, ha saputo travalicare i confini nazionali, rendendo la figura di Bud Spencer una vera e propria icona scolpita nel tempo: “Per noi è quasi come non se ne fosse mai andato” – ha spiegato Giuseppe Pedersoli – “abbiamo riscontrato, anche aprendo una pagina Facebook in suo ricordo, come la gente da tutto il mondo lo senta come uno di famiglia. Lui diceva sempre di non essere un attore, dopo molti anni ho capito il senso di quella frase. Lui sul set non interpretava nessun personaggio, era esattamente come era nella vita”.
“Nostro padre usciva dallo schermo” – ha continuato Diamante Pedersoli – “con la sua simpatia, la sua passione, aveva sempre un sorriso per tutti”.

Particolarmente toccane l’intervento di Alessandro Pedersoli, il nipote di Bud: “Mi sono abituato a vedere mio nonno come Bud Spencer soltanto negli ultimi anni perché nei film c’era quasi quella stessa quotidianità che vedevo ogni giorno. Poi ho iniziato a capire perché fosse così amato nel mondo e la risposta l’ho trovata nella sua autenticità. Anche quando viaggiava in aeroporto si fermava sempre a parlare con le persone che lo chiamavano, diceva che in fondo il suo successo dipendeva da loro”.

Giuseppe Pedersoli ha poi raccontato il passaggio dalla carriera di campione di nuoto a quella di attore: “lui non voleva fare l’attore, poi si è creata una grande alchimia con Terence Hill e come per magia è nato tutto all’improvviso. Nel ’67 Giuseppe Colizzi, che ha sempre ammirato mio padre come sportivo, per il suo film cercava un uomo grande, particolarmente prestante e che avesse dimestichezza con l’acqua per salvare il personaggio che poi è stato affidato a Terence Hill. Per altro, anche il ruolo di Terence fu una coincidenza, l’attore che doveva interpretare il suo ruolo la sera pima si era infortunato dopo un litigio con la fidanzata e solo allora è subentato a Terence. È stato proprio da quel film che è nata la coppia che ha segnato intere generazioni. Ma, soprattutto, è nata una profonda amicizia”.
Un legame basato sulla condivisione degli stessi valori morali, in primis quello della famiglia. “Ricordo quando Terence venne a casa nostra per gli ottant’anni di nonno a mangiare gli ‘Spaghetti alla Maria’, che era il piatto preferito di entrambi, erano così uniti…” ha aggiunto il nipote Alessandro.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OX7NwX

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

L'Ape Maia - Le Olimpiadi di miele: in esclusiva la prima clip in italiano dal film di animazione


L'Ape Maia: le olimpiadi di miele, in uscita nelle nostre sale il 18 ottobre, è il seguito di L'Ape Maia del 2014.
Possiamo mostrarvi, in anteprima, una sequenza in cui le operose api si danno da fare per organizzare il miele raccolto durante l'estate. Scopriranno presto che l'Imperatrice obbligherà la Regina dell'alveare a donare metà di un raccolo di miele già ridotto per alimentare le grandi Olimpiadi del Miele. Maia non ci sta: perché il suo alveare dovrebbe subire quest'ingiustizia senza nemmeno riuscire a prender parte alle Olimpiadi? L'imperatrice proporrà allora un accordo ancora più pericoloso: potranno partecipare ai giochi, ma se perderanno dovranno donare l'intero raccolto!
Alla regia è riconfermato Alexs Stadermann, autore del primo film ed ex-animatore della fu Walt Disney Animation Australia.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OX7ulN

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

La befana vien di notte: la commedia con Paola Cortellesi esce il 27 dicembre

Arriverà il 27 settembre nelle sale italiane, forse a cavallo di una scopa e con un sacco pieno di dolcetti per i bambini buoni e di carbone per quelli cattivi, Paola Cortellesi nei panni di una befana sui generis, e quindi un po’ in anticipo rispetto al 6 gennaio, che è il giorno dedicato all'iconica e simpatica figura. Il film che la vede protagonista si intitola, come il primo verso di una nota filastrocca, La Befana vien di notte ed è diretto da Michele Soavi. Scritto dal gettonatissimo Nicola Guaglianone, vede fra gli interpreti anche Stefano Fresi.

Questa la sinossi ufficiale de La Befana vien di notte, prodotto da Lucky Red e Rai Cinema e distribuito da Lucky Red con Universal Pictures:

Paola è una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana! A ridosso dell’Epifania, viene rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny e ha un conto da saldare con Paola che, il 6 Gennaio di vent’anni prima, gli ha inavvertitamente rovinato l’infanzia… Sei compagni di classe assistono al rapimento e dopo aver scoperto la doppia identità della loro maestra decidono di affrontare, a bordo delle loro biciclette, una straordinaria avventura che li cambierà per sempre. Tra magia, sorprese e risate, riusciranno a salvare la Befana?

Ed ecco il poster de La Befana vien di notte:



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2R4BEF7

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Romics XXIV, gli effetti speciali di Makinarium in mostra e in un incontro


La XXIV edizione del Romics comincerà il 4 ottobre e terminerà il 7, alla Fiera di Roma. Nell'ambito della manifestazione crossmediale saranno molteplici gli appuntamenti del MovieVillage, dedicato al mondo del cinema anche nel modo in cui s'interfaccia con altre arti.
Quest'anno lo studio italiano di effetti speciali e visivi Makinarium avrà una grande voce in capitolo nel confermare l'identità della manifestazione. In primis questo avverrà con la mostra "Sogni e incubi del cinema di genere", che sintetizza il senso del lavoro dello studio con bozzetti, creature meccaniche, sculture, test per effetti speciali. Ci si concentrerà soprattutto sui generi come fantascienza e horror. La sede dell'azienda a Cinecittà è stata definita la "bottega rinascimentale del futuro", che ha lavorato anche con artisti del calibro di Ridley Scott.
Non è tutto: sabato 6 ottobre dalle 16 alle 16:30 presso il Palaromics (Padiglione 8), nella Sala Grandi Eventi e Proiezioni, si svolgerà un incontro sull'esperienza di Makinarium, con ospiti il direttore artistico dello studio, Leonardo Cruciano e il giornalista Filippo Magnifico di Screenweek.it, moderati da Max Giovagnoli.
Per ulteriori informazioni, vi rimandiamo al sito ufficiale del Romics.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2xEyQXd

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Taron Egerton è Elton John nella prima foto ufficiale di Rocketman


Mentre aspettiamo di vedere a fine novembre Bohemian Rhapsody, con Rami Malek nei panni di Freddie Mercury, inizia la promozione di un altro film incentrato su una figura leggendaria che ha segnato la storia della musica degli ultimi quattro decenni. Parliamo di Rocketman, il film diretto da Dexter Fletcher, con protagonista il Taron Egerton di Kingsman nei panni di Sir Elton John. Del biopic, che prende il titolo da uno dei più celebri brani del cantante inglese, è arrivata online la prima foto ufficiale, pubblicata sull'account twitter del film:

Oltre a Egerton, il film vede tra i suoi altri protagonisti Bryce Dallas Howard nel ruolo di Sheila Eileen, madre del cantante, deceduta l'anno scorso, Richard Madden, nei panni di John Reid, manager musicale, socio di Sir Elton nella casa discografica Rocket Records, nonché suo compagno per alcuni anni, e Jamie Bell nel ruolo di Bernie Taupin, storico paroliere di Elton John.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OU7t1L

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Nasce l'Adriatic Film Fest


Sta nascendo un nuovo festival di cinema indipendente nel nostro paese. Si svolge dal 28 settembre al 30 settembre la prima edizione dell'Adriatic Film Fest, un Festival che si svolgerà a Francavilla al Mare e che vuole portare sulle rive adriatiche abruzzesi il cinema del mondo.

Verranno presentati in Concorso cortometraggi e documentari italiani ed esteri. Più precisamente da 9 paesi e 3 continenti. Le sezioni riguardano: Corti Italia, Corti Internazionali, Documentari e Corti Scuola. I lavori selezionati sono stati scelti da una mole di oltre 400 shortfilm arrivati, e verranno giudicati da una giuria composta da Gianluca Arcopinto (produttore), presidente di giuria; Michele D’Attanasio (direttore della fotografia), vice presidente; Piercesare Stagni (docente e scrittore); Cristiano Di Felice (regista).

Michele D’Attanasio premierà il film breve con la Migliore fotografia. Gli Adriatic Awards corrispondono anche a premi in denaro per i cineasti vincitori. Nel programma ci saranno i gemellaggi con l’Edimburgh Short Film Festival e il Bruxselles Short Film Festival, con una selezione di corti che porteranno i due direttori artistici, Paul Bruce e Fred Martin.

AFF animerà Francavilla al Mare dalla cornice rivierasca del Palazzo Sirena, auditorium ristrutturato quest’anno e dotato di tutte le più recenti tecnologie di proiezione, praticamente incorniciato da una comoda e suggestiva location sul mare. Francavilla è una cittadina turistica confinante con Pescara, e luogo di spiagge e vacanze che per 3 giorni si dedicherà completamente alla settima arte. Verranno presentati come Eventi Speciali 3 film italiani: - Quanto basta. Ospite il Nastro d'Argento per il Miglior attore emergente Luigi Fedele; - Beate. Ospiti Donatella Finocchiaro, attrice protagonista e Samad Zarmandili - The End? L'inferno fuori, ospite il regista Daniele Misischia. Le serate saranno presentate dal giornalista Francesco Di Brigida.

L’idea è quella di valorizzare il territorio abruzzese ampliando la scelta culturale della regione ma proponendo il nuovo Festival anche come nuovo player per eventi culturali e soprattutto cinematografici di respiro nazionale e internazionale.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2NMBnsn

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

A Star Is Born: Bradley Cooper e Lady Gaga nel video di Shallow


Una notizia di cinema al giorno leva il medico - o il cacciatore frustrato di informazioni - di torno. Se poi il film del quale si parla è l'esordio nella regia di Bradley Cooper e di Lady Gaga in un ruolo da protagonista, allora possiamo dirci tutti contenti e soddisfatti. Se torniamo a parlare di A Star Is Born dopo avervi svelato che il Jackson Maine di Cooper ha preso ispirazione da Eddie Vedder dei Pearl Jam, è perché del terzo remake di È nata una stella è arrivato oggi un video del brano "Shallow", cantato da Cooper e da Stefani Joanne Angelina Germanotta. Gronda romanticismo… e chissà che non entri nel mito proprio come quello di "City of Stars" di La La Land, altro musical presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e con due protagonisti profondamente innamorati.

In uscita nelle sale italiane l'11 ottobre, A Star Is Born racconta la sofferta love story fra un musicista country in declino e tormentato dai suoi demoni interiori e l'aspirante star della canzone Ally. Oltre a interpretare quest'ultimo personaggio, Lady Gaga (che ricordiamo strapitosa in Hotel, la quinta stagione di American Horror Story) ha cantato i vari brani, scritti insieme allo stesso Bradley Cooper, a Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson.

Per un approfondimento su A Star Is Born, vi invitiamo a leggere la recensione scritta in occasione del Festival di Venezia da uno dei nostri inviati in loco.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2Qe3SvS

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Seth Rogen, i cetrioli sott'aceto e il suo bis-nipote: una nuova, folle commedia all'orizzonte


Dopo essersi fatto le ossa alla corte di Judd Apatow, Seth Rogen ha iniziato molto presto a rivelarsi come uno dei migliori talenti comici provenienti dall'universo del cinema americano (anche se lui è canadese di nascita).
Anche perché fin dai tempi di Suxbad - Tre menti sopra il pelo, che a dispetto del demente - nemmeno demenziale - titolo italiano è una delle migliori commedie giovanili del Terzo Millennio, ha dimostrato di essere non solo un attore, ma anche uno sceneggiatore e un produttore. Fino a diventare regista, sempre assieme all'amico e partner lavorativo di una vita, Evan Goldberg, di film come Facciamola finita e The Interview.

Ora a titoli come Zack and Miri Make a Porno, 50 e 50 e Cattivi vicini, Rogen sta per aggiungerne un altro alla sua filmografia che promette di essere notevole: sarà infatti protagonista di una commedia tratta da un racconto pubblicato sul New Yorker nel 2013 da Simon Rich, che verrà prodotta dalla Sony e che vede coinvolti cetrolini sott'aceto, viaggi nel tempo e l'incontro faccia a faccia di un uomo col bis-nipote.
La storia del film, al momento ancora senza titolo, è infatti quella di Herschel Greenbaum, un operaio che arriva in America nel 1918 nella speranza di dare una vita migliore alla sua famiglia, come tanti europei e non solo di qugli anni. Dopo aver trovato lavoro in una fabbrica che produce cetrioli sott'aceto, Herschel è però vittima di un incidente: cade in una vasca di cetriolini, e rimane lì, in salamoia, per cento anni, perfettamete conservato. Quando viene ritrovato e fatto riemergere, si ritrova della Brooklyn dei giorni nostri, senza essere invecchiato di un solo giorno, e si mette subito alla ricerca della famiglia, finendo col trovarsi di fronte a un bis-nipote identico a lui che lavora come programmatore e col quale fa una grande fatica a interfacciarsi.
Ovviamente Rogen interpreterà entrambi i ruoli.

Le riprese del film dovrebbero iniziare in ottobre, con una sceneggiatura firmata dallo stesso Rich (presumibilmente col contributo di Rogen e Goldberg, che figureranno anche come produttori) e la regia di Brandon Trost, direttore della fotografia di molti dei film di Rogen che qui esordità dietro la macchina da presa.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2NPlH7R

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Tom Hanks è Fred Rogers nella prima immagine ufficiale del biopic sul presentatore americano


Cardigan rosso acceso e scarpe da tennis azzurre: ecco cosa indossa Tom Hanks nella prima immagine ufficiale del biopic in cui ricopre il ruolo di Fred Rogers, film ancora senza nome che a un certo punto era stato intitolato You are my Friend. A diffondere la foto via twitter è stata la Sony e nel post si legge: "Tom Hanks è Mister Rogers, che arriverà nel vostro quartiere nell'ottobre del 2019". La parola "quartiere" (o "vicinato") non è stata utilizzata casualmente, visto che lo show che ha reso famosa la star del piccolo schermo della seconda metà del ventesimo secolo si chiamava Mr. Roger's Neighborhood. La trasmissione, seguita da un vasto pubblico, lo vedeva discutere, con grande semplicità e gentilezza, di argomenti importanti spesso legati alle paure dei più piccoli.

Fred Rogers era insomma un uomo dal cuore grande, e chi meglio dell'attore che è stato Forrest Gump, Robert Langdon, Viktor Navorski e il Capitano Miller per interpretarlo? Anche se la somiglianza fra i due non è così evidente, l’espressione sorridente sembra davvero la stessa.

Diretto da Marielle Heller (regista di Diario di una teenager), il film non è la classica biografia su celluloide, dal momento che si concentra sull'amicizia fra Rogers e il cinico giornalista Tom Junod, che 20 anni fa fu incaricato di scrivere un articolo sul conduttore tv. A interpretarlo sarà la star di The Americans Matthew Rhys. Nel cast ci sono anche Chris Cooper e Susan Kelechi Watson.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2Q9sntW

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

giovedì 27 settembre 2018

Bruce Dern al posto dell'amico Burt Reynolds in Once Upon A Time in Hollywood


Nel dispiacere per la scomparsa di Burt Reynolds, l'iconico attore americano scomparso lo scorso 9 settembre, quando era già stato scritturato per un ruolo importante in Once Upon A Time in Hollywood, c'è almeno una consolazione. A sostituirlo sarà un suo amico fraterno nonché coetaneo, Bruce Dern, che ha già lavorato con Quentin Tarantino in Django Unchained e in The Hateful Eight.

Al momento Dern è impegnato nelle riprese di Remember Me in Spagna, ma i produttori hanno cambiato il programma di lavorazione in modo da consentire all'attore, che ha 82 anni, di terminare le sue scene e recarsi sul set di Once Upon A Time In Hollywood.

Il ruolo è quello di George Spahn, un ex cowboy quasi cieco proprietario dell'omonimo Spahn Ranch, location di molti western, che ospitò Charles Manson e la sua Family. Per avere l'uso della proprietà dall'uomo, Manson gli assicurava i servizi e la compagnia, giorno e notte, delle sue giovanissime ragazze, in particolare quelli di Lynette "Squeaky" Fromme, che in seguito avrebbe attentato alla vita del presidente Gerald Ford.

Anche se Tarantino ha più volte dichiarato che in questo affresco alla Pulp Fiction quella di Manson è solo una delle storie, non c'è dubbio che sia una delle figure prominenti del film che ha un cast stellare e di cui Leonardo DiCaprio e Brad Pitt sono i protagonisti principali che, presumibilmente, legheranno la narrazione.

È ancora un dispiacere non poter vedere Burt Reynolds in un ruolo che avrebbe reso giustizia al suo talento, ma almeno siamo sicuri che Bruce Dern non lo farà rimpiangere. I due attori sono apparsi insieme nel corso degli anni in diversi lavori, soprattutto televisivi.

Bruce Dern, candidato all'Oscar per Nebraska, sta vivendo una seconda giovinezza artistica: lo vedremo anche in White Boy Rick e in Chappaquiddick.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2DBmt3x

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

La fuitina sbagliata: sul set del film con Barbara Tabita - Video esclusivo


Nuovo progetto di Cattleya Lab, la factory creata da Alessandro Siani e Riccardo Tozzi per valorizzare i giovani talenti del cinema italiano, prodotto da Cattleya e Buonaluna con Rai Cinema, arriverà nelle nostre sale l'11 ottobre prossimo, distribuito da 01 distribution La fuitina sbagliata, la commedia diretta da Mimmo Esposito, che vede l'esordio cinematografico del duo comico I Soldi Spicci, composto da Annandrea Vitrano e Claudio Casisa.
Tra gli altri interpreti del film troviamo Barbara Tabita, che ci racconta del film e del suo personaggio in questo video esclusivo dal set:

La trama ufficiale del film:

La storia di Romeo e Giulietta è esattamente al contrario: due famiglie, i Casisa e i Vitrano, che si adorano, e i due figli, Anna e Claudio, studenti fuori sede e fidanzati storici, che si odiano e non vogliono saperne di stare insieme.
Quando ritornano a casa, i due trovano una situazione idilliaca: l’amicizia fra le loro famiglie è cementata a tal punto che si sono addirittura unite negli affari. I Casisa, produttori di ricotta e i Vitrano, produttori di scorze di cannoli metteranno in vendita "il cannolo degli innamorati", di cui Claudio e Anna saranno i testimonial inconsapevoli.
Sporcare quel quadretto è così difficile che i due non solo non avranno il coraggio di dire che si sono lasciati ma, presi da una paura sempre più infantile, complicheranno le cose dicendo delle grosse bugie: non solo annunciano il matrimonio ma anche la prossima nascita di un bambino. Da qui parte un gioco di equivoci esilarante, che li porterà a compiere, per l’appunto, La Fuitina Sbagliata


from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://www.comingsoon.it/cinema/news/la-fuitina-sbagliata-sul-set-del-film-con-barbara-tabita-video-esclusivo/n81935/

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

L'albero dei frutti selvatici: una clip esclusiva del nuovo film di Nuri Bilge Ceylan


Il regista turco Nuri Bilge Ceylan ha uno dei nomi più difficili da pronunciare del panorama cinematografico mondiale, ma è uno degli autori di riferimento, capace di conquistare praticamente con ogni film. Come dimostra anche il suo ultimo, forse il più accessibile, L'albero dei frutti selvatici, che ha fatto tappa come al solito al Festival di Cannes prima di arrivare dal 4 ottobre nelle nostre sale.

Vi proponiamo in esclusiva una clip video in cui è ben sintetizzato il cuore del film: il rapporto fra un padre, poco maturo e schiavo del gioco e della spesa facile, e un figlio appena laureato che si affaccia nel mondo del lavoro, provando un concorso per insegnanti. Uno sguardo sulla Turchia di oggi, fragile e con la paura del domani.

Ecco le immagini esclusive.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2IjLIpB

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

L'uomo che uccise Don Chisciotte

Finalmente ce l'ha fatta! Dopo numerosi contrattempi, susseguitisi nel giro di trent'anni, il regista che vive nel suo ‘mondo capovolto', nel suo “Tideland”, ha finito il suo film clandestino. È stato quasi surreale entrare nel buio della sala e cominciare un viaggio cavalleresco ad opera di un sognatore che, per trent'anni, ha portato una troupe a sognare e quindi vivere come lui. La storia di Toby ci affascina fin da subito. Lui è un giovane e cinico regista pubblicitario, ormai privo della verve artistica, che finisce intrappolato nelle bizzarre illusioni di un vecchio calzolaio spagnolo che crede di essere Don Chisciotte della Mancia. Le loro avventure comiche e paradossali nascono dal graduale sgretolarsi del confine tra realtà e illusione anche nella mente del giovane pubblicitario il cui comportamento nei confronti del piccolo villaggio spagnolo che aveva ospitato le riprese di un film su Don Chisciotte non era stato proprio esemplare. Toby troverà una soluzione per farsi perdonare e ritrovare la sua umanità? Don Chisciotte si salverà o arriverà fin quasi a morire per la sua visione fatata della realtà? L'amore sarà la chiave per tutte le risposte?

Gilliam ci diverte ancora con la sua necessaria follia. A un cinema zeppo di super eroi anonimi e privi dell'originaria filosofia che ancora c'era nelle pagine dei fumetti, oppone un cavaliere dall'anima valorosa anche se in realtà non è niente più che un semplice calzolaio.
Il tutto è condito da un'atmosfera spassosa, da commedia, e da un romanticismo seicentesco che riequilibra, come lo storico romanzo di genere, i valori cristiani con gli eroi immaginari dei libri cavallereschi.
Un mondo, quello secentesco, travasato nel nostro, dove tutto è troppo veloce ed è difficile per questo capire quali sono i veri valori che rendono le nostre vite degne di essere vissute.
Toby è l'emblema di questo mondo moderno fondato sui disvalori. Pur avendo accarezzato il sogno di fare il regista, di fronte alle difficoltà era uscito dal mondo "parallelo" dei sogni e aveva scelto il benessere, lo star system dal quale poteva ricevere successo e soldi, dimenticando quell'utopia dell'illusione che pure è necessaria per un artista.
In questo modo quando Toby accetta il suo ruolo di Sancho Panza finisce per trovarsi in una situazione paradossale: da una parte è sedotto dalla capacità di sogno di Don Chisciotte, dall'altra deve mediare tra quella capacità e il necessario principio di realtà. Don Chisciotte, da parte sua, è il vecchio calzolaio di un piccolo e dimenticato villaggio spagnolo che schiavizza, come ad un arcaico carosello umano, il nostro eroe e che nonostante tutto ancora crede nei suoi sogni. Per Toby e per il mondo reale è tutto un'utopia, almeno all'inizio. Ma le cose stanno davvero così? È veramente, quella che vediamo, la semplice utopia di un vecchio strampalato che veste ancora la sua corazza arrugginita che con il suo peso grava sulle spalle dell'esile e non più muscoloso destriero o non piuttosto un viaggio necessario tra realtà e sogno? Un'avventura per ritrovare se stessi, ciò che siamo stati e che non siamo più. Ritrovarsi faccia a faccia con i demoni, veri o falsi che siano, moderni e medievali, Donzelle come Angelica o Dulcinea, che non possono che essere le Colonne d'Ercole per un mondo che ha battuto la ritirata, rispetto a quelle vaste terre ecumeniche del sogno che prima aveva scoperto. Donzelle da salvare, dicevamo, tornei di combattimento, giganti da uccidere e, sì, anche donne sotto incantesimo con la barba. Un bizzarro viaggio dall'esito sfolgorante.

Gilliam è soddisfatto per essersi auto-citato costruendo il film intorno ad elementi autobiografici senza perdere di vista l'idea di un sogno che vince contro una Ragione sempre pronta a trascinarti giù. Il regista commenta così il suo intento: "è un film sui sogni e sul loro potere di trasformare il mondo".
Il contesto storico è molto ben definito pur nei salti che ci catapultano dalla realtà dei nostri giorni a quelli di una Spagna del XV e XVI secolo vista come luogo d'incontro grandioso tra culture e religioni: musulmani, ebrei e cristiani che vivono in pace subito prima dell'avvento della Santa Inquisizione.
Gilliam, a giudicare dalle immagini del fila, è sicuramente stato stregato, come Leone e molti altri, dal paesaggio montanaro spagnolo pieno di vaste e sconfinate steppe che a tratti ci ricordano i veri ambienti del western.

Il cast con la straordinaria coppia di Adam Driver e Jonathan Pryce e con Stellan Skargard, Olga Kurylenko e Joana Ribeiro corona il tutto. Il lavoro di squadra, le musiche, le luci, la sceneggiatura riadattata da un romanzo non semplice e la scenografia curata ed astratta come i più bei sogni vogliono sono solo la ciliegina sulla torta che, dopo trent'anni è assolutamente deliziosa da gustare. Il Monty Python che è dentro Gilliam è vivissimo, nostalgico dei tempi lontani che erano.

Gilliam ancora sogna e questa è la nostra più grande speranza. Abbiamo tutti sentito la storia che quando si invecchia si torna un po' bambini? Certo. Lui ne è la più viva e visibile prova. Non poteva trovare personaggio più azzeccato (Don Chisciotte) per rappresentarsi. Troppe volte ci ritroviamo ad immaginarci lo stesso regista su quel destriero. Un alter ego evidente che nella sua pozione cinematografica travasa tutta la sua filmografia dentro questo suo ultimo film. Si gira portando a mano la camera ondeggiando come faceva l'occhio di Duke (Fear and Loathing in Las Vegas) dopo l'ennesimo trip, troviamo la malvagità del potere (Brazil), il desiderio del viaggio (The Adventures of Baron Munchausen) e la continua intenzione del mondo di moderare la follia (Twelve Monkeys). Si potrebbe continuare fino all'infinito, ossia dove è proiettata già l'ispirazione di Terry. Dove i suoi sogni trovano il loro vero habitat e verso cui la realtà non potrà mai ambire, visti gli innumerevoli muri che continua a costruirsi.

(The Man Who Killed Don Quixote); Regia: Terry Gilliam; sceneggiatura: Tony Grisoni, Terry Gilliam; fotografia: Nicola Pecorini; montaggio: Lesley Walker, Teresa Font; musica: Roque Baños; interpreti: Adam Driver, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgard, Olga Kurylenko, Joana Ribeiro; produzione: Alacran Pictures, Amazon Studios, Entre Chien et Loup, Euromages Movistar, RPC, TVE; distribuzione: M2 Pictures; origine: Regno Unito, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio, 2018; durata: 132'



from Close-Up.it - storie della visione https://ift.tt/2Il4mgW

Terry Gilliam nei cinema romani per presentare L'uomo che uccise Don Chisciotte


Un'occasione davvero unica per tutti gli appassionati romani del cinema di Terry Gilliam, talmente entusiasta dall'accoglienza ricevuta la scorsa settimana per la presentazione de L'uomo che uccise Don Chisciotte, il suo film "maledetto", che finalmente esiste e vive, da voler ricambiare l'affetto degli italiani (per lo meno di quelli che vivono a Roma) introducendo domenica 30 settembre il film, che esce oggi distribuito da M2 Pictures, prima della proiezione in 3 cinema romani:

Terry Gilliam sarà dunque alle 16.30 al Cinema Intrastevere di Vicolo Moroni 3. Prevendite aperte presso le biglietterie del cinema e su questo sito.

Alle ore 17.20 si troverà al Cinema Giulio Cesare in Viale Giulio Cesare 229. (SOLD OUT)

Infine, alle 18.10 Terry Gilliam sarà al Cinema Eurcine di via Listz (Prevendite aperte presso le biglietterie del cinema e su questo sito.

Se avete intenzione di vedere un film di cui tanto si è detto e parlato, quale occasione migliore? E conviene affrettarsi, visto che una delle proiezioni è già sold out.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2OUaijw

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Zanna Bianca: la voce narrante in italiano è di Toni Servillo


Zanna Bianca, il film d'animazione di Alexandre Espigares (Premio Oscar 2014 per il Miglior cortometraggio d'animazione), ispirato al classico della letteratura di Jack London, si regala, e ci regala, una voce narrante italiana d'eccezione.
Sarà, infatti, Toni Servillo a raccontare con la sua inconfondibile voce le avventure del lupo Zanna Bianca, interpretando brani tratti dal libro omonimo che accompagneranno le scene più emozionanti del film.

"Ho accettato volentieri di essere la voce narrante del primo film di animazione tratto dall'indimenticabile romanzo di Jack London, un libro che ho letto con grande gioia nella mia infanzia e sono contento di poterlo raccontare ai bambini e ai ragazzi di oggi" - ha dichiarato Servillo. Dopo 3 anni dall'esperienza de Il piccolo Principe, il pluripremiato attore e regista italiano si cimenta ancora una volta nel doppiaggio di un film ispirato ad un grande capolavoro letterario dal fascino immutato. "La voce è lo strumento che prediligo, l’oggetto più misterioso di un attore, l'unico in grado di testimoniare la sua esperienza più intima del mondo".

Zanna Bianca arriverà nei cinema italiani l'11 ottobre prossimo, distribuito da Adler Entertainment:

Prodotto da SuperprodAnimation, Bidibul Productions e Big Beach, in associazione con Wild Bunch, il film vede protagonista Zanna Bianca, un lupo con un quarto di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per questo sarà vittima della crudeltà dell'uomo. Dopo essere cresciuto nelle terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi americani. Qui viene protetto dalla tribù, ma dovrà farsi accettare dagli altri cani. Purtroppo Castoro Grigio sarà costretto a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo obbligherà a trasformarsi in un cane da combattimento. In fin di vita, sarà salvato da una coppia disponibile e amorevole, che con il suo amore insegnerà a Zanna Bianca a dominare il suo istinto selvaggio e a diventare il loro migliore amico. Una storia di redenzione descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto sulla straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente all'uomo.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2QaU85y

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Predator, anteprima nazionale per il Romics il 4 ottobre a Roma, come registrarsi


The Predator, reboot / sequel del celebre franchise culto degli anni Ottanta, sarà visionabile in anteprima nell'ambito della XXIV Edizione del Romics a Roma, al cinema Adriano, il 4 ottobre alle 21. Per accedere all'anteprima, è necessario registrarsi compilando un modulo online sul sito ufficiale del Romics.
Nella vicenda, la letale razza aliena degli Yautja, che già diede tanto filo da torcere al buon Schwarzy, torna a sfidare un gruppo di soldati non esattamente eroici, coadiuvati da una biologa. Nel cast un mito come Edward James Olmos, nonché il premiatissimo Jacob Tremblay di Room. Non va dimenticato che Black, qui regista, nel capostipite del 1987 interpretò il personaggio di Hawkins.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2xUzrmY

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Martin Scorsese diventa cittadino italiano, coronando un suo sogno


Era dal 2005 che Martin Scorsese voleva diventare ufficialmente cittadino italiano. Da sempre legato al cinema italiano (si ricorda il suo documentario Il mio viaggio in Italia), ancora di più legato alla cultura della sua Little Italy (impossibile non sentirla in Quei bravi ragazzi), pare che Martin si fosse già recato nel paese natìo dei suoni nonni nel 1979. Giunto a Polizzi Generosa in provincia di Palermo, aveva però scoperto di non avere più alcun parente in vita. Si trattava di un equivoco: il cognome originale era infatti Scozzese.

Ora che l'atto di nascita del regista è stato registrato nel comune del paese, Martin Scorsese è adesso ufficialmente italiano come chi scrive e voi che state leggendo questo testo. Il sindaco Giuseppe Lo Verde spera che torni presto in Sicilia, magari onorato da un premio alla Carriera, in compagnia di un altro siciliano internazionale come Giuseppe Tornatore, al quale Martin stesso consegnò l'Oscar per Nuovo Cinema Paradiso.
Scorsese è al momento al lavoro sul The Irishman per Netflix, film che lo riunirà con il suo vecchio sodale Robert De Niro.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2DAMeBb

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

A Star Is Born: dietro al Jackson Maine di Cooper c'è Eddie Vedder dei Pearl Jam


Se, in attesa di vedere A Star Is Born, avete cominciato a domandarvi a chi si sia ispirato Bradley Cooper per il personaggio del musicista country in declino e un po’ male in arnese Jackson Maine, la risposta alla vostra domanda arriva proprio oggi. A fare non esattamente da modello al personaggio, ma a dargli utili consigli su come interpretarlo svelandogli qualche trucco del mestiere e sulla vita da frontman è stato Eddie Vedder, il cantante dei Pearl Jam.

Lo ha raccontato lo stesso attore e regista in un'intervista rilasciata durante il Festival di Toronto, dicendo di essere andato da Vedder quando il film era ancora un'idea e di essersi immediatamente sentito rispondere: "Cosa? Fratello, non farlo".  Nonostante lo scetticismo dell'amico, Cooper ha insistito, riuscendo a carpire una lunga serie di utili informazioni: "Sono andato a Seattle e ho trascorso quattro o cinque giorni insieme a lui e gli ho rivolto 9000 domande. Mi ha parlato di piccole cose che soltanto i musicisti conoscono e mi ha aiutato sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda l'approfondimento del personaggio. E’ stato fantastico".

C’è dunque un pizzico di Edward Louis Severson III nel protagonista maschile del film con Lady Gaga e ben poco, per esempio, del John Norman Howard impersonato da Kris Kristofferson nel secondo remake di È nata una stella di William A. Wellman. Il primo, lo ricordiamo, portava la firma di George Cukor.

A Star Is Born arriverà nelle nostre sale il l'11 ottobre.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2zybtzL

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Joaquin Phoenix vestito da clown nelle nuove foto del film sul Joker


Torniamo a parlare del film sul Joker, quello diretto da Todd Phillips nel quale Joaquin Phoenix impersona l'arcinemico di Batman. Dopo la prima immagine ufficiale dal set, che mostrava l'attore nei panni di Arthur Fleck e quindi "in borghese", e soprattutto dopo il breve video nel quale si vedeva la trasformazione nello spaventoso villain, ecco nuove gustose foto di Phoenix.

Stavolta, oltre ad avere il viso truccato da clown e non spaventoso quanto ci aspettavamo, ma quasi allegro e scanzonato più che deformato in un ghigno folle, il nostro sfoggia una parrucca verde e una giacca a quadri e parla al telefono. Un po’ ricorda il Pennywise di It, a ben guardare, e ci chiediamo quanto possa essere giocherellone il personaggio o quanto, viceversa, infido.

Il film incentrato sulle origini di Joker arriverà in sala il 4 ottobre del 2019 interpretato anche da Robert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron e Zazie Beetz. Con un budget di soli 55 milioni di dollari, lo spin-off si annuncia diverso da qualsiasi altro cinecomic, come del resto ha ribadito lo stesso Joaquin Phoenix in più di un'intervista, distinguendolo dal tipico blockbuster ed evidenziandone il realismo e la credibilità dei personaggi. La stessa scelta di affidare la regia a Todd Phillips (a cui dobbiamo, per esempio, la trilogia inaugurata da Una notte da leoni) indica un cambio di rotta e di tono. Ricodiamo che al cinema Joker è stato già interpretato da Jack Nicholson, Heath Ledger e Jared Leto.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2QcWsc3

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Marco Giallini e Valerio Mastandrea sul set del nuovo film di Simone Spada

Fa davvero piacere vedere fianco a fianco (anche se non è la prima volta) due attori italiani giustamente popolari e molto amati come Marco Giallini e Valerio Mastandrea, in questa bella foto del set, dove il primo porta al guinzaglio un cane sul Colle Oppio, col Colosseo alle spalle, ed entrambi ridono di gusto. Sullo sfondo, sedute su una panchina, anche altre persone ridono.

E' un'immagine delle riprese di Domani è un altro giorno, secondo film di Simone Spada, remake italiano del film spagnolo del 2015 di Cesc Gay, Truman - un vero amico è per sempre, le cui riprese sono appena iniziate a Roma. 

Scritto da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo (di cui conosciamo l'arguzia, per Boris e non solo), è la storia della profonda amicizia tra Giuliano (Marco Giallini), attore piuttosto noto che vive e lavora a Roma, e Tommaso (Valerio Mastandrea), insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra momenti divertenti e altri drammatici, humor, complicità e commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita, Giuliano è condannato da una diagnosi terminale e il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione a Pato, il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe.

Spiega il regista: “Fare un remake di un film che ti ha commosso, colpito al cuore, fatto ridere e piangere è una sfida molto interessante per tutti noi. Insieme agli sceneggiatori Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo abbiamo deciso di reinterpretarla a nostro modo e, pur mantenendo la struttura e gran parte dei dialoghi, il nostro Domani è un altro giorno vuole essere, fin dal titolo, un invito alla speranza e al futuro, un commovente inno alla vita”.

Prodotto da Maurizio e Manuel Tedesco per Baires Produzioni in collaborazione con Medusa, il film arriverà in sala nel 2019 distribuito da Medusa Film. Le riprese, della durata di sette settimane, proseguiranno nella capitale e si concluderanno a Barcellona a fine ottobre.

Fanno parte del cast tecnico del film: il direttore della fotografia Maurizio Calvesi, lo scenografo Alessandro Bigini, la costumista Elena Minesso. Le musiche sono firmate da Maurizio Filardo.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2Q8LGUr

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Il trailer di Dark Phoenix, nuovo capitolo della saga degli X-Men


Finalmente arrivano notizie, o meglio immagini, del nuovo atteso capitolo della saga di X-Men, Dark Phoenix, a soli cinque mesi dall’uscita nelle sale. Finito di girare alla fine dello scorso anno, ha avuto bisogno di alcune riprese ulteriori che sarebbero in corso proprio in queste settimane, tanto che l’uscita, originariamente prevista per novembre, è stata spostata al 14 febbraio 2019, negli Stati Uniti come da noi. Assente dal Comic-Con, non senza sorpresa, è il dodicesimo film della serie dei supereroi Marvel, inizio di una nuova trilogia, scritto e diretto da Simon Kinberg.

Questa volta al centro della vicenda c’è Sophie Turner, ancora nei panni di Jean Grey, i cui poteri di Fenice sono al massimo della potenza, ma sempre più al servizio delle forze oscure. Non è un momento facile per il filone Fox degli adattamenti Marvel, con l’uscita di New Mutants spostata più volte in seguito a voci di grossi cambiamenti nella struttura narrativa, con un’uscita ora prevista per la prossima estate.

Tornando a Dark Phoenix, Kinberg è coinvolto nella saga da più di dieci anni, per cui gli appassionati possono stare (abbastanza) tranquilli. Per la prima volta siede in prima persona dietro la macchina da presa. Ovviamente torneranno tutti gli interpreti degli X-Men, tra cui James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence tra gli altri, oltre a una nuova entrata del livello di Jessica Chastain nei panni della misteriosa forza che ha spinto Jean Grey verso il lato oscuro.

Dark Phoenix uscirà nelle sale il prossimo febbraio, intanto eccovi il trailer del film.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2QeOuPZ

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Monster Hunter, anche Ron Perlman nel cast del film con Milla Jovovich tratto dall'omonimo videogioco


Monster Hunter, l'adattamento videoludico del videogioco Capcom da poco rilanciato da Monster Hunter World, si arricchisce di due nuove partecipazioni. Ron Perlman intepreterà Admiral, il leader dei Cacciatori di Mostri, mentre il rapper T. I. Harris, già visto negli Ant-Man, sarà il cecchino Link. Protagonista, come sapevamo, rimane Milla Jovovich, ancora una volta diretta dal marito Paul W. S. Anderson, in una produzione ScreenGems da 60 milioni di dollari. Con un budget di questo tipo, medio per gli standard hollywoodiani, è chiaro che si miri a un prodotto che faciliti un'altra saga di successo come quella di Resident Evil, sempre della premiata ditta Anderson-Jovovich.

La vicenda comunque sarà raccontata dal punto di vista di un uomo che scopre di essere il discendente di un antico eroe, abbracciando quindi il suo destino di cacciatore di mostri, lasciando alle sue spalle una vita fallimentare. Seguendo la struttura del videogame, le spedizioni dei Monster Hunter rintracciano ed eliminano creature giganteschi, che nella storia del film sono in così gran numero da minacciare il mondo così come lo conosciamo. 

Ron Perlman è rimasto nel cuore del grande pubblico per la sua spiritosa interpretazione di Hellboy e Hellboy II The Golden Army di Guillermo del Toro, ai quali purtroppo non è mai seguito un terzo capitolo (si è preferito un reboot con il David Harbour di Stranger Things, in arrivo nell'aprile del 2019). Perlman per la cronaca ha comunque un curriculum piuttosto corposo anche come doppiatore di film animati e proprio videogiochi. Volendo inoltre essere precisi, fu già tra gli attori di un adattamento videoludico, In the Name of the King, dell'ineffabile Uwe Boll.
Le riprese cominceranno in Sudafrica il mese prossimo, 



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2DI5psS

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web