The Flash è finalmente nelle sale italiane - dove ha debuttato ieri, 15 giugno. Il cinecomic con protagonista Ezra Miller ha attirato sin da subito l'attenzione del pubblico a causa della sua - apparentemente - complessa trama, che gioca con i viaggi nel tempo e il Multiverso. Concetti che hanno permesso di inserire numerosi camei di personaggi provenienti da tutte le "epoche" del DC Universe, dando vita a congetture e speculazioni. Quello che tutti si chiedono, però, è se il lungometraggio contiene una scena post-credits e, nel caso, quali siano le sue conseguenze per il futuro della DC.
The Flash - La spiegazione della scena post credits
The Flash - come ampiamente anticipato sul web - contiene una solo scena post-credits, posta quindi al termine di tutti i titoli di coda. La sequenza - non mostrata in nessun screen test o proiezione in anteprima - serve a stemperare la tensione e a concedere qualche risata al pubblico, dopo il sorpredente finale. Nella sequenza assistiamo infatti ad un divertente scambio di battute fra Barry Allen e un visibilmente ubriaco Arthur Curry \ Aquaman. Flash cerca in ogni modo di spiegare all'amico cosa sia successo e le conseguenze disastrose delle sue azioni, ma il supereroe non lo ascolta, chiedendogli di andare a comprare un'altra birra pagando con suo anello atlantideo. La scena termina con Arthur svenuto in una pozzanghera, mentre Barry si reca al negozio più vicino, rassicurando qualcuno - che non viene inquadrato - sulle condizioni di salute di Curry.
Una sequenza, dunque, assolutamente dissacrante, che però nasconde alcuni importanti interrogativi. Come appresso dalla visione del film - e dal finale - Batman sembra infatti essere diverso in ogni linea temporale e in ogni universo. Nella realtà di Barry è impersonato da Ben Affleck, nella ramificazione in cui la madre di Flash è viva ha invece l'aspetto di Michael Keaton. Nel finale, apprendiamo poi che l'intervento riparatore del giovane eroe - atto a scagionare suo padre dalla falsa accusa di aver ucciso la moglie - ha creato ulteriori cambiamenti - in questa nuova realtà Bruce Wayne ha infatti le sembianze di George Clooney. Scelte dettate - anche - dal fanservice ma che rendono ancora più complessa la situazione di Aquaman. Arthur Curry non ha infatti cambiato aspetto - è sempre interpretato da Jason Momoa - e viene riconosciuto da Barry Allen come suo amico. Con questa scena, il regista Andy Muschietti ha voluto probabilmente spianare la strada ad Aquaman e il regno perduto - rendendo coerente la linea temporale e canonici i due lungometraggi -, confendendo però ancora più la caotica trama di The Flash. Per quanto riguarda Wonder Woman, Cyborg o Superman - gli altri membri della Justice League - non viene dato nessun indizio. Non resta quindi che sperare che la situazione venga chiarita in futuro, anche se con la nascita del nuovo DC Universe di James Gunn e Peter Safran è difficile confidare in una qualche risposta. Nel frattempo, l'appuntamento è al cinema.
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