L’attesa è terminata. The Flash è finalmente disponibile in sala, a partire dal 15 giugno 2023, ed Ezra Miller è di ritorno nell’universo DC per approfondire una tappa del suo percorso. Cosa sarebbe successo se Barry quel giorno non avesse perso sua madre? Avrebbe ugualmente ottenuto i poteri? Interpretato ancora una volta da Ezra Miller, Barry Allen decide di correggere quell’errore del passato, intenzionato a scagionare suo padre da un omicidio che non ha commesso e salvare sua madre da morte certa. Ma il suo viaggio nel passato ha delle conseguenze che pagherà a caro prezzo. Come dimostrato anche dal finale di The Flash.
The Flash, la spiegazione del finale: cosa succede?
Attenzione: a seguire troverete spoiler relativi al finale di The Flash, per cui se non avete già visto il film vi consigliamo di tornare in un secondo momento su questo articolo, possibilmente a visione ultimata. Il finale di The Flash dimostra che, nonostante le buone intenzioni, viaggiare nel tempo comporta sempre delle conseguenze e può alterare qualsiasi cosa. Barry Allen è riuscito a scagionare suo padre, ma non a salvare sua madre Nora. E ha capito di non poter modificare eventi inevitabili. Ad esempio, nell’universo in cui sua madre è ancora viva, Barry incontra una versione più giovane di se stesso al quale spiega come ottenere i poteri di The Flash. Ed è proprio quest’ultimo a non arrendersi, manipolando costantemente il tempo per salvare Supergirl e Batman da morte certa durante lo scontro con i Kryptoniani guidati da Zod. Barry comprende che la loro morte è inevitabile e non è possibile cambiarla. Ma la sua versione più giovane continua ad alterare la sequenza temporale, riavvolgendo il nastro, e mentre sono impegnati a discutere nella bolla della Speed Force subentra un’altra minaccia, il Dark Flash, che si scoprirà essere proprio la versione più giovane di Barry, ma ormai consumata dai viaggi nel tempo. Invecchiato, il Dark Flash ha cercato di manipolare il tempo tenendo in vita sua madre e spingendo l’altro Barry a raggiungere quella dimensione così che la sua versione più giovane ottenesse i poteri. Quando il Dark Flash tenta di uccidere Barry, l’altro si pone nel mezzo e muore, uccidendo di conseguenza anche Dark Flash (essendo la stessa persona).
Leggi anche The Flash, Sasha Calle spera di tornare in Supergirl: Woman of TomorrowA questo punto Barry capisce che sua madre non può essere salvata, per cui prima di tornare a casa rimuove la lattina di pelati dal carrello (che aveva posizionato in precedenza) e si concede del tempo per salutare sua madre. Ma, prima di tornare alla sua linea temporale, Barry trova il modo di scagionare suo padre, così sposta i pelati su uno scaffale più in alto, in modo che la telecamera di sorveglianza possa mostrare in pieno viso suo padre al supermercato. E di conseguenza scagionarlo dalle accuse. Il suo piano riesce perché, di ritorno alla sua linea temporale, Barry arriva in tempo in tribunale per assaporare la vittoria. Una volta fuori, però, contatta Bruce (il suo Bruce) per raccontargli quanto accaduto ma, anziché la versione di Ben Affleck, questa volta Batman ha le fattezze di un altro attore: non ancora Michael Keaton, ma George Clooney.
Cosa significa la presenza di quel Batman alla fine di The Flash
Pare dunque che Barry abbia ugualmente alterato la linea temporale. Spostando le lattine in alto e scagionando suo padre, Barry ha causato un evidente cambiamento e quel Batman davanti ai suoi occhi risulta essere un ennesimo sconosciuto. Certo, non per il pubblico appassionato, considerando che Clooney ha interpretato l’Uomo Pipistrello negli Anni ’90 (precisamente in Batman & Robin). A questo punto sorge spontaneo chiedersi: Barry Allen è realmente tornato alla sua linea temporale? È probabile che non sia così, considerando l’apparizione di un nuovo Batman.
La versione di Ben Affleck della Justice League è ben presente nella prima parte del film, impegnata a combattere i criminali con il supporto degli altri supereroi (tra cui Wonder Woman). È quindi probabile che Barry, alterando il passato con quello scambio di lattine, abbia influenzato il suo viaggio nel tempo facendo ritorno ad una diversa linea temporale. Cosa succede a questo punto nell’universo DC? Le possibilità sono infinite. James Gunn ha precisato che George Clooney non interpreterà Batman nel prossimo film Batman: The Brave and the Bold, di conseguenza troveremo un altro attore al suo posto. Il Barry di Ezra Miller potrebbe viaggiare di nuovo nel Multiverso, oppure essere bloccato in quello di George Clooney (che quindi non dovrebbe essere l’universo principale DC) e di conseguenza i DC Studios potrebbero scegliere un nuovo attore per The Flash. In più il suo viaggio nel Multiverso potrebbe motivare perché l’universo DC avrà nuovi attori per interpretare Superman e Batman, secondo le volontà di Peter Safran e James Gunn.
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