lunedì 30 maggio 2016

Zootropolis è il secondo incasso di tutti i tempi per un film originale

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Gli americani amano fare ragionamenti un po’ contorti per stabilire primati e record di vario genere, ma le considerazioni di Forbes relative all’ottimo Zootropolis sono alquanto sensate: in sostanza, il 55° lungometraggio animato della Disney è diventato il secondo film originale di maggior successo di tutti i tempi, dietro soltanto ad Avatar. Che cosa significa?

Con “film originale” s’intende una sceneggiatura non basata su materiali preesistenti, quindi non tratta da un romanzo, un racconto, uno show televisivo, un fumetto, un evento storico o un’opera teatrale, e nemmeno un sequel, un prequel, un remake o un reboot. Zootropolis ha guadagnato quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo (undicesimo incasso nella storia della Disney), ed è il quarto film d’animazione di sempre come incassi globali, dietro a Toy Story 3, Minions e Frozen, ovvero un sequel, uno spin-off e l’adattamento di una fiaba: quindi, tre sceneggiature non originali. Per quanto riguarda i live-action, anche film di grande successo come The Avengers, Jurassic World, Fast & Furious 7 e Il Cavaliere Oscuro (giusto per citarne alcuni) sono tutti sequel e/o adattamenti, quindi l’unico film originale ad aver guadagnato più di Zootropolis resta il formidabile Avatar. La discriminante della sceneggiatura originale elimina quasi tutti i grandi successi cinematografici degli ultimi vent’anni, trattandosi per lo più di sequel o trasposizioni di materiali preesistenti, come la maggior parte dei blockbuster hollywoodiani contemporanei.

Grazie allo stesso Zootropolis e alla ricca performance di Captain America: Civil War, la Disney ha già incassato più di 4 miliardi di dollari quest’anno, grazie alla sola vendita dei biglietti.

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Zootropolis è ambientato in una realtà alternativa dove gli esseri umani non esistono, ma gli animali sono antropomorfi, e questo si riflette sia sulla loro postura (eretta) sia sullo stile di vita: si vestono, vanno al lavoro, guidano le auto, leggono il giornale, ecc. I mammiferi vivono in una grande metropoli (“Zootropolis”, per l’appunto) che soddisfa le esigenze di tutte le specie, ed è suddivisa in tante “sotto-città”: c’è il quartiere dedicato agli animali della tundra, quello per gli animali della savana, quello per gli animali delle foreste pluviali, e così via; c’è persino un micro-quartiere dedicato ai topolini, una vera e propria città in miniatura con piccole strade, piccoli palazzi e piccole automobili. In questo contesto si muove la coniglietta Judy Hopps (Ginnifer Goodwin), prima nella sua specie a ottenere il distintivo di poliziotta nel dipartimento di Zootropolis. Judy è piena di buone intenzioni, ed è convinta che gli stereotipi sociali siano soltanto una marea di falsità: chiunque può diventare ciò che vuole, indipendentemente dalla specie cui appartiene. A farle da contraltare c’è la volpe Nick Wilde (Jason Bateman), astuto truffatore che affronta la vita con disincanto e crede che ognuno abbia un ruolo sociale prestabilito, poiché questa è la natura di ogni animale. Judy e Nick si ritroveranno coinvolti nella scomparsa di una lontra che metterà a nudo un misterioso complotto, e dovranno affrontare insieme una grande quantità di pericoli.

La regia del film è curata da Byron Howard, Rich Moore e Jared Bush.

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Un video svela gli easter egg di Zootropolis

Fonte: ComicBook.com

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