In Italia non è ancora uscito, ma Golda con Helen Mirren ha fatto molto discutere: ambientato negli anni Settanta, segue la crisi di Israele (in guerra con l'Egitto, durante la cosiddetta "Guerra del Kippur") e la sua premier Golda Meir (1898-1978), interpretata appunto dall'attrice inglese. La discussione però si è incentrata su due questioni: né Helen né lo sceneggiatore del film, Nicholas Martin, sono ebrei. È un tipo di polemica che segna spesso la discussione su questi biopic (e non solo). Parlandone con Radio Times, Helen ha discusso della questione. Leggi anche Richard Dreyfuss contro le regole di inclusività per gli Oscar: "Mi fanno vomitare"
Helen Mirren su Golda: "Volevano che l'interpretassi e siamo partiti"
Non che Helen Mirren ignorasse la portata politica di un personaggio come Golda Meir, perciò da non ebrea ammette che sulle prime ha sentito di dover mettere le mani avanti col regista, ebreo proprio israeliano: "Avevo interpretato altri ruoli di ebrea in passato, ma non un ruolo da... iper-ebrea come Golda Meir. Ho detto a Guy [Nattiv] che non lo ero, nel caso pensasse che lo fossi. Gli ho detto: guarda che se è un problema passo, non me la prendo. Ma lui mi ha detto: no, non è un problema, voglio che interpreti Golda. E siamo partiti." Nattiv difende la sua scelta: "Non ho mai pensato di compromettere l'autenticità usando Helen, che è in grado di passare dall'ironia e dalla dolcezza, come una nonna, alla spietatezza e all'assenza di scrupoli di una politicante." È bene notare che la famiglia Meir non si è sentita affatto offesa, anzi, come racconta lo sceneggiatore Nicholas Martin: "Il compito di Helen era interpretare Golda con autenticità, e la famiglia di Golda ha detto che l'ha fatto. Uno storico israeliano ha detto che Helen è più Golda di Golda". Una delle voci polemiche, l'attrice britannica Maureen Lipman, aveva invece dichiarato al Jewish Chronicle, in linea con altre proteste analoghe: "Sono sicura che sarà bravissima, ma nessuno consentirebbe mai a Ben Kingsley di interpretare Nelson Mandela, non ti azzarderesti nemmeno a pensarlo."
Helen Mirren è tornata sulla questione, ma ha preferito divergere l'attenzione sulle critiche che sono arrivate a travolgere persino lo sceneggiatore di Golda, appunto Nicholas Martin: "Mi fa più paura che a uno sceneggiatore si dica che non gli è concesso scrivere di argomenti coi quali non ha un'immediata connessione di DNA. Immagino si possa considerare molto allarmante. E ridicolo." Proprio Martin, sempre a Radio Times, aveva commentato così gli attacchi: "Quindi dovrei solo scrivere di uomini di mezza età che vivono nella South London?"
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/lPkW2Z4
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento