mercoledì 8 novembre 2023

I migliori film in streaming di Marco Bellocchio

Compie oggi 84 anni Marco Bellocchio, senza alcun dubbio uno dei cineasti piû importanti della storia del cinema italiano, attivo fin dagli anni ‘60 e capace di raccontare la storia, la cultura e la società del nostro Paese con occhio critico e personale. I cinque film in streaming selezionati per rendergli omaggio raccontano perfettamente la sua volontà di problematizzare, di non offrire una visione univoca delle sue storie quanto piuttosto sempre personale, analitica. Questo lo ha portato a realizzare molti dei nostri lavori migliori, alcuni dei quali purtroppo non sono incredibilmente disponibili sulle piattaforme. Parliamo di titoli purtroppo imprescindibili come l’esordio I pugni in tasca (1965), Diavolo in corpo (1985), La balia (1998) e soprattutto L’ora di religione (2002), che consideriamo il suo capolavoro. Peccato davvero, speriamo si provveda presto a colmare tale mancanza. Come al solito buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da Marco Bellocchio

  • Nel nome del padre
  • Il principe di Homburg
  • Buongiorno, notte
  • Vincere
  • Marx può aspettare 

Nel nome del padre (1971)

Uno dei lungometraggi maggiormente complessi e schierati dell’intera filmografia di Bellocchio, uno schiaffo alle istituzioni che mettono la religione e la disciplina davanti alla cura stessa dell’anima e della mente di un alunno. Nel nome del padre esprime tutta la rabbia ideologica del suo autore, proponendo una visione ambigua, anche contraddittoria, ma assolutamente vitale dell’ambiente che vuole raccontare, Un pugno allo stomaco di chi si barrica dietro tradizioni e principi. Opera infuocata e necessaria, con Renato Scarpa nel cast vibrante. Disponibile su Rai Play.

Il principe di Homburg (1996)

Dopo piú di un decennio in cui sembrava complesso incontrare il favore di critica e pubblico, la “rinascita” di Bellocchio arriva con questo adattamento letterario della novella di Heinrich von Kleist, presentato al Festival di Cannes. Protagonisti de Il principe di Homburg sono Barbora Bobulova e Andrea Di Stefano, efficace coppia che conduce il film dentro i meandri psicologici ed emotivi necessari. Opera visivamente notevole, sottile e suadente, certamente quella che consente all’autore di tornare dentro un tipo di narrazione maggiormente tradizionale. A suo modo un film di svolta per Bellocchio. Disponibile su Google Play.

Buongiorno, notte (2003)

Dopo L’ora di religione il capolavoro di Bellocchio. Una re-immaginazione della prigionia di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse che diventa nelle mani del cineasta uno studio psicoanalitico di esseri umani divisi, combattuti, portatori di idee e ideali sempre pronti a vacillare, anche quando si affermano. Buongiorno, notte è intriso di un realismo iper-onirico, è un sogno generato dal buio della ragione, dalla sua accecante e contraddittoria lucidità. Premio per la sceneggiatura a Venezia, il che significa Leone d’Oro clamorosamente scippato. Nel cast Maya Sansa e Roberto Herlitzka da applausi. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video, Rai Play, NOW.

Vincere (2008)

La storia con la S maiuscola raccontata dal corridoio di sponda: Benito Mussolini, la sua moglie e amore ripudiata, la costrizione in un istituto mentale perché l’Italia potesse avere il condottiero che meritava. Vincere è un quadro storico che si fa antropologico, una dissezione terrificante del tessuto sociale dell’epoca. Giovanna Mezzogiorno e Filippo Timi impagabili come protagonisti per un film potente, irruento e urlato. Alla maniera di un Bellocchio mai conciliato con il nostro passato. E a buon diritto. Disponibile su  Google Play, Amazon Prime Video.

Marx può aspettare (2021)

Che film intimo e doloroso è questo…Rimane difficile parlare di documentario perché la narrazione è cadenzata da una volontà personalissima di mettersi in discussione, di tentare a magari anche non riuscire a fare i conti col passato, di scorticare la superficie degli eventi per trovare la ragione di una tragedia. Marx puó aspettare è un dramma familiare sopito, sussurrato e malinconico. Tra le opere migliori mai realizzate da Bellocchio, un qualcosa che a suo modo “spiega” anche tanto del suo cinema passato, e per questo ancor piû commovente. Da inchino. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video. 



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