Oggi il marchio BlackBerry ancora esiste e produce smartphone, ma la sua è più una sopravvivenza che ha il senso della testimonianza che altro. Eppure, se oggi tutti noi abbiamo uno smartphone in tasca, il merito è di questa azienda canadese che nel 1999, con il suo primo modello, ha rivoluzionato la storia e il concetto stesso di telefonia mobile, permettendo per la prima volta di poter leggere, comporre e scambiare email attraverso il telefono e di navigare in internet. Con l'inconfondibile tastiera fisica, che è stata l'ossessione di tantissimi utenti, per molti anni il BlackBerry era il telefonino della gente che contava, degli uomini d'affari, dei politici. Poi, complice una diatriba interna finita in tribunale tra i due fondatori della BlackBerry, Mike Lazaridis e Jim Balsille, l'azienda si è trovata progressivamente e inesorabilmente stretta dalla morsa della concorrenza, con gli iPhone da un lato e gli Android dall'altro, che hanno approfittato non solo di una loro maggiore versatilità, ma anche delle impasse aziendali di questo insidioso rivale.
Ora, per gli appassionati della Mora e per chi comunque è curioso di conosce una storia a suo modo avvincente e appassionante, sta per arrivare nei cinema italiani un film che si intitola appunto BlackBerry, e che racconta ascesa e declino del marchio e dei suoi prodotti.
Il film, che arriva nei cinema italiani il 16 novembre con Eagle Pictures, è basato sul libro "Losing the Signal: The Untold Story Behind the Extraordinary Rise and Spectacular Fall of BlackBerry", scritto da Jacques McNish e Sean Silcoff. A adattarlo è stato Matt Johnson, anche regista del film nonché interprete nel ruolo di Doug Frenin, che ha inventato il BlackBerry assieme a Mike Lazaridis (nel film Jay Baruchel). Glenn Howerton interpreta invece l'imprenditore Jim Balsillie, anima commerciale dell'azienda canadese.
Questo è il trailer italiano ufficiale di BlackBerry:
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