Avete avvertito una scossa di terremoto? C'è stata. Deadline riporta che Netflix ha vinto la gara per l'acquisizione di Warner Bros. Studios e HBO Max, solo una parte della Warner Bros. Discovery messa in vendita a ottobre. Il colosso dello streaming ha battuto una furiosa Paramount Skydance, che voleva invece comprare tutto il pacchetto, comprese le tv. La portata di questa notizia fa girare la testa: da anni le major giocano alle acquisizioni di marchi storici, ma qui si parla dell'era dello streaming che - letteralmente e simbolicamente - ingloba il cinema. Proviamo ad appiedare. Leggi anche Netflix, le frasi pesanti di Ted Sarandos sul cinema: "Concetto datato" Joel Edgerton critica le accuse di James Cameron a Netflix: "Alcuni hanno la loro chance con lo streaming"
Warner Bros. Studios e HBO Max apparterranno a Netflix
Il titolo stesso di questo paragrafo disorienta. A quanto pare il consiglio di amministrazione della Warner Bros. Discovery ha accettato l'offerta di Netflix, che per 28 dollari ad azione comprerà Warner Bros. Studios (incluse consociate come DC Studios) e HBO Max. La notizia arriva come una mannaia, perché la favorita nella corsa sembrava la Paramount Skydance degli Ellison, ora furiosi: a differenza di Netflix e Comcast, erano interessati al pacchetto intero e avevano avanzato una proposta comprensiva anche del settore in difficoltà delle "Global Networks" (CNN, TNT Sports, Discovery networks, Discovery+, Bleacher Report, tutte ignorate da Netflix). La Paramount Skydance aveva perfino offerto all'attuale CEO David Zaslav di WBD un ruolo dopo l'eventuale fusione, ma ora salta tutto. Il gruppo degli Ellison ha attaccato la gara stessa, definendola già viziata a favore di Netflix, giudicata dalla rivale meno affidabile nel pagamento e in odore di procedura antitrust: Netflix è già la piattaforma streaming più diffusa nel mondo, una fusione con HBO Max potrebbe far scattare l'intoppo. A quanto sembra Netflix ha comunque accettato un'eventuale penale di 5 miliardi di dollari, se per qualche ragione l'acquisizione non dovesse andare a buon fine. A questo punto è interesse delle parti in causa chiudere nel migliore dei modi: la Warner Bros. Discovery, in calo in borsa dal 2022, ha già ricevuto uno sprint notevole da tutta questa vicenda, com'è stato di certo ben pianificato dai vertici.
Fioccano a questo punto due domande molto pesanti. Una riguarda il settore cinema. Netflix non ha mai fatto mistero di usare le uscite cinematografiche dei suoi film originali solo come vetrina promozionale: passaggi rapidi utili solo a far concorrere i lungometraggi della piattaforma a Oscar e affini, senza crederci (d'altronde, come il co-CEO Ted Sarandos aveva già dichiarato, per loro il cinema è in via d'estinzione). In questi giorni - come riporta sempre Deadline - avrebbero garantito di voler rispettare la tradizione cinematografica della Warner Bros. Solo il tempo ci dirà se non è una frase di circostanza. Così come solo il tempo dipingerà una possibile sconvolgente fusione tra Netflix e HBO Max: nel caso dello streaming, Netflix è invece nel suo elemento e potrebbe accadere di tutto. Certo, il prestigio del marchio HBO Max suggerisce che farlo sparire o inglobarlo nella piattaforma principale non sarebbe una grande idea. I veri dubbi però non riguardano le app, quanto la strategia produttiva / creativa HBO Max, che a questo punto dovrà sottostare alle decisioni finanziarie di quella che fino a poche settimane fa era una rivale... e ora detterà legge.
Ad acquisizione avvenuta, Netflix avrà il controllo di proprietà colossali: non solo il catalogo Warner (già da solo un pezzo di storia del cinema), ma anche Harry Potter, DC Comics, Hanna & Barbera, New Line, senza contare il catalogo MGM prima del 1986 (perché quello successivo appartiene ad Amazon, a proposito di colossi molto golosi).
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