Sono trascorsi 35 anni da quando Macaulay Culkin ha interpretato il dispettoso Kevin McCallister in Mamma, ho perso l’aereo e, nonostante sia trascorso tanto tempo da allora, questo film continua ad essere una costante nel periodo natalizio, talmente amato da tornare al cinema per il suo 35esimo anniversario. Coinvolti in un evento a Los Angeles per il ritorno del film al cinema, l’attore protagonista e il regista Chris Columbus hanno spiegato perché, secondo loro, questo titolo ancora oggi è così attuale.
Mamma, ho perso l’aereo: Macaulay Culkin e il regista spiegano perché il film ha ancora successo 35 anni dopo
Ancora oggi, 35 anni dopo, Mamma ho perso l’aereo continua ad essere uno dei film più amati durante il periodo natalizio, ma perché? Ad offrire una risposta è stato di recente sia Macaulay Culkin, che interpreta Kevin, sia il regista Chris Columbus. A detta del protagonista, il film piace ancora perché i fan riescono ancora ad identificarsi in Kevin: “Credo che ciò con cui tutti si identificano sia questo ragazzo. Sta prendendo in giro tutti, vince, sconfigge i cattivi. Che tu sia un bambino o un adulto, ci identifichiamo tutti in questo. Il percorso di Kevin mi tocca di più ora che sono padre, e vedere con quanta disperazione e fatica lei stia cercando di tornare a casa, credo che sia questo che mi tocca”, ha ammesso riferendosi alla madre interpretata da Catherine O’Hara che fa di tutto per ritornare a casa di suo figlio per Natale.
Oggi Macaulay Culkin guarda Mamma, ho perso l’aereo insieme ai suoi bambini Dakota e Carson: “Non guardo il film, guardo loro. Guardo i loro occhi, li ascolto ridere e mi rende davvero orgoglioso l’idea di far parte di qualcosa del genere. Ora posso vederlo attraverso i loro occhi. Voi siete cresciuti con questo, state crescendo i vostri figli con questo, giusto? Anche i miei figli stanno crescendo così. E ha un significato completamente diverso”.
Anche al regista Chris Columbus è stato chiesto perché, secondo lui, Mamma, ho perso l’aereo oggi abbia ancora così tanto successo agli occhi del pubblico e la sua risposta è stata la seguente, rivolta direttamente a Culkin: “Devo dire che penso sia perché sei infinitamente vicino a chiunque veda questo film. Per quanto riguarda ciò che succede quando qualcuno si mette davanti a una telecamera, non si può spiegare, e la gente si è innamorata di Kevin. Il motivo per cui ho voluto dirigerlo è che avevo appena visto Grandi speranze di David Lean , tra tutte le cose. L'inizio di Grandi speranze è raccontato attraverso gli occhi di un bambino, solo i primi 20 minuti, e ho pensato: 'Se faccio questo film, voglio raccontarlo dal punto di vista di Kevin, ma ho bisogno di qualcuno che sappia coinvolgere il pubblico'. E ci sei riuscito! Ogni bambino che vede quel film si identifica con te, ed è per questo che è durato così a lungo, grazie a te”.
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