È il 1956, Roberto Rossellini ha 50 anni ed è già un maestro del cinema venerato in tutto il mondo grazie ai capolavori che hanno iniziato a segnato il neorealismo. Ma Rossellini, forse anche per l'insuccesso dei film girati assieme alla sua seconda moglie, la grande Ingrid Bergman, è insofferente. Infastidito dalle etichette che gli venivano affibiate e che lo facevano sentire prigioniero di sé stesso. Probabilmente anche infelice. Ma ecco che, grazie alla porta aperatagli dal Primo Ministro indiano Nehru, che lo invita del suo paese, Rossellini trova una via d'uscita alla sua impasse, e il coraggio di quello che potremmo definire il suo "gran rifiuto" (a una certa idea di cinema, all'industria, a quello che lui stesso era stato e rappresentava), e l'inizio di un nuovo coraggiosissimo percorso professionale. Quello che lo porterà al cinema documentario, e al lavoro per la televisione, che per lui diventa luogo di sperimentazione formale e produttiva.
Questo percorso, quest'irrequietezza che dalla vita professionale arrivava a influenzare anche quella privata (in India Rossellini conobbe Sonali Dasgupta, che dopo la separazione dalla Bergman diverrà la sua nuova compagna, mentre ancora più avanti, negli anni della tv, sposò l'ultima moglie Silvia d'Amico), è stato raccontato da Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti in un documentario dal titolo Roberto Rossellini - Più di una vita, presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma e ora al cinema come uscita evento il 3, 4 e 5 novembre.
Roberto Rossellini - Più di una vita: il trailer
Oltre a raccontare la parte meno celebrata, ma in qualche modo più innovativa e interessante della carriera di un regista fondamentale, il documentario ha la caratteristica di essere costruito tutto con materiali di archivio (in gran parte inedito) e da una voce fuori campo che non è una tradizionale voce narrante, ma la voce - interpretata da grandi attori del nostro cinema - dello stesso Rossellini e delle persone che gli sono state affianco in quel periodo, tratte da diari, autobiografie, interviste e altre testimonianze dirette.
Nei giorni della Festa del Cinema abbiamo incontrato i tre registi di Roberto Rossellini - Più di una vita, e questa che vedete qui di seguito è la nostra intervista video con loro sui temi e le caratteristiche del documentario.
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