domenica 14 dicembre 2025

Kate Winslet sull'ossessione della perfezione a Hollywood: "La mancanza di rispetto per la propria salute è terrificante”

Kate Winslet non è un’amante della chirurgia plastica e, in una recente intervista al Sunday Times, ha riflettuto sul modo in cui molte star del cinema ne facciano utilizzo. Attrice premio Oscar, ha condiviso le proprie preoccupazioni in merito alla “ricerca della perfezione”, soprattutto da parte delle nuove generazioni di star.

Kate Winslet sull’utilizzo eccessivo della chirurgia plastica ad Hollywood e non solo: “La mancanza di rispetto per la propria salute è terrificante”

Kate Winslet non apprezza l’utilizzo eccessivo della chirurgia plastica e ha condiviso i propri timori in merito. Ha ammesso che i giovani attori sono “ossessionati dalla ricerca della perfezione per ottenere più mi piace su Instagram. Mi sconvolge moltissimo. È devastante. Se l'autostima di una persona è così legata al suo aspetto, è spaventoso. Ed è sconcertante perché ci sono momenti in cui penso che vada meglio, quando guardo le attrici agli eventi vestite come vogliono, con qualsiasi forma. Ma poi tante persone prendono farmaci per dimagrire. È così contraddittorio. Alcune scelgono di essere se stesse, altre fanno di tutto per non esserlo. E sanno cosa stanno introducendo nel loro corpo? La mancanza di rispetto per la propria salute è terrificante. Mi dà fastidio ora più che mai. È un f*****o caos là fuori”.

Ha poi aggiunto che l’uso dilagante della chirurgia plastica si estende ben oltre “tutte le attrici”, poiché le donne di tutto il mondo “risparmiano per il Botox o roba del genere". Ha riflettuto sull'invecchiamento naturale: "Quello che amo di più è quando le mani invecchiano. È la vita, nelle tue mani. Alcune delle donne più belle che conosco hanno più di 70 anni e ciò che mi sconvolge è che le giovani donne non hanno idea di cosa significhi veramente essere belle”. Kate Winslet ha anche ricordato delle critiche mosse nei confronti del suo aspetto ad inizio della sua carriera, dopo il successo arrivato con Titanic: “I media erano vili, mi prendevano di mira con un bullismo incessante. Non ero pronta a diventare un’attrice famosa. Ero così giovane, ma mi sentivo così violata”.



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Fast X Part 2: Vin Diesel annuncia un cameo di Cristiano Ronaldo nel capitolo conclusivo della saga

Torniamo a parlare di Fast X: Part 2, capitolo finale del celeberrimo franchise inaugurato nel 2001 da Fast and Furious. Se ben ricordate, qualche settimana fa gli appassionati della saga sono stati rassicurati da Vin Diesel alias Dominic Toretto, che ha fatto intendere che tutti i problemi che avevano precipitato il film in fase di stallo erano stati risolti. Due giorni fa l'attore ha postato una sua foto sul set e, a seguire, uno scatto in cui al suo fianco c'è il fortissimo Cristiano Ronaldo. Ebbene sì, nel film che chiude la serie ci sarà, sebbene in un piccolo ruolo, il calciatore portoghese che dal 2018 al 2021 ha giocato nella Juventus. Al momento non sappiamo nulla sulla parte che il campione sportivo andrà a interpretare, ma la sua presenza nell’action che dovrebbe arrivare in sala nell'aprile del 2027 un po’ ci stupisce, dal momento che una delle ragioni per cui l'undicesimo Fast and Furious ha rischiato di non vedere la luce è stato il rifiuto della Universal Pictures di stanziare un budget stellare come quello del film precedente, costato 340 milioni di dollari. L'incasso mondiale del film (700 milioni di dollari) ha certamente dimostrato la fedeltà del pubblico a Toretto & Co., ma contando che F9, uscito nel 2021, aveva guadagnato 729 milioni, la produzione sperava in qualcosa di più. Ciò significa che Ronaldo o ha lavorato gratuitamente o ha ricevuto un parco gettone di presenza.

Il cameo di Cristiano Ronaldo in Fast X: Part 2

Accanto alla sua fotografia con Cristiano Ronaldo affidata a Instagram, Vin Diesel ha scritto:

Tutti mi hanno chiesto se avrebbe fatto parte della mitologia di Fast and Furious. Devo dirvi che ci sarà per davvero. Ho scritto un ruolo per lui.

Insieme a Vin Diesel, torneranno per il gran finale Dwayne Johnson (Luke Hobbs), Jason Statham (Deckard Shaw), Jason Momoa (Dante Reyes), Jordana Brewster (Mia Toretto), Michelle Rodriguez (Letty Ortiz) e altri ancora. Nel mese di giugno Diesel aveva annunciato che il pubblico avrebbe ritrovato Brian O'Connor, il personaggio interpretato originariamente da Paul Walker. Non a caso Fast X: Part 2 si allontanerà dai capitoli più recenti che lo hanno preceduto per tornare alle origini. Il film verrà diretto, come Fast X, da Louis Leterrier, mentre a scrivere la sceneggiatura ci hanno pensato Christina Hodson e Oren Uziel.



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40 anni vergine, Kat Dennings ricorda il suo primo grande ruolo cinematografico: "Era tutto nuovo per me"

Oggi il nome di Kat Dennings è strettamente associato al successo di 2 Broke Girls, così come al suo ruolo nell’universo Marvel sin dai tempi di Thor. Inoltre, di recente, è apparsa da co-protagonista in Quell’uragano di figlia. Eppure, a distanza di anni, l’attrice ha ricordato il suo primo ruolo di spicco sul grande schermo e come ha affrontato quell’esperienza.

40 anni vergine, Kat Dennings ricorda il suo primo grande ruolo cinematografico e l’esperienza sul set: “Era tutto nuovo per me”

Forse non tutti sanno che il primo ruolo cinematografico di spicco di Kat Dennings al cinema risale al 2005 e si intitola 40 anni vergine. Prima di allora, era già apparsa in alcuni film come Nata per vincere nel 2004 e Down in the Valley nel 2005, ma è con 40 anni vergine che ha dato una spinta alla sua carriera.

Ai microfoni di People, ha riguardato delle vecchie foto della première di quel film: “Sembrano passati mille anni, invece sono 20”. Diretta da Judd Apatow, la commedia di successo ha scelto Steve Carell come protagonista ed interprete di Andy, un quarantenne introverso e particolarmente sfortunato con le donne. A popolare il cast anche Seth Rogen, Paul Rudd, Romany Malco, Elizabeth Banks, Catherine Keener, Leslie Mann e Nancy Carell, così come Kat Dennings, che ha interpretato la figlia del personaggio di Catherine Keener: “È così bella, divertente e meravigliosa”, ha ammesso.

L’attrice ha poi riflettuto sulla sua prima, grande esperienza cinematografica: “È stato il mio primo grande film in uno studio, quindi non potevo credere di essere lì. Ero molto nervosa, ma tutti erano così gentili e ricordo che l'atmosfera era tipo: 'Oh, aiuto io a far funzionare le cose', e poi è diventato un grande successo. Tutti sanno che Steve è una delle persone più gentili del mondo. È il migliore”. Ha poi riflettuto sullo stile di improvvisazione per cui era noto il cast: “Era tutto nuovo per me e ogni ripresa era completamente diversa, mi sedevo lì e pensavo: ‘Quelle non sono le battute’. E a volte la regista ti urlava una nuova battuta proprio prima del tuo turno, tipo: ‘Kat, dici questo invece… Bene, azione’”.



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sabato 13 dicembre 2025

I Fantastici 4, Jessica Alba affronta la scena "umiliante" 20 anni dopo

Sono trascorsi vent’anni da quando Jessica Alba ha interpretato la Donna Invisibile ne I Fantastici 4. Mentre l’MCU ha rilanciato la Prima Famiglia sul grande schermo scegliendo un’altra attrice per il ruolo di Sue Storm, Jessica Alba ha ricordato di recente una delle scene che ha definito “umiliante” da girare. Di quale si tratta?

I Fantastici 4, Jessica Alba racconta della scena “umiliante” che ha girato

A detta di Jessica Alba, interpretare Sue Storm non è stato piacevole al 100%. L’attrice ha ricordato che una delle scene inserite nel film de I Fantastici 4 ha generato in lei un certo imbarazzo tanto da definirla “umiliante”. La scena in questione vede Sue spogliarsi completamente durante il salvataggio sul ponte per poter essere completamente invisibile e superare la polizia senza essere scoperta. Ed è in quel frangente che appare sullo schermo con indosso soltanto biancheria intima.

In occasione del Red Sea Film Festival, Jessica Alba ha definito quel salvataggio sul ponte la sua scena “meno preferita” da girare in entrambi i film de I Fantastici 4. Provenendo da “una famiglia piuttosto conservatrice”, girare quella scena ha generato in lei ansia e si è rivelata essere un’esperienza profondamente negativa: “Ho pensato che fosse orribile. Era molto umiliante nella vita reale. Sono cresciuta in una famiglia piuttosto conservatrice e sono una persona piuttosto modesta. Ho temuto quella scena per settimane”.

Al tempo stesso, ha apprezzato molti aspetti della Donna Invisibile che ha interpretato: “Era una donna che ammiravo. Era molto materna e molto gentile, ma allo stesso tempo non si lasciava sopraffare; diceva sempre quello che pensava. Aveva una grande morale. Non importa chi sei, puoi ammirarla. Spesso, le donne in queste storie hanno bisogno di essere salvate da un uomo o dal cattivo, il problema della storia. Questo era allora. Ora è diverso”. All’attrice è stato chiesto se avesse avuto modo di imbattersi nella Sue Storm di Vanessa Kirby ne I Fantastici Quattro: Gli Inizi e ha ammesso di non aver avuto ancora l’occasione, ma desidera farlo con la sua famiglia: “Di solito guardo questi film con i miei figli”.



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Le Follie dell'Imperatore compie 25 anni: la storia segreta del classico Disney e del documentario sparito che la racconta

Nel dicembre del 2000 arrivava nelle sale americane Le follie dell'imperatore, nella lunga tradizione dei Walt Disney Animation Studios ancora oggi uno dei loro film più strani: la storia del viziato imperatore inca Kuzco, trasformato in lama per errore dalla strega Yzma e dal suo scagnozzo Kronk, educato però al rispetto del prossimo dal contadino Pacha. 25 anni dopo, l'umorismo scatenato, il ritmo travolgente e le trovate che sfondano la quarta parete lo hanno reso tanto un classico, quanto un film divisivo tra gli appassionati della casa: per qualcuno lo sberleffo e l'animazione slapstick lo avvicinano più alla tradizione warneriana che a quella disneyana. E in effetti, indagando dietro le quinte, non doveva andare così.

Kingdom of the Sun, il film che nessuno avrebbe mai visto

Reduce dal Re Leone, il regista Roger Allers avviò dopo il 1994 un progetto per un altro lungometraggio animato, immerso nella cultura degli Inca, intitolato Kingdom of the Sun. Il giovane pastore di lama Pacha (con la voce originale di Owen Wilson) si scambiava di posto con un suo gemello, un viziato imperatore (David Spade), incarnando con semplicità un buon governo, dalla parte della gente: il tutto conquistando il cuore di una ragazza che aveva sempre detestato il vero imperatore, e resistendo agli attentati della strega Yzma (Eartha Kitt), che trasformava l'imperatore in lama e inseguiva il segreto dell'eterna giovinezza. Nel 1997 il team Disney coinvolse Sting nella composizione di sei canzoni che avrebbero puntellato la storia, nel puro stile dei classici epici musical animati del Rinascimento Disney dei Novanta. Affiancato da Mark Dindal come co-regista, Allers era molto contento della proposta. Venne completato l'intero story reel del film, uno storyboard montato con una colonna sonora provvisoria, inframmezzato da pencil test, cioè sequenze animate a matita per alcuni momenti chiave, utili a delineare in modo chiaro la personalità dei protagonisti. C'è qualcosa che non vi torna? Le follie dell'imperatore ve lo ricordavate un po' diverso, no? Certo, perché, dopo la proiezione dello story reel, gli allora capi dello studio Thomas Schumacher e Peter Schneider lo demolirono pressocché in toto. Troppa carne sul fuoco, una storia che andava in tante direzioni diverse, un film che voleva essere troppi film contemporaneamente. Capita sempre in questa fase che diversi elementi di un cartoon siano modificati, ma - per la stessa ammissione delle persone coinvolte - non in modo così drastico. Kingdom of the Sun, così com'era, per i capi era da buttare.

Da Kingdom of the Sun a The Emperor's New Groove

Fu proposto allora di focalizzarsi su un solo tema: il raggiungimento della maturità, dall'egoismo all'apertura verso il prossimo. La storia venne sfrondata, eliminando l'influenza del "Principe e il Povero" e l'idea del gemello, concentrandosi sull'imperatore Kuzco trasformato in lama (sempre Spade), riprogettando Pacha da zero come uomo adulto e saggio, per contrasto. Fuori quindi Owen Wilson, entrò John Goodman come voce del simpatico pastore. In questo processo, si verificò tuttavia un terremoto più sensibile: specialmente dopo una prima revisione dello storyboard ad opera di Chris Williams (in seguito regista di Bolt, Big Hero 6 e Il mostro dei mari), il tasso di umorismo si alzò. Tanto. Troppo per Roger Allers, che non riconobbe più il progetto come suo, tanto che dolorosamente decise di lasciare il film tutto nelle mani di Dindal. Non fu l'unica defezione: nemmeno l'animatore Andreas Deja, sulle prime felicissimo di dar vita a una villain carismatica come Yzma nella prima versione, riusciva a ritrovarne il fascino in un personaggio buffonesco, che lasciò al collega Dale L. Baer.
A tempi di record, con una data d'uscita che si avvicinava, Mark Dindal iniziò ad assemblare un film tutto costruito sui personaggi, precisamente due coppie, buoni e cattivi, cioè Kuzco / Pacha e Yzma con l'assistente inetto Kronk. A doppiare la strega rimase Eartha Kitt, ma Kronk nacque solo in questa revisione del film, con la buffissima voce originale di Patrick Warburton.
Tutto in discesa a quel punto? Magari. Sting dovette accantonare l'orgoglio d'artista: le sue canzoni sarebbero state tutte cestinate, doveva scriverne adesso solo una per la storia e un'altra per i titoli di coda, in un registro diverso, per giunta quando stava ormai lavorando su un nuovo album e un nuovo tour. "Alla fine mi son detto: so anche fare l'artigiano, se serve, non è detto che debba dare proprio tutto me stesso a ogni progetto" - fu la riflessione dolcemara del cantautore. Sting però protestò per il finale previsto, dove Kuzco semplicemente costruiva il suo arrogante parco acquatico da un'altra parte: per lui contraddiceva la morale della storia, e fu accontentato con una modifica. Guai last minute anche per la colonna sonora, inizialmente affidata a Marc Shaiman, ma giudicata troppo "spiegona" per le scene: rimosso Shaiman, entrò John Debney, definitivo.
I capi adesso apprezzavano quello che vedevano, ma dovevano anche loro superare uno scoglio psicologico: lo studio Disney aveva mai presentato al pubblico un film così farsesco? E il pubblico si sarebbe mai affezionato a un protagonista nel primo atto della storia così sgradevole? Pazienza, il dado era tratto, il film almeno aveva un timone saldo.

Le follie dell'imperatore, il classico suo malgrado

Ma come sappiamo tutto ciò che vi abbiamo raccontato? Pure voci? No. La moglie di Sting, Trudie Styler, fu coinvolta per realizzare un backstage di Kingdom of the Sun, salvo poi trovarsi a testimoniare la tempesta che vi abbiamo raccontato, ricavandone con John-Paul Davidson il documentario The Sweatbox (il titolo si riferisce alla prima cabina in cui Disney rivedeva i giornalieri dei cartoon, senz'aria condizionata). Presentato ai festival, questo lavoro è stato però comprato dalla Disney solo per farlo sparire. Certo, qualcuno nel documentario ogni tanto lancia qualche improperio colorito non proprio "disneyano", ma è un peccato vergognarsi di quello che successe: si evince un enorme rispetto reciproco in ogni circostanza, senza contare che aver partorito un cartoon così coerente, superando il disastro iniziale, è un monumento alla professionalità dello studio. Pensando alla franchezza molto simile del (bellissimo) backstage a puntate Frozen II - Dietro le quinte, disponibile su Disney+ e altrettanto duro e problematico, sarebbe bello che si riconsiderasse oggi la disponibilità di The Sweatbox. La creazione artistica non è un processo lineare: quella collettiva ancor meno. Le difficoltà potranno far paura agli azionisti, per noi spettatori e spettatrici aggiungono solo fascino all'esperienza.
Le follie dell'imperatore non vinse Oscar (solo una candidatura di rito per "My Funny Friend and Me" di Sting) e incassò nel mondo più o meno 170 milioni di dollari, per un budget stimato di 100: flop. La Pixar aveva già avviato la rivoluzione dell'animazione in CGI, la tecnica 2D tradizionale a mano libera era al tramonto a Hollywood, il Rinascimento Disney era agli sgoccioli. Ma il film è cresciuto nel cuore di chi gli diede una chance allora e continua a scoprirlo oggi: scatenato come pochi, fu anche benedetto da una versione italiana tra le migliori mai realizzate. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu come Kuzco e Kronk vengono messo in ombra, non perché i due non siano perfetti ed esilaranti, ma solo perché a interpretare Yzma c'è una titanica Anna Marchesini: questo film è la vera impronta cinematografica che in carne e ossa non ha mai lasciato. Da applausi.



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venerdì 12 dicembre 2025

Supergirl, Milly Alcock ha anticipato un importante cameo nel prossimo film del DCU

Supergirl ha introdotto la nuova avventura di Kara Zor-El attraverso il primo trailer ufficiale condiviso dai DC Studios e Warner Bros. Ad interpretare l’eroina kryptoniana è Milly Alcock, attrice nota ai più per aver recitato in House of the Dragon e che molto presto offrirà un prezioso contributo al DCU messo in piedi da James Gunn e Peter Safran. Oltre al primo trailer, Milly Alcock di recente avrebbe confermato un cameo interessante in Supergirl.

Supergirl, Milly Alcock anticipa un cameo particolarmente atteso dai fan

Prima di Supergirl, il DCU di James Gunn ha proposto al cinema Superman interpretato da David Corenswet. Primo film in assoluto della nuova era DC, Superman ha ottenuto grandi successi al botteghino e si spera che Supergirl possa replicarne l’esempio. Nel frattempo, Milly Alcock si sta preparando al suo grande debutto da eroina al cinema e ha anticipato che una delle scene più complicate da girare in Supergirl ha coinvolto un’altra star già introdotta nel DCU.

La star in questione è proprio David Corenswet: ciò significa che anche Superman avrà il suo cameo di cortesia in Supergirl, restituendo il favore alla cugina apparsa per pochi secondi nel suo film. In un’intervista con GamesRadar+, Milly Alcock ha ammesso che la scena più difficile da girare ha coinvolto David Corenswet perché hanno dovuto parlare in kryptoniano: “È stato… Era con Superman. Non indossavo il completo e parlavo… una lingua diversa. Sì, quel giorno è stato davvero impegnativo, c’erano circa 2 gradi e si è tuffato in acqua. Sì, è stata una giornata dura. Tutta la scena è stata girata in kryptoniano”.

Il coinvolgimento di Superman non dovrebbe stupire, essendo entrambi parenti dotati di abilità straordinarie sulla Terra. Inoltre Supergirl potrebbe approfondire di più le dinamiche della Casa degli El, motivo per cui il cameo di Kal-El non dovrebbe sorprendere. Il film ha fissato una data d’uscita per il 25 giugno 2026 e non è chiaro quali altri personaggi del DCU coinvolgerà.



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Super Mario Galaxy, un nuovo teaser trailer mostra l'ira di Bowser Jr.

Mario e Luigi dovranno vedersela con un altro membro della famiglia di Bowser. Dopo aver trionfato in Super Mario Bros – Il Film, i due fratelli dovranno vedersela con il figlio erede del villain in questione, sulle tracce del padre e disposto a tutto pur di liberare Bowser, come mostrato nel nuovo teaser condiviso in occasione dei Game Awards 2025.

Super Mario Galaxy, la nuova clip ai Game Awards mostra l’attacco di Bowser Jr

Si intitola Super Mario Galaxy il sequel cinematografico diretto di Super Mario Bros – Il Film e che riporterà l’amatissimo protagonista di Nintendo ancora una volta sullo schermo. Come mostrato nel nuovo teaser, pubblicato in occasione dei Game Awards 2025, Mario e Luigi dovranno occuparsi di Bowser Jr, il figlio di Bowser intenzionato a liberare suo padre. Ne segue una breve lotta, che coinvolge non solo Mario, ma anche suo fratello Luigi.

Per quanto breve, la clip in questione ha offerto una dose di azione che ha entusiasmato i fan. Come mostrato nel precedente trailer, sappiamo che Bowser è prigioniero di Mario e dei suoi amici. È stato rimpicciolito e rinchiuso in un piccolo castello all’interno della fortezza di Peach ed è proprio lì che piomba suo figlio, armato fino ai denti e intenzionato a riportare suo padre a casa. Luigi tenta di smorzare la tensione, introducendosi con educazione, ma Bowser Jr non ha alcun interesse per i convenevoli e si scaglia rapidamente verso Mario con la sua arma. Lo scontro termina, quantomeno nella clip, con l’intervento di Luigi che scaglia una ginocchiata al nuovo nemico.

Il cast originale di Super Mario Galaxy riporta alcuni nomi già presenti nel primo film come Chris Pratt che riprende la voce di Mario, Anya Taylor-Joy nuovamente come Peach e Charlie Day che presta la sua voce a Luigi. Bowser è ancora una volta Jack Black, mentre la voce originale di Bowser Jr è quella di Benny Safdie. Brie Larson figura tra le novità come voce di Rosalina. La data d’uscita di Super Mario Galaxy è stata fissata per il 3 aprile 2026: riuscirà a replicare il successo al botteghino del precedente film?



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giovedì 11 dicembre 2025

Street Fighter introduce i suoi combattenti in un primo teaser trailer e poster ufficiali

L’attesa è giunta al termine. In occasione dei Game Awards 2025, Street Fighter ha finalmente offerto al pubblico un primo sguardo ai suoi protagonisti combattenti, attraverso un breve teaser trailer d’introduzione e i primi poster ufficiali destinati ad ogni singolo personaggio.

Street Fighter, ai Game Awards rivelati il primo teaser trailer e i poster di tutti i combattenti coinvolti nel live action

Tratto dall’omonimo popolare videogame, Street Fighter è di ritorno al cinema con un adattamento live action che ha rivelato di più attraverso un primo teaser trailer che ha introdotto per sommi capi tutti i personaggi coinvolti. Dura appena 45 secondi, ma non rinuncia di certo all’azione: ogni personaggio è impegnato in una lotta.

Durante i Game Awards, sono stati condivisi anche i poster di 17 personaggi offrendo uno sguardo più approfondito a ciascuno di loro. Andrew Koij interpreta Ryu, Noah Centineo è Ken Masters, Callina Liang è Chun-Li, Roman Reigns è Akuma e Mel Jarnson è Cammy. David Dastmalchian è M. Bison, Jason Momoa è Blanka, Cody Rhodes è Guile, Curtis 50 Cent Jackson è Balrog, Orville Peck è Vega, Andrew Schulz è Dan Hibiki e Vidyut Jammwal è Dhalsim. E ancora il cast di Street Fighter può contare su Hirooki Goto che interpreta E.Honda, Olivier Richters che è Zangief, Rayna Vallandingham nel ruolo di Juli, Eric André che interpreta Dan Sauvage, Alexander Volkanovski che interpreta Joe e Kyle Mooney che interpreta Marvin.

Diretto da Kitao Sakurai, il nuovo progetto live action è ambientato nel 1993 e segue gli ex combattenti di Street Fighter Ryu e Ken catapultati ancora una volta in combattimento quando la misteriosa Chun-Li li recluta per il prossimo Torneo Mondiale dei Guerrieri. Ma dietro quella battaglia furiosa si cela una cospirazione mortale che li costringe ad affrontarsi tra di loro, compresi i demoni del passato. Il live action ha definito una data d’uscita per il 16 ottobre 2026. Per combattere l’attesa, ecco i poster di tutti i personaggi principali:



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Stasera in TV: Film da vedere Giovedì 11 Dicembre, in prima serata

Stasera in TV, Giovedì 11 Dicembre 2025: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Black Panther 3, svelato l'anno di uscita del prossimo film del MCU

Non manca poi molto al ritorno del Wakanda, almeno stando alle recenti dichiarazioni di Ryan Coogler. Il regista, che ha accompagnato Black Panther sin dal suo debutto sul grande schermo nel Marvel Cinematic Universe, ha confermato che tornerà molto presto ad occuparsi del regno in questione. Il New York Times ha anche condiviso la finestra d’uscita del prossimo capitolo, il terzo per l’esattezza.

Black Panther 3, confermata la finestra d’uscita del prossimo film

I Marvel Studios sono attualmente focalizzati sui diversi progetti corali che approderanno sul grande schermo, da Avengers: Doomsday in arrivo a dicembre 2026 fino ad Avengers: Secret Wars. Nel frattempo, però, gli Studios non hanno dimenticato gli altri progetti inseriti in calendario come ad esempio Black Panther 3, la cui finestra d’uscita è stata recentemente rivelata. Secondo un nuovo report emerso dal New York Times, il terzo capitolo ambientato nel Wakanda dovrebbe raggiungere le sale per il 2028, salvo imprevisti.

Al regista Ryan Coogler, poi, è stato chiesto se stesse già riflettendo sulla sua carriera dopo il terzo film in casa Marvel e la sua risposta è stata la seguente: “A dire il vero, sì. L’immagine che mi viene in mente è quella di un prato verde con la nebbia nella Bay Area, e l’alba. È quello che vedo dopo quel film, perché sembra un terreno aperto, un’opportunità da esplorare”. In merito a Black Panther 3, ha poi aggiunto: “Sono così entusiasta di quel film”. Qualora i Marvel Studios dovessero preservare la data suggerita, Black Panther 3 tornerà al cinema dopo la fine della Multiverse Saga.

Nel frattempo alcuni personaggi del Wakanda appariranno in altri progetti: è il caso di Letitia Wright e della sua Shuri, diventata la nuova Pantera Nera dopo quanto accaduto in Wakanda Forever e inserita nel cast corale di Avengers: Doomsday e anche di Avengers: Secret Wars. In merito al terzo film di Black Panther, la trama risulta attualmente sconosciuta. L’unico dettaglio emerso da tempo riguarderebbe il coinvolgimento di Denzel Washington.



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mercoledì 10 dicembre 2025

Il Maestro e Margherita: Johnny Depp produttore e forse protagonista del primo film in inglese dal libro di Bulgakov

Johnny Depp ha deciso di imbarcarsi in un progetto piuttosto ambizioso di cui sarà certamente produttore e nel quale potrebbe recitare: la prima trasposizione cinematografica in lingua inglese di uno dei romanzi più belli di sempre: "Il Maestro e Margherita" di Mikhail Bulgakov, considerato un classico della letteratura russa. Il film, che ancora non ha un regista, verrà prodotto dalla IN.2 Film di Depp, e a darne notizia è stato lo stesso attore nel corso del Red Sea Film Festival, che si svolge in Arabia Saudita. Le riprese dovrebbero cominciare nella seconda metà del 2026 e al momento non si conoscono i nomi dei probabili interpreti.

Il Maestro Margherita: il romanzo e la trama del film

"Il Maestro e Margherita" è stato pubblicato postumo tra il 1966 e il 1997 in una versione censurata, ma Bulgakov lo aveva scritto fra il 1928 e il 1940. Fortunatamente, una versione clandestina dell'opera, che includeva le parti eliminate dalla censura, fu data alle stampe nel 1967 a Francoforte, permettendo al mondo di conoscere il testo. Ispirato dal "Faust" di Goethe, "Il Maestro e Margherita" è un libro complesso e denso di temi e significati: l’arbitrarietà del potere assoluto, l’amore, il tradimento, la libertà dello spirito. IL romanzo si muove fra la commedia e la satira, una satira feroce, in particolare contro l'élite letteraria e intellettuale dell'epoca.

Ecco cosa si legge nella sinossi ufficiale del film prodotto da Johnny Depp:

Ambientato fra la Mosca degli anni Trenta, in cui fa ritorno il diavolo con il suo gatto parlante per scatenare il caos contro i cittadini corrotti, e la Gerusalemme dei tempi di Ponzio Pilato, Il Maestro e Margherita è un racconto fantastico e satirico sull'amore, la libertà artistica e l'eterna battaglia fra il bene e il male. Una terza storia narra di uno scrittore che cerca di affermarsi e della sua amante, Margherita, che farebbe di tutto per salvarlo dal regime totalitario. Il risultato è un racconto pieno di humour nero e incredibilmente fantasioso, caratterizzato da un’ inesauribile energia, un profondo significato filosofico e una ribellione spirituale, un'opera incredibilmente attuale che si traduce in un invito senza tempo a ricordare il potere che l'arte ha di mettere alla prova, illuminare e di resistere.

Se Johnny Depp dovesse interpretare uno dei personaggi principali della nuova versione per il grande schermo de "Il Maestro e Margherita", tornerebbe a un ruolo da protagonista a 8 anni di distanza da Animali Fantastici 3, in cui era il temibile Grindelwald. L'attore si prepara comunque a un grande ritorno al cinema. Lo vedremo al fianco di Penelope Cruz nell'action thriller di Mark Webb Day Drinker e forse nei panni di Ebenezer Scrooge nell'adattamento di "Canto di Natale" di Charles Dickens diretto da Ti West.



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2 cuori e 2 capanne: il trailer del film con Edoardo Leo e Claudia Pandolfi

I protagonisti sono due interpreti molto amati dal pubblico. Alla regia c'è uno dei più apprezzati autori di commedie degli ultimi anni. La storia è quella piuttosto universale, quella di due che sono diversissimi tra loro, eppure destinati a stare insieme. Parliamo di 2 cuori e 2 capanne, il nuovo film di Massimiliano Bruno con Edoardo Leo e Claudia Pandolfi che arriverà al cinema dal 22 gennaio grazie a Vision Distribution, di cui di seguito vi mostriamo il trailer e il poster ufficiali.
Questa la trama:

Alessandra e Valerio non potrebbero essere più diversi. Lei è una brillante e amatissima insegnante di liceo, libera e indipendente. Lui è appena diventato preside, quarantenne scanzonato, ma rigoroso e tradizionalista. Le loro strade si incrociano per caso su un tram: uno scontro accidentale che fa scintille. Passione fulminea, notte travolgente. Ma il bello deve ancora venire: il giorno dopo si rendono conto di lavorare nella stessa scuola. E non è tutto, nei mesi successivi Alessandra scopre di essere incinta. Di Valerio. Che fra l’altro le aveva giurato di essere sterile. Costretti a convivere sotto lo stesso tetto scolastico, dovranno fare i conti con una situazione del tutto imprevista che li costringerà a confrontarsi. Riusciranno una femminista convinta e un maschilista inconsapevole a trovare un punto d’incontro?
Una commedia romantica e attuale che ribalta i ruoli e rompe gli schemi per confermare che non ci sono regole in amore.

2 cuori e 2 capanne è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. Una produzione Italian International Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky e con Disney+. Oltre che regista Massimiliano Bruno è anche autore del soggetto e della sceneggiatura insieme a Andrea Bassi, Damiano Bruè e Lisa Riccardi. Accanto ai due protagonisti Claudia Pandolfi e Edoardo Leo completano il cast Gian Marco Tognazzi, Giorgio Colangeli, Benedetta Tiberi, Francesca Alati, Marco Quaglia, Federica Cifola, Alessia Barela, Francesca Figus, Giulia Mei, Jekesa, Aleph Viola, Betti Pedrazzi e - nel ruolo di loro stessi - Carolina Crescentini, Valerio Lundini, Daniele Silvestri.
Ecco trailer e poster di 2 cuori e 2 capanne:




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Dislessico Famigliare: Giampaolo Morelli e Gloria Bellicchi raccontano la loro famiglia per 3 quarti neurodivergente

"Sono Gloria Bellicchi, 'neurotipica', e vivo a Roma con tre dislessici, altresì detti 'neurodivergenti'. Uno l'ho scelto come compagno alcuni lustri orsono, gli altri due li ho partoriti, il primo nell'agosto del 2016 e il secondo nello stesso mese del 2013".
Comincia più o meno così, perché in realtà siamo a pagina 3, il libro di Giampaolo Morelli e Gloria Bellicchi "Dislessico Famigliare - Cronache (s)connesse di una famiglia straordinariamente normale" (edito da Sperling & Kupfer) che abbiamo avuto il piacere di leggere, anzi di divorare in una sola giornata. Siamo dislessici? No. Abbiamo figli con uno o più Disturbi Specifici dell'Apprendimento (di cui la dislessia fa parte)? No. La verità è che ci siamo appassionati al racconto di due genitori alle prese con una "diversità" che non è affatto una disabilità ma una maniera differente di decodificare la realtà, una "caratteristica", come la chiama lo stesso Morelli, che soprattutto negli anni della scuola può portare un giovane o giovanissimo studente a sentirsi meno intelligente, bravo e capace degli altri, e quindi triste, ansioso e arrabbiato. È successo prima di tutto a Giampaolo - che non ha avuto una diagnosi di DSA durante l'infanzia e l'adolescenza - ed è accaduto anche ai piccoli Gianmarco e Pier Maria, a cui però è stato insegnato che esiste un altro modo per leggere, scrivere e per superare lo scoglio dei calcoli matematici. "Dislessico Famigliare" però è molto altro. Certamente si tratta di un "diario di viaggio", iniziato nell'annus horribilis del Covid e articolato in tappe che i genitori di bambini con il DSA conoscono bene: prima visita da un neuropsichiatra, test per la dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia e disprassia, rilascio del certificato del DSA, Piano Didattico Personalizzato e così via. A questa rocambolesca disavventura si aggiungono le riflessioni di Gloria, mamma dolce e accudente che ogni giorno si imbarca nella pantagruelica impresa di aiutare i figli a fare i compiti e che ammette, con una sincerità disarmante, le sue difficoltà, la sua frustrazione e i tanti momenti di incertezza che ha vissuto. Nelle pagine di Giampaolo, punteggiate di ironia e autoironia, leggiamo invece l'amara consapevolezza che certe insicurezze non passano mai e con il tempo possono trasformarsi in depressione. È la prima volta che l’attore e regista si mette così a nudo, e se lo fa è perché ci sono ancora troppi genitori atterriti dalla dislessia dei propri figli. "Dislessico Famigliare" non è tuttavia un libro consolatorio o che minimizza i vari Disturbi Specifici dell'Attenzione. Piuttosto si tratta di un testo "militante", e cioè che prende una posizione, nella fattispecie contro la scuola, troppo spesso inadeguata alle necessità degli studenti con DSA.

Diviso in capitoli in cui ogni paragrafo è una scoperta, "Dislessico Famigliare" è anche un ottimo manuale di istruzioni, un vademecum, una guida che spiega cosa fare, in caso di dislessia, e quindi a chi rivolgersi, cosa dice la legge e quali associazioni esistono, a partire dall'Associazione Italiana Dislessia. Ci sono inoltre preziosi consigli su come aiutare i bambini dislessici a studiare una pagina, a memorizzarla e a ripeterla, sempre partendo dall'esperienza di Giampaolo, Gloria, Gianmarco e Pier Maria.

"Dislessico Famigliare", infine, è un invito ad accettare e abbracciare il caos e l'imperfezione, l'imprevedibile e una velocità di pensiero che può sfociare nel genio e nella creatività ma anche in una normalità altra che spaventa solo perché la società ci vuole tutti uguali. E invece non siamo tutti uguali: ogni individuo è unico, e nella sua unicità sta la ricchezza che può portare in questo nostro mondo sempre più frastornato.

La foto di Giampaolo Morelli è di Fabrizio Cestari, quella di Gloria Bellicchi di Alessandro Pensini



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martedì 9 dicembre 2025

I migliori film in streaming del "mattatore" Kenneth Branagh, che compie oggi 65 anni.

Compie oggi 65 anni il grande Kenneth Branagh, artista a tutto tondo che ha scritto pagine fondamentali di cinema britannico e più in generale internazionale. Grande traduttore di William Shakespeare per il grande schermo, Branagh ha anche sviluppato nel cosro degli anni collaborazioni eccellenti con altri registi come Robert Altman, Christopher McQuarrie e non ultimo Christopher Nolan. Ecco per voi i cinque film in streaming da lui diretti e/o interpretati che non potete mancare. Buona lettura.

Cinque film in streaming diretti e/o interpretati da Kenneth Branagh, il quale compie oggi 65 anni

  • Molto rumore per nulla
  • Hamlet
  • Dunkirk 
  • Assassinio sull’Orient Express 
  • Belfast 

Molto rumore per nulla (1993)

Dopo il grande successo di Enrico V quattro anni prima, con tanto di nomination all’Oscar come miglior attore e regista, Branagh riporta al cinema la commedia di Shakespeare come una ventata d’aria fresca golosa e irresistibile. Vi partecipano con enorme impegno Denzel Washington, Keanu Reeves, Robert Sean Leonard, Michael Keaton e l’allora moglie Emma Thompson. Molto rumore per nulla si rivela un altro enorme successo di critica e pubblico, e in maniera assolutamente meritata. Il film è un tripudio di energia e ottimismo, supportato da una regia efficacissima e un gruppo di attori che lavorano come a teatro. Davvero ti apre il cuore. Disponibile su CHILI, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Hamlet (1996)

Non ce ne vogliano gli amanti dell’Amleto di Laurence Olivier, ma questo è secondo noi il miglior adattamento cinematografico mai realizzato, in particolar modo la versione estesa che dura sulle quattro ore. Branagh interpreta la tragedia in maniera spavalda e insieme precisa, tratteggiando un protagonista psicologicamente complesso, riempiendolo con una prova dal carisma indiscutibile. In Hamlet poi ci sono Kate Winslet, Jack Lemmon, Judi Dench, Robin Williams, Julie Christie, Billy Crystal. Insomma, che più ne ha più ne metta. Film torrenziale, ispirato, fantastico da vedere grazie a una messa in scena a dir poco accurata. Nomination all’Oscar per l’adattamento, costumi, scenografie e musiche. E miglior film, regia e una manciata di attori? Mah…Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Dunkirk (2017)

Lo stupendo teorema cinematografico messo in scena da Christopher Nolan e applicato alla Seconda Guerra Mondiale offre a Branagh un ruolo di contorno di quelli destinati a rimanere impressi nella memoria. Dunkirk possiede una geometria interna di incredibile fattura, un film dove la visione supera qualsiasi altro elemento. Da segnalare anche la grande prova di Tom Hardy sempre a supporto. Film corale che vince tre premi Oscar tecnici e sfiora quelli per il film e la regia, che avrebbe probabilmente meritato. Notevole esempio di film di guerra. Bellissimo non soltanto da vedere, ma da esperire in toto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Assassinio sull’Orient Express (2017)

La messa in scena di Assassinio sull’Orient Express è fin troppo mainstream, lo possiamo concedere, ma il lavoro psicologico sul personaggio è assolutamente riuscito. Branagh interpreta Poirot come un personaggio tragico, costretto a cercare la verità perché impossibilitato ad accettare il dubbio. Accanto a lui un cast pazzesco, che comprende Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe, Penélope Cruz, Judi Dench. Enorme successo di pubblico, critica che ha storto un pochino il naso, ma a sproposito. A noi è piaciuto molto, soprattutto grazie al suo ipnotico protagonista col baffo superbo. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW, Disney +.

Belfast  (2021)

Racconto autobiografico di una città divisa dal conflitto, vitale nella sua radice proletaria, piena di personaggi corposi e storie di ordinaria saggezza cittadina. Con Belfast Kenneth Branagh realizza il suo film certamente più personale, e lo fa in un bianco e nero ricchissimo di sfumature. Oscar per la miglior sceneggiatura originale, nomination per film, regia, attore e attrice non protagonisti (Ciaran Hinds e Judi Dench) e altri tecnici. Film ispirato, commovente a tratti, leggermente prevedibile in altri. Operazione nostalgia senza dubbio sincera, che ha meritato il proprio successo. Arriva per Branagh la statuetta della consacrazione come autore, ma davvero non ce n’era alcun bisogno…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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L'Uovo dell'Angelo, in esclusiva una clip del capolavoro anime di Mamoru Oshii

Possiamo mostrarvi in esclusiva una sequenza dell'affascinante, visionario L'Uovo dell'Angelo: l'anime di Mamoru Oshii compie 40 anni ed è nelle sale italiane fino al 10 dicembre.

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Heroes International Film Festival: inizia oggi la 6ª edizione del "festival delle maestranze"

Debutta a Roma, oggi 9 dicembre (e proseguirà fino all'11), la 6ª edizione dell'Heroes International Film Festival, un evento dedicato alle relazioni tra il Cinema, lo Storytelling, le Arti Visive, gli effetti digitali e sonori. Ormai noto come il “festival delle maestranze”, Heroes è un appuntamento che rappresenta un punto di riferimento essenziale per le associazioni di settore, per gli studenti di cinema e arte, per i professionisti e gli artisti al lavoro nell’industria cinematografica e televisiva. La formula del festival comprende: una line-up di anteprime nazionali di lungometraggi “di genere”; un concorso internazionale per cortometraggi d’autore e d’accademia, giudicati da una giuria internazionale; una film school con masterclass e workshop a cura di artisti e professionisti internazionali e nazionali sulle discipline artistiche, creative e tecniche del prodotto audiovisivo e interattivo; un premio per giovani talenti e grandi maestri italiani del cinema e della serialità; uno spazio eventi e performance dedicate al rapporto tra film e arti visive e uno spazio scouting con portfolio review e pitching sessions per giovani talenti. Il tema di quest'anno è attualissimo: "Cinema, Videogame e Intelligenza Artificiale".

Il focus sulle nuove professioni delle Arti Visive e dell’Audiovisivo è affrontato con: 
-    Masteclass con professionisti e artisti italiani e internazionali
-    Proiezioni in anteprima nazionale di lungometraggi e cortometraggi
-    Celebrazioni, Premiazioni e Panel

Heroes: i protagonisti dell'edizione 2025

Tra i protagonisti della 6° edizione di Heroes IFF: Alex Rebb (Final Fantasy), Jeorge Valle Hurtado (Avatar, Lord of the Rings), Isabelle Caillaud (Ocean’s Twelve, Rome, The Aeronauts), Gigi Cavenago (Love, Death & Robot / Orfani), Tecla Zorzi (Il migliore dei mali, Monster (3a stagione), Hanno ucciso l’uomo ragno. La vera storia degli 883, Mixed by Erry), Lucia Borgognoni (La stoffa dei sogni, Star Wars. La minaccia fantasma, Spiderman: Far from Home, La versione di Barney), Anastasia Tolea (Assassin’s Creed Mirage), Jacopo Reale (Love at first sight, In the trap, Pino Daniele: nero a metà) e Tiziano Palumbo (Secret Level, Call of Duty Black Ops 6).

Informazioni utili

L’iscrizione dà accesso a tutte le attività previste nell’arco della giornata (ore 9:30 inizio attività, ore 14.30 termine delle attività): masterclass, incontri tematici e proiezioni dedicate a produzioni live action e d’animazione. Le attività sono a numero limitato. La partecipazione di studenti e docenti è gratuita e l’accesso garantito su prenotazione, fino a esaurimento posti. Heroes International Film Festival si svolge a Roma, dal 9 all'11 dicembre, presso il The Space Cinema - Moderno Roma, P.za della Repubblica 43/45. Per il programma completo, è consultabile il sito ufficiale heroesfilmfest.com



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lunedì 8 dicembre 2025

Giornate di Cinema: i prossimi film Wanted Cinema, da Willie Peyote - Elegia Sabauda a Urchin

La 48ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema è iniziata a Sorrento e proseguirà fino al 4 dicembre, con un fitto calendario di proiezioni, anteprime, incontri e momenti di formazione tra l’Hilton Sorrento Palace e il Cinema Teatro Tasso. L’evento, promosso dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA, si conferma uno degli appuntamenti più rilevanti per l’industria cinematografica italiana, realizzato anche grazie al contributo di ACEC e al sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e della SIAE.

Wanted Cinema è una casa di distribuzione con sede a Milano il cui obiettivo è dedicarsi "a un cinema di ricerca e 'ricercato', per chi da un film si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento", per usare le stesse parole con cui la società descrive se stessa sul sito ufficiale. Con la scelta di film, l'intento è quello di affrontare argomenti scomodi, dando spazio a storia che abbiano davvero qualcosa da dire, contro le logiche omologanti della legge di mercato.
A Sorrento, Wanted Cinema ha presentato il listino di titoli che distribuirà nei cinema nei prossimi mesi. Qui sotto l'elenco dei film e più in basso l'intervista con Beatrice Moia, Responsabile Marketing.

  • Willie Peyote - Elegia Sabauda (al cinema dal 19 al 21 gennaio 2026)
    Regia: Enrico Bisi
    Cast: Guglielmo Bruno (aka Willie Peyote)
  • Coesistenza, col cavolo! (al cinema dal 26 al 28 gennaio 2026)
    Regia: Amber Fares
    Cast: Noam Shuster-Eliassi
  • Miroirs No. 3 (al cinema dal 29 gennaio 2026)
    Regia: Christian Petzold
    Cast: Philippe Froissant, Paula Beer, Barbara Auer, Matthias Brandt, Enno Trebs
  • Più grande del cielo (al cinema dal 9 al 11 febbraio 2026)
    Regia: Valerio Jalongo
    Cast: Sasha Waltz, Antonio Damasio, Refik Anadol
  • Homebound (al cinema dal 26 febbario 2026)
    Regia: Neeraj Ghaywan
    Cast: Ishaan Khatter, Janhvi Kapoor, Reem Shaikh
  • Cutting Through Rocks (al cinema dal 5 al 11 marzo 2026)
    Regia: Mohammadreza Eyni, Sara Khaki
    Cast: Sara Shahverdi
  • The Wonderers (al cinema dal 26 marzo 2026)
    Regia: Vaughn Stein
    Cast: Bella Thorne, Mel Gibson
  • Urchin (al cinema dal 16 aprile 2026)
    Regia: Harris Dickinson
    Cast: Frank Dillane, Amr Waked, Murat Erkek, Megan Northam
  • Love Me Tender (al cinema dal 30 aprile 2026)
    Regia: Anna Cazenave Cambet
    Cast: Vicky Krieps, Monia Chokri, Viggo Ferreira-Redier, Antoine Reinartz
  • The Chronology of Water (al cinema da maggio 2026)
    Regia: Kristen Stewart
    Cast: Imogen Poots, Thora Birch, Jim Belushi, Tom Sturridge
  • Agent of Happiness - Il Bhutan e la felicità (al cinema da maggio 2026)
    Regia: Arun Bhattarai, Dorottya Zurbó
    Cast: Amber Kumar Gurung, Guna Raj Kuikel


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Supergirl, il primo teaser anticipa quando uscirà il primo trailer

Quando Supergirl tornerà sul grande schermo, lo farà con le fattezze di Milly Alcock, attrice ben nota al pubblico di House of the Dragon che in questo caso si cimenterà in un primo, grande ruolo di spicco cinematografico. Scelta da James Gunn per interpretare la cugina di Kal-El, Milly Alcock è apparsa già nel DCU, merito del cameo inserito in Superman. Ora, stando ad un nuovo aggiornamento da parte degli Studios, pare che l’attesa sia quasi giunta al termine per Supergirl: ecco a quando il primo trailer del film.

Supergirl, un nuovo teaser anticipa l’uscita del trailer: a quando?

La cugina di Kal-El sta per tornare al cinema. Dopo il brevissimo cameo in Superman, Kara Zor-El avrà l’opportunità di approfondire la sua storia in un film tutto suo che si collegherà al più ampio DCU in fase di costruzione da parte di James Gunn e Peter Safran. Per combattere l’attesa, gli Studios hanno condiviso un brevissimo teaser in cui annunciano il debutto del primo trailer di Supergirl, previsto nel corso della settimana.

Nel video in questione, della durata di appena nove secondi, appare una Kara imperturbabile, seduta in una sorta di stazione nel bel mezzo del nulla in attesa di qualcosa o qualcuno. Indossa grossi occhiali da sole ed un trench, mentre attende l’astronave che dall’alto si avvicina sempre più. Il teaser suggerisce l’uscita del trailer entro questa settimana e, come riporta ComicBook, si vocifera che possa arrivare entro giovedì 11 dicembre.

Ad oggi i DC Studios non hanno rivelato moltissimo sulla trama del film: Kara Zor-El tornerà sullo schermo in una versione più oscura e complicata rispetto alle precedenti e sarà impegnata in una missione intergalattica. Mentre festeggia il suo 21esimo compleanno, Kara affiancherà Ruthye Marye Knoll in una missione di vendetta. Non è chiaro se apparirà anche David Corenswet nelle vesti di Superman, ricambiando il favore del cameo.



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domenica 7 dicembre 2025

Wicked: Parte Due, perché Elphaba non apprezza Dorothy? L'indizio

Wicked: Parte Due ha concluso la storia di Glinda ed Elphaba, ma al tempo stesso ha suggerito anche ulteriori dettagli in merito ai personaggi de Il mago di Oz. Del resto, Wicked è nato come un suo prequel e, essendo ambientato nello stesso Regno magico, ha potuto approfondire altre storie parallele come quella di Elphaba: com’è diventata la Malvagia Strega dell’Ovest e perché, ad esempio, non andava d’accordo con Dorothy. Seppur la loro tensione sia palpabile nel classico del 1939, in Wicked: Parte 2 è stato suggerito anche ulteriore contesto al loro conflitto.

Wicked: Parte 2 suggerisce un piccolo dettaglio che evidenzierebbe la tensione tra Elphaba e Dorothy

In Wicked: Parte Due, Glinda effettua una scelta che indispettisce non poco Elphaba: dona a Dorothy le scarpette d’argento di Nessa, la sorella di Elphaba. Un aggravante, se si considera che è proprio la casa di Dorothy a spazzare via quella di Nessa, uccidendola. E il fatto che Glinda abbia ceduto le scarpe di Nessa con così tanta facilità ad una perfetta sconosciuta ha infierito non poco sul contrasto tra i due personaggi. Elphaba avverte una sorta di tradimento emotivo nei confronti di quella che un tempo è stata una sua cara amica e, seguendo il punto di vista di Elphaba, Dorothy è entrata in possesso dell’unica cosa rimastale di sua sorella.

Wicked: Parte 2, però, ha aggiunto una ragione ancor più profonda dietro l’antipatia di Elphaba per Dorothy. A differenza del film Il mago di Oz, il prequel mostra Dorothy arrivare alla Città di Smeraldo percorrendo la strada di mattoni gialli con Toto al guinzaglio. Un dettaglio che non è passato inosservato, perché si collegherebbe direttamente alla visione del mago sugli animali e alla battaglia di Elphaba, intenzionata a smascherare il Mago e a liberare gli animali dalla sua tirannia. Vedere Toto al guinzaglio potrebbe aver indispettito ancor di più Elphaba. Anche se è chiaro che Dorothy non ha intenzione di fare del male al suo amico a quattro zampe, il fatto che sia tenuto al guinzaglio potrebbe non aver fatto colpo sulla Strega. Si tratta in ogni caso di un motivo molto sottile che evidenzia ancor di più le posizioni opposte dei due personaggi.



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Elizabeth Olsen, le sorelle Mary-Kate e Ashley "costrette" a sostenere la sua carriera d'attrice

Prima ancora di Elizabeth Olsen, le sorelle gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen hanno rubato la scena in quel di Hollywood. Hanno iniziato come attrici bambine conquistando rapidamente il grande schermo ma, con il tempo, hanno preferito allontanarsi dal mondo della recitazione concentrandosi su altri progetti (ad oggi guidano il loro brand fashion The Row). Per Elizabeth Olsen non è stato facile costruire la propria carriera considerata l’ombra famigliare che l’ha preceduta, così come per le due gemelle non è stato semplice gestire la poi notorietà della sorella minore.

Elizabeth Olsen afferma che le sorelle Mary-Kate e Ashley sono state "costrette" a sostenere la sua carriera di attrice

Mary-Kate e Ashley Olsen hanno riscosso successo da bambine nella sit-com Gli amici di papà, andata in onda dal 1987 al 1995. Da allora, la loro carriera è lievitata sempre più: le gemelle Olsen sono diventate un volto ben noto in quel di Hollywood, entrambe coinvolte in commedie come Due magiche gemelle, Due gemelle per un papà, Due gemelle e una tata, Due gemelle nel pallone e Due gemelle e un maggiordomo. L’ultima apparizione di coppia è avvenuta nel 2004 con Una pazza giornata a New York. E se negli ultimi anni hanno preferito allontanarsi dal grande schermo, al contrario Elizabeth Olsen ha collezionato un successo dopo l’altro e gran parte del merito è dell’MCU che l’ha introdotta come Scarlet Witch.

Tornata di recente al cinema con Eternity, Elizabeth Olsen ha raccontato al Times della sua infanzia descrivendola come “caotica” proprio perché influenzata dalle sorelle gemelle. “Ero la più piccola di quattro fratelli e siamo nati tutti entro i cinque anni”, ha raccontato ricordando del tempo trascorso sul set mentre Mary-Kate e Ashley erano impegnate con i loro film. “Quindi ora penso che l'idea di un bagno tranquillo e di una storia della buonanotte sia così tenera e dolce perché non avevamo niente del genere”, ha aggiunto.

Elizabeth Olsen ha poi rivelato che anche le sue sorelle siano state “costrette” a sostenerla durante la sua carriera: “Sono state costrette a guardare tutte le mie opere teatrali per tutta la vita e ad assistere ai miei spettacoli di danza”. Non ha ricevuto consigli dalle gemelle, ma grande supporto per i suoi sforzi: “Siamo una famiglia che si sostiene”. Tuttavia il grande successo delle gemelle Olsen ad un certo punto ha quasi spinto Elizabeth ad abbandonare la recitazione: “Quando cresci a Los Angeles, pensi che sia banale voler diventare un attore. Sembra assurdo: è una città dove la gente viene per recitare, e dovresti saperlo. Ero una brava studentessa e sapevo che c'erano altre opportunità che avrei potuto cogliere, ma non riuscivo a pensare a quali fossero”. All’epoca, ha cercato di legittimare quella scelta attraverso gli studi trascorrendo un semestre alla Moscow Art Theatre School ed è stato allora che ha scoperto “il miglior teatro che abbia mai visto in qualsiasi città in vita mia”.



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Die Hard, la moglie di Bruce Willis interviene sul dibattito: "È un film di Natale"

Sin dal suo debutto al cinema, Die Hard ha diviso il pubblico: c’è chi lo considera un classico natalizio e chi no. Cosa ne penserà, invece, la moglie di Bruce Willis? Con il Natale ormai sempre più vicino, Emma Heming Willis ha raccontato come in genere la loro famiglia festeggia le vacanze e uno dei loro punti fermi è proprio Die Hard.

Die Hard, la moglie di Bruce Willis è convinta: “È un film di Natale”

A detta di Emma Heming Willis, non è Natale senza Die Hard: “Penso che sia importante guardare Die Hard perché è un noto film natalizio”, ha rivelato a People con tono scherzoso. A prescindere dal dibattito che da anni divide il pubblico, la moglie di Bruce Willis ha precisato che il loro Natale da tradizione non può farne a meno. Willis, del resto, ne è il coraggioso protagonista: in Die Hard interpreta John McClane e sua moglie ha ammesso: “Bruce amava il Natale e noi adoriamo festeggiarlo con lui”.

Com’è noto da tempo, l’attore ha abbandonato le scene a seguito di una diagnosi di demenza frontotemporale. In merito allo stato di salute dell’attore, Emma ha chiarito: “C’è ancora gioia. Sembra solo diverso. Bisogna imparare, adattarsi e creare nuovi ricordi, portando con sé le stesse tradizioni di prima. La vita continua. Continua e basta. La demenza è dura, ma può comunque portare gioia. Credo sia importante non dipingere un'immagine così negativa della demenza”. La coppia, unitasi in matrimonio nel 2009, ha due figlie, ma Bruce Willis in passato è stato sposato con Demi Moore, dalla quale ha avuto tre figlie.

Die Hard è uno dei titoli maggiormente dibattuti nel periodo natalizio: anche Keira Knightley, ad esempio, ha ammesso che non è Natale senza l’adrenalina di John McClane e non è l’unica star di Hollywood a considerarlo un film natalizio.



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sabato 6 dicembre 2025

Giornate di Cinema: i prossimi film Warner Bros. Discovery, da Cime Tempestose a Supergirl

La 48ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema è iniziata a Sorrento e proseguirà fino al 4 dicembre, con un fitto calendario di proiezioni, anteprime, incontri e momenti di formazione tra l’Hilton Sorrento Palace e il Cinema Teatro Tasso. L’evento, promosso dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA, si conferma uno degli appuntamenti più rilevanti per l’industria cinematografica italiana, realizzato anche grazie al contributo di ACEC e al sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e della SIAE.

Sta rimbalzando ovunque la notizia della possibile acquisizione di Warner Bros. Discovery da parte di Netflix, la cui offerta ha battuto i concorrenti Paramount e Comcast. I consigli di amministrazione delle due società hanno trovato l'accordo che dovrà, però, passare al vaglio delle autorità Antitrust americane prima di diventare effettivo.
Nel corso delle Giornate di Sorrento, l'annuncio ancora non era stato fatto e durante la presentazione del proprio listino, i responsabili di Warner Bros. Discovery hanno trovato il modo di alleggerire ironicamente la tensione sul destino che attende lo storico studio hollywoodiano. La proiezione dei trailer dei film in uscita nei prossimi mesi è stata alternata da spezzoni del film Una battaglia dopo l'altra, in cui Leonardo DiCaprio (ridoppiato per l'occasione dalla sua voce italiana, Francesco Pezzulli), discuteva al telefono sui titoli e sul fatto che alla fine tutto si sistemerà.
Qui sotto l'elenco dei film distributiti da Warner Bros. e più in basso l'intervista video con Arturo De Simone, VP Theatrical Marketing Italy and Spain & Italian Local Production.

  • Primavera (al cinema dal 25 dicembre 2025)
    Regia di Damiano Michieletto
    Con Tecla Insolia, Michele Riondino, Fabrizia Sacchi, Andrea Pennacchi, Valentina Bellè, Stefano Accorsi
  • "Cime Tempestose" (al cinema dal 12 febbraio 2026)
    Regia di Emerald Fennell
    Con Margot Robbie, Jacob Elordi,
  • La sposa! (al cinema dal 5 marzo 2026)
    Regia di Maggie Gyllenhaal
    Con Jessie Buckley, Christian Bale, Peter Sarsgaard, Annette Bening, Jake Gyllenhaal, Penélope Cruz
  • Idoli (al cinema dal 19 marzo 2026)
    Regia di Mat Whitecross
    Con Óscar Casas, Ana Mena, Claudio Santamaria, Enrique Arce, Saul Nanni
  • They Will Kill You (al cinema da 26 marzo 2026)
    Regia di Kirill Sokolov
    Con Patricia Arquette, Heather Graham, Tom Felton, Zazie Beetz,
  • The Mummy (al cinema da 16 aprile 2026)
    Regia di Lee Cronin
    Con Jack Reynor, Laia Costa, Natalie Grace
  • Mortal Kombat II (al cinema da 6 maggio 2026)
    Regia di Simon McQuaid
    Con Karl Urban, Adeline Rudolph, Jessica McNamee, Josh Lawson
  • Amarga Navidad (al cinema da 21 maggio 2026)
    Regia di Pedro Almodóvar
    Con Bárbara Lennie, Leonardo Sbaraglia, Aitana Sánchez-Gijón, Victoria Luengo
  • Animal Friends (al cinema da 4 giugno 2026)
    Regia di Peter Atencio
    Con Aubrey Plaza, Ryan Reynolds, Jason Momoa
  • Supergirl (al cinema da 25 giugno 2026)
    Regia di Craig Gillespie
    Con Millie Alcock, Eve Ridley, Matthias Schoenaerts, David Krumholtz, Jason Momoa, Emily Beecham


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Avengers: Endgame torna al cinema: l'annuncio social dei fratelli Russo

Tutto ha condotto ad Avengers: Doomsday, così i Marvel Studios hanno pubblicizzato il lancio del prossimo e atteso film sui Vendicatori che riporterà nel MCU Robert Downey Jr. nel ruolo di Dottor Destino, artefice di quel "giorno del Giudizio" che vedrà coinvolti tutti i più famosi team di supereroi del mondo Marvel. Ma, prima del 18 dicembre 2026, i fan della Marvel faranno bene a segnarsi un'altra data, perché i fratelli Anthony e Joe Russo hanno annunciato che, in previsione di Doomsday, ritornerà in sala Avengers: Endgame.

Avengers: Endgame ritorna in sala, ecco cosa hanno annunciato i fratelli Russo

Avengers: Endgame è il secondo film con il maggior incasso di tutti i tempi e ha rappresentato un evento cinematografico di enorme portata per i fan del MCU. Con questa pellicola, infatti, i fratelli Anthony e Joe Russo hanno chiuso la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, chiudendo un cerchio che ha trovato compimento con il sacrificio di Tony Stark (Robert Downey Jr.) e la sconfitta di Thanos (Josh Brolin), di cui non si esclude un ritorno nella Fase 6. Esiste, perciò, un prima e un dopo Endgame per i Marvel Studios, anche dal punto di vista del successo delle produzioni che hanno seguito il film.

Le Fasi 4 e 5, infatti, non hanno entusiasmato i fan e il pubblico in generale e sono state un corollario di flop al botteghino e poche riusciti progetti. I piani iniziali dei Marvel Studios prevedevano inoltre di affidare il ruolo di villain a Kang Il Conquistatore, introdotto in Ant-Man: Quantumania e nella miniserie Loki, ma le accuse di violenza domestica che hanno coinvolto il suo interprete, l'attore Jonathan Majors hanno spinto in un'altra direzione.

Archiviato Kang, per la Fase 6 del MCU, iniziata con il lancio del reboot de I Fantastici 4: Gli Inizi, Kevin Feige ha pensato bene di chiedere a Robert Downey Jr. di tornare, ma questa volta per interpretare Dottor Destino. Dopo essere apparso in una scena post-credits de I Fantastici 4 mentre interagisce con il piccolo Franklin Richards, Dottor Destino apparirà finalmente in Avengers: Doomsday. Poiché la sua storia è strettamente collegata al sacrificio di Iron Man in Avengers: Endgame, è stato quasi doveroso per i Marvel Studios riportare in sala quest'ultima pellicola. Così da rinfrescare la memoria del pubblico e risollevare l'hype in attesa di dicembre 2026.

Ma quando ritornerà in sala Avengers: Endgame? Con un teaser postato sui social, i fratelli Anthony e Joe Russo hanno svelato che il cinecomic tornerà al cinema a partire dal 25 settembre 2026. Al momento, Disney non ha ancora confermato per quanto tempo resterà in programmazione, né se la data di uscita nei cinema statunitensi sarà la stessa per la distribuzione nelle sale italiane.



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Twilight, Jackson Rathbone era convinto che avessero scelto un altro attore di Harry Potter per Edward Cullen

Prima di recitare in Twilight, Robert Pattinson aveva già catturato l’interesse in un altro franchise cinematografico: in molti hanno associato il suo nome a Cedric Diggory in Harry Potter e il calice di fuoco, distribuito al cinema nel corso del 2005. Tre anni dopo, è riapparso al cinema nelle vesti di Edward Cullen. Eppure Jackson Rathbone, che ha recitato al suo fianco nel franchise interpretando Jasper Cullen, ha ammesso che inizialmente era convinto che un’altra star di Harry Potter avesse ottenuto quel ruolo.

Twilight, Jackson Rathbone era convinto che un altro attore di Harry Potter fosse stato scelto per Edward Cullen

In una fase iniziale, il ruolo di Edward Cullen è stato contesto tra diversi nomi: nell’elenco non figurava soltanto Robert Pattinson ma anche Jackson Rathbone, scelto poi per interpretare uno dei vampiri della famiglia Cullen. Ed è stato proprio quest’ultimo a raccontare che, in principio, era convinto che un’altra star del franchise di Harry Potter avesse poi ottenuto quella parte. Tra i finalisti per il ruolo di Edward figuravano Shiloh Fernandez e Ben Barnes, ma Rathbone era convinto che ci fosse un altro attore di Harry Potter in lizza.

Come ha ricordato al Motor City Comic Con ai microfoni di Screen Rant, Jackson Rathbone ha partecipato alle prime fasi di audizioni raggiungendo Filadelfia insieme alla regista Catherine Hardwicke per incontrare Kristen Stewart: “Il primo volo in prima classe in assoluto della mia vita è stato fantastico. Ero seduto con Catherine Hardwicke, di cui ammiro il lavoro, e le dicevo: ‘Non essere così tesa’. Poi siamo arrivati a Filadelfia e abbiamo incontrato Kristen che aveva 16 o 17 anni, era una ragazzina. Così abbiamo letto con lei la sceneggiatura al parco e Catherine mi ha fatto fare la scena della scimmia ragno. Mi è saltata praticamente sulla schiena nel bel mezzo del parco”. Purtroppo, però, il suo impegno non è stato sufficiente e gli è stato riferito che avrebbero scelto un altro “tipo di Harry Potter”. A quel punto Rathbone non ha pensato a Robert Pattinson, ma era convinto che si trattasse di un altro del cast: non tanto Daniel Radcliffe, ma Rupert Grint e ricorda ancora oggi che all’epoca era convinto che fosse una scelta interessante. Aveva persino coniato il termine “Redward” per descrivere un Edward dai capelli rossi. Alla fine, quando ha scoperto chi invece avesse ottenuto il ruolo, l’attore ha ammesso che era “la persona perfetta per la parte”.



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venerdì 5 dicembre 2025

Netflix vince la gara per comprare la Warner Bros: cosa accadrà ora?

Avete avvertito una scossa di terremoto? C'è stata. Deadline riporta che Netflix ha vinto la gara per l'acquisizione di Warner Bros. Studios e HBO Max, solo una parte della Warner Bros. Discovery messa in vendita a ottobre. Il colosso dello streaming ha battuto una furiosa Paramount Skydance, che voleva invece comprare tutto il pacchetto, comprese le tv. La portata di questa notizia fa girare la testa: da anni le major giocano alle acquisizioni di marchi storici, ma qui si parla dell'era dello streaming che - letteralmente e simbolicamente - ingloba il cinema. Proviamo ad appiedare. Leggi anche Netflix, le frasi pesanti di Ted Sarandos sul cinema: "Concetto datato" Joel Edgerton critica le accuse di James Cameron a Netflix: "Alcuni hanno la loro chance con lo streaming"

Warner Bros. Studios e HBO Max apparterranno a Netflix

Il titolo stesso di questo paragrafo disorienta. A quanto pare il consiglio di amministrazione della Warner Bros. Discovery ha accettato l'offerta di Netflix, che per 28 dollari ad azione comprerà Warner Bros. Studios (incluse consociate come DC Studios) e HBO Max. La notizia arriva come una mannaia, perché la favorita nella corsa sembrava la Paramount Skydance degli Ellison, ora furiosi: a differenza di Netflix e Comcast, erano interessati al pacchetto intero e avevano avanzato una proposta comprensiva anche del settore in difficoltà delle "Global Networks" (CNN, TNT Sports, Discovery networks, Discovery+, Bleacher Report, tutte ignorate da Netflix). La Paramount Skydance aveva perfino offerto all'attuale CEO David Zaslav di WBD un ruolo dopo l'eventuale fusione, ma ora salta tutto. Il gruppo degli Ellison ha attaccato la gara stessa, definendola già viziata a favore di Netflix, giudicata dalla rivale meno affidabile nel pagamento e in odore di procedura antitrust: Netflix è già la piattaforma streaming più diffusa nel mondo, una fusione con HBO Max potrebbe far scattare l'intoppo. A quanto sembra Netflix ha comunque accettato un'eventuale penale di 5 miliardi di dollari, se per qualche ragione l'acquisizione non dovesse andare a buon fine. A questo punto è interesse delle parti in causa chiudere nel migliore dei modi: la Warner Bros. Discovery, in calo in borsa dal 2022, ha già ricevuto uno sprint notevole da tutta questa vicenda, com'è stato di certo ben pianificato dai vertici.
Fioccano a questo punto due domande molto pesanti. Una riguarda il settore cinema. Netflix non ha mai fatto mistero di usare le uscite cinematografiche dei suoi film originali solo come vetrina promozionale: passaggi rapidi utili solo a far concorrere i lungometraggi della piattaforma a Oscar e affini, senza crederci (d'altronde, come il co-CEO Ted Sarandos aveva già dichiarato, per loro il cinema è in via d'estinzione). In questi giorni - come riporta sempre Deadline - avrebbero garantito di voler rispettare la tradizione cinematografica della Warner Bros. Solo il tempo ci dirà se non è una frase di circostanza. Così come solo il tempo dipingerà una possibile sconvolgente fusione tra Netflix e HBO Max: nel caso dello streaming, Netflix è invece nel suo elemento e potrebbe accadere di tutto. Certo, il prestigio del marchio HBO Max suggerisce che farlo sparire o inglobarlo nella piattaforma principale non sarebbe una grande idea. I veri dubbi però non riguardano le app, quanto la strategia produttiva / creativa HBO Max, che a questo punto dovrà sottostare alle decisioni finanziarie di quella che fino a poche settimane fa era una rivale... e ora detterà legge.
Ad acquisizione avvenuta, Netflix avrà il controllo di proprietà colossali: non solo il catalogo Warner (già da solo un pezzo di storia del cinema), ma anche Harry Potter, DC Comics, Hanna & Barbera, New Line, senza contare il catalogo MGM prima del 1986 (perché quello successivo appartiene ad Amazon, a proposito di colossi molto golosi).



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Men in Black, un sequel è in fase di sviluppo: Will Smith ci sarà?

Sony Pictures ha avviato le fasi di sviluppo di un quinto capitolo del franchise di Men in Black: ma tornerà anche Will Smith?

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giovedì 4 dicembre 2025

Le avventure di Cliff Booth, confermato il destino di Leonardo DiCaprio per il sequel

Sono tante le voci di corridoio in quel di Hollywood e, nel caso specifico di Le avventure di Cliff Booth, alcune riguardavano il ritorno di Leonardo DiCaprio. Apparso da co-protagonista in C’era una volta a… Hollywood diretto da Quentin Tarantino, DiCaprio ha interpretato Rick Dalton, una star hollywoodiana in declino che cerca di restare a galla come può, con il supporto dell’immancabile controfigura, tuttofare ed amico Cliff Booth. Ed è proprio quest’ultimo ad aver ottenuto il via libera per uno spin-off sequel: ad interpretarlo sarà ancora una volta Brad Pitt. Ma Leonardo DiCaprio apparirà?

Le avventure di Cliff Booth, Leonardo DiCaprio fa chiarezza sul ritorno di Rick Dalton nel sequel

Lo scorso aprile è stato annunciato un sequel spin-off di C’era una volta a… Hollywood intitolato Le avventure di Cliff Booth. Scritto da Quentin Tarantino ma diretto da David Fincher, il film seguirà nuove avventure della controfigura di Rick Dalton. Ma cosa ne sarà di quest’ultimo? Apparirà nel sequel, anche semplicemente per un cameo? Una risposta è emersa di recente proprio da Leonardo DiCaprio. Intervistato da Deadline, l’attore ha spiegato che non ci sarà:

Se ne era parlato all'inizio. In definitiva, non vedo l'ora di vedere la storia di Cliff Booth, ma non ci sono. Credo che David Fincher sia l'uomo perfetto per questo lavoro. Quentin è un grande fan del suo lavoro, lo sono anch'io, e non c'è nessuno migliore di lui per proseguire quella tradizione e raccontare quella storia. Credo che sia la prossima fase della vita di Cliff Booth. Non vedo l'ora di vederla.

Come riportato da Screen Rant, si vocifera che Leonardo DiCaprio abbia rifiutato una cifra da capogiro: Netflix gli avrebbe offerto 3 milioni di dollari per un solo giorno di riprese, ma a quanto pare non è servito perché DiCaprio avrebbe rifiutato l’offerta. Pare, dunque, che il sequel dovrà fare a meno di Rick Dalton. In compenso è stato già confermato il ritorno di Timothy Olyphant che invece riprenderà il ruolo di James Stacey. Il cast di Le avventure di Cliff Booth include anche Scott Caan, Elizabeth Debicki, Yahya Abdul-Mateen II, Carla Gugino, Holt McCallany, JB Tadena, Corey Fogelmanis e Karren Karagulian. Secondo i primi dettagli emersi, lo spin-off è ambientato circa otto anni dopo il primo capitolo, quindi nel 1977.



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