L'ultima volta è apparso nel 2019, in una puntata di Yellowstone. Qualche giorno fa si è spento a Santa Monica uno dei più grandi caratteristi hollywoodiani, Dabney Coleman: impossibile dimenticarlo in due ruoli autoironici da maschilista, nei due classici Dalle 9 alle 5 orario continuato (1980) e Tootsie (1983), che fecero di lui una risorsa per i ruoli da comprimario in film comici e non. Una carriera che lui attribuiva soprattutto ai baffoni, ma che dipese dal suo talento da commediante.
Dabney Coleman, un volto amico nei film degli anni Ottanta
A cercare bene, si trova forse una sola commedia con Dabney Coleman protagonista, Come è difficile farsi ammazzare (1990), però sarebbe un esercizio fuorviante, perché l'attore scomparso a 92 anni, classe 1932 e nato in Texas, non era uno da riflettori puntati addosso. Come tutti i bravi caratteristi, è stato tuttavia indispensabile per rendere più solide le nostre esperienze con alcuni dei film che abbiamo amato, la gran parte negli anni Ottanta. Nonostante infatti Coleman, formazione teatrale a New York, avesse cominciato a recitare nel 1961, ospite di svariate serie tv e con piccoli ruoli cinematografici, non guadagnò popolarità fino alla sua partecipazione alla soap opera parodistica Mary Hartman Mary Hartman (1976-77). A quel punto ebbe un ruolo di maggior rilievo in Dalle 9 alle 5 orario continuato (1980), classico della commedia interpretato da Lily Tomlin, Jane Fonda e Dolly Parton: era un capoufficio maschilista e sessista, verso il quale le tre donne decidevano di ribellarsi. Nel 2010 raccontò a Vulture quanto fu importante quel momento: "Mi si aprì sul serio il cinema. Le ragazze mi sostennero un sacco, mi inclusero in tutto. All'epoca erano su un altro livello rispetto a me, ma se ne rendevano conto, e si assicurarono che fossi coinvolto in ogni attività promozionale. Insistettero tutte e tre: dov'è Dabney? Portatelo qui! Sono tutte e tre delle signore meravigliose e uniche". Anche se Dabney rischiò il typecasting, per esempio con l'irresistibile regista cafone di Tootsie (1983), fu anche l'ansioso dottor McKittrick di WarGames (1982), disorientato di fronte alle capacità di hacking di un giovanissimo Matthew Broderick.
Negli anni Novanta e Duemila aveva diradato le sue apparizioni cinematografiche: nel 1998 fu in C'è posta per te, nel 2005 nel Domino di Tony Scott, però in tv aveva doppiato il severo preside Prickly nella serie animata Disney Ricreazione (1997-2001), poi era stato il commodoro Louis Kaestner in Boardwalk Empire (2010-2011). L'ultima apparizione in assoluto è stata quella nei panni di John Dutton Jr. in una puntata di Yellowstone, appena cinque anni fa. Dal 2014 c'è una sua meritata stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Nella citata intervista, scherzava (ma non troppo) su come i baffi fossero stati fondamentali per la sua carriera:
Senza i baffi sembravo troppo Richard Nixon. Sul serio. È un fatto. Non c'è dubbio che quando mi feci crescere i baffi tutto all'improvviso cambiò. È buffo, mi chiamarono dopo il provino per Mary Hartman e mi dissero: "Ti vogliono per sei puntate dello show ma ti devi radere i baffi". E io: "Non me li taglio i baffi!" E mi ricordo che il mio agente mi disse: "Beh, non è che questo Mary Hartman adesso sarà fondamentale per la tua carriera. Dirò che allora sei fuori"!
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