Il Diavolo veste Prada, Emily Blunt spiega perché il cast è d'accordo a non realizzare un sequel

Nell’era di remake, reboot e revival c’è spazio anche per un sequel di Il Diavolo veste Prada? Film cult di inizio Anni 2000, ha lanciato la carriera di Emily Blunt e consolidato sempre più quella di Anne Hathaway. Sono trascorsi anni da allora e, nonostante ad oggi realizzare un sequel sembri essere diventata una sorta di tradizione ad Hollywood, è stata proprio Emily Blunt a rompere il silenzio di recente, spiegando perché invece il film è perfetto così com’è. A detta dell’attrice, tutto il cast è d’accordo all’idea di non realizzare un sequel, ma perché?

Il Diavolo veste Prada, Emily Blunt spiega perché il cast è contrario ad un sequel

Oggi la carriera di Emily Blunt è radiosa ma, all’epoca de Il Diavolo veste Prada, era un’attrice in erba che sperava di raggiungere la vetta hollywoodiana. Nel film cult ha dato voce ad Emily Charlton, assistente della temibile Miranda e ossessionata dai carboidrati. Ma tornerebbe per un eventuale sequel? Dopo Anne Hathaway, anche la Blunt ha affrontato la possibilità e, intervistata durante il podcast Happy Sad Confused, ha rivelato che l’argomento non è mai stato affrontato dal cast e va bene così perché non tutto deve essere rimodellato con un sequel. Dialogando con Josh Horowitz, ha spiegato perché il cast è stato bravo a dire di no.

A volte le cose dovrebbero essere semplicemente apprezzate per quello che sono e conservate in una bolla. E mi pare che Meryl Streep abbia detto qualcosa di divertente a riguardo. Le hanno chiesto: ‘Tornerebbe per un sequel?’ e ha risposto qualcosa come: ‘Sì, a patto di non dover perdere peso’. Credo che in realtà abbia usato un’espressione diversa, tipo “il dannato peso”.

Come riferisce People, Emily Blunt ha citato una dichiarazione che Meryl Streep ha rilasciato ad Access Hollywood nel 2012. La Blunt, invece, ha avuto pareri discordanti a riguardo. Nel 2018, ad esempio, ha ammesso che avrebbe realizzato il sequel se tutti avessero accettato di tornare sul set. A People, aveva raccontato:

Se lo facessero tutti, sarei pronta anche io. Spero però che non accada perché penso che a volte quando si crea un sequel tutto diluisce quanto sia stato speciale l’originale.

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