Qualcuno non è rimasto entusiasta del Marvel Cinematic Universe, pur avendoci preso parte: più che altro Ray Winstone, interprete del cattivissimo generale Dreykov, antagonista di Scarlett Johansson in Black Widow, ha trovato il lavoro con i Marvel Studios piuttosto umiliante, per via del modo in cui sono stati gestiti i reshoot. L'attore non ha risparmiato parole amare a Radio Times...
Ray Winstone e i Marvel Studios: "È come un calcio nelle palle"
In Black Widow il veterano Ray Winstone, tra poco in Damsel su Netflix accanto a Millie Bobby Brown, ha interpretato un potente antagonista, il generale Dreykov. Un ruolo che, a quanto ha raccontato, aveva in origine caratterizzato in modo diverso: e quando scriviamo "in origine" ci riferiamo al primo turno delle riprese. Quando è arrivato il momento dei reshoot (a onor del vero quasi automatici nei kolossal hollywoodiani), il rapporto dell'attore con lo studio ha iniziato seriamente a scricchiolare. Ray, che sarà anche nel cast del Gentemen di Guy Ritchie, ha raccontato quello che è successo... e come l'ha presa (non bene).
Era andata bene finché non è arrivato il momento dei reshoot. A quel punto scopri che un po' di produttori pensano che la tua performance sia "troppo", troppo forte... è così che funziona la Marvel. Può distruggerti l'anima, perché magari pensi di aver fatto un buon lavoro. [...] A dir il vero dissi: "Allora chiamate un altro perché io ho già dato." Ma invece ti tocca rifarlo per contratto. Altrimenti ti portano in tribunale. È come un calcio nelle palle. [riferendosi a Damsel] A parole tutti possono descrivere un buon film, però a volte ti arriva al naso l'odore di qualcuno che fa un po' più sul serio degli altri...
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