Bryce Dallas Howard torna al cinema come protagonista di Argylle – La super spia, un film d’azione in cui interpreta un’autrice di romanzi d’azione che diventano realtà esponendola ad un grave pericolo. La mascotte del film è naturalmente il gatto che porta sempre con sé, comodo nel suo trasportino in spalla, che nella vita vera è l’amico a quattro zampe del regista. Nella finzione il micio si chiama Alfie e Bryce Dallas Howard l’ha paragonato a Grogu in The Mandalorian.
Argylle, Bryce Dallas Howard paragona il gatto a Grogu di The Mandalorian
In Argylle, Bryce Dallas Howard interpreta Elly Conway, la misteriosa autrice che si cela dietro i romanzi d’azione della saga da cui prende spunto il titolo del film. Il cast include numerose celebrità del grande schermo come Henry Cavill e Bryan Cranston, così come aggiunge anche Dua Lipa. Ma la star per eccellenza, agli occhi di Bryce Dallas Howard, è proprio l’amico a quattro zampe Alfie, il cui vero nome è Chip, che spesso e volentieri l’accompagna nelle scene del film. Nel suo bagaglio di esperienze, Bryce Dallas Howard può contare anche sulla collaborazione con The Mandalorian, Serie TV di Star Wars in cui figura tra i registi. L’attrice ha avuto modo di lavorare anche con Grogu, motivo per cui ha paragonato il personaggio anche al gatto di Argylle. Ai microfoni di ComicBook, ha confessato:
Li adoro entrambi così tanto. Impazzisco per Grogu, ovviamente. Ma anche per Chip. Sono così innocenti queste creature, non puoi non connetterti con questa sorta di gioia che provi quando sei con loro, torni ragazzino.
Durante l’intervista, l’attrice ha condiviso il microfono con la co-star Bryan Cranston, il quale le ha chiesto come hanno gestito Grogu sul set. Per Alfie, ad esempio, hanno utilizzato sia un gatto vero e proprio che un peluche per le scene più pericolose. In merito al gatto scelto per il film, il regista Matthew Vaughn durante il Comic Con di New York 2023 ha rivelato di aver licenziato l’originale Alfie al primo giorno di riprese sul set.
Avevamo un gatto il primo giorno di riprese e l’ho licenziato perché era molto costoso e un rompiscatole! Sono tornato a casa, sono andato nella camera da letto di mia figlia e le ho detto che avrei preso in prestito il suo gatto. Non avevo compreso all’epoca che avrei dovuto lasciare casa tutti i giorni con quel gatto da quel momento in poi. In questo film sono diventato regista e addestratore di gatti. Non mi piacevano molto i gatti, preferisco i cani, ma ho imparato ad apprezzarli.
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