A Hollywood lo sciopero del sindacato degli attori e delle attrici (SAG-Aftra) dura da venti giorni, attivato sulla scia di quello ancora più lungo della Writers Guild of America: il braccio di ferro con l'associazione dei produttori e con le major è durissimo, e allo stesso tempo ancora più dannoso, non solo per la lavorazione di film e serie tv, ma anche per la promozione mancata delle opere completate e in uscita. Dalle parti della Disney si sono visti ieri picchetti con Sean Penn, Emile Hirsch, Octavia Spencer e Jane Fonda. Penn in particolare si è espresso con decisioni sulle questioni in ballo.
Sean Penn contro lo sfruttamento e l'Intelligenza Artificiale
Sean Penn ha accompagnato diversi suoi colleghi e colleghe, come Octavia Spencer e Emile Hirsch, nei picchetti organizzati dalla SAG-Aftra, il sindacato che rappresenta attori e attrici di cinema e tv. Uno di questi si è fermato proprio davanti alla sede della Disney, il cui CEO Bob Iger si è mostrato tra i più intransigenti sulle richieste non solo della SAG ma anche della Writers Guild of America: il sindacato che copre la sceneggiatura ha attivato lo sciopero ancora prima della SAG, il 2 maggio. Paghe adeguate all'inflazione, percentuali sullo streaming e altre richieste (visionabili sul sito ufficiale della SAG) costituiscono le basi dello scontro con l'AMPTP, l'associazione dei produttori hollywoodiani. Tiene banco però soprattutto l'argomento Intelligenza Artificiale, cioè il possesso dell'immagine di chi recita, anche contro la sua volontà. Penn ha detto:
I produttori dovranno scendere prima o poi sulla Terra e realizzare che, sul lungo termine, un settore basato sullo sfruttamento non è produttivo per nessuno, è una questione di decenza che riguarda la qualità della vita, quest'idea stessa che uno possa avere per esempio, tramite IA, la proprietà di un altro essere umano, è una cosa un po' malata. [...] La cosa che mi colpisce di più è il livello di dedizione che tutto il sindacato ha, a tutti i livelli. È chiaramente un periodo di problematiche estremamente serie. La gente si sta sacrificando per principi chiari. [...] Ho la sensazione che tutte queste persone, anche della WGA, non siano mai stati a memoria d'uomo così motivati, per ottenere risultati effettivi.
Amaramene ironico è stato il direttore della SAG-Aftra, Duncan Crabtree-Ireland: "Siamo fuori dalla Disney, uno dei loro film più famosi parla di una strega cattiva che ruba la voce della protagonista di La sirenetta. E l'idea che a qualcuno si possano rubare la voce, l'immagine, l'aspetto o il corpo, utilizzabili all'infinito senza il loro permesso, senza compensazione... dobbiamo combattere queste tecnologie digitali, dobbiamo mantenere una linea dura, si tratti della Disney, di Netflix o di chiunque altro." Leggi anche Abigail Disney richiama il CEO Disney Bob Iger ai valori originali della casa
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