Mentre raggiunge in Italia i 11.703.389 euro d'incasso (fonte Cinetel), Oppeheimer di Christopher Nolan continua a far parlare di sé, questa volta per ragioni produttive: avrete probabilmente saputo che il film con Cillian Murphy, nei panni dello scienziato che capeggiò il Manhattan Project durante la II Guerra Mondiale per creare la bomba atomica, è stato girato in modo relativamente rapido. Perché? Perché Nolan ha fatto una scommessa in nome della qualità e della verosimiglianza storica.
Oppenheimer, una lavorazione rapida in cambio di Los Alamos
Per quanto Christopher Nolan sia un grande nome, la Universal non ha potuto stanziare più di 100 milioni di dollari per il budget di Oppenheimer, che rimane un film complesso, molto parlato e "autoriale" (il cui successo di pubblico da blockbuster a maggior ragione fa più piacere). Preparando il lungometraggio, Nolan ha realizzato che non era possibile conciliare economicamente le preventivate riprese in 85 giorni e la ricostruzione accurata di Los Alamos, la cittadina creata praticamente da zero nel 1943 nel New Mexico, per ospitare chi creò la bomba. A quel punto, di fronte alla corta coperta, Nolan ha deciso di sacrificare se stesso: quando hai fiducia nei tuoi mezzi, puoi rischiare. L'ha raccontato la production designer Ruth De Jong al podcast Team Deakins:
Sembrava un film indipendente, però da 100 milioni. Non era Tenet, che girammo in 96 giorni. Chris voleva girare per tutti gli Stati Uniti, solo di biglietti aerei per la troupe costa. Per non parlare del fatto che dovevo ricostruire Los Alamos, che non esiste. Lì sentivo che sarebbe stato proprio impossibile. [...] Chris mi ha detto: "Lascia perdere i soldi. Progettiamo quello che vogliamo e basta." E l'abbiamo fatto, ma il primo preventivo della costruzione della mia città era 20 milioni. Chris mi fa: "Okay, no. Ferma". Avevamo questo modellino enorme e ho iniziato a togliere edifici. [...]
La produzione mi chiedeva cosa avrei potuto fare da parte mia per ridurre il budget, poi Tom [Hayslip, uno degli executive producer del film, ndr] entra nel mio ufficio e dice: "Chris lo girerà in 55 giorni, risparmiamo un sacco di soldi." A quel punto capivi che dovevi dare il massimo e anche di più, perché lui aveva rinunciato ai suoi giorni. Lui più di tutti sa cosa vuole ottenere ogni giorno e come. E accetta di scendere da 85 a 55 giorni.
Alla fine Oppenheimer, attualmente un incasso mondiale di quasi 780 milioni di dollari, è stato girato in poco più: 57 giorni, che per un lungometraggio così complesso, della durata di tre ore, è un risultato notevole. Cillian Murphy ha definito il ritmo delle riprese "fuori di testa". Leggi anche Oppenheimer è il più alto debutto del 2023 al boxoffice italiano del weekend
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