Questa è una notizia che farebbe sorridere se non fosse inquietante e sintomatica dei tempi in cui viviamo, in cui l'estremizzazione del politically correct ha creato di fatto una suscettibilità che non tiene conto del buon senso e che rischia di trasformarsi in censura. Insomma, dando retta ad alcuni, dovremmo smettere di fare qualsiasi battuta, film, libro o prodotto creativo che non sia stato prima visto e approvato da chi si arroga il diritto di dire cosa è giusto e cosa non lo è. Si sa che da sempre l'umorismo ebraico è uno dei più autocritici e spietati, perché proprio il senso dell'umorismo, oggi spesso dimenticato, aiuta a sopravvivere anche nelle peggiori situazioni, ed essendo un uomo intelligente, colto e spiritoso, siamo certi che Leonard Bernstein si sarebbe fatto una risata sulla polemica che ha accolto il lancio del trailer di Maestro, il film che racconta la sua storia d'amore con la moglie e la sua vita nell'arco di trent'anni, diretto e interpretato da Bradley Cooper. Ora, a noi ha colpito per l'estrema somiglianza al grande compositore e per la bellezza delle immagini, ma c'è chi ha appuntato le sue critiche sul naso del maestro, per cui ovviamente Cooper ha usato una protesi (già che ci siamo, ne approfittiamo per dire che in italiano quando ci si riferisce al trucco si dice protestico, prostetico esiste ma significa tutt'altro, ndr). Secondo i critici, il naso sarebbe esageratamente lungo e insomma, userebbe uno stereotipo razzista usato fin dai tempi del nazismo per connotare gli ebrei. Ma siamo impazziti? In difesa di Cooper sono dovuti intervenire addirittura i figli di Leonard Bernstein (nel tweet che vedete qua sotto e che vi traduciamo), dopo che l'attore e regista aveva già detto che beh, come tutti sappiamo, Bernstein aveva un gran naso.
I figli di Leonard Bernstein in difesa di Bradley Cooper
Gli eredi di Leonard Bernstein, i figli Jamie, Alexander e Nina, hanno scritto quanto segue, in maniera accorata e appassionata, per difendere le scelte di Bradley Cooper:
Bradley Cooper ha coinvolto noi tre in ogni decisione presa nel suo fantastico viaggio, mentre faceva un film su nostro padre. Siamo stati profondamente toccati dalla profondità del suo impegno, dall'amore con cui ha abbracciato la musica di nostro padre e dalla pura, sincera gioia che ha messo nella sua esplorazione. Ci spezza il cuore qualsiasi incomprensione o fraintendimento delle sue fatiche. Guarda caso, Leonard Bernstein aveva davvero un bel naso importante. Bradley ha scelto di ricorrere al trucco per amplificare la somiglianza e noi siamo perfettamente d'accordo su questo. Siamo anche certi che nostro padre avrebbe approvato la scelta. Ogni stridente lamentela riguardo a questo ci colpisce innanzitutto come un tentativo in malafede di sminuire una persona di successo, pratica che abbiamo osservato fin troppo spesso perpetrata nei riguardi di nostro padre. Sempre, durante la realizzazione del film, abbiamo avvertito il profondo rispetto e l'amore che Bradley ha messo nel suo ritratto di Leonard Bernstein e della moglie, nostra madre Felicia. Ci sentiamo molto fortunati ad aver fatto questa esperienza con Bradley, e non vediamo l'ora che il mondo possa vedere la sua creazione.
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