mercoledì 22 dicembre 2021

Belli ciao, Pio e Amedeo al cinema in chiave spensierata fra Milano e la Puglia

“Non farci spaventare la momento”. È questa la parola d’ordine del cinema in queste settimane, proprio mentre molti film interessanti stanno convincendo il pubblico a popolare in massa di nuovo le sale. Su tutti, ovviamente, il nuovo Spider-Man. Parole pronunciate da Massimiliano Orfei di Vision Distribution in occasione della presentazione alla stampa di Belli ciao, commedia delle feste in uscita in 500 schermi il giorno di capodanno con la coppia Pio e Amedeo, diretti da Gennaro Nunziante, già regista di Checco Zalone per molti dei suoi successi. Il tentativo è di non perdere il rapporto con il pubblico, e ci proveranno anche i due comici pugliesi, reduci da un’annata televisiva con molte polemiche e popolarità.

Belli ciao racconta di due giovani amici per la pelle fin da bambini, le cui strade si dividono alla fine delle superiori. Pio parte per diventare un finanziere di successo nella metropoli milanese, e ci riesce, mentre Amedeo rimane nel paese del sud per diventare medico. Restare o partire? Scelte opposte, ma che li porteranno anni dopo a ritrovarsi.

“L’Idea è nata in un incontro casuale con Gennaro Nunziante”, hanno dichiarato i due comici. “In due ore abbiamo deciso che sarebbe stato lui il regista del nostro film. Una bella collaborazione, siamo totalmente diversi. Lui è un ottimo tecnico per pazzi come noi, per usare un termine sportivo. Un allenatore che ci ha messo in campo bene. Siamo felici di questa esperienza umana, al di là de lavoro grandissimo professionista. Quando noi andiamo a dormire lui è già sveglio. Abbiamo due stili di vita opposti, a tavola perdiamo dignità, mentre lui si mantiene. A volte unioni così fanno bene.” 

In Belli ciao c’è molto di autobiografico. Pio D’Antini vive a Milano, dov'è nata la figlia. Amedeo Grieco, invece, è rimasto nella (loro) Foggia natìa. “Discutiamo spesso anche animatamente su dove si viva meglio. Lo sa anche Gennaro. Siamo stati a casa sua per due settimane lavorando al film, ci ha adottati praticamente. È un mestiere complicato, farlo da soli è difficile. Non ci sentiamo salvatori della patria, il successo è effimero, ce lo godiamo sapendo che oggi c’è e domani non ci sarà più. Abbiamo cercato di non snaturarci, ma ammettiamo che all’inizio osavamo qualche parolaccia di più, mentre Nunziante ci tratteneva, ci invitava a togliere. Una cosa è il cinema, altra la televisione. Ci siamo affidati a lui, che aveva ragione anche se è di Bari. Non volevamo vendere battute fuffa buone per riempire un trailer”.

Pio e Amedeo anticipano che l'anno prossimo saranno impegnati nella seconda edizione di Felicissima sera, in autunno prima dei mondiali di calcio, con un’altra novità per ora da non rivelare in primavera e, sembrerebbe, il progetto di un prossimo film. “In televisione cerchiamo di rieducare la gente alla leggerezza, è vero che il film non ha la comicità che ci si aspettava da noi, ma abbiamo prediletto una storia leggera senza scorrettezze. Cerchiamo di aprire gli occhi su come valga la pena di accontentarsi e godersi la vita, senza per forza inseguire il successo. È vero che chi ha vissuto a Milano per poi tornare al sud lo trattiamo come gli alcolisti anonimi, per cui non è che non ci sia dell’ironia forte. Ci piacerebbe regalare un momento di spensieratezza in questo periodo, poi ci piace spiazzare la gente che si aspettava che irrompessimo col mitra dopo le polemiche televisive.”



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