venerdì 31 dicembre 2021

Nicolas Cage si sfoga: "Sono stato emarginato dagli Studios"

Chi di noi non ama pazzamente Nicolas Cage e va in brodo di giuggiole ogni volta che viene annunciato un nuovo film che lo vede protagonista? Stregati da Pig, nel quale era un cacciatore di tartufi a cui avevano rubato il maiale da tartufo, aspettiamo di vederlo in una versione sopra le righe di se stesso in The Unbearable Weight of Massive Talent, in arrivo il 23 giugno. In quest'ultimo giorno del 2021 è però di un altro lato dell’attore che desideriamo parlare: quello dell'artista incompreso che finalmente si toglie qualche sassolino dalla scarpe e dice la sua sugli Studios. Lo fa in una lunga intervista a Variety, nella quale definisce innanzitutto Michael Sarnoski (il regista di Pig) l'Arcangelo Michele

Lo sfogo di Nicolas Cage

Di nuovo in auge, fortunatamente, grazie ai film indipendenti e ormai di culto Mandy, Il colore venuto dalla spazio e Willy's Wonderland, di cui vi abbiamo parlato a più riprese, mostrandovi foto e trailer vari, Cage si apre. Ecco le sue parole:

Dopo un paio di flop, mi sono reso conto di essere stato emarginato dagli Studios e che non mi avrebbero più richiamato. Ho sempre saputo che per me ci voleva un giovane regista che si ricordasse di alcuni dei miei film, mi ritenesse adatto alla sua sceneggiatura e mi riscoprisse. Ecco perché (Sarnoski) non è solamente Michael. Per me è l'Arcangelo Michele. Tutto questo non sarebbe accaduto se lui non avesse avuto la mente aperta e non mi avesse detto: "Vieni con me".

Il buon Nicolas ha anche parlato di recitazione, spiegando che, ogni volta che avvicina un personaggio, ricorre alla propria immaginazione e al proprio bagaglio emotivo per diventare come lui, o meglio per essere lui:

E’ stata mia zia Talia Shire (Connie Corleone dei film del Padrino, ndr), che mi ha detto per prima: "Il Naturalismo è uno stile. Anche io credevo fermamente nel sincronismo delle arti, e che ciò che puoi fare con una forma artistica puoi farlo anche con un'altra e arrivare a qualcosa di diverso. Per esempio, con la pittura puoi fare qualcosa di astratto, fotorealista, impressionista: perché non provare a fare lo stesso con la recitazione cinematografica?

Potrà sembrare un tipo strano, e lo dimostrano i folli acquisti che lo hanno quasi ridotto sul lastrico (valga per tutti il pitone albino), ma Nicolas Cage è un uomo di grande profondità e intelligenza, e lo si capisce dalle risposte non banali che dà durante le interviste. Per noi, ripetiamo, è un mito, e al mito vogliamo fare, già che ci siamo, gli auguri di buona fine e buon inizio. E adesso ci rivediamo il trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent.



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