martedì 14 dicembre 2021

Spider-Man No Way Home utile al cinema per Paul Thomas Anderson

Con Spider-Man: No Way Home dietro l'angolo, il cinecomic Sony - Marvel ha un sostenitore "pragmatico" nel mondo del cinema d'autore: Paul Thomas Anderson, del quale attendiamo Licorice Pizza in arrivo il 3 febbraio. In una chiacchierata col New Yorker, l'autore è tornato sull'argomento supereroi, un genere che a differenza di altri colleghi non aveva mai avuto problemi a difendere.

Paul Thomas Anderson su Spider-Man No Way Home: qual è il problema?

L'aveva già detto in precedenza, Paul Thomas Anderson ama il cinema nel suo complesso, non si formalizza, adotta un approccio realistico e sta contento dov'è, senza gridare all'attentato alla settima arte da parte delle major. Stimolato dal giornalista del New Yorker, il regista di Boogie Nights, Magnolia, Ubriaco d'amore e Il filo nascosto (tra gli altri) ha detto:

Le domande apocalittiche sul destino del cinema non finiscono mai, tutti si domandano cosa accadrà. Naturalmente le cose si sono fatte più complicate con lo streaming e sovrabbondanza di film sui supereroi. Ma non prendo troppo sul serio la maggior parte di questa roba. Voglio dire, sembra che ci si preoccupi dei film di supereroi. A me piacciono. Sembra che sia diventato popolare domandarsi se abbiano rovinato il cinema e così via. Non mi sento di dire una cosa del genere. Insomma, siamo tutti nervosi, vogliamo che la gente torni al cinema, ma lo sai cosa farà tornare la gente al cinema? Spider-Man. E allora gioiamo.

Certo Spider-Man No Way Home, con le sue due ore e mezza di durata, mette a repentaglio le considerazioni di Paul Thomas Anderson sulla durata dei film, ma a quanto pare "PTA" è disposto a chiudere un occhio.
Un suo collega in precedenza molto più severo di lui sui cinecomic, il Denis Villeneuve reduce da Dune e già al lavoro su Dune 2, in una tavola rotonda di Hollywood Reporter ha smesso di attaccare Marvel, DC e affini, focalizzandosi invece su un'altra questione...

Per me si è perso l'equilibrio tra lo streaming e l'uscita cinematografica. Amo lo streaming. Penso sia un mezzo molto efficace per esplorare la storia del cinema. Ma è importante proteggere la finestra dell'uscita cinematografica. Questa cosa non mi fa dormire la notte. Non siamo nati per rimanere isolati, siamo fatti per stare insieme, condividere le cose.
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