Ci sono complimenti... e complimenti. Come fa notare Hollywood Reporter, che ha intervistato Jim Sheridan, i registi americani come Spielberg, Lucas e Cameron sono soliti acquistare pagine intere di giornali per congratulare il collega quando uno dei loro film batte il record di un altro. Ma in Irlanda funziona diversamente e le cose sono, diciamo così, meno formali.
Jim Sheridan si congratula a modo suo con Martin McDonagh per le nomination agli Oscar
Per 34 anni, Jim Sheridan ha detenuto il record di regista irlandese per il film col maggior numero di candidature agli Oscar. Poi, è arrivato Martin McDonagh, che l'ha battuto. Il mio piede sinistro, del 1989, fu candidato a 5 Oscar, seguito da Nel nome del padre, nel 1993, che ne ottenne 7 (lo stesso numero di Belfast di Kenneth Branagh l'anno scorso). McDonagh (o meglio il film che ha diretto) ha avuto 9 candidature con Gli spiriti dell'isola, al che Sheridan, racconta, gli ha scritto un'email e, testuali parole: "Gli ho detto che era un bastardo per aver battuto il record". Interrogato in merito alla risposta, il regista ha detto che non la ricordava ma che in una mail successiva aveva scritto a McDonagh che "se avesse avuto fortuna, Gli spiriti dell'isola sarebbe entrato nella lista dei 50 migliori film irlandesi dell'Irish Times l'anno prossimo". Prendendosela col quotidiano nazionale, Sheridan ha fatto notare che lo stesso ha omesso nelle sue periodiche liste sia In Bruges, sia Un poliziotto da happy hour, bellissimo - nonostante il titolo italiano - film del fratello di McDonagh, John Michael McDonagh, tra l'altro interpretato proprio da Brendan Gleeson. "Insomma, santiddio!", ha commentato queste omissioni Sheridan. E alla domanda se i suoi film fossero rientrati in queste top, ha spiritosamente detto "Sì, qualcuno, ma ho dovuto ricorrere alla corruzione". Parlando poi di Barry Keoghan, candidato come miglior attore non protagonista, Sheridan ha detto: "Per qualche anno ho vissuto letteralmente a un centinaio di metri da lui. Barry è un talento unico. Ha una presenza molto bizzarra, quasi spirituale. Con lui si vive nel silenzio". Proprio il quartiere di Summerhill a Dublino, dove vivevano entrambi, e che un tempo era conosciuto per le droghe e il crimine, sarà al centro del nuovo film del regista 74enne, una storia semi autobiografica sui suoi anni adolescenziali, che si intitolerà North Sheriff Street. Una cosa comunque è certa: è un anno fantastico agli Oscar per il cinema irlandese e qualunque statuetta tocchi al bellissimo film di McDonagh, Jim Sheridan sarà tra i primi a congratularsi con lui.
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