Tra i film al cinema questo fine settimana ce n'è anche uno piccolo, che lo è solo per dimensioni e ambizioni, ma non per qualità. Si tratta di Vera, il nuovo film della coppia di registi Tizza Covi e Rainer Frimmel, che innamoratisi della persona (e non del personaggio) Vera Gemma hanno deciso di scrivere e realizzare un lungometraggio in cui l'attrice, figlia di Giuliano Gemma, sia pure all'interno di una storia di finzione, fosse libera di interpretare se stessa e improvvisare i suoi dialoghi. Il risultato è piaciuto sia alla critica che alle giurie dei festival e speriamo interessi anche il pubblico.
Nella clip video che vi presentiamo come assaggio del film, Vera Gemma ha iniziato a frequentare una famiglia di San Basilio che cerca di aiutare e si è dimenticata di presentarsi a un provino, subendo per questo le rimostranze del suo (vero) agente Angelo Perrone, con cui si sfoga,
Vera Gemma nella vita e nella finzione
Quanto c'è di vero e quanto di inventato nella storia di Vera? Sicuramente la mania della moda e della chirurgia estetica sono tipiche di Vera Gemma, come la sua sfortuna con gli uomini a cui non riesce a dire di no e che si approfittano di lei. E lo sono anche la sua schiettezza e intelligenza. Nel film compaiono personaggi reali in veste di se stessi (il citato agente, Alessandra Di Sanzo, Asia Argento, il parrucchiere e altri) e i personaggi sono interpretati da attori non professionisti. L'autista di Vera nel film ad esempio è Walter Saabel, già ne La pivellina, primo film di finzione dei registi, mentre padre e figlio sono veramente non attori di San Basilio e l'interprete della nonna recitava in un teatro amatoriale del luogo. In questo mix di verità e finzione sta il segreto del fascino del cinema autoprodotto di Covi e Frimmel, che per la prima volta hanno una protagonista nota. Per la sua performance, Vera Gemma è stata premiata come miglior attrice alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti e al festival cinese di Hainan.
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