L'evento è storico. Perché troppo a lungo il cinema di Jean Eustache, il regista più maudit della Nuovelle Vague francesce, è rimasto invisibile ai più. A cinquant'anni dalla sua realizzazione arriva nei cinema italiani con I Wonder Classics, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore, La Maman et la Putain, nella versione rimasterizzata in 4k presentata al Festival di Cannes 2022, lo stesso festival dove nel 1973 aveva vinto il Grand Prix Speciale della giuria.
Classificatosi al 53° posto della classifica TOP 100 dei film più belli di tutti i tempi di Sight and Sound uscita pochi mesi fa, La Maman et la Putain, recita il comunicato che ne annuncia l'uscita, "ha fatto da spartiacque nella storia del cinema internazionale, diventando una pietra miliare assoluta. Il film celebra il formato visivo ed il linguaggio della Nouvelle Vague raccontando al meglio i fermenti della Parigi post-68 e aprendo un dibattito profondo nella società francese, sul ruolo della donna, sugli ideali politici e privati. Con la più grande interpretazione di sempre per Jean-Pierre Leaud, attore feticcio dei grandi registi della Nouvelle Vague da Truffaut a Godard e icona del cinema francese, La Maman et la Putain ha fatto ritorno nelle sale francesi solo nel 2022 dopo quasi cinquant’anni di assenza a causa di diatribe legali, dove il film fu visto da ben 30.000 spettatori nel primo mese di programmazione".
L'uscita del film in sala verrà preceduta da un'anteprima che si terrà mercoledì 8 marzo, al cinema Rossini di Venezia, nell'ambito della rassegna della Biennale di Venezia Classici Fuori Mostra.
Ecco il trailer ufficiale di La Maman et la Putain:
Al cinema il film arriva con la classificazione +14 da parte del MIC. A proposito di questo divieto, questo il commento di Massimo Benvegnù, Responsabile Editoriale I Wonder Classics:
“Accogliamo senza fare opposizione la classificazione di film vietato ai minori di 14 anni per LA MAMAN ET LA PUTAIN di Jean Eustasche, che arriva per la prima volta in circuitazione nelle sale italiane dopo decenni di ‘invisibilità’. E se è vero che ci sono scene di sesso e ripetuto uso di alcool – siamo comunque nella Francia del post-’68 – ci lascia dubbiosi l’etichetta di film contenente ‘violenza’ che il Mic ha voluto assegnare. Si vede che ancora nell’era dei rapporti liquidi e del poliamore, la visione anticonformista di Eustache delle relazioni e del ruolo della donna nella società sono ancora disturbanti al punto tale da essere considerate violente, pur a cinquant’anni di distanza. Felici che il dibattito culturale su questo film in Italia parta così.”
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/fli71TD
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento