sabato 11 marzo 2023

Oscar 2023 - Chloé Zhao sulla mancanza di donne candidate per la miglior regia: "C'è ancora un grande gap"

La cerimonia di premiazione della 95ª edizione dei premi Oscar è ormai sempre più vicina. Domani - 12 marzo - scopriremo infatti i vincitori delle ambite statuette, fra delusioni e immancabili polemiche. In queste ore, Chloé Zhao - vincitrice, nel 2021, di ben due Oscar per Nomadland - è tornata a parlare della mancanza di donne candidate per la miglior regia nell'edizione di quest'anno, sottolineando l'enorme gap che continua ad esserci ad Hollywood e nel settore produttivo. 

Chloé Zhao e la mancanza di registe donne nella cinquina per la miglior regia agli Oscar 2023 

Chloé Zhao - durante un'intervista a Variety - è quindi tornata a parlare di un argomento che le sta molto a cuore, la mancanza di registe donne candidate all'Oscar, mettendo in evidenza lo scarso impegno di Hollywood e dell'intero settore produttivo. Secondo la cineasta l'industria dovrebbe infatti impegnarsi di più nell'aumentare la visibilità delle donne candidate e nel sostenere economicamente più progetti guidate da donne: 

C'è chiaramente un gap davvero grande per le donne filmmaker nel nostro settore. Non lo stiamo facendo per i riconoscimenti, ma quelli aiutano ad avere una carriera più longeva (...) Vorrei vedere più donne nel settore sci-fi. Il genere ispira le giovani generazioni a diventare gli scienziati del futuro (...)

Manca, dunque, secondo Chloé Zhao, una rappresentazione femminile agli Oscar. Molti, infatti, si sarebbero aspettati la nomination di Chinonye Chukwu - regista di Till - Il coraggio di una madre - o di Gina Prince-Bythewood - al timone di The Woman King con Viola Davis. Altri, invece, speravano nella candidatura della giovane Charlotte Wells - al suo debutto alla regia con Aftersun. Al di là delle preferenze di alcuni, la corsa all'Oscar per la miglior regia è, quest'anno, serrata e moltissimi cineasti sono rimasti fuori da una cinquina che ha cercato di mettere insieme giovani talenti alla ricerca di un proprio riconoscimento - i Daniels - e veterani di Hollywood e del cinema internazionale - Steven Spielberg, Todd FieldRuben ÖstlundMartin McDonagh. Se poi si osservano le candidature per il miglior documentario e soprattutto quelle per i vari cortometraggi, ci si rende conto che tantissimi progetti sono diretti da donne - su 15 corti ben 7 sono diretti o co-diretti da registe donne, fra cui Alice Rohrwacher. A trionfare per il miglior documentario dovrebbe poi essere Laura Poitras per Tutta la bellezza e il dolore. Per quanto riguarda invece la categoria miglior film, a concorrere c'è anche Women Talking di Sarah Polley. Il percorso, dunque, è sicuramente ancora lungo, ma la vittoria di Chloé Zhao - seconda donna a vincere l'Oscar per la regia - pare abbia contribuito a spianare ancora di più la strada. Al di là delle - ponderate - polemiche, l'appuntamento è dunque per domani - 12 marzo - con la cerimonia di premiazione degli Oscar. 



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