Le mancate nomination di Barbie agli Oscar 2024 hanno scatenato un vero e proprio caso. Ci riferiamo in particolare all'esclusione di Greta Gerwig e Margot Robbie dalla rosa dei candidati nelle rispettive categorie: Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista. Lo sdegno per la presunta ingiustizia ha contagiato persino Stephen King, che ha deciso di scendere in campo e dire la propria. L'incredulità generale sulla faccenda, anziché placarsi, infuria. E vien da chiedersi, ha senso una protesta tanto vigorosa?
Il pluripremiato scrittore ha espresso il proprio dissenso via X. "Nessuna nomination per Greta Gerwig? Come può essere vero?" ha cinguettato. In un secondo messaggio, ha sottolineato l'immenso successo che Barbie ha riscosso presso il pubblico. Secondo l'autore di Shining, questo è un parametro di cui l'Academy dovrebbe tenere più conto.
Le nomination agli Oscar e i gusti del pubblico si sono praticamente separati.
I criteri dell'Academy sono imperscrutabili, questo è certo. Al tempo stesso, è inevitabile che una competizione tanto prestigiosa animi dibattiti ed accenda polemiche. Barbie, com'è noto, ha sbancato il botteghino, affermandosi come migliore incasso del 2023. Ma le cifre, seppur stellari, sono davvero un metro imprescindibile per selezionare i film da premiare?
La domanda principale, in effetti, è: in questo caso il gioco vale la candela? Barbie è stato indubbiamente il grande protagonista cinematografico del 2023, insieme ad Oppenheimer. Ha il merito di aver riempito le sale cinematografiche come non accadeva da molto tempo e di aver costruito un racconto dalla confezione impeccabile, ma non priva di contenuti. È un film che si lascia guardare - e persino ri-guardare - volentieri. Alla luce di tutto questo, siamo forse di fronte ad un'opera rivoluzionaria, baluardo dell'ideologia femminista? Chiaramente, i quesiti sono retorici.
Ancora, è corretto affermare che la pellicola sulla bambola Mattel sia stata 'bistrattata'? Barbie ha ottenuto otto nomination, tra cui Miglior Film. Ricordiamo, inoltre, che Gerwig e Robbie sono entrambe in lizza, seppure in altre categorie. La regista, insieme a Noah Baumbach, potrebbe portare a casa la statuetta per la Miglior Sceneggiatura non Originale. L'attrice australiana, invece, compare in qualità di produttrice. Questo equivale a 'snobbare' le due artiste?
La reazione di Stephen King, inoltre, arriva poche ore dopo le dichiarazioni delle co-star di Barbie, Ryan Gosling e America Ferrera. I due attori, entrambi nominati come Miglior Attore/Attrice Non Protagonista, non hanno nascosto la propria delusione. L'assenza sulla lista dei due cuori pulsanti del film nelle categorie dedicate a regia e attrice.è per loro inaccettabile. Riflettiamo per un attimo: volendo essere a nostra volta vagamente provocatori, non è forse più sconcertante che la star di Ugly Betty sia rientrata nella rosa dei candidati?
Nulla togliere a Ferrera, ma dichiarare che, in Barbie, abbia offerto una performance 'da Oscar', equivale ad esagerare. Lo stesso valga per Margot Robbie, il cui talento è indiscutibile. Confrontando tuttavia la sua interpretazione con quella delle cinque attrici nominate, la risposta vien da sé. La 33enne è stata la miglior scelta possibile per interpretare Barbie, che è adorabile e ha un'energia travolgente. Ma non è una Bella Baxter (Emma Stone in Povere Creature!) nè una Mollie Burkhart (Lily Gladstone in Killers of the Flower Moon).
Nessuno ne faccia una questione di 'bravura': le star citate ne hanno tutte da vendere. Si entra nel merito dello spessore del ruolo e della prova in particolare. Chissà, forse nemmeno Margot Robbie avrebbe voluto aggiudicarsi l'ambita statuetta per aver dato volto e corpo - per citare Gosling - a "una bambola senz'anima, poco vestita e senza parti intime".
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/ushXISm
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento