giovedì 14 ottobre 2021

Mulholland Drive, vent'anni dopo: torna al cinema in versione restaurata il capolavoro di David Lynch

Tenetevi pronti. Tenetevi liberi. E segnate sul calendario le date del 15, 16 e 17 novembre, che sono i giorni in cui Mulholland Drive, capolavoro di David Lynch, sarà protagonista di un'uscita evento nelle sale italiane distribuito dalla Cineteca di Bologna. E la versione del film di Lynch che vedremo al cinema sarà quella restaurata in 4K in occasione del 20° anniversario del film e già proiettata al Festival di Cannes e al Cinema Ritrovato di Bologna lo scorso mese di luglio.
Da vent'anni pubblico, critica, appassionati e studiosi di tutto il mondo si interrogano sullo splendido mistero di Mulholland Drive, un film nel quale, come recita giustamente il comunicato stampa che ne annuncia l'uscita, "ogni logica narrativa sembra cancellarsi nel cinema del regista di Eraserhead e Velluto blu, scivolando lungo il crinale tra reale e onirico, tra noir e mélo, in un labirinto ipnotico e avvolgente che fa dell’enigmaticità il proprio fondamento."
Nato, sulla scia dell’enorme successo di Twin Peaks, come puntata pilota di una serie mai realizzata, Mulholland Drive - per molti il miglior film del XXI secolo, e inserito da Sight and Sound nella classifica dei 100 migliori film dell'intera storia del cinema - venne prodotto da StudioCanal, che ora ne ha curato il restauro, con la supervisione dello stesso Lynch.
Qui di seguito il trailer ufficiale originale di Mulholland Drive in versione restaurata, e il testo sul film redatto per la Cineteca di Bologna e il Cinema Ritrovato dal vincitore del Premio Strega Emanuele Trevi.



Mulholland Drive, uno degli indiscussi capolavori della fase matura dell’arte di David Lynch, nonostante e forse proprio attraverso l’ormai celebre ‘enigmaticità’ della sua struttura, possiede tutti gli ingredienti del ‘romanzo dell’‘abbandono’, esaltati da un’atmosfera noir particolarmente in sintonia con un progetto narrativo così centrato sui sentimenti. Perché il noir non è solo un genere di narrazione che fa perno sul delitto, sulla colpa, sul mistero: al suo interno, si agita sempre Eros, con la sua cieca forza distruttiva e i suoi labirinti di passioni. Comunque si voglia rendere conto della trama del film, risulta sempre più chiaro, via via che il film procede verso la sua conclusione (o retrocede, se si preferisce, verso il suo punto di partenza), che Lynch ha immaginato uno spazio onirico, o uno spazio immaginale, muovendo da una catastrofe sentimentale, dalla perdita di un Eden amoroso. Due donne bellissime si amavano, fino al giorno in cui una delle due ha messo fine alla storia, imboccando una strada nuova, e lasciando l’altra sulla sua spiaggia solitaria, nello strazio interminabile dei suoi giorni dell’abbandono. (Emanuele Trevi)



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