Michael B. Jordan ha scelto di debuttare dietro alla macchina da presa quando gli è sembrato che fosse il momento più opportuno, vale a dire nell'istante in cui il produttore Irwin Winkler gli ha proposto non solo di interpretare da protagonista anche il terzo capitolo delle avventure sul ring del pugile Adonis Creed, figlio del defunto Apollo, ma anche di esserne il regista. L'attore ha preso molto sul serio il suo nuovo compito e sappiamo che si impegnerà moltissimo, ma se riuscirà nella mirabile impresa, il merito sarà di Denzel Washington.
Michael B. Jordan ha chiesto consigli e trucchi del mestiere a Washington perché conosceva il suo modo di lavorare. Il prodigioso Denzel lo ha infatti diretto in A Journal for Jordan, film ispirato a una storia vera: quella del sergente Charles Monroe King, che scrive lettere al figlio neonato mentre è in servizio in Iraq. Michael si è trovato benissimo sul set e ha descritto l'esperienza come incredibile. Ecco cosa ha detto in proposito nel corso di un'intervista a Entertainment Weekly:
(Denzel) mi ha aiutato a prepararmi per Creed III. Gli ho rivolto una tonnellata di domande e ho osservato come gestisce un set, come comunica con il capo di ogni dipartimento, e ho capito cosa bisogna cercare o aspettarsi quotidianamente. Quindi (A Journal for Jordan) è stato decisamente e certamente il progetto giusto per me prima di Creed III (…) Essere diretti da Denzel è come fare una masterclass su ogni cosa. Si presenta al lavoro ogni giorno per dare il massimo. Si svuota completamente, quindi devi accordarti a quell'energia e a quella spinta. Quindi Denzel mi ha spinto a dare di più. E’ stata un’esperienza incredibile. Sviluppare il personaggio, smembrare i personaggi, arrivare all'essenza di qualsiasi cosa, essere il più specifici possibile. Ha alzato il livello della mia performance in molti modi, quindi sono felicissimo e grato per questa lezione.
Denzel Washington, che è un attore straordinario, è stato inoltre regista di Antwone Fisher, The Great Debaters - Il potere della parola e Barriere. Tornando invece a Michael B.Jordan e al suo Creed III, ci immaginiamo qualcosa di diverso da Creed e Creed II, affidati da Sylvester Stallone a Ryan Coogler. Innanzitutto Sly non sarà più nel cast e quindi il film giocherà meno all'operazione nostalgia, e poi forse avvertiremo un sapore più pionieristico e indipendente. Ricordiamo che nel film la nemesi di Adonis Creed sarà interpretata da Jonathan Majors e che Creed ha incassato 175 milioni e mezzo di dollari, mentre Creed II si è portato a casa 214 milioni di dollari.
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