La "notiziona" di questo afoso venerdì di luglio è che Basic Instinct avrà davvero e ufficialmente un reboot. I diritti del thriller erotico che ha catapultato Sharon Stone nell'universo delle star hollywoodiane sono stati infati acquistati da Amazon MGM Studios e dal mega produttore Scott Stuber, ex responsabile del settore cinema di Netflix che lo scorso anno ha stretto una partnership con la potente casa di produzione e distribuzione.
Altra lieta novella è che lo sceneggiatore del film del 1992, tale Joe Eszterhas, firmerà il copione anche della nuova versione. Questo signore non è esattamente uno sconosciuto, dal momento che ha firmato la sceneggiatura di un cult movie di inizio anni 80', e cioè Flashdance.
Non siamo in possesso di altre informazioni sulla reinvenzione di Basic Instinct, lasciateci però dire che il vero appeal del film stava nella sensualità del personaggio di Sharon Stone e nella celeberrima scena in cui l'attrice accavallava le gambe rivelando di non indossare biancheria intima. Per il resto il film, che comunque ha fatto storia, era piuttosto deludente. Siamo inotre convinti che la sequenza hot ora non farebbe arrossire più nessuno, quindi bisogna vedere se il reboot si spingerà un po’ più in là o se, per una sorta di effetto nostalgia, resterà fedele al film originale avvalendosi ovviamente di un'attrice dalla forte carica erotica.
Basic Instinct: breve storia di un film di culto
Diretto da Paul Verhoeven e interpretato anche da Michael Douglas, Basic Instinct divenne quindi un fenomeno culturale e sbancò i botteghini di buona parte delle terre emerse, guadagnando globalmente 350 milioni di dollari. Forse non tutti sanno che fu presentato al Festival di Cannes ed ebbe 2 candidature agli Oscar (miglior montaggio e miglior colonna sonora) e 2 ai Golden Globe, tra cui quella per la miglior attrice protagonista.
Basic Instinct non piacque alla critica e scatenò un vespaio di polemiche, non solo per la violenza delle scene di sesso e per l'uso incessante di sigarette da parte dei due personaggi principali, ma anche per la rappresentazione negativa degli omosessuali, come fecero notare diversi attivisti per i diritti gay, che organizzarono una serie di proteste, tentando anche di boicottare la proiezione a Cannes.Quanto all'interrogatorio del personaggio di Sharon Stone con l'accavallamento delle gambe, sappiate che è diventato una specie di maledizione per l'attrice, che ha dichiarato essere stato la causa del mancato affido del figlio Roan. La Stone ha continuato a ripetere che non sapeva che il pubblico avrebbe visto le sue parti intime e che quindi fu ingannata dal regista, che però si è difeso dicendo che l'attrice era invece consapevole di ciò che il pubblico avrebbe visto.
Basic Instinct raccontava la storia del detective Nick Curran che investigava su un brutale omicidio che lo conduceva a giocare un pericoloso gioco di seduzione con con la principale sospettata, una scrittrice di libri gialli dalle grandi capacità manipolatorie di nome Catherine Tramell.
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