domenica 20 luglio 2025

Surviving Earth: tutto sul film in concorso al Giffoni Film Festival 2025

Nella sezione Generator +18, un film che si basa sulla vera vicenda familiare dell'esordiente regista Thea Gajic. Ecco quel che c'è da sapere su Surviving Earth.

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A Giffoni 2025 è il giorno de I Puffi: Il programma e gli ospiti del 20 luglio

La quarta giornata della 55esima edizione del Giffoni Film Festival si tinge di blu: domenica 20 luglio è tutta per I Puffi. Il Film, attesissima anteprima della nuova avventura cinematografica degli iconici personaggi creati da Peyo. Ma, come sempre, Giffoni è molto di più. Il programma della giornata è ricchissimo di eventi tra cinema, musica, attualità, divulgazione scientifica e spettacoli per famiglie. Ecco cosa c'è da fare a Giffoni il 20 luglio.

I Puffi. Il Film: l'anteprima evento e lo speciale 40 Secondi

I Puffi. Il Film di Chris Miller, distribuito da Eagle Pictures e Paramount Pictures, verrà presentato in anteprima nella versione italiana. I celebri personaggi blu arrivano sul grande schermo in una nuova storia ricca di colori, emozioni e avventure, con un cast vocale d'eccezione. Tra i momenti più attesi, il collegamento con Paolo Bonolis, voce di Grande Puffo, e la presenza in sala di Luca Laurenti, doppiatore di Razamella, per un incontro speciale con i giurati. Il film sarà in sala dal 27 agosto 2025.

Tra gli eventi speciali della giornata, spicca la presentazione di 40 Secondi, diretto da Vincenzo Alfieri e ispirato alla tragica vicenda di Willy Monteiro Duarte, ucciso nel 2020 per aver difeso un amico. Tratto dal libro di Federica Angeli, il film (in uscita il 20 novembre) propone un racconto autentico e potente. Il cast include Francesco Gheghi, Francesco Di Leva, Sergio Rubini e Maurizio Lombardi.

Gli ospiti del giorno tra musica, divulgazione e attualità

Ospite amatissima dai più piccoli, Carolina Benvenga sarà protagonista di un evento dedicato alle famiglie, tra musica, giochi e allegria. Ambra Angiolini, attrice e conduttrice tra le più amate, incontrerà la giuria in un momento di dialogo. Grande curiosità anche per l’arrivo di Vincenzo Schettini, il prof di fisica più famoso del web che presenterà in anteprima le prime immagini del film Il fisico che ci piace e dialogherà con i ragazzi sulla bellezza della scienza.

La sezione Impact! si apre con la proiezione del documentario 42 su uno dei più drammatici cold case italiani, presentato da Alessandra De Vita e Pietro Orlandi. A seguire, interverranno Nicola Tagliafierro (Enel), Lello Marangio (sceneggiatore e scrittore), e Gregorio De Falco, che premierà i vincitori del concorso Colibrì 2025 dell’Associazione Cameo. Spazio anche a Buona la Seconda, progetto sul riciclo e la sostenibilità a cura di CONAI.

I film in concorso il 20 luglio

Ampia anche oggi la selezione cinematografica in concorso, che offre uno sguardo variegato su tematiche e linguaggi provenienti da tutto il mondo. Per Generator +13 arriva Soft Leaves di Miwako van Weyenberg. Surviving Earth di Thea Gajic, in concorso per Generator +18, affronta invece l'impatto della crisi climatica sulle nuove generazioni. Cuerpo Celeste di Nayra Ilic García compete nella sezione Generator +16, con una storia intima e poetica sul legame tra spiritualità e scelte di vita. Pensato per il pubblico più giovane, Super Charlie di Jon Holmberg è in concorso per Elements +6. Chiude la giornata Becoming Roosi di Margit Lillak, inserito nella sezione GEX DOC.

La festa in città

La giornata si conclude con un'esplosione di musica in Piazza Lumière per il Giffoni Music Concept, dove si esibiranno Naska, Vale LP e Lil Jolie. Per gli appassionati di cucina ci sono gli show cooking con ElbarbaFood, Erny Lombardo e i talk gastronomici con Luciano Pignataro e Federico Quaranta. Per la rassegna Celebration Nights, appuntamento serale con il cult The Breakfast Club di John Hughes, proiettato per celebrare i 40 anni dall'uscita.



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sabato 19 luglio 2025

Tales From the Magic Garden: tutto sul film in stop-motion al Giffoni Film Festival 2025

Quello tra animazione in stop-motion ed Europa centrale è un matrimonio da sempre prezioso, così accogliamo con gioia il lungometraggio Tales From the Magic Garden, in concorso al Giffoni Film Festival 2025, nella sezione 6+. Nella delicata vicenda, l'arte di raccontare storie diventa un elemento fondante non solo della formazione dei più piccoli, ma anche dell'equilibrio interiore delle persone adulte. Guardiamo l'affascinante trailer del film, poi approfondiamo la vicenda, leggendo anche le dichiarazioni degli autori di questo film, coproduzione tra Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia.

Tales From the Magic Garden, raccontare storie per crescere e vivere

In Tales From the Magic Garden, Tom, Susan e Derek, rispettivamente quattro, otto e dieci anni, sono cresciuti benissimo, grazie alle storie fantasiose dell'amata nonna. Quest'anno però la visita alla sua bella casetta con giardino comincia in un modo assai triste: la nonna non c'è più, il nonno è distante e chiuso nel suo dolore. Non c'è che una maniera di onorare la memoria della nonna e trovare la forza di guarire dalla malinconia: raccontare storie come faceva lei! Apre le danze Susan, che avvia tre bizzarri racconti, su un mostro poco spaventoso, un uomo volante e un gatto factotum. Attraverso le narrazioni, i bambini e anche il nonno impareranno tanto sulla gentilezza, sul coraggio e sulla capacità di rialzarsi quando la vita ti colpisce. Tales From the Magic Garden è diretto da David Súkup, Jean-Claude Rozec, Leon Vidmar e Patrik Pašš, che hanno preso spunto da un racconto di Arnošt Goldflam, dividendosi i tre segmenti del film e la sua cornice. Del loro lavoro dicono: "Non si tratta solo di fuggire nell’immaginazione, anzi questi racconti ti aiutano a tornare alla realtà, anche quando è molto difficile. Credo che sia il tema principale del film. [...] Ogni racconto del libro parla di tristezza e perdita. Ma dice anche che si può trovare la magia nelle cose più insolite. [...] Ti insegna come affrontare la morte, come puoi usare la tua fantasia, l’immaginazione e i tuoi ricordi. [...] Non vedo le nostre storie semplicemente come tristi. Principalmente vi scorgo speranza, perché tutte finiscono bene."



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So cosa hai fatto, Freddie Prinze Jr. sostiene che il pubblico moderno riderebbe dell'originale

Ora che So cosa hai fatto è tornato al cinema con un sequel reboot, Freddie Prinze Jr. è convinto che il pubblico di oggi probabilmente riderebbe dell’originale distribuito in sala nel 1997. Prinze Jr. è uno dei pochissimi superstiti ad aver ripreso il suo ruolo anche nel reboot ed è certo che, per quanto sia diventato un film horror cult, oggi probabilmente in molti potrebbero definirlo un po’ pittoresco.

So cosa hai fatto, Freddie Prinze Jr è convinto che il pubblico di oggi riderebbe del film originale

A detta di Freddie Prinze Jr., intervistato da Fandango, il genere horror cambia rapidamente perché ogni generazione trova un modo diverso di spaventarsi rispetto a quella precedente. Ed è per questo che, secondo suo modesto parere, il pubblico di oggi non riuscirebbe ad apprezzare il primo So cosa hai fatto: “L’horror si evolve più rapidamente di qualsiasi altro genere cinematografico. Quando ho visto Phantasm per la prima volta, non mi ha fatto paura. Ho pensato 'Ok, mi fa ridere'. E il mio amico, che aveva cinque anni più di me, mi ha detto 'È stata la cosa più spaventosa che abbia mai visto'. E per me era Freddy Krueger, e per la generazione di Scream, è divertente”.

Nel reboot sequel, l’attore riprende il ruolo di Ray Bronson, personaggio introdotto nel primo So cosa hai fatto ed è uno dei pochissimi sopravvissuti di quel film. I personaggi, vecchi e nuovi, devono vedersela con un serial killer che li decima uno dopo l’altro dopo che questi hanno accidentalmente ucciso qualcuno ed occultato il tutto. Il sequel è al cinema dal 16 luglio 2025 e, a detta di Prinze Jr, il suo personaggio ha qualcosa in comune con la sua generazione: “Ha attraversato tante cose, e non so se le abbia affrontate come l'uomo moderno affronta le cose, capisci cosa intendo? È uno degli anni '90 come me, quindi penso che abbia represso molti più di quei sentimenti di cui abbiamo parlato”.



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A Giffoni 2025 il ritorno de I Cesaroni e l'anteprima di Tutta colpa del rock: il programma del 19 luglio

Al Giffoni Film Festival continua la festa colorata dei ragazzi. La terza giornata della 55esima edizione prevede un programma fittissimo e trasversale che come sempre comprende cinema, tv, attualità, musica, laboratori e incontri speciali. La Cittadella del Cinema continua a essere un punto di incontro, di dialogo e confronto per giurati da tutto il mondo, professionisti dell’audiovisivo e pubblico di ogni età. Vediamo tutti gli eventi e gli ospiti che i giurati, o anche i semplici curiosi, potranno incontrare oggi 19 luglio.

Da I Cesaroni - Il ritorno a Tutta colpa del rock: Le anteprime e gli eventi speciali

Appuntamento con l'anteprima di Tutta colpa del rock, commedia diretta da Andrea Jublin, prodotta da PiperFilm e Be Water Film, con lo stesso Jublin affiancato da Lillo Petrolo. La storia di Bruno, ex chitarrista rock finito in prigione che cerca riscatto formando una band tra detenuti, promette emozioni e risate, con un messaggio importante sul rapporto padre-figlia. Il film arriva al cinema dal 28 agosto, con anteprime in tutta Italia il 9 e 10 agosto.

Attesissimo anche il grande ritorno de I Cesaroni, presentato in esclusiva con le prime immagini della nuova stagione. Diretto e interpretato da Claudio Amendola, il revival dell'amata serie Mediaset porterà sul palco di Giffoni anche Andrea Arru, Matteo Branciamore e Marta Filippi, oltre ai nuovi volti Melissa Monti, Ludovica Longhini, Simone Faucci e Pietro Serpi. La nuova stagione andrà in onda prossimamente su Canale 5 in sei prime serate per un totale di dodici episodi.

Attesa anche la proiezione della webserie Ho preso un granchio, realizzata dal Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Con ironia e autenticità, 25 ragazzi in cura oncologica raccontano se stessi in sette episodi scritti e interpretati in prima persona. Presenti a Giffoni i giovani protagonisti Marta, Giorgia, Greg, Edoardo e le due Giorgia, pronti a confrontarsi con i giurati.

Gli incontri con i protagonisti del mondo del cinema e della tv

Spazio anche agli incontri dal vivo con gli artisti: in Sala Truffaut arriva Francesco Gheghi, volto emergente del cinema italiano che ha saputo mettersi alla prova con ruoli intensi e attuali. Allo stesso modo, per la sezione Focus On, Elena Lietti si racconta ai giurati, approfondendo il suo percorso artistico. Nel pomeriggio, il comico e attore Herbert Ballerina sarà ospite della sezione Impact! per dialogare con i ragazzi su creatività, scrittura, comicità, tv e… Molise (che esiste davvero!). Arriva a Giffoni anche Ambra Angiolini, con una lettura speciale per i più piccoli ne Il Posto delle Favole, nella magica cornice del Giardino degli Aranci.

La sezione Impact! e gli appuntamenti per riflettere

La giornata Impact! inizia con l’incontro con I ragazzi di via D’Amelio, a cui seguiranno interventi di Linda Raimondo, volto noto della divulgazione scientifica, e del progetto "Abbattiamo le barriere" promosso da AIAS, con Salvatore Nicitra e Giulio Bagnale. A seguire, il giornalista Corradino Mineo, Luca Valdiserri e Paola Di Caro interverranno per "24 frame al secondo", e sarà proiettato il docufilm Non sono emergenza di Arianna Massimi, realizzato con il sostegno dell'impresa sociale Con i Bambini. Tra gli eventi speciali anche Nereide(Italia, 2025) presentato da Capitaneria di Porto e Guardia

I film in concorso il 19 luglio

Ampia la selezione di opere cinematografiche in concorso. Per la sezione Elements +10 è in programma The Secret Floor di Norbert Lechner (Germania/Austria/Lussemburgo, 2025). Per Elements +6 sarà proiettato Tales from the Magic Garden (Repubblica Ceca/Slovacchia/Slovenia, 2025) Per il pubblico di Generator +18 sono previsti Mongrels di Jerome Yoo (Canada, 2024) e Xoftex di Noaz Deshe (Germania/Francia, 2024). Nella sezione Generator +13 spazio a The Skin of the Water (Costa Rica/Cile, 2024) e a Ollie di Antoine Besse (Francia, 2024) in Sala Galileo. Per Generator +16 è prevista la proiezione di Little Trouble Girls di Urška Djukić (Slovenia/Italia/Croazia, 2025). Per la sezione GEX DOC sarà proiettato Cutting Through Rocks (Iran/Germania/USA, 2025). La proiezione Parental Experience è Nottefonda di Giuseppe Miale Di Mauro (Italia, 2024).Costiera.

La musica, i laboratori e la festa in città

In serata, il palco del Giffoni Music Concept si accende con LUK3, talento rivelazione di Amici, e Sissy, cantautrice dallo stile inconfondibile. Gli eventi musicali animeranno Piazza Fratelli Lumière con suoni, luci e condivisione. La giornata è arricchita da laboratori di scrittura creativa (FAMI), teatro, web education e un evento dedicato al doppiaggio, a cura dell’Associazione Nazionale Attori Doppiatori (ANAD). Da non perdere anche il laboratorio OPEN LAB in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Per i più piccoli, torna Mr Polaretto con la Polaretti Dance e lo show dello Zecchino d’Oro. Per gli sportivi, l’appuntamento con Giffoni Sport vede coinvolti ambassador e ospiti come Stefano Maniscalco, Elisa Di Francisca e Guido Bastianelli, nella presentazione del corto Non sei sola. Per la rassegna Celebration Nights, la magia si accende con la proiezione de I Goonies di Richard Donner (1985), a 40 anni dall'uscita in sala.



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venerdì 18 luglio 2025

Per Te: A Giffoni le prime immagini del nuovo emozionante film con Edoardo Leo

Emozione autentica e silenzi che valevano più di mille parole hanno accompagnato la presentazione in anteprima delle prime immagini di Per Te, il nuovo film diretto da Alessandro Aronadio con protagonista Edoardo Leo, al Giffoni Film Festival. Il film si ispira a una storia vera che arriva dritta al cuore: quella di Mattia Piccoli, nominato nel 2021, a soli 11 anni, Alfiere della Repubblica per la forza con cui ha assistito il padre malato di Alzheimer precoce. Hanno svelato una preziosa anticipazione al pubblico, con la proiezione delle prime immagini, proprio Edoardo Leo, il giovane co-protagonista Javier Leoni e lo stesso Mattia Piccoli, presenti in sala per un incontro carico di emozione con i giffoners, il pubblico giovane del festival.

Per Te: L'incontro con il pubblico a Giffoni e la vera storia dietro il film

“Abbiamo pensato questo film per questo pubblico qui. Racconta la storia di un ragazzo normalissimo, come voi, che fa la cosa più dura del mondo: prendersi cura di suo padre” ha detto Leo rivolgendosi direttamente ai giurati di Giffoni. Il pubblico, attento, ha ascoltato in religioso silenzio anche le testimonianze degli altri protagonisti in sala. "Questo è il mio primo vero grande film. Ci ho messo tutto l'impegno della mia vita", ha dichiarato Leoni, visibilmente emozionato. Accanto a lui, Mattia ha vissuto un momento molto intenso, rivedendo per la prima volta alcuni dei suoi ricordi più personali trasposti sul grande schermo. "È stata un’emozione fortissima. Sono contento che la mia storia oltre che fosse più conosciuta, speravo che potesse lasciare ai miei coetanei cosa ho provato io, cosa c’è dietro la mia famiglia e dietro di me", ha detto.

Il film è tratto dal libro Un tempo piccolo di Serenella Antoniazzi, ed è prodotto da PiperFilm, Lungta Film e Alea Film, in collaborazione con Netflix. Nelle immagini mostrate in anteprima al festival, ha colpito in particolare la scena in cui Paolo, il padre di Mattia, gli comunica la sua malattia. E proprio Mattia, con parole toccanti, ha condiviso il suo ricordo di quel momento: "Quando me l'ha detto, così come ha rappresentato la scena, un po' avevo già capito qualcosa. Poi lui ha cercato di spiegarmi cosa significasse e nonostante fosse stata una conferma ho subito cercato di capire in che modo avessi potuto aiutarlo".

Per te

Il punto di vista di Edoardo Leo: un film che lascia il segno

Il coinvolgimento emotivo del cast è stato tangibile, in particolare nel racconto di Edoardo Leo. "Sono rari i film che ti insegnano qualcosa. Questo è uno di quelli che mi ha fatto tanto pensare quanto il nostro tempo che ci sembra infinito, in realtà è tanto finito. Dobbiamo cercare di usarlo al meglio che possiamo”. A proposito del titolo del film, Leo ha rivelato: "È stato difficilissimo trovarlo. La cosa più bella di questa storia, che è tragica e triste, ma che dobbiamo guardare con tanta attenzione, era la dedica: quella di Mattia verso il padre, e quindi da lì 'per te'. E questo titolo secondo me condensa al meglio tutta questa storia".

Leo ha anche spiegato il lungo lavoro necessario per interpretare il ruolo di Paolo dicendo: "Noi raccontiamo il momento in cui una famiglia si confronta con un problema, in cui si cominciano a invertire i ruoli, in cui il figlio fa da padre a suo padre. Ci sono volute centinaia di ore di ricerca per interpretare questo film. L'obiettivo era cercare di arrivare a tutti, ma la cosa fondamentale era farlo con rispetto per chi vive questi dolori quotidianamente". Il film, infine, ha rappresentato per l'attore una svolta anche personale, legata al suo essere padre. "Questo film mi ha spronato a mostrarmi come un genitore non invincibile ma umano, a non nascondere che ho le stesse paure di tutti quanti", ha spiegato Leo chiamando questa occasione "un regalo della vita" e raccontanto che non ha voluto incontrare i veri protagonisti della storia fino a oggi per non lasciarsi influenzare.



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The Songbirds' Secret: tutto sul film animato in concorso al Giffoni Film Festival 2025

Che estate aspetta la piccola Lucie, tra scavi archeologici, misteri familiari e animali pazzerelli! In concorso al Giffoni Film Festival 2025 (sezione 6+) c'è The Songbirds' Secret, un "segreto degli uccelli canterini" che il regista Antoine Lanciaux ci chiama a svelare, con una tecnica antichissima e in perfetta sintonia con l'infanzia, cioè l'animazione di sagome di carta ritagliate. Per averne un'idea, guardate il trailer originale del lungometraggio, coproduzione Folimage - Les Armateurs.

The Songbirds' Secret a Giffoni 2025: un'avventura estiva nella magia dell'animazione in decoupage

Stanno per cominciare vacanze estive molto movimentate per una bambina di nove anni di nome Lucie: si trasferisce infatti a Bectoile, città natale di sua madre Caroline, che da archeologa si sta occupando di uno scavo proprio lì, col collega Pierrot. Per Lucie si aprono le porte dell'avventura, perché la sua famiglia sembra avere un segreto da quelle parti, e lei è ben decisa a scoprirlo, in compagnia dell'amico Yann, di animali un po' stralunati e intraprendenti, e una coppia di uccelli canterini. Questa è la storia di The Songbirds' Secret.
Classe 1970, già collaboratore di Michel Ocelot per Kirikù e la strega Karabà, Azur e Asmar e Principi e principesse, Antoine Lanciaux è un autore che crede nell'antica tecnica dell'animazione in decoupage, cioè nella stop-motion con sagome di carta ritagliate: ha precedenti illustri, per esempio nei lavori nostrani di Gianini & Luzzati e più ancora nelle radici del cinema d'animazione. Pochi sanno che Achmed, il principe fantastico (1926), primo lungometraggio di animazione sopravvissuto della storia del cinema, diretto da Lotte Reiniger, venne realizzato proprio con quella tecnica (in quel caso, le figure erano però silhouette, a differenza dei personaggi in The Songbirds' Secret). La produzione tiene a far notare che questo tipo di animazione non si vedeva al cinema da trent'anni, e che il film è "un progetto di ambizione sfrenata".
Nel suo curriculum, molto variegato per tecniche e stili adoperati, lo studio Folimage vanta gioielli dell'animazione contemporanea come Un gatto a Parigi e Phantom Boy di Alain Gagnol & Jean-Loup Felicioli.



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Basic Instinct: in preparazione un reboot del thriller erotico con Sharon Stone

La "notiziona" di questo afoso venerdì di luglio è che Basic Instinct avrà davvero e ufficialmente un reboot. I diritti del thriller erotico che ha catapultato Sharon Stone nell'universo delle star hollywoodiane sono stati infati acquistati da Amazon MGM Studios e dal mega produttore Scott Stuber, ex responsabile del settore cinema di Netflix che lo scorso anno ha stretto una partnership con la potente casa di produzione e distribuzione.

Altra lieta novella è che lo sceneggiatore del film del 1992, tale Joe Eszterhas, firmerà il copione anche della nuova versione. Questo signore non è esattamente uno sconosciuto, dal momento che ha firmato la sceneggiatura di un cult movie di inizio anni 80', e cioè Flashdance.

Non siamo in possesso di altre informazioni sulla reinvenzione di Basic Instinct, lasciateci però dire che il vero appeal del film stava nella sensualità del personaggio di Sharon Stone e nella celeberrima scena in cui l'attrice accavallava le gambe rivelando di non indossare biancheria intima. Per il resto il film, che comunque ha fatto storia, era piuttosto deludente. Siamo inotre convinti che la sequenza hot ora non farebbe arrossire più nessuno, quindi bisogna vedere se il reboot si spingerà un po’ più in là o se, per una sorta di effetto nostalgia, resterà fedele al film originale avvalendosi ovviamente di un'attrice dalla forte carica erotica.

Basic Instinct: breve storia di un film di culto

Diretto da Paul Verhoeven e interpretato anche da Michael Douglas, Basic Instinct divenne quindi un fenomeno culturale e sbancò i botteghini di buona parte delle terre emerse, guadagnando globalmente 350 milioni di dollari. Forse non tutti sanno che fu presentato al Festival di Cannes ed ebbe 2 candidature agli Oscar (miglior montaggio e miglior colonna sonora) e 2 ai Golden Globe, tra cui quella per la miglior attrice protagonista.

Basic Instinct non piacque alla critica e scatenò un vespaio di polemiche, non solo per la violenza delle scene di sesso e per l'uso incessante di sigarette da parte dei due personaggi principali, ma anche per la rappresentazione negativa degli omosessuali, come fecero notare diversi attivisti per i diritti gay, che organizzarono una serie di proteste, tentando anche di boicottare la proiezione a Cannes.Quanto all'interrogatorio del personaggio di Sharon Stone con l'accavallamento delle gambe, sappiate che è diventato una specie di maledizione per l'attrice, che ha dichiarato essere stato la causa del mancato affido del figlio Roan. La Stone ha continuato a ripetere che non sapeva che il pubblico avrebbe visto le sue parti intime e che quindi fu ingannata dal regista, che però si è difeso dicendo che l'attrice era invece consapevole di ciò che il pubblico avrebbe visto.

Basic Instinct raccontava la storia del detective Nick Curran che investigava su un brutale omicidio che lo conduceva a giocare un pericoloso gioco di seduzione con con la principale sospettata, una scrittrice di libri gialli dalle grandi capacità manipolatorie di nome Catherine Tramell.



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giovedì 17 luglio 2025

Nel tepore del ballo: sono terminate le riprese del nuovo film di Pupi Avati, di cui abbiamo la prima foto dal set

Sono appena terminate le riprese del nuovo film di Pupi Avati, che si intitola Nel tepore del ballo e segue di un anno L’orto americano. Prodotto da Duea Film con RAI Cinema, è stato girato tra Roma e Jesolo, città natale del protagonista Gianni Riccio, conduttore televisivo di successo travolto da uno scandalo giudiziario che lo costringe a rimettere in discussione tutta la sua esistenza. A interpretare questo personaggio è Massimo Ghini, affiancato da Isabella Ferrari, Raoul Bova, Giuliana De Sio, Sebastiano Somma, Lina Sastri, Pino Quartullo e Morena Gentile. Al tepore del ballo partecipano inoltre, interpretando loro stessi, Bruno Vespa e Jerry Calà.

Per quanto riguarda il cast tecnico del film, che attualmente è in fase di montaggio, il direttore della fotografia è Cesare Bastelli e lo scenografo è Giuliano Pannuti. Ai costumi ha pensato Beatrice Giannini, al montaggio Ivan Zuccon e alla musica Stefano Arnaldi.

Nel tepore del ballo: la trama e la prima foto di scena

Ecco la trama dettagliata di Nel tepore del ballo così com’è scritta sul sito ufficiale di Minerva Pictures:

Insime alla notizia dell’ultimo ciak, è arrivata oggi la prima foto dal set del film di Pupi Avati, che abbiamo usato per l’articolo. Nello scatto il regista sfoggia una discreta abbronzatura ed è intento a guardare un monitor. Dietro di lui delle coppie che hanno appena ballato, o sono pronte per ballare. "L'intruso" è certamente un membro della troupe.

Nel tepore del ballo è il quarantacinquesimo film di Pupi Avati, che in primavera ha ricevuto il David alla carriera. Il regista ha 86 anni e ha esordito nel 1968 con Balsamus, l’uomo di Satana.



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Hoppers, il teaser trailer del prossimo Pixar, una commedia di fantascienza... animalista! Dal creatore di Siamo solo orsi

Mentre nei cinema c'è ancora Elio, la Pixar prosegue con le sue storie originali, sperando che qualcuno abbia voglia di vedere anche quelle e non solo Toy Story 5. In primavera ci aspetta Hoppers... e questo è il primo teaser trailer del film scritto e diretto da Daniel Chong, creatore della serie Siamo solo orsi.

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Operazione Vendetta: in streaming su Disney+ il bel film di spionaggio con Rami Malek

Da oggi mercoledì 17 luglio sulla piattaforma della Disney il film diretto da James Hawes che aggiona ai nostri tempi la struttura dei film di spionaggio intrisi di paranoia degli anni Settanta. Ecco trama e trailer di Operazione Vendetta.

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mercoledì 16 luglio 2025

Ricordiamo l'icona Donald Sutherland con cinque dei suoi grandi film in streaming

Oggi Donald Sutherland avrebbe compiuto 90 anni. Con il suo stile di recitazione spesso istrionico ma assolutamente mai ostentato, con l’ironia personalissima che ne ha contraddistinto l’intera carriera, l’attore canadese ha scritto pagine fondamentali di cinema americano e non soltanto. Vogliamo ricordare attraverso i consueti film in streaming alcune delle sue performance maggiormente riuscite, partendo ovviamente dal capolavoro che lo ha consacrato. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dall’indimenticato Donald Sutherland.

  • M.A.S.H. 
  • Novecento
  • Terrore dallo spazio profondo 
  • Gente comune
  • La cruna dell’ago

M.A.S.H. (1970)

Palma d’Oro a Cannes, nomination all’Oscar per il film e la regia, statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Robert Altman dirige M.A.S.H. con la libertà creativa e la visione iconoclasta che lo rende una leggenda del cinema. Sutherland ed Elliott Gould come protagonisti sono esemplari nell’essere radicalmente scanzonati, a supporto Tom Skerritt, Robert Duvall, Sally Kellerman (da nomination all’Oscar) e tutti gli altri sono perfetti. Questa commedia antimilitarista diventa immediatamente oggetto di culto, e lo è ancora oggi. Capolavoro che apre un decennio di cinema come nessun altro. Disponibile su Google Play.

Novecento (1976)

Nell’epopea storica diretta da Bernardo Bertolucci che vede protagonisti Robert De Niro e Gerard Depardieu, a Sutherland tocca il ruolo del fascista e brutale Attila Melanchini, una parte che l’attore riempie con una prova leggendaria. È lui l’anima nera non soltanto di Novecento, ma dell’Italia stessa di quel periodo. Insieme a Laura Betti forma una coppia capace di esplicitare il degrado emotivo e psicologico di una generazione. Novecento scrive la storia del cinema italiano, un monumento a cui partecipano anche Burt Lancaster, Sterling Hayden, Stefania Sandrelli e Dominique Sanda. Portentoso ed elegiaco. Disponibile su Amazon Prime Video.

Terrore dallo spazio profondo (1978)

Altro ruolo da protagonista dello straordinario adattamento di Philip Kaufman de L’invasione degli ultracorpi. Sutherland combatte fino all’ultimo respiro contro l’invasione di alieni che sostituiscono gli umani ma senza umanità. Accanto a lui Jeff Goldblum, Leonard Nimoy, una Veronica Cartwright eroina drammatica. Terrore dallo spazio profondo suscita nello spettatore un senso di angoscia e di soggiogamento insuperati, si tratta davvero di uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati. Il finale è di un nichilismo impossibile da sostenere. Grandi cinema di genere che diventa fin dalla prima scena visone d’autore. Disponibile su CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Gente comune (1980)

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Robert Redford chiama Sutherland a interpretare un padre che lotta in silenzio per tenere unita la propria famiglia dopo una tragedia. Gente comune è un dramma sopito e toccante, che vede l’attore primeggiare in un cast che comprende anche Mary Tyler Moore, Timothy Hutton, Judd Hirsch ed Elizabeth McGovern. Oscar per il miglior film, la regia, l’attore non protagonista (Hutton) e la sceneggiatura non originale. Sutherland avrebbe strameritato la candidatura, come del resto per molti altri film in cui ha recitato. Esempio di lucidità di ideazione ed esposizione.  Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

La cruna dell’ago (1981)

Altro ruolo iconico per Sutherland che dipinge una spia senza anima, intenta soltanto a portare a termine il suo incarico dietro le linee nemiche. Adattamento del grande tomanzo giallo scritto da Ken Follett, La cruna dell’ago vede l’attore primeggiare con un'interpretazione tagliente, senza paura, che perfettamente si adagia su quella di una Kate Nelligan invece passionale. Diretto da un ottimo Richard Marquand, La cruna dell’ago è un altro grande film di genere, la cui messa in scena viene aiutata da una sceneggiatura ottimamente dettagliata. Un classico delle spy-story ancora oggi bellissimo da vedere. Totalmente consigliato agli amanti del genere e di Sutherland. Disponibile su Amazon Prime Video.



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Al Giffoni Film Festival Dodo e la principessa, ultima commedia con Alvaro Vitali

Sarà presentato da Terra Orti il 25 Luglio 2025 alle ore 19.30 presso la Sala Verde al Giffoni Film Festival Dodo e la principessa, diretto da Andrea D’Emilio (Il dolore nascosto).

Il film vede protagonista l’esordiente Alessandro Lazzerini affiancato da Martina TelloneGiuseppe CattaniIlde Mauri, con l’amichevole partecipazione di Enzo SalviFrancesca RettondiniMassimiliano Buzzanca e Alvaro Vitali nella sua ultima performance cinematografica, all’interno di un cast comprendente Lorenzo MaggiGiovanni GalatiEdoardo PugliaValentina PaolettiVincenzo Della CorteWalter RexhepiFederico MottolaEdoardo PrennaLucrezia Rosaria Della Campa e, per la prima volta sullo schermo, gli influencer CaraRegina, Aurora CelliSasy CacciatorePatriziangiolie.

Dodo è un cameriere spiantato di un hotel di lusso. Ma un giorno forse si può realizzare il suo sogno: conoscere la principessa di Valanga, che verrà a stare proprio nell’hotel per una vacanza. Insieme a Lello, suo più fedele amico, cercheranno di fare da Ciceroni alla principessa e alla sua amica la Marchesa du Sciaz. Ma tutto andrà a rotoli come sempre per Dodo, che ne combinerà di tutti i colori. Forse proprio con questa ingenuità, però, conquisterà il cuore della principessa.

Un film dove si ride di cose ‘alte’ e di cose ‘basse’, una favola sognante e scombussolata al tempo stesso, un racconto disincantato e con la testa tra le nuvole in cui ci lasciamo trasportare in un viaggio fuori dalla realtà con il protagonista e i suoi fedeli amici” dichiara il regista D’Emilio a proposito di Dodo e la principessa, commedia slapstick romantica in cui, attraverso le esilaranti situazioni vissute da Dodo e Lello, si cerca di far ridere e di raccontare, al contempo, una storia di emozioni concretizzando un mix di sogni, sentimenti e varie tipologie di comicità: da quella maggiormente "british" dei protagonisti, a quella più verace e popolare di Spinoza e dell'Agente Segreto, rispettivamente interpretati da Enzo Salvi e Alvaro Vitali.

E, proprio a proposito di quest’ultimo, Alessandro Lazzerini rivela: “È stato un grande onore lavorare con Alvaro Vitali, un simbolo della commedia italiana che mi ha ispirato nell'interpretazione di Dodo data la conoscenza del suo più iconico personaggio: Pierino, che a tratti ricorda il mio, sempre in grado di strappare una risata sia in scena che durante una pausa pranzo. Alvaro sarò sempre grato a te per i tuoi preziosi consigli”.

Prodotto da Alberto De Venezia e Sandro Lazzerini per Ipnotica Film e Lazzerini Production, Dodo e la principessa uscirà in sala in autunno per poi approdare online sulle principali piattaforme streaming.



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martedì 15 luglio 2025

I migliori film in streaming interpretati da Will Ferrell

Compie oggi 58 anni Will Ferrell, probabilmente l’attore comico di maggior successo dei nostri tempi. Basta vedere i risultati al botteghino - soprattutto americano - che i suoi film hanno ottenuto. Nei cinque film in streaming che abbiamo selezionato per ripercorrere la sua carriera abbiamo peró scelto non i più famosi, ma quelli in cui ha messo in luce qualcosa in più oltre al semplice talento comico. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Will Ferrell

  • Zoolander
  • Vero come la finzione
  • Duri si diventa
  • Spirited - Magia di Natale
  • Barbie


Zoolander (2000)

Il ruolo leggendario che lancia la carriera di Will Ferrell al cinema glielo regala un geniale Ben Stiller, che scrive, dirige e interpreta Zoolander con l’estro e la libertà creativa dei grandi comici. Nella parte dell’antagonista Mugatu, Ferrell dimostra dei tempi di recitazione surreali e precisi, come nella scena dell’esposizione del progetto architettonico, davvero straordinaria. Il film diventa oggetto di culto, e meritatamente. Il sequel funziona molto meno ma possiede molte trovate di sicuro effetto. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Paramount +.

Vero come la finzione (2006)

Il curioso, a tratti davvero poetico lungometraggio diretto da Marc Forster consente a Ferrell di dimostrare anche doti di attore drammatico piuttosto evidenti. La sua prova sommessa e credibile è la cosa migliore di Vero come la finzione, che vede nel cast anche una ispiratissima Maggie Gyllenhaal e due mostri sacri come Emma Thompson e Dustin Hoffman. Film molto intrigante, che possiede momenti di cinema intimista. Uno dei lavori maggiormente riusciti e importanti di Ferrell, purtroppo non riconosciuto dal pubblico come avrebbe meritato. Disponibile su Rakuten TV.

Duri si diventa (2015)

La commedia acidissima scritta e diretta da Etan Cohen espone il razzismo strisciante che la classe agiata americana ancora nasconde. Will Ferrell si presta a interpretare un personaggio scorrettissimo, disturbante ma allo stesso tempo irresistibile. Accanto a lui un Kevin Hart istrionico e azzeccato e una Alison Brie come sempre efficace. Duri si diventa è un film di innegabile lucidità narrativa. Ci si diverte molto, si ride a denti molto stretti, si riflette su un Paese ancora stracolmo di zone oscure e contraddizioni…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Spirited - Magia di Natale (2022)

Ci esponiamo: questo è uno dei migliori musical dei nostri tempi recenti. Pieno di ritmo, invenzioni visive e numeri coreografici elettrizzanti. Sorretto da una sceneggiatura molto curata, che esalta l’alchimia tra Ferrell e il coprotagonista Ryan Reynolds. Spirited - Magia di Natale possiede poi un cast di supporto notevole, tra cui spicca una Sunita Mani a tratti incontenibile. Spirited - Magia di Natale è uno spettacolo non soltanto adatto alle feste, ma per ogni età e momento dell’anno. A tratti strepitoso, uno dei migliori film dell’anno. A mani basse. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Barbie (2023)

La partecipazione sorniona e irresistibile al blockbuster diretto da Greta Gerwig impreziosisce senza alcun dubbio la parte finale del film interpretato da Margot Robbie, Ryan Gosling e tutti gli altri. Scritto con enorme lucidità per andare incontro ai gusti e alle idee del pubblico contemporaneo. Nomination all’Oscar per il miglior film, Barbie è un prodotto surreale e intelligente, talvolta fin troppo. Incassi stratosferici sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Vittoria sotto tutti i punti di vista per la Gerwig e la produttrice/protagonista Robbie. E per la Warner Bros. ovviamente. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.



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Jenny De Nucci protagonista di Ti respiro: guarda il trailer del corto che sarà presentato in anteprima al Giffoni

Il prossimo 22 luglio, nel corso della 55° edizione del Giffoni Film Festival, verrà presentato come eveno speciale un cortometraggio che vede protagonista Jenny De Nucci, coinvolta nel progetto anche come autrice del soggetto e come produttrice.
Il film si intitola Ti respiro ed è diretto dal duo JAB, formato da Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga, già apprezzati per il premiato Intolerance; viene raccontato come "un racconto intimo e perturbante che intreccia thriller psicologico e tensione emotiva".
Questa la trama ufficiale:

Mila è un'attrice e influencer di successo che, sconvolta da un lutto, sceglie di ritirarsi completamente dalla scena pubblica, staccando ogni contatto con i social e isolandosi nella propria casa. L’unico legame con il mondo esterno sono le pizze a domicilio. Ma qualcosa cambia quando comincia a ricevere dei messaggi misteriosi nascosti proprio all’interno delle scatole. Un dialogo silenzioso e inquietante inizia a prendere forma, portando Mila a dubitare di ciò che la circonda e della sua stessa lucidità.

Nel corto, che è stato sceneggiato da Gualtiero Titta e si sviluppa interamente in un’unica location, De Nucci rielaboraun’esperienza fa lei realmente vissuta, e torna a collaborare con Lorenzo Giovenga dopo Happy Birthday.
Ti respiro
, prodotto da Daitona, Panebarco, Limbo Film in collaborazione con Not Jennifer, Mnemonica e Rain Frog, è un WeShort Original distribuito da Cattive Distribuzioni e in partnership con Giffoni Hub, e sarà disponibile sempre dal 22 luglio su RaiPlay e Rai Cinema Channel. Ad accompagnare la premiere del film, anche l’uscita dell’omonimo brano musicale Ti respiro, interpretato dalla cantante Bianca Marcelli, dal 22 luglio su tutte le piattaforme digitali.
Questo il trailer di Ti respiro:
 




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I Fantastici Quattro: Gli Inizi, ecco una retrofuturistica featurette video del film!

Dal 23 luglio arriva nei cinema italiani il nuovo cinecomic dei Marvel Studios: scopriamo qualcosa di più in questo video che ci racconta di più sul film.

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lunedì 14 luglio 2025

Buon compleanno a Forest Whitaker, attore di culto che celebriamo con cinque film in streaming.

Compie oggi 64 anni il texano D.O.C. Forest Whitaker, attore che a partire dagli anni ‘80 ha attraversato il cinema americano con la sua presenza scenica imponente e uno stile di recitazione sempre preciso e personale. Il suo talento lo ha portato a trionfare a Cannes e poi a vincere l’Oscar come miglior attore protagonista grazie a L'ultimo re di Scozia, il quale però non è nella lista dei cinque film in streaming con cui vogliamo rendergli omaggio. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Forest Whitaker

  • Il colore dei soldi
  • Bird
  • La moglie del soldato
  • Ghost Dog - Il codice del samurai
  • Panic Room

Il colore dei soldi (1986)

Il primo cineasta a dare a Whitaker un ruolo di rilievo è addirittura Martin Scorsese, e l’attore protagonista con cui l’attore condivide lo schermo è addirittura Paul Newman. E Whitaker lo fa con maestria, delineando una figura di giocatore di biliardo  precisa e umana, che mette nel sacco il grande Eddie Felson. Come film “su commissione” Il colore dei soldi è uno spettacolo, l’affiatamento con Tom Cruise è notevole, la bravura di Mary Elizabeth Mastrantonio incontestabile. Ci si diverte un mondo anche grazie alla colonna sonora funambolica. Oscar per il miglior attore a Newman, forse immeritato ma come ricompensa per tutti quelli che aveva perso ingiustamente, ci può stare. Divertentissimo. Disponibile su Google Play, Apple Itunes.

Bird (1988)

Altra collaborazione eccellente per Whitaker è quella con Clint Eastwood, che gli offre il ruolo del protagonista Charlie Parker nel suo sentito biopic Bird. La narrazione è cadenzata e fluida, la messa in scena potente nel saper dare il giusto ritmo anche ai personaggi, e alle loro notevoli interpretazioni. Whitaker vince la Palma d’Oro a Cannes come miglior attore, accanto a lui Diane Venora è davvero notevole. Il film che conferma quanto Clint fosse già un autore preciso e consumato anche prima de Gli spietati. Oscar per il miglior sonoro. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.

La moglie del soldato (1992)

Per questo dramma spendere la parola capolavoro non è mai improprio. Neil Jordan costruisce una storia spezzata a metà ma ugualmente potente. I duetti della prima parte tra il prigioniero Whitaker e il protagonista Stephen Rea sono straordinari, la parte migliore di un film densissimo e struggente. Jaye Davidson che canta The Crying Game è uno spettacolo per l’anima, l’atmosfera di questo film autunnale è da applausi. Oscar per la miglior sceneggiatura originale, nomination al film, alla regia, attore protagonista e non, montaggio. L’inizio con la panoramica sul parco divertimenti è da leggenda. Rivederlo e rivederlo ancora. Ti spezza il cuore. Disponibile su TIMVision, Amazon Prime Video.

Ghost Dog - Il codice del samurai (1999)

Uno dei tanti film di culto diretti da Jim Jarmusch è un crime-movie stilizzato e iperbolico in cui Whitaker ha il ruolo di un assassino prezzolato che rispetta il codice d’onore dei guerrieri giapponesi ed elimina mafiosi a colpi di katana. La bellezza di Ghost Dog - Il codice del samurai sta nel ritmo personalissimo e sommesso che l’autore impone sul film di genere, come sempre del resto. La sequenza finale è un momento di cinema perfetto, sospeso e insieme violentissimo, quasi tarantiniano nella filmografia “gentile” di Jarmusch. Nel cast anche RZA e Herny Silva. Disponibile su Amazon Prime Video.

Panic Room (2002)

Chiudiamo con l’ennesima collaborazione eccellente, quella con David Fincher che lo vuole come rapinatore dal cuore tenero nel suo film maggiormente hitchcockiano. Jodie Foster e Kristen Stewart sono le protagoniste febbrili di Panic Room, thriller geniale e ad alto tasso di adrenalina ambientato interamente dentro un appartamento di lusso. Dai titoli di testa alla conclusione potente, tutto funziona al meglio in questo film stiloso e opprimente, con momenti di  cinema davvero da applausi. Il pubblico gradisce parecchio. E anche la critica non si risparmia. Davvero ottimo prodotto di genere. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.



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Superman, James Gunn ringrazia per il successo negli USA: "Felice di avere raccontato il 'man' in Superman"

122 milioni di dollari solo negli USA, 217 in tutto il mondo: Superman di James Gunn con David Corenswet è partito molto bene, anche se il "molto" dipende dai punti di vista e denuncia una certa paura. Rispetto alle cifre che i cinecomic riuscivano comunque a registrare fino a qualche anno fa, non parliamo infatti di numeri esorbitanti: in Nord America nel 2013 L'uomo d'acciaio di Zack Snyder partì con 116.600.000 dollari, che aggiornati all'inflazione sarebbero oggi 160 milioni, e già all'epoca ci si lamentava di un DC Extended Universe che inseguiva il Marvel Cinematic Universe. Ora come ora però la situazione dei cinecomic è cambiata... e c'era chi si aspettava di peggio. Leggi anche Superman, Will Reeve, figlio di Christopher, parla del suo cameo nel film: "Ho reso onore ai miei genitori"

Superman è partito bene, il ringraziamento del regista James Gunn al pubblico

In questi mesi perfino gli un tempo trionfatori a scatola chiusa Marvel Studios boccheggiano: Captain America: Brave New World ha raccolto nel mondo 415.100.000 dollari, il successivo Thunderbolts* si è fermato a 382 milioni. Cifre di per loro non terribili, ma davvero molto basse in rapporto a budget intorno ai 200 milioni per ciascun lungometraggio. In questa "superhero fatigue" per il pubblico, l' "afffaticamento da supereroi" come si ironizza negli USA, lanciarsi con un reboot del DC Universe, sotto l'egida di James Gunn e Peter Safran (in alto nella foto) a capo dei nuovi DC Studios, faceva tremare: la stessa Warner Bros. era stata cauta nel prevedere un primo weekend nordamericano per Superman da 100 milioni. D'altronde, il 2023 aveva visto schiantarsi al boxoffice tutte le proposte pre-cambio della guardia (Shazam! Furia degli Dei, The Flash, Blue Beetle, Aquaman e il Regno Perduto), mentre il presunto momento di respiro "autoriale" del 2024 con Joker: Folie à Deux si è risolto con un altro imprevisto fiasco. Trascorsi i tempi in cui il primo Aquaman (2018) superava il miliardo al boxoffice mondiale e dove il pur criticato Batman V. Superman: Dawn of Justice (2016) aveva registrato 874.400.000 dollari, non ci si aspetta più decolli stratosferici. E già andare oltre le aspettative al primo weekend genera un sospiro di sollievo, che il regista James Gunn riassume così su Threads, ringraziando il pubblico che ha dato fiducia al suo Superman.

Vi sono estremamente grato per l'entusiasmo e le parole gentili dei giorni scorsi. Negli anni abbiamo visto un sacco di "Super" in "Superman", sono felice di aver fatto un film che si concentra sul "man" nell'equazione: una persona gentile che cerca sempre di aiutare chi ne ha bisogno. Che questa cosa abbia una tale potente risonanza con tante persone nel mondo è in sé una testimonianza di speranza, per la gentilezza e la qualità degli esseri umani. Grazie.


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domenica 13 luglio 2025

Tributo a Ingmar Bergman: ricordiamo alcuni dei suoi grandi film in streaming nell'anniversario della sua nascita

Ingmar Bergman è senza dubbio uno dei più importanti autori della storia del cinema, non soltanto europeo ma in assoluto. A partire dagli anni ‘50 l’autore svedese ha imposto al mondo la sua visione personale e complessa di cinema, dirigendo capolavori che hanno esplorato la psicologia umana e la sua dimensione emotiva come pochi altri hanno saputo fare. Scomparso nel 2007 all’età di 89 anni, Ingmar Bergman nasceva a Uppsala il 14 luglio 1918. A lui vogliamo ovviamente dedicare i nostri odierni cinque film in streaming. E mai come in questo caso si tratta di altrettanti capolavori. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Ingmar Bergman

  • Il settimo sigillo
  • Il posto delle fragole
  • Persona
  • Sussurri e grida
  • Fanny e Alexander

Il settimo sigillo (1957)

Gran Premio della Giuria Cannes per Bergman con il suo primo, grande capolavoro riconosciuto a livello internazionale. Il settimo sigillo ci regala in particolar modo l’affermazione perentoria di Max von Sydow, cavaliere protagonista che inizia una partita a scacchi con la morte in un periodo di pestilenza. Momenti filosofico e di enorme impatto cinematografico, un connubio che racconterà il miglior cinema di Bergman. Davvero un momento fondamentale per la cinematografia mondiale, il quale afferma definitivamente un autore unico. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Il posto delle fragole (1958)

Orso d’Oro a Berlino e nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale per uno dei film maggiormente personali dell'autore, un dramma psicologico che vede protagonista il grande cineasta svedese Victor Sjostrom e le due “muse” del cineasta Ingrid Thulin e Bibi Andersson. Il posto delle fragole è un viaggio metaforico nel passato che si trasforma in dissertazione sulla vita stessa, sulle pieghe dell'animo e della mente umana rappresentate come mai in precedenza a livello di profondità introspettiva. Elegante nella forma, potente nel contenuto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Persona (1966)

Uno dei lungometraggi maggiormente importanti di quel decennio di cinema europeo. Un dramma tutto al femminile che vede protagoniste Liv Ullmann e Bibi Andersson in un confronto tutto al femminile tra due attrici al massimo delle proprie potenzialità, enormi. Persona di regala un Bergman forse più ostico e complesso, ma nonostante tutto straordinariamente attuale. Persona racconta in filigrana anche il cambiamento sociale, i costumi radicalmente trasformati, un prologo umanissimo e a tratti di inquietudine stordente riguardo la definizione di quello che sarebbe stato il ‘68. Momenti di cinema di tensione emotiva e psicologica quasi insostenibili. Film di rottura, anche nella filmografia stessa di Bergman. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Sussurri e grida (1973)

Il capolavoro di Ingmar Bergman che a livello estetico rappresenta uno dei massimi risultati del cinema europeo. La fotografia di Sven Nykvist da Oscar garantisce a Sussurri e grida una potenza visiva mai sperimentata in precedenza nel cinema non soltanto di Bergman, ma di qualunque altro artista del vecchio continente. Elaborazione della morte che in alcuni momenti diventa quasi un horror psicologico di fattura altissima. La costruzione degli ambienti, le interpretazioni magistrali di Liv Ullmann e del resto del cast, la regia accurata del regista. Tutto fa di questo capolavoro un qualcosa di indimenticabile. Nomination all’Oscar anche per la regia, la sceneggiatura e il film e i costumi. Incredibile esercizio di stile e sostanza abbinata. Semplicemente portentoso. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Fanny e Alexander (1982)

Una saga familiare che sotto moltissimi punti di vista rappresenta il testamento estetico ma anche spirituale di Ingmar Bergman. Fanny e Alexander è un lungometraggio torrenziale che ne contiene molti, sfida le convenzioni della narrazione e ottiene momenti di cinema impressionanti, tra cui alcuni che riescono a infondere un vero senso di inquietudine. Svariati Oscar tecnici, nomination ancora una volta per la miglior regia. In un cast di attori perfetto figura anche il grande Erland Josephson, altro interprete fidato di Bergman. Uno dei film più celebrati e importanti della sua carriera, fondamentale per quel decennio di cinema. Ultimo capolavoro per un autore intramontabile. Disponibile su Amazon Prime Video.



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Avengers: Doomsday, l'arma per sconfiggere Dottor Destino è stata già mostrata secondo questa teoria

Come Victor von Doom potrebbe essere fermato dai Vendicatori? È questa una delle domande che più intriga i fan in attesa di scoprire cosa accadrà in Avengers: Doomsday, quando Dottor Destino riporterà Robert Downey Jr nuovamente sul grande schermo. Dopo aver interpretato per anni Iron Man, l’attore ha accettato di riapparire nel Marvel Cinematic Universe ma con fattezze diverse, questa volta da villain, e una teoria dei fan suggerisce che a fermarlo sarà un’arma segreta inserita proprio di recente nel MCU: di cosa si tratta?

Avengers: Doomsday, l’arma segreta che fermerà Dottor Destino è stata introdotta di recente nel MCU secondo questa teoria

Quando il Dottor Destino arriverà sul grande schermo dovrà vedersela con numerosi eroi, stando alle premesse del cast. Non soltanto i classici Avengers guidati da Captain America, ma anche i Nuovi Avengers emersi da Thunderbolts*, così come i Fantastici 4 e anche gli X-Men. Ed è probabile che per sconfiggere una minaccia così temibile avranno bisogno di tutto il supporto possibile. E se la loro arma segreta fosse un personaggio inserito di recente nel MCU? La teoria dei fan punterebbe ad Ironheart, che ha incluso Mefisto.

Tempo fa si vociferava che questo personaggio apparisse in WandaVision, ma l’MCU ha dovuto attendere qualche anno in più affinché ciò accadesse e non di certo al cospetto di Scarlet Witch. Tutto merito di Riri Williams e della sua miniserie Ironheart disponibile in streaming su Disney+. Interpretato da Sacha Baron Cohen, Mefisto ha già lasciato il segno stringendo un accordo con Parker Robbins rendendolo The Hood prima e con Riri dopo. E proprio questo potrebbe avere un impatto sul futuro del MCU e su quello degli Avengers. Nei fumetti, Mefisto ha un legame speciale anche con Dottor Destino, poiché manipola sua madre, Cynthia von Doom, diventando un suo rivale. Questa trama potrebbe quindi essere adattata anche nei prossimi film degli Avengers? Mefisto, del resto, è stato introdotto nel MCU poco prima del debutto di Dottor Destino sul grande schermo per cui potrebbe essere un indizio. E, secondo i fan, sarebbe proprio Mefisto l’arma segreta da utilizzare contro Dottor Destino. Un altro punto in comune tra Ironheart e Dottor Destino è la fusione di magia e tecnologia, due temi cari ad entrambi.



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Cinema, natura e cultura si incontrano all'isola sacra delle Egadi: torna il Marettimo Italian Film Fest dal 14 al 19 luglio

Dal 14 al 19 luglio 2025 a Marettimo, l'isola perla dell’arcipelago delle Egadi, avrà luogo una nuova edizione del Marettimo Italian Film Fest – I Profumi del Mare 2.0, appuntamento che celebra il grande cinema italiano, l’identità mediterranea e il legame profondo con l’ambiente. Il festival è promosso dall’Associazione culturale SoleMar Eventi, con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, Ministero dell’Ambiente, Comune di Favignana, Poste Italiane e Unipol.

Ogni sera, al calare del sole, gli spazi suggestivi dello Scalo Nuovo e dello Scalo di Mezzo si animeranno con eventi gratuiti tra proiezioni, concerti, degustazioni e momenti di intrattenimento. I film protagonisti saranno tutti titoli usciti in sala nell’ultimo anno, offrendo così uno spaccato attuale del cinema italiano. La serata inaugurale del 14 luglio vedrà in programma il film Napoli/New York di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino, preceduto da uno spettacolo d’apertura e dalla musica del maestro Alberto Anguzza. Ad accogliere il pubblico ci saranno Gabriella Carlucci e Concetta Spataro, presidente di SoleMar Eventi.

Durante la settimana, talk e proiezioni scandiranno le serate del festival, accompagnati dalla presenza di ospiti speciali del mondo dello spettacolo, della cultura e della televisione. Tra questi: Nancy Brilli, Licia Colò, Veronica Maya, Federica Lucisano, Gabriella Buontempo, Giordano Bruno Guerri, Lele Vannoli e Rita Forte, che sarà anche protagonista musicale delle serate. La selezione cinematografica include titoli come Sapore di Mare di Carlo Vanzina, Afrodite di Stefano Lorenzi con Ambra Angiolini, L’Abbaglio di Roberto Andò e Io e te dobbiamo parlare di Alessandro Siani.

Gran finale sabato 19 luglio con la cerimonia di consegna dei Premi Stella Maris, destinati a figure di spicco del cinema e della cultura come Claudia Gerini, Massimiliano Gallo, Antonio Catania, Vanessa Gravina e Matteo Martari. Premi speciali andranno anche a Poste Italiane, al Centro SAR di Trapani Birgi e alla nave scuola Amerigo Vespucci, simbolo della Marina Militare. La chiusura sarà affidata al live show del cantautore Ron, che si esibirà allo Scalo Nuovo regalando al pubblico un’indimenticabile serata sotto le stelle.

Parallelamente al festival, prosegue anche l’impegno per l’ambiente: è in corso infatti la Summer School organizzata da SoleMar Eventi, dedicata a giovani provenienti da tutta Italia e focalizzata sulla tutela dell’ambiente marino e lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa, che si concluderà il 13 luglio, è realizzata in collaborazione con il Comune di Favignana e l’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, e prevede lezioni, escursioni, laboratori pratici e incontri con esperti del settore e rappresentanti del National Geographic. Un festival che conferma la sua vocazione: essere non solo una celebrazione del cinema italiano ma anche un’occasione di incontro tra arte, territorio e responsabilità ambientale, nella cornice suggestiva dell’“isola sacra delle Egadi”.



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sabato 12 luglio 2025

Grant Gustin vuole unirsi all'universo DC di James Gunn solo come The Flash

Grant Gustin ha le idee ben chiare su passato e futuro DC. L’attore ha interpretato per anni Barry Allen in The Flash, andata in onda su The CW per nove stagioni. E nonostante quel periodo della sua vita sia giunto al termine, Gustin ha confessato che non gli dispiacerebbe riprendere quel personaggio anche nel nuovo DCU.

The Flash, Grant Gustin vorrebbe interpretarlo di nuovo nel DCU di James Gunn

Ospite del Fan Expo di Denver, Grant Gustin ha affrontato diverse tematiche inclusa quella di un futuro nel nuovo DCU in fase di costruzione da parte di James Gunn e Peter Safran, arrivato ufficialmente al cinema con Superman. Primo film della prima fase intitolata Gods and Monsters, Superman ha così introdotto un reboot dell’universo di supereroi scegliendo un nuovo interprete per Clark Kent. Un destino rivolto a tutti gli eroi più famosi, incluso Flash. L’interprete, ad oggi, non è stato ancora annunciato da parte dei DC Studios per cui non è chiaro chi guiderà il velocista scarlatto sullo schermo. Nel frattempo, Grant Gustin ha avanzato una proposta. Ospite dell’evento a Denver, all’attore è stata posta una domanda: “Se James Gunn ti scegliesse per il suo DCU, chi vorresti interpretare?”, avanzando la possibilità di cimentarsi in un altro ruolo, quindi puntando ad un altro eroe o persino villain. Gustin, però, ha le idee ben chiare e non vorrebbe cambiare un cavallo vincente come il suo. La sua risposta è stata secca: “The Flash”.

Essendo particolarmente affezionato al suo velocista, Grant Gustin non vorrebbe interpretare un personaggio diverso da quello già sperimentato finora, nonostante sia consapevole del reboot in corso con il DCU. Inserita nell’Arrowverse, The Flash è andata in onda dal 2014 al 2023 concludendosi dopo nove stagioni. Anche altri hanno avuto l’opportunità di interpretare Barry Allen, come Ezra Miller nel recente film The Flash, ma non è detto che riprenderà quel ruolo così come non è detto che James Gunn accolga la candidatura spontanea di Gustin.



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Superman, Rachel Brosnahan su Lois: "Non è mai stata una damigella in pericolo"

A detta di Rachel Brosnahan, Lois Lane non è mai stata una damigella in difficoltà. Personaggio di ritorno sul grande schermo con le fattezze della Borsnahan in Superman, Lois Lane è sicuramente un’icona agli occhi degli appassionati DC ma, secondo l’attrice, in molti hanno spesso travisato la natura del personaggio identificandola come la classica damigella in difficoltà da salvare e non come un’ambiziosa professionista.

Superman, per Rachel Brosnahan Lois non è la classica damigella in difficoltà

Con un cast guidato da David Corenswet, Superman è nuovamente sul grande schermo, questa volta con la regia di James Gunn, co-presidente dei DC Studios che ha voluto rilanciare l’universo DC a partire da uno dei suoi eroi più iconici. In Superman ci sarà anche Rachel Brosnahan, scelta per interpretare Lois Lane. Grande amore di Clark Kent, Lois è anche un’abile giornalista con una propria voce ed identità, un aspetto che la sua interprete ha voluto rimarcare di recente. “Sapete, dalla mia esperienza è emerso che non è mai stata una damigella in pericolo. È sempre stata così affamata e così implacabile nella sua ricerca della verità che si mette nei guai. Certo, non è sempre molto aggraziata nel perseguire ciò che è giusto e vero, quindi la vedono cacciarsi in qualche guaio e questo accadrà anche in questo mondo”.

Lois Lane ha fiuto e, pur di assecondare la sua vena giornalistica, spesso segue strade pericolose senza pensare alle conseguenze. Per questo capita che Superman debba intervenire per aiutarla. A detta di Rachel Brosnahan, ciò che caratterizza maggiormente questo personaggio è proprio la sua ferocia nel voler raccontare una storia: “Come ci si aspetterebbe quando si gira un nuovo film, c'è una prospettiva leggermente diversa rispetto al genere di guai in cui si caccia, su cui, ripeto, non posso sbilanciarmi, ma sono emozionata che le persone vedano questa interpretazione di quel tipo di ambizione”.



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venerdì 11 luglio 2025

Addio a Goffredo Fofi

È morto a 88 anni Goffredo Fofi, critico cinematografico e letterario, educatore, animatore di importanti riviste, intellettuale di grande caratura e soprattutto sempre, veramente, fuori dal coro e da ogni circoletto.
Nato a Gubbio nel 1937 da una famiglia molto umile ma nella quale circolavano libri e giornali, e il cinema era una passione, Goffredo Fofi lasciò l'Umbria nel 1955, a soli 18 anni per partire alla volta della Sicilia per unirsi alle battaglie non violente di Danilo Dolci per il riscatto dei poveri e contro la mafia. Fu l'inizio di un lungo periodo di attivismo che lo portò a occuparsi dei bambini siciliani più poveri, così come più avanti della Mensa dei bambini proletari di Napoli. A Torino, negli anni Sessanta, studiò l'immigrazione meridionale e le sue difficoltà.
Vicino ai movimenti della sinistra extraparlamentare, fu deluso dalle dinamiche del Sessantotto e da quello che ne è derivato, così come fu sempre polemico col il PCI, e in generale contrario a ogni forma di establishment.
Traduttore in italiano del romanzo "Emmanuelle", grande appassionato di cinema, fu figura fondamentale per riviste storiche come Ombre rosse (da lui fondata, come come successivamente fondò le riviste letterarie Lo straniero prima e Gli asini poi) e come i Quaderni piacentini.
Fu grazie a lui e a una serie di pubblicazioni culminate col saggio del 1977, "Totò. L’uomo e la maschera", che la critica iniziò la rivalutazione del grande artista napoletano, e fondamentale è "L'avventurosa storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti" monumentale testo che ha curato con Franca Faldini, così come i suoi lavori su figure come Alberto Sordi e Marlon Brando.
Sempre attentissimo a quanto si muoveva negli ambienti dei più giovani, Goffredo Fofi è stato scopritore e mentore di alcuni dei più importanti intellettuali italiani contemporanei, come Alessandro Leogrande, Nicola Lagioia, Emiliano Morreale e tanti altri.

Leggi anche Al Cinema Ritrovato presentata la raccolta di scritti di Goffredo Fofi: "Son nato scemo e morirò cretino"



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Piattaforme streaming vs tv generalista: ma per vedere i film, non era meglio prima?

Come tanti, anche io ho un abbonamento a Netflix. E non solo. Per ragioni legate alla famiglia o al lavoro, sono abbonato a diverse piattaforme. Posso vedere quel che c’è su Prime Video, MUBI, Disney+, perfino Apple TV+. Poi, volendo, di piattaforme ce ne sono ancora: c’è NOW, c’è Paramount+, HBO Max, e altre ancora.
Come tanti, mi capita spesso che i film che all’improvviso mi vien voglia di vedere non siano su nessuna piattaforma: ma quello potrebbe essere un eccesso di snobismo da parte mia, o di sfiga da parte della vita, e quindi vabbe’. Molto più spesso, come a tanti, tantissimi, mi capita di entrare in crisi di fronte alla sovrabbondanza dell’offerta dei vari cataloghi quando si tratta di scegliere una cosa da vedere senza avere le idee troppo chiare da prima.
Fino a qui, probabilmente, sto dicendo delle banalità, ne sono consapevole. E però non è esattamente di questi piccoli problemi che tutti noi abbiamo nel nostro rapporto con le piattaforme che volevo parlare. Un po’ sì, ma non proprio, e non solo.

Il fatto è che per ragioni personali che sarebbe lungo e complesso stare a spiegare - la versione breve è: ho passato dei giorni a casa da solo - mi sono trovato spesso a fare una cosa di solito non faccio quasi mai: guardare la televisione. Dove per “guardare la televisione” intendo non solo lo stare seduto sul divano a fissare lo schermo dell’elettrodomestico (sul quale di solito scorre il film Netflix o MUBI che ho scelto di vedere), ma soprattutto il finire assorbito in quell’attività così desueta che è lo zapping, e il fermarmi a guardare quello che di interessante ho trovato saltabeccando casualmente tra i tanti canali messi a nostra disposizione dal digitale terrestre.

In questi giorni in cui ho guardato la televisione, ho notato due cose.
La prima - che comunque non è una novità, anzi non lo è affatto, ma fa sempre bene ricordarlo - è che in estate i canali televisivi, generalisti o tematici, mettono in palinsesto quelli che per loro sono probabilmente i fondi di magazzino (giacché in estate c’è meno pubblico e non vogliono sprecare i “pezzi grossi” del loro catalogo, che invece verrano trasmessi in autunno, e in generale ci sono meno trasmissioni, al cui posto vengono trasmessi film), ma che invece è il grande cinema - italiano e non - del passato che in altre stagioni, non si sa perché, non viene più tanto trasmesso.
A ben vedere, anche questa è un’osservazione un poco banale, ma abbiate pazienza, perché il bello deve ancora venire.

La questione è la seguente: se una sera tornare a casa, e accendendo la televisione vi capita di vedere che è appena iniziato - che so? La terrazza o Borotalco, Febbre da cavallo o Sentieri selvaggi, Basic Instinct o Il buono il brutto e il cattivo, Quattro matrimoni e un funerale o Viale del tramonto, ecco: scatterà in voi, cinefili appassionati, un magnetismo irresistibile che vi farà posare il telecomando, accomodarvi bene sul divano e proseguire la visione. Per non parlare poi dell’eccitazione che si prova quando, per caso, ci si trova di fronte a film mai visti prima, e che si rivelano splendide sorprese: in passato, un passato che ormai ha qualche decina di anni, mi capitava spesso: così ho scoperto robe come Tommy, Tetsuo, Musica per vecchi animali. Ma non è detto non possa capitare a tanti di voi anche oggi
Cosa voglio dire con questo? Forse semplicemente che, in termini di pura passione cinematografica, e forse in generale di qualità cinefila della visione, e sicuramente per una più serena gestione del proprio tempo libero, affidarsi al caso - a quel caso che si chiama “palinsesto televisivo” è meglio che non stare a scervellarsi per scegliere quale film vedere tra i millemila - non tutti memorabili, diciamo così - che affollano i cataloghi delle piattaforme.

Lasciare che siano altri, i palinsesti, a scegliere il film, specie in periodi così ricchi come questo estivo, è un atto di resistenza nei confronti della frenesia dei tempi moderni. Della pressione del mercato a stare appresso a tutto quello che c’è di nuovo in giro, della FOMO, del controllo occulto dell’algoritmo.
Perché anche in questo la tv aiuta: invece di fare come le piattaforme, e controllare quando noi mettiamo in pausa film o episodi, è l’interruzione pubblicitaria a decidere per noi. Quell’interruzione che un tempo, giustamente, era assai criticata perché “non si interrompe un’emozione”: ma erano tempi diversi, la nostra attenzione non era ancora andata in frantumi. E ora gli intervalli pubblicitari sembrano invece quasi tattici, fatti apposta per darci il tempo per andare in bagno, prendere un birra nel frigo, placare per qualche minuto la nostra ansia da doom scrolling. Poi il film riprende, l’emozione continua, e noi continuiamo a sentirci bene.
E domani, cos’è che fanno in tv allora, domani? Ah vedi. Quasi quasi io le disdico, ‘ste piattaforme.



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giovedì 10 luglio 2025

Dune - Parte 3, Denis Villeneuve pubblica la prima immagine dal set: al via le riprese

Denis Villeneuve è tornato ufficialmente su Arrakis, confermando attraverso uno scatto che di semplice ha ben poco l’avvio della produzione di Dune – Parte 3. Dopo aver confermato il titolo ufficiale del terzo capitolo, che segue la linea precedente, Dune ha riacceso i motori ed è tornato sul set per continuare ad esplorare la storia di Paul Atreides, interpretato da Timothée Chalamet.

Dune – Parte 3, Denis Villeneuve conferma l’inizio delle riprese con un primo scatto dal set

In Dune – Parte 2, il pubblico ha scoperto che Paul è diventato il messia dei Fremen e anche nuovo Imperatore dopo aver trionfato al duello. Ciò significa che, stando a quanto narrato nel romanzo di Frank Herbert Dune: Messiah, Paul sposerà la principessa Irulan seppur il suo cuore apparterrà sempre a Chani. Il cast, infatti, prevede anche il ritorno di Zendaya e di Florence Pugh, così come di Jason Momoa. Grande assente del secondo film, Momoa apparirà nel terzo per riprendere il ruolo di Duncan Idaho, o qualcosa di simile. Tra le novità del cast invece spiccano due giovanissimi: Nakoa-Wolf Momoa (figlio di Jason) e Ida Brooke che interpreteranno i gemelli Leto II e Ghanima Atreides, figli di Paul e Chani. Si vocifera che anche Robert Pattinson sia in trattative per Dune – Parte 3 per interpretare il villain Scytale.

Per combattere l’attesa, Villeneuve ha condiviso via X (precedente Twitter) uno scatto dritto dal set immortalando una distesa di sabbia infinita e il cielo tinto di arancio, alludendo allo scenario desertico di Arrakis. Nella didascalia, il regista ha esordito con una citazione del romanzo: “In un viaggio in quella terra dove camminiamo senza lasciare impronte”. E poi ha aggiunto: “Sono iniziate le riprese del prossimo film della trilogia Dune di Denis Villeneuve”. Tempo fa è stato reso noto che il terzo capitolo di Dune avrebbe avviato le riprese nel corso dell’estate 2025 e la produzione è stata di parola, avendo fissato un’uscita al cinema per dicembre 2026.



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