Per la sua performance in Babygirl, Nicole Kidman ha vinto il premio Coppa Volpi durante la Mostra del Cinema di Venezia 2024, dove il thriller erotico è stato presentato in anteprima ed in concorso. E, a detta dell’attrice, interpretare Romy non è stata una passeggiata. La filmografia di Nicole Kidman è particolarmente ricca, avendo collezionato numerosi film negli anni. Eppure, secondo il suo modesto parere, Babygirl ad oggi rappresenta il film più “esplicito” della sua carriera e molte delle scene presenti in questo thriller erotico hanno messo a dura prova la sua resistenza.
Babygirl, Nicole Kidman rivela il trauma delle riprese: “Volevo mollare”
Sono diversi i temi affrontati da Babygirl, film presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 che racconta di un'amministratrice delegata, interpretata da Nicole Kidman, che s’invaghisce del nuovo stagista. La protagonista, Romy, è sposata con un regista teatrale, ma da tempo il loro matrimonio è in crisi, per cui ritrova la scintilla giusta con il nuovo arrivato in azienda, un assistente alla regia di nome Samuel. La loro è una relazione segreta ed ammaliante, ma che rischia di compromettere la sua posizione professionale e al tempo stesso di distruggere la sua famiglia. Per Nicole Kidman, lavorare a questo film è stato impegnativo. Ai microfoni di Vanity Fair, ha rivelato:
Ho fatto alcuni film piuttosto espliciti, ma non come questo. Lavoro semplicemente con l'abbandono. [...] Molti dei temi dei miei film sono stati esplorati attraverso la lente della sessualità. Non l'ho eliminata né ho cercato di far finta che non ci fosse. [...] È una cosa vulnerabile, ma non la eviterò mai fino alla morte. Mi metterò in una posizione vulnerabile e vedrò dove mi porterà.
In merito alla complessità dei temi e dell’interpretazione, l’attrice protagonista ha rivelato di aver affrontato con grande difficoltà il lavoro per Babygirl e che, ad un certo punto, ha pensato di gettare la spugna:
Mi ha lasciato a pezzi e devastata. A un certo punto ho pensato: 'Non voglio essere toccata. Non voglio più farlo', ma allo stesso tempo ero costretta a farlo. Mi sono sentita molto esposta come attrice, come donna, come essere umano. Entravo e uscivo dicendo: 'Devo rimettere la mia protezione. Che cosa ho appena fatto? Dove sono andata? Che cosa ho fatto?'.
Al tempo stesso, nel corso dell’intervista, Nicole Kidman ha elogiato il lavoro svolto dalla regista: “Halina mi abbracciava e io abbracciavo lei, perché per me era molto impegnativo. È stato possibile parlare in modo incredibilmente onesto, da donna a donna, come se fosse mia sorella o la mia migliore amica. Halina ha un forte istinto materno, quindi era molto protettiva nei confronti di tutte noi. Ma soprattutto di me”.
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