martedì 24 settembre 2024

Andy Serkis ha un'idea rivoluzionaria per un nuovo film: include personaggi creati con A.I.

Andy Serkis tornerà prossimamente nell'iconico ruolo di Gollum ne Il Signore degli Anelli: La Caccia a Gollum, che lo vedrà impegnato anche come regista. Nell'attesa non rimane con le mani in mano e, come riportato da Deadline, attira l'attenzione accennando ad un film che gli piacerebbe realizzare in un futuro non troppo lontano. Nulla di strano, fin qui. Serkis è un artista versatile e creativo, dunque ansioso di condividere le proprie idee.

Ad incuriosire è la peculiarità dell'idea, che prevede personaggi realizzati interamente con AI, l'intelligenza artificiale. In un momento storico in cui il progresso tecnologico spaventa ed incuriosisce al tempo stesso (e ha visto più di una celebrità alzare la voce contro l'impiego di tecnologie invasive), ecco che l'autore inglese va controcorrente. A suo dire, l'intelligenza artificiale non è altro che "un'altra forma di magia che spaventa le persone".

È molto fraintesa, molto calunniata e ammassata nello stesso modo in cui le persone probabilmente pensavano che Internet avrebbe distrutto la vita di tutti.

Per dimostrare il proprio punto di vista, Andy Serkis vuol mettere l'intelligenza artificiale al servizio della settima arte e del processo creativo, facendo muovere sullo schermo non attori in carne ed ossa, ma protagonisti creati con la realtà aumentata.

L'interprete di Cesare nel reboot de Il Pianeta delle Scimmie è intervenuto durante la conferenza del Partito Laburista del Regno Unito, a Liverpool, e ha svelato che la sua società di produzione Imaginarium sta lavorando a una storia che "inizia con personaggi 2D creati usando doppiatori prima di uscire nel mondo della realtà aumentata. A quel punto diventano personaggi AI creati da artisti e registi". L'azione, dunque, si svolgerà "in un mondo in cui puoi avere relazioni dirette con questi personaggi CGI".

Andy Serkis: l'intelligenza artificiale come risorsa per il cinema

L'attore e regista non si è sbottonato più di così, dunque non conosciamo ulteriori dettagli sulla trama o sul film in generale. In compenso, ha approfondito quelli che sono, secondo lui, le enormi e vantaggiose potenzialità offerte dall'intelligenza artificiale.

Nemmeno le più grandi aziende di effetti visivi stanno creando cose grandiose come gli individui nei loro scantinati.

Il focus della tavola rotonda, cui Serkis ha partecipato con Stan McCoy (direttore della divisione EMEA della Motion Picture Association) era proprio il rafforzamento del ruolo del Regno Unito come polo internazionale per la produzione cinematografica e televisiva.

Lo sfruttamento dell'AI porta con sé una moltitudine di complesse e delicate implicazioni, di cui non si può non tener conto. In primis, la battaglia per la remunerazione e la chiarificazione del copyright dell'IA, per evitare che gli attori vengano "truffati".

Il divo ha affermato che il Regno Unito ha il "miglior sistema di copyright al mondo". Dunque sarà in prima linea affinché l'essere all'avanguardia vada di pari passo con la difesa della proprietà intellettuale. Per rafforzare il suo esempio, ha paragonato i pregiudizi nei confronti delle nuove tecnologie alle perplessità che accompagnarono l'introduzione della motion capture.

Ci è voluto molto tempo perché gli attori capissero anche solo cosa significa indossare un costume o truccarsi ma stare in piedi con un abito speciale e fare essenzialmente ciò che fai normalmente, ovvero recitare. Abbiamo bisogno dei permessi per essere lì, in modo da poter in qualche modo monetizzare [il lavoro, ndr] di questi artisti in modo appropriato.

Serkis ha evidentemente grande fiducia nel valore artistico non solo degli effetti visivi, ma anche delle nuove risorse. Non è un mistero che abbia intenzione di sperimentare ampiamente già ne La Caccia a Gollum, ambientato - secondo le indiscrezioni - subito dopo gli eventi de La Compagnia dall'Anello (2001).

Ai microfoni di Variety, Andy ha ammesso che, per 'svecchiare' il cast della trilogia di Peter Jackson, ha intenzione di usare proprio la tecnologia I.A. Del resto, gli anni sono passati anche per Viggo Mortensen, Elijah Wood, Ian McKellen e Orlando Bloom. Per amor di coerenza narrativa, la soluzione di Serkis potrebbe risolvere un bel problema.



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