venerdì 27 aprile 2018

Arrivano i prof e le altre commedie che si insinuano tra i banchi di scuola

Quante volte il cinema ci ha mostrato mondi lontani per farci volare con l'immaginazione? Tante. Quante volte il cinema ci ha mostrato mondi vicini per dare un punto di vista su cose che conosciamo benissimo? Altrettante. Le storie dei film ci portano nello spazio, in Antartide, nella foresta amazzonica, tra i fondali marini o in cima all'Himalaya, altre volte ci portano in ufficio, a casa di amici, in vacanza oppure a scuola. Ecco, la scuola è affrontata anche dalla commedia Arrivano i prof, dal 1° maggio nelle sale, diretta da Ivan Silvestrini. Ribaltando un po' la situazione che avevamo visto nel recente Classe Z in cui i peggiori studenti di un liceo erano confinati nella stessa classe, Arrivano i prof raduna i peggiori professori in circolazione per tentare di alzare la percentuale di diplomati in un istituto che detiene il record di bocciature.

La storia in realtà si ispira a Les Profs, film non distribuito in Italia, a sua volta ispirato a un comic book francese. Claudio Bisio, Lino Guanciale, Maurizio NichettiRocco Hunt, Shalana Santana, Pietro Ragusa e Maria Di Biase sono i sette rivoluzionari insegnanti che non sono stati capiti altrove e forse stavolta hanno una chance per essere rivalutati. L'obiettivo assegnato loro dal provveditore e dal preside è quello di portare le promozioni almeno al 50%. Ognuno col suo personalissimo metodo di insegnamento, potrebbe far capire ai ragazzi quello corpo docente sopra le righe tiene davvero a loro.

Vogliamo ricordare invece cinque titoli del passato che si sono insinuati tra i banchi di scuola? Ispirandoci però a Arrivano i prof, cerchiamo commedie ambientate al liceo o in una high school, quindi niente Harry Potter (è un fantasy), niente School of Rock o Io speriamo che me la cavo (studenti piccoli), niente L'attimo fuggente (drammatico). Abbiamo detto dunque commedie liceali e sentitevi liberi di allungare la lista nei commenti o di andare in presidenza a protestare. Se volete andare in bagno, non serve alzare la mano, andate pure.

Forse il più popolare film italiano tra gli studenti a ridosso della maturità. Ci ha visto lungo all'epoca Fausto Brizzi, non solo per aver concepito una storia, scritta con Marco Martani e Massimiliano Bruno, sul periodo catartico della vita di un adolescente, ma anche per la scelta astuta di ambientarla negli anni 80. Il regista catturava così l'interesse sia il pubblico di nostalgici che c'erano passati, sia dei teenager degli anni 2000. Il film ha avuto una sorta di remake due anni più tardi intitolato Notte prima degli esami - Oggi in cui l'ambientazione era contemporanea. Nicolas Vaporidis era protagonista di entrambi i titoli, mentre il ruolo principale femminile è stato interpretato nel primo film da Cristiana Capotondi, nel secondo da Carolina Crescentini.

Anche questo film è diventato a suo modo un classico. Ambientata in un liceo del Michigan, la storia ruota intorno alla comprensibile fissazione dei teenager con uno scoglio da superare: la verginità. La scuola è sempre stata il luogo dei primi amori e delle prime tempeste ormonali e qui si ironizza (non proprio finemente) sull'argomento e sull'imbarazzo degli impacciati maschietti, ma l'operazione del film è quella di esorcizzare l'ansia ridendoci sguaitamente sopra. Memorabile, che lo si voglia o meno, la scena della crostata di mele con Jason Biggs. Il film ha avuto sette sequel, quattro dei quali usciti per il mercato dell'home video, e uno spin-off.

Ok, c'è un elemento fantasy, ma non cambia i connotati di questa commedia liceale in cui c'è bullismo, pulsioni sessuali, feste sopra le righe, desiderio di rivalsa, dirigenti scolastici antipatici e lo sport. Michael J. Fox l'ha girato prima di Ritorno al futuro ma, quando i produttori hanno saputo del suo coinvolgimento in un film di Robert Zemeckis prodotto da Steven Spielberg, lo hanno congelato per farlo uscire un anno più tardi. L'attore è diventato una star e quello che sarebbe probabilmente stato un film con un lupo mannaro dimenticabile, si è trasformato in un piccolo cult.

Questo commedia è una piccola gemma che anche a più di trent'anni dall'uscita in sala continua a brillare. I banchi di scuola del film sono un luogo che non vediamo mai insieme al personaggio principale, Ferris Bueller interpretato con grande carisma da Matthew Broderick, perché lui ha altri piani. L'abilità e la sfrontatezza con cui Ferris schiva le responsabilità è un dono che ogni studente di qualunque generazione avrebbe voluto o vorrebbe avere. Il ragazzo è giovane, ma la sa lunga più di qualunque altro adulto, cade sempre in piedi ed è, come se non bastasse, idolatrato da tutti. La sua assenza a scuola lo rende ancora più popolare.

Il bullismo non ha sesso. Dopo aver trascorso l'infanzia e l'adolescenza in Africa con i suoi genitori, la quindicenne interpretata da Lindsay Lohan pensa di essere piuttosto esperta di tecniche di sopravvivenza. Ma l'espressione "legge della giungla" assume un significato del tutto nuovo per lei quando mette piede per la prima volta in un liceo e si trova alle prese con le guerre psicologiche e le regole non scritte tra cui le ragazze di oggi sono costrette a districarsi. Questo piccolo cult scritto dalla geniale Tina Fey, coglie splendidamente i drammi degli studenti rivisitandoli in chiave altamente ironica.



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