Elemental - nuova pellicola targata Pixar - sarà al cinema da giugno 2023. Il film arriva nelle sale con un pesante obiettivo, ovvero quello di risollevare le sorti della Disney, che sta ancora cercando di fare i conti con il flop di Lightyear - arrivato poi in streaming a meno di due mesi dal suo debutto al cinema - e di Strange World. Ed è proprio Strange World ad aver registrato uno dei peggiori incassi di sempre per un film Disney. Costato circa 180 milioni, ha raggiunto al box office mondiale la somma di appena 40 milioni, complici anche i bassissimi punteggi ottenuti su siti come Rotten Tomatoes e le recensioni negative della critica. Il regista di Elemental, Peter Sohn, in una recente intervista a Variety, ha però ammesso di sentirsi fiducioso e di essere convinto del successo del suo progetto, il quale non andrà incontro al triste destino dei due film che l'hanno preceduto.
Elemental - il regista Peter Sohn "ha cercato di costruire una storia universale"
Peter Sohn è quindi assolutamente certo che Elemental appassionerà il pubblico. Durante l'intervista per Variety ha infatti spiegato che il suo scopo è sempre stato quello di creare storie universali in grado di emozionare qualsiasi spettatore:
Mi sono sempre appassionato a film e narrazioni davvero sinceri e sentiti, con personaggi di cui mi posso innamorare e con cui spero di empatizzare. Trovare personaggi che abbiano questa vulnerabilità in modo da potermi immedesimare in loro è un mio obiettivo e il tipo di film che amo. E, come animatore, cerco di trovare il modo di rendere tutto ciò universale. Sono cresciuto con genitori che non parlavano inglese. Quindi, molti dei film che vedevamo non li capivano e dovevo sempre tradurli. Ma [quando guardavamo] film d’animazione che erano raccontati visivamente così bene, non ho mai dovuto tradurre nulla per loro: potevano semplicemente guardarli e godersi il film o emozionarsi per l’animazione. E questo, per me come animatore, è l’obiettivo: cercare di fare qualcosa di universale a cui tutti possano connettersi in modo empatico.
Elemental - ispirato proprio alla storia personale del regista, nato nel Bronx da genitori coreani - racconta di una città multietnica ed accogliente, in cui gli abitanti, appartenenti ai quattro elementi (acqua, fuoco, terra ed aria), riescono a convivere pacificamente. La storia segue in particolare l'amicizia fra una ragazza "di fuoco" e un ragazzo "d'acqua", totalmente opposti anche per carattere ed attitudine, i quali riusciranno però a scoprire cosa hanno davvero in comune. Come spiegato dallo stesso regista - al suo secondo lavoro in un lungometraggio, dopo Il viaggio di Arlo - empatia, amore e sincerità sono gli ingredienti fondamentali di una storia pronta a conquistare il pubblico.
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