mercoledì 28 dicembre 2022

Emma Thompson e la sua trasformazione nella Signorina Trinciabue in Matilda The Musical

Esistono personaggi come Agatha Trinciabue, la malvagia insegnante di Matilda, che sono diventati iconici per il loro aspetto e per le caratteristiche (negative, in questo caso) che li contraddistinguono. Nell'ultimo adattamento targato Netflix, Matilda The Musical di Roal Dahl, la malvagia Trinciabue è intepretata da Emma Thompson. Vediamo cosa ha dichiarato a proposito della complessa trasformazione in questo personaggio.

Emma Thompson, come si è trasformata nella Signorina Trinciabue?

Per prendere le sembianze spaventose della perfida insegnante, Emma Thompson si è sottoposta ogni giorno a tre ore di makeup:

"Questa è stata un'esperienza che mi ha portato, letteralmente, a uscire da me stessa. In qualche modo è stata una liberazione. Non sento mai il bisogno di allontanarmi da me stessa, ma questa è una forma di libertà poter abitare un'altra anima, anche dal punto di vista fisico. Quando, anche grazie al cambiamento fisico puoi scoprire chi è davvero l'altra persona, allora è un privilegio."

Sulla sua trasformazione fisica, l'attrice ha dichiarato che il regista, Matthew Warchus, le ha fatto indossare delle lenti a contatto in modo che i suoi occhi fossero completamente diversi: "non voleva che Trinciabue avesse i miei occhi blu, ha detto 'i tuoi occhi sono di un blu adorabile, gentile, ma anche Hitler aveva gli occhi blu', con queste lenti i miei occhi non dovevano apparire gentili o belli" Thompson ha anche rifiutato di indossare una protesi sulla fronte, perché voleva essere libera di esprimere le emozioni del personaggio anche attraverso i movimenti facciali, ma si è fatta applicare delle protesi sul mento e sul naso, perché questi elementi risaltassero il più possibile. 

L'attrice non è nuova a queste trasformazioni, dato che, qualche anno fa, ha interpretato Nanny McPhee, una tata magica che, sebbene all'apparenza avesse un aspetto orripilante, era in grado di aiutare i bambini e le loro famiglie in difficoltà. E, il paragone con Trinciabue è stato spontaneo perché:

"Come Nanny McPhee cambia solo fisicamente, in modo che il suo buon carattere si rispecchi anche nel suo aspetto, allo stesso modo, anche Trinciabue appare così perché è la manifestazione esteriore della sua rabbia interna e del suo disprezzo."

Emma Thompson ha anche cercato di crearsi un background per il personaggio, provando a capire cosa la spingesse a essere così crudele con i bambini: l'attrice si è anche imbattuta nella storia di una donna di nome Edith Sitwell, vissuta nel 1930. Era una poetessa ed era molto alta, ma aveva una serie di malformazioni fisiche, come una schiena incurvata e un naso aquilino. La sua famiglia aveva cercato di aiutarla, utilizzando però dei metodi crudeli e violenti e questo, ha pensato l'attrice,  avrebbe potuto inasprirla e incattivirla, al punto da diventare una possibile Trinciabue:

"Puoi diventare come lei, come qualcuno che odia le proprie debolezze così tanto che, quando poi vedi un bambino fragile arrivi a odiarlo, perché rappresenta il tuo dolore interiore. Il modo in cui si comporta non dipende dai bambini, dipende da ciò che è dentro di lei."

Il personaggio di Trinciabue è una tiratrice di martelli fenomenale e Thompson si è addestrata con un atleta professionista, in modo da imparare come lanciare oggetti, dato che nel film, spesso, vediamo l'insegnante lanciare i bambini afferrandoli per i capelli:

"C'è una scena in cui lancio un oggetto: non è un vero martello, né un vero bambino ovviamente, ma è un manichino di plastica che era davvero pensate. Per lanciarlo abbiamo collaborato io e uno degli stunt, Justin. Abbiamo fatto davvero un fantastico lavoro di squadra!."


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