lunedì 12 dicembre 2022

Avatar: La via dell'acqua, incassi previsti in salita, qual è la sfida?

Quando si parla di James Cameron e delle sue scommesse, si parla istintivamente di numeri record al boxoffice: The Wrap ha appena alzato le stime del debutto americano di Avatar: La via dell'acqua, quell'Avatar 2 che si è fatto attendere ben tredici anni. Ma quale cifra dovrebbe portare a casa il film per rientrare nei colossali costi? E di quale tipo di produzione stiamo parlando? Quanto è esteso il mercato di riferimento?

Avatar 2: le sfide al boxoffice di un sequel che promette spettacolo

Avatar: La via dell'acqua piomba nelle nostre sale dal 14 dicembre, e James Cameron non ha mai fatto mistero di quanto sia impegnativa la sua sfida. Anni e anni di lavorazione per questo Avatar 2 e per Avatar 3, budget altissimo, per un un'uscita in un mercato ben diverso da quello pre-pandemico, quando il primo Avatar portò a casa il record di incasso più alto della storia del cinema (in termini assoluti, senza adeguamento all'inflazione): 2.922.920.000 di dollari.
The Wrap punta su un primo weekend americano da 150 milioni di dollari, alzando le stime dai precedenti 135, forse per via dell'ottima accoglienza della critica, che ha apprezzato il film e lo sta facendo sapere. Stando alle stime degli analisti, il seguito dovrebbe portare a casa nel mondo almeno sui 2 miliardi di dollari per rientrare nei costi, una cifra esorbitante che suggerisce un budget di 1 miliardo, in apparenza folle: lo è solo se non si considera che Cameron in questi anni ha girato il secondo e il terzo capitolo contemporaneamente, ponendo le basi anche del quarto, tra preproduzione ed effettive riprese. A cavallo tra fu-20th Century Fox e ora Disney, si parla quindi di investimenti in un franchise, peraltro non pesanti su un solo soggetto, per via di questa transizione. Insomma, il discorso è complesso, e se è vero che quelle cifre non si sono più raggiunte dopo la pandemia, è anche vero che Spider-Man No Way Home e Top Gun Maverick sono riusciti a stracciare i pronostici rispettivamente con 1.916.307.000 e 1.488.500.000 dollari.
Nulla è impossibile insomma, e dopo decenni passati a scommettere contro James Cameron per poi venire smentiti, anche gli analisti vanno cauti sulle previsioni che lo riguardano. Oltretutto bisogna ricordare che l'un tempo lucrativo mercato cinese, pur soffrendo dei coprifuoco pandemici imposti dal governo, riaprirà le braccia a Hollywood il 16 dicembre con Avatar 2. Un ulteriore prezioso sbocco. Leggi anche Avatar - La via dell’acqua: dove eravamo rimasti nel primo capitolo del franchise di James Cameron?



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