mercoledì 25 novembre 2020

Il giorno del Ringraziamento in famiglia? Cinque film in streaming che potrebbero farvi cambiare idea...

Nel giorno della Festa del Ringraziamento abbiamo deciso di proporvi cinque film in streaming che raccontano quanto sia talvolta problematico gestire i rapporti familiari. Centinaia di lungometraggi hanno raccontato famiglie disfunzionali, rapporti incrinati o peggio ancora distrutti, piccoli e grandi drammi umani: quelli che abbiamo scelto non sono necessariamente i migliori titoli sul tema ma contengono a nostro avviso una loro visione precisa, spesso un’angolazione originale e decisamente non scontata su cosa siano i rapporti tra consanguinei. Buona lettura. 

Cinque film in streaming sui rapporti familiari e i loro problemi

  • La gatta sul tetto che scotta
  • Gente comune
  • La famiglia
  • Sono affari di famiglia
  • American Beauty

La gatta sul tetto che scotta (1958)

Dal capolavoro teatrale di Tennessee Williams un adattamento cinematografico che ha fatto la storia del cinema. Richard Brooks mette in scena un rapporto padre/figlio fatto di amore virile e incomprensioni che minano l’intera istituzione familiare. Magnifica l’interpretazione di Paul Newman così come quella focosa di Elizabeth Taylor. La gatta sul tetto che scotta è un classico costruito su psicologie dolorose e dilaniate, pieno di scene di enorme spessore emotivo. Per chi ama il cinema fatto alla maniera di una volta, un capolavoro imperdibile. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video

Gente comune (1980)

Una famiglia colpita da una tragedia non riesce più a ricomporsi, ognuno dei tre membri chiuso nel proprio doloroso isolamento. Esordio alla regia di Robert Redford premiato con quattro Oscar, un dramma asciutto e composto per raccontare la fragilità della psiche umana con enorme tatto. Il figlio Timothy Hutton, quello che dopo aver tentato il suicidio finisce in cura da un terapeuta, diventa alla fine colui che affronta meglio il proprio vuoto interiore. Gente comune è grande cinema di introspezione, con un cast ai massimi livelli e un Donald Sutherland inedito, pacato e doloroso. Magnifico esempio di racconto empatico. Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes.

La famiglia (1987)

La storia d’Italia raccontata dentro le mura di una casa che attraverso i decenni accoglie una famiglia come tante, i cui componenti vivono le gioie e le frustrazioni proprie degli esseri umani. Un film intimo e sentito, che offre a mostri sacri come Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant la possibilità di interpretazioni di valore altissimo. Un Ettore Scola più pacato del solito, maggiormente voglioso di restituire al pubblico il calore dei rapporti umani, per quanto problematici siano. Grande racconto da camera, La famiglia venne candidato all’Oscar come miglior film straniero. Uno dei grandi titoli della nostra cinematografia. Disponibile su Chili. 

Sono affari di famiglia (1989)

Tre generazioni di uomini che proprio non riescono a convivere. Dustin Hoffman ha problemi sia con il figlio Matthew Broderick, fin troppo anticonformista, che col padre Sean Connery, irresistibile criminale da strapazzo. Ma quando gli altri due si uniscono per un colpo che li renderà ricchi, a lui non resta che aggiungersi alla banda per evitare che combinino casini. E ovviamente i casini arrivano. Un Sidney Lumet caustico e ispirato per tre attori di classe in una commedia di famiglia a tratti frizzante, molto spesso profonda e specifica nel raccontare il divario tra persone che vedono il mondo in maniera diversa. Sono affari di famiglia è un film più “piccolo” nella carriera del cineasta, ma ugualmente prezioso. Disponibile su Amazon Prime Video. 

American Beauty (1999)

Anomalie storico/sociali: poco più di vent’anni fa American Beauty vinceva cinque Oscar tra cui miglior film, regia e attore per un portentoso Kevin Spacey. Oggi un film del genere manderebbe probabilmente alla gogna tutti quelli che vi hanno partecipato, il protagonista per primo. Dove sta la verità, o meglio la giusta misura? La dissoluzione della famiglia borghese americana raccontata da Alan Ball e messa in immagini da Sam Mendes (all’esordio) si guadagna lo statuto di cult-movie grazie ad alcune scene indimenticabili, tra cui quella della busta di plastica che danza nel vento. Un pugno allo stomaco a suo tempo, un film disturbante e malato ancora oggi. Nel senso  migliore del termine, perché il cinema deve saper fare anche questo: scuotere, urlare, puntare il dito. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Netflix, TIMVision.



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