mercoledì 5 agosto 2020

Mulan trasloca in streaming su Disney+ ma a pagamento

Alla fine è successo ciò che era nell'aria, perché la Disney ha preso una decisione alquanto estrema sul remake di Mulan, la cui uscita cinematografica è stata più volte rimandata a causa della pandemia: Mulan arriverà negli Usa in streaming su Disney+ dal 4 settembre, seppur con modalità inedite per il servizio. Non sarà infatti compreso nel prezzo dell'abbonamento, ma il noleggio costerà 29.99 dollari: un prezzo non esattamente popolare per usufruire del film solo per pochi giorni, eppure dettato da una situazione difficile, visto che il budget del kolossal di Niki Caro si aggira sui 200 milioni di dollari ed evidentemente non ci si può permettere di farlo rientrare nel forfait mensile / annuale. L'idea sarebbe quella di proporre Mulan dal 4 settembre su Disney+ nei paesi in cui il servizio è attivo, quindi deduciamo che l'Italia dovrebbe essere inclusa nell'iniziativa, ma attendiamo conferme. Nelle altre nazioni invece il lungometraggio potrebbe essere proposto in sala, ma secondo alcune voci non si starebbe escludendo un'uscita combinata streaming-cinema per alcuni territori. Va sottolineato che questa è una procedura sperimentale e d'emergenza, come ha confermato agli investitori Bob Chapek, il presidente della Disney:

Siamo fortunati, possiamo portare il film sulla nostra piattaforma per i nostri utenti, ma Mulan è un'eccezione, non va considerato un nuovo modello di distribuzione per noi. Mulan fa storia a sè. Detto questo, troviamo molto interessante offrire un accesso in anteprima a 29.99 dollari e vedere cosa succede, sia per la crescita degli abbonati in generale, sia per il numero di effettivi noleggi su Disney+. Possiamo testare praticamente qualsiasi formula avendo la nostra piattaforma... avremo la possibilità di capire qualcosa.

Certamente il prezzo di 29.99 dollari per un noleggio è un salto nel vuoto: per quanto Mulan sia un film vedibile allo stesso tempo da più membri della famiglia, corrispondenti in media a un numero di biglietti che avrebbero lo stesso costo cumulativo, lo scoglio psicologico rimane. Bisogna considerare il precedente segnato dalla Universal: la major è stata apripista di questi esperimenti con Trolls World Tour ad aprile, all'inizio del lockdown dirottato in streaming a noleggio per un allora già alto prezzo di 19.99 dollari. Nonostante una polemica molto accesa con gli esercenti per ovvi motivi, i capi della Universal si dissero soddisfatti della cifra incassata.



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