"Mettere gli occhi sulla bellezza è mettere gli occhi sulla morte" - dice Luchino Visconti nel trailer del documentario Il ragazzo più bello del mondo, che uscirà, distribuito da Wanted Cinema, il 13 settembre, a 50 anni dalla prima mondiale di Morte a Venezia. E proprio al giovane protagonista di questo capolavoro, lo svedese Björn Andrésen, è dedicato il film di Kristina Lindström e Kristian Petri.
Quando incontrò Visconti, Björn aveva soltanto 15 anni. Fu lo stesso regista a chiamarlo il ragazzo più bello del mondo e, dopo aver cercato per mari e monti il giovane che nel film sarebbe stato l'etereo Tadzio, che diventa oggetto del desiderio del compositore Gustav (Dirk Bogarde), lo trovò in un adolescente fragile per cui la fama si trasformò in un incubo.
Il ragazzo più bello del mondo incrocia il passato con il presente e racconta la rapida ascesa di Björn Andrésen, adorato e voluto dallo stesso Luchino Visconti e ripercorre, fra le altre cose, la serata in cui il regista lo portò con sé in un locale gay. Il film narra poi il dopo Morte a Venezia, con il giovane finito in Giappone e diventato una star musicale nonché la fonte di ispirazione del volto della protagonista di Lady Oscar, celeberrimo anime di Riyoko Ikeda. Vediamo anche Andrésen com'è oggi, sempre bello e con la barba e i capelli lunghi come un hippie, ma con la sofferenza dipinta sul volto: per la perdita del figlio appena nato, per la depressione e per i traumi recati dal successo giovanile.
Il ragazzo più bello del mondo sarà nei cinema anche il 14 e il 15 settembre e oggi vi mostriamo in anteprima esclusiva una clip in cui si vede il provino per Morte a Venezia di Björn Andrésen, che appare in tutto il suo innocente splendore: sono immagini bellissime e insieme dolorose, che testimoniano della fascinazione del regista per il giovane attore e prefigurano un'esistenza difficile.
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