Sono passati 50 anni da quando Clint Eastwood, idolo degli spaghetti western, decise di tentare la carta della regia con Brivido nella notte (1971), sponsorizzato dall'amico Don Siegel, che garantì per lui presso la Universal, perplessa da questo "capriccio". La Warner Bros., da decenni casa cinematografica di Clint fino all'ultimo Cry Macho (2021), realizzato alla più che veneranda età di 90 anni, celebra la sua lunga carriera di autore con un documentario in nove puntate intitolato Clint Eastwood - A Cinematic Legacy. La docuserie sarà inizialmente resa disponibile in streaming dal 5 novembre su HBO Max solo negli States, ma sbarcherà poi in digitale anche su altre piattaforme e persino in Blu-ray, quindi gli appassionati italiani di Eastwood potranno goderne ugualmente.
Il documentario è solo una delle tante iniziative con la quale la Warner Bros. celebra uno dei suoi collaboratori più coccolati: non solo per gli eccellenti risultati artistici e commerciali (tendenzialmente), ma anche per la capacità che Eastwood ha sempre avuto di contenere il budget, terminare le riprese sempre in anticipo, e limitare le giornate di lavoro in media sulle cinque ore. Nell'ambiente, la sua sicurezza e la sua rapidità sono leggendarie.
La Warner si occuperà di redistribuire al cinema alcune delle sue opere più famose, nonché di curarne la trasmissione televisiva su alcuni canali americani. Cosa più intrigante, dal 6 ottobre al 29 novembre a Dallas in Texas saranno messe in mostra memorabilia dei suoi film, come i guantoni di Million Dollar Baby, la Gran Torino dell'omonimo film, il costume che Bradley Cooper ha indossato in American Sniper, il sassofono di Bird e naturalmente la sedia da regista di Clint. Leggi anche Brivido nella notte, recensione del primo film da regista di Clint Eastwood
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