Non c’è niente come il cinema. Nessuna esperienza di visione di un film può avvicinarsi alla magia della sala, al tempo stesso immersione personale e condivisione con altri della nostra stessa condizione, sospesi in un mondo onirico che ci emoziona. The Space ce lo vuole ricordare, e non possiamo che condividere questo invito, con Get Lost, un’iniziativa che ci spinge a perderci nelle grandi storie del cinema, luogo di fuga su grande schermo, e a riappropriarsi dei nostri spazi e della nostra vita. Lo fa con un video spot realizzato con Ridley Scott, la sua società di produzione, e diretto dal figlio Jake.
Un video pronto a inizio 2020, ma che assume una valenza ancora più forte oggi, dopo diciotto mesi di pandemia. Lanciato con un incontro stampa, prima di lanciare l’anteprima nazionale di No Time To Die al cinema Moderno di Roma. Da giovedì 30 settembre accompagnerà poi ogni spettacolo nei cinema del circuito The Space. Mentre l’ottimismo per un ritorno in pieno del pubblico in sala è alimentato dal parere del CTS, che ha approvato una capienza all’80%, non più al 50%, e da un fine settimana che ha segnato il miglior risultato al botteghino da diciotto mesi a questa parte.
“È il nostro momento, il momento del cinema”, come ha dichiarato Francesco Grandinetti, General Manager di The Space Cinema. “Abbiamo chiuso nei mesi di maggiori incassi, in inverno, aprendo poi in estate. Sarebbe come immaginare dei lidi aperti da dicembre a febbraio. Una situazione che ha generato grandi difficoltà per tutto l’esercizio. Ma l’amore e la passione per il proprio lavoro, per il cinema, è la migliore energia per superare tutti gli ostacoli, e in quest’anno e mezzo ce ne sono stati tanti. Abbiamo accettato le scelte governative, ora speriamo di arrivare il prima possibile a una capienza delle sale al 100%. Vediamo molti giovani nelle sale e continueremo a investire, al punto di rinnovare i due terzi dei nostri cinema entro il 2024. A partire dal Moderno, riaperto proprio con 007. Pensando anche all’ambiente, a partire dai nuovi proiettori digitali che consumano il 30% in meno di energia.
Get Lost: perdersi nell’esperienza di un film al cinema e ritrovarsi migliorati nello spirito e nel corpo. Viaggiare lontano con la mente e con la fantasia comodamente seduti sulla propria poltrona, circondati dal suono, a luci spente e di fronte al grande schermo. Una sfida e una missione contro il multitasking, la vita always on fatta di continue distrazioni davanti a display e monitor, tra notifiche, squilli e chat. L’invito a disconnettersi dal mondo e tuffarsi nella magia della sala arriva da The Space Cinema, circuito presente in Italia con 36 multiplex, che lancia oggi il suo film manifesto, creato da Joint Agency London, in collaborazione con Ridley Scott, che appare anche nel film, diretto da suo figlio Jake.
E oltre la magia, c’è anche la scienza a confermare i benefici fisici, mentali ed emotivi dell’esperienza cinematografica in sala. A dirlo è l’University College of London, che ha pubblicato i risultati della ricerca commissionata da Vue International (gruppo proprietario del circuito The Space Cinema) per esplorare cosa succede al corpo e alla mente durante la visione di un film al cinema. La ricerca suggerisce tre elementi specifici e particolarmente distintivi dell'esperienza cinematografica: l'attività focalizzata, la socialità condivisa e l'elemento culturale.
“Esperienze culturali come andare al cinema offrono al nostro cervello l'opportunità di dedicare la nostra completa attenzione per periodi di tempo prolungati – ha commentato il Dott. Joseph Devlin, Professore di Neuroscienze Cognitive all’UCL – Al cinema nello specifico, non c'è altro da fare se non immergersi. La nostra capacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra resilienza mentale, perché la risoluzione dei problemi richiede in genere uno sforzo concentrato per superare gli ostacoli, e questo ci rende più produttivi. Le attività con un focus sociale condiviso, d'altra parte, aumentano la nostra creatività, le prestazioni di squadra e il legame con gli altri, ed è stato anche dimostrato che riducono i sentimenti di solitudine e depressione."
Allo studio, condotto dalla Facoltà di Psicologia Sperimentale dell'Università londinese, ha partecipato un gruppo di volontari che ha preso parte alla proiezione di un film della durata di due ore indossando dei sensori biometrici, con i quali i ricercatori sono stati in grado di misurare un notevole aumento della frequenza cardiaca dei partecipanti durante la visione: un ritmo equivalente a un’attività cardio leggera. Il monitoraggio ha rilevato anche un progressivo allineamento dei battiti degli spettatori, quasi fino a sovrapporsi per andare all'unisono. I test sulla cute hanno mostrato inoltre che in alcuni momenti più coinvolgenti nella trama si è innescato un aumento dei livelli di eccitazione emotiva.
Get Lost Il video di Jake Scott con il padre Ridley
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