lunedì 27 settembre 2021

Benedetta di Paul Verhoeven a New York scatena le proteste dei cattolici oltranzisti

Sembra quasi di tornare indietro nel tempo, quando gruppi di cattolici integralisti scatenarono una campagna di boicottaggio contro L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Oggi le sparute proteste scatenate dall'ultimo film di Paul Verhoeven, Benedetta, accusato di blasfemia da un gruppetto di rappresentanti della "Società Americana per la difesa della tradizione, della famiglia e della proprietà" (sic), fanno sorridere gli spettatori del New York Film Festival, dove il film viene presentato in anteprima americana.

Alcuni di loro suggeriscono al marketing di utilizzare alcune delle frasi usate dai contestatori per pubblicizzare il film, mentre il New York Film Festival si limita a pubblicare un tweet con la foto della protesta e gli orari di proiezione del film. Fermo restando il rispetto per la sensibilità e la fede, come al solito nessuno dei contestatori ha visto il film o ne conosce il contesto.

Benedetta, girato in Italia, è tratto dal saggio di Judith C. Brown, "Atti impuri - Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento" e racconta la storia di Benedetta Carlini (Virginie Efira), una giovane che, a causa della peste che ha devastato l'Italia nel XVII secolo, decide di entrare in convento a Pescia, in Toscana. Lì, inizialmente popolare per una serie di visioni che dichiara di aver avuto, inizia una relazione con un'altra suora, su cui viene aperta un'indagine dal Vaticano. Presentato in concorso al festival di Cannes, non sappiamo ancora quando l'ultimo film del regista olandese arriverà nei nostri cinema.



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