domenica 31 dicembre 2023

Tutti tranne te, la scena dell'elicottero è andata quasi diversamente secondo Glen Powell

Glen Powell racconta un altro aneddoto dietro le quinte di Tutti tranne te: la scena in particolare coinvolge un elicottero alle prese con gravi problemi meccanici.

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Stasera in TV, Vigilia di Capodanno: Film da vedere Domenica 31 Dicembre, in prima e seconda serata

Stasera in TV, Domenica 31 Dicembre: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima e seconda serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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sabato 30 dicembre 2023

Tom Wilkinson è morto, la star di Full Monty aveva 75 anni

Addio a Tom Wilkinson. L'attore britannico è morto all'età di 75 anni nella sua abitazione. La tragica notizia è stata annunciata dalla BBC: la famiglia di Wilkinson, tramite l'agente, ha chiesto il rispetto della privacy. Le cause del decesso dell'artista non sono state rese note.

"È con grande tristezza che la famiglia di Tom Wilkinson annuncia che è morto improvvisamente a casa il 30 dicembre - si legge sul comunicato - Sua moglie e la sua famiglia erano con lui. La famiglia chiede privacy in questo momento". Nato a Wharfedale il 5 febbraio 1948 da una famiglia di contadini, Wilkinson è cresciuto in Canada per poi tornare in Gran Bretagna per ragioni di studio. Dopo aver conseguito la laurea in letteratura inglese e americana all'Università del Kent di Canterbury, ha frequentato la Royal Academy of Dramatic Art di Londra.

Nel corso della sua lunga e brillante carriera, Tom Wilkinson ha recitato in circa 130 film. Ha ricevuto due nomination agli Oscar: nel 2002, come Migliore Attore Protagonista per In The Bedroom e, nel 2008, come Miglior Attore non Protagonista per Michael Clayton. Non è tutto: è stato candidato per sei volte ai Bafta (con una vittoria nel 1998) e, nel 2008, ha vinto anche un Emmy. Quest'ultimo, ottenuto per aver interpretato Benjamin Franklin nella miniserie John Adams.

Impossibile non nominare la star inglese senza pensare ad una commedia cult degli Anni Novanta: Full Monty (1997). Nel film di Peter Cattaneo, premiato con l'Oscar per la colonna sonora, Wilkinson ha prestato il volto ad uno degli 'squattrinati organizzati' che, per sbancare il lunario, decido di darsi allo strip-tease. Recentemente, era tornato a vestire i panni di Gerald Arthur Cooper nell'omonima serie sequel dalla pellicola, ideata da Simon Beaufoy e Alice Nutter per Disney+. È stata la sua ultima performance.

L'attore ha interpretato ruoli degni di nota in una lunga lista di famosi lungometraggi. Si pensi a Ragione e Sentimento (1995), Shakespeare In Love (1998) o L'importanza di chiamarsi Ernest (2002). Non solo drammi in costume: Tom Wilkinson è stato anche, tra gli altri, il pericoloso boss Carmine Falcone in Batman Begins (2005), il cacciatore di nazisti mancato di Il Debito (2010) e il mandante di un tetro omicidio in Sogni e Delitti (2007). Ben poco si sa della sua vita privata, in virtù della grande riservatezza che l'ha sempre distinto. Sappiamo che, nel 1988, ha sposato l'attrice Diana Hardcastle. Dalla loro unione sono nate due figlie: Alice (1989) e Molly (1992).



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Al Trieste Film Festival il Sindacato dei Critici Italiani premia i migliori film del 2023

Giunto alla sua 35esima edizione il Trieste Film Festival - primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale: da oltre trent'anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti, se non addirittura sconosciuti, al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale" .- si terrà dal 19 al 27 gennaio prossimi.
A caratterizzare questa edizione 2024, una doppia apertura: complici le esigenze di programmazione dei teatri che lo ospitano, il festival coglie un'occasione preziosa per dare il giusto risalto a due titoli che hanno segnato l’ultimo scorcio del 2023, imponendosi dalla loro prima apparizione festivaliera (a Locarno e a Venezia) tra i grandi film europei dell’anno.
Il 19 gennaio la programmazione del Teatro Miela si inaugura con Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude, che è insieme un vertiginoso film teorico sul cinema e una critica esplosiva al cinismo del capitalismo moderno: un’autentica opera-mondo, prossimamente nelle sale italiane con I Wonder Pictures, fatta di ironia, sferzate moraliste e citazioni coltissime, che conferma il talento di un cineasta, il rumeno Radu Jude (già Orso d’oro a Berlino, e stavolta Premio speciale della giuria a Locarno), tanto originale quanto inclassificabile.
Il 23 gennaio sarà invece il Politeama Rossetti ad accogliere il secondo film di apertura del festival, Green Border di Agnieszka Holland, Premio Speciale della Giuria all’ultima Mostra di Venezia e dall’8 febbraio al cinema con Movies Inspired e Circuito Cinema, che segna il grande ritorno di una maestra del cinema europeo. Un film scomodo e giusto, che racconta – in un potente bianco e nero, e con una durezza a tratti difficile da sostenere – il dramma dei migranti che si affacciano all’Europa (in questo caso dal confine tra Bielorussia e Polonia) cercando un’accoglienza che i governi hanno dimenticato, e una solidarietà di cui solo i singoli individui, spesso illegalmente, sembrano essere capaci.

Anche nel 2024, inoltre, come ormai tradizione, si rinnova la collaborazione tra il Trieste Film Festival e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), che ancora una volta ha scelto il palcoscenico del Politeama Rossetti per premiare, all'inizio del nuovo anno, i migliori titoli usciti nelle sale nell'anno appena trascorso.
Due i riconoscimenti, al miglior film italiano e al miglior film internazionale: tra gli italiani, a "imporsi" come il più votato nel referendum promosso dal Sindacato tra tutti i propri soci è stato Rapito di Marco Bellocchio, già premiato nel 2020 per Il traditore.
Pacifiction di Albert Serra è invece il miglior film in assoluto fra tutti quelli distribuiti in sala nel nostro Paese nel corso del 2023. In questo caso a votare è stata la commissione incaricata di segnalare i Film della Critica (28 quelli di quest'anno), composta da Pedro Armocida, Paola Casella, Massimo Causo, Adriano De Grandis, Francesco Di Pace, Fabio Ferzetti, Beatrice Fiorentino, Federico Gironi, Roberto Manassero, Raffaele Meale, Paolo Mereghetti, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Giulio Sangiorgio, Sergio Sozzo.



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Succede anche nelle migliori famiglie: il cast dice la sua sui pregi e sui difetti di Alessandro Siani

Fra Babbo Natale che sfreccia nel cielo con la slitta trainata da renne e la Befana che ai bambini buoni porta i dolcetti e ai cattivi il carbone, ci sono i film delle feste. Qualcuno è arrivato un po’ prima della nascita di Gesù bambino e qualcuno uscirà un po’ dopo, e fra le commedie italiane del periodo vacanziero c'è Succede anche nelle migliori famiglie di Alessandro Siani, che conquista le sale il 1° gennaio.

Succede anche nelle migliori famiglie è il settimo film da regista dell'attore e comico napoletano, che da una parte punta sullo sulla gag, lo slapstick, l'equivoco e lo scambio di battute fra attori che ben cavalcano il genere, mentre dall'altra affronta temi senza tempo come la famiglia e squisitamente contemporanei come l'importanza delle apparenze, il mito del denaro e l'amore in tarda età. Lo fa attraverso la storia dei tre fratelli Di Rienzo, nella fattispecie due fratelli e una sorella che, all'indomani della morte improvvisa del padre, tentano di dissuadere la madre (Anna Galiena) dall'idea di risposarsi immediatamente. La donna non li ascolta e allora si rende necessario ricorrere alle maniere forti. Se nel film Alessandro Siani alias Davide è la pecora nera dei Di Rienzo, Cristiana Capotondi e Dino Abbrescia sono Isabella e Renzo,  forse più realizzati di Davide ma in realtà anche loro alle prese con una serie di problemi. Nella commedia ci sono anche Antonio Catania e Sergio Friscia, rispettivamente nei panni dell'aspirante nuovo marito della vedova Di Rienzo e di un amico di infanzia dei tre fratelli che è diventato un malavitoso. Questo nutrito cast ha presentato il film a Roma insieme al regista e protagonista. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, Succede anche nelle migliori famiglie è distribuito da Medusa Film.

Alessandro Siani: solo pregi e nessun difetto

Alla conferenza stampa di Succede nelle migliori famiglie, è stato chiesto agli attori del film quale sia secondo loro il peggior difetto di Alessandro Siani. Quasi tutti hanno ammesso di non aver trovato nel regista caratteristiche negative, a cominciare da Anna Galiena.

Anna Galiena

Iniziamo dai pregi. La cosa più bella di Alessandro è che soprattutto è un regista, perché quando si parla di autori comici italiani che sono anche attori, spesso li si apprezza soprattutto per le capacità istrioniche. Tutto quello che Alessandro fa, vede e scopre è invece sempre in funzione della regia. Inoltre è un artista che, essendo curioso e amando la scoperta, tende a innamorarsi delle cose e dei luoghi. Per me il set di Succede anche nelle migliori famiglie non si presentava come uno dei più facili della mia carriera, e infatti mi sembrava di essere ne L'Isola dei Famosi, forse perché dovevo salire su una barca. Come se non bastasse, passando davanti a uno sperone roccioso molto bello, Alessandro mi ha detto: "Che dici se la tua scena la andiamo a girare lì?". "Scusa, Alessandro" - gli ho risposto - "non mi posso arrampicare lassù!", e lui: "Ti sottovaluti", "Mi sottovaluto? Ma se sono un'ultra-settantenne!". Per fortuna ho trovato subito la frase magica: "A tua madre lo chiederesti di salire là sopra?". Sentendola, Siani è rimasto in silenzio e io mi sono salvata.

Antonio Catania

Di difetti non ne ho notato nemmeno uno, e quindi dirò che la sua qualità principale è l'abilità che ha di guidare il film nella direzione del suo genere di commedia, e in questo senso ci ha portato tutti sulla stessa strada, creando un'omogeneità che è andata a vantaggio del film, che ha una sceneggiatura solida e ben scritta. Infine ho apprezzato la sua signorilità. Alessandro è molto educato nella gestione degli attori.

Cristiana Capotondi

Alessandro ha nella sua migliore qualità il suo principale difetto. La sua migliore qualità è il fatto che riesce veramente a carpire ciò che accade. Ogni mattina, Anna Galiena ed io arrivavamo sul set preparatissime, perché la sera studiavamo insieme. Lui veniva da noi e faceva: "No, ma, aspetta, no, ma la vuoi proprio dire questa cosa?", "Beh, Ale, è scritta nel copione, non lo so, io sarei pronta a dirla", "Però aspetta un attimo"… e allora vai con le letture, si cazzeggia, arriva il gelatino, arriva questo, arriva quello, e dopo che lui ha costruito una dinamica bella tra gli attori e quindi ha creato l’habitat emotivo necessario alla buona riuscita della scena, si va sul set portando tutte quelle variazioni che la sua povera segretaria di edizione, che lo segue da 7 anni, ha annotato, e allora noi ci ritroviamo con 12 diverse versioni del copione e non possiamo non dirgli: "Ma scusa, ma quale delle 12 stiamo facendo?". Tutto questo per un attore è certamente bello, perché lo fa partecipare al processo creativo e, quindi, è una chiamata alle armi (e alla responsabilità) per tutti. Però c'è anche il rovescio della medaglia, perché l'attore che si aggancia al copione come se fosse un'armatura si sente destabilizzato, anche se, in fondo, è un metodo di lavoro liberatorio, che ci ha fatto pensare di essere una sorta di compagnia teatrale itinerante in cui era importante il contributo di ognuno.

Dino Abbrescia

Alessandro è un regista molto attento ai suoi attori. Ogni mattina, viene a salutarti e ti chiede: "Come stai? A casa tutto bene? Dormi la notte?". Mi ha colpito questo suo modo di fare, e poi il lavoro sull'improvvisazione mi ha davvero appassionato. Adoro improvvisare, il problema è che Alessandro praticamente non prova. Quindi gli dicevo: "Vabbé, allora dico così, ma proviamo?", e lui: "Ma vattinne" ,"Ho capito Alessandro, ma io voglio capire, ti voglio dare il la", "Non ti preoccupare, facciamolo!", e quindi molte cose le abbiamo fatte e basta, e perciò adesso, siccome il film non l'ho visto, mi domando come sia venuto. Sono molto molto curioso, speriamo bene.

Sergio Friscia

Non potevo avere un compagno di giochi migliore di Alessandro, perché io nasco e cresco esattamente con questa testa meravigliosa che mi suggerisce: "Andiamo, cazzeggiamo, divertiamoci, non proviamo, quello che viene viene, secondo me anche buona la prima". Quindi ci siamo divertiti tanto ed era una goduria ogni giorno arrivare sul set e dire: "Ho pensato che…", "Ma sì, ma allora facciamo come suggerisci tu". Dirò una cosa smielata, che però è la verità: Alessandro ha un grande cuore e non è da tutti nel nostro ambiente. Alessandro ha una profonda sensibilità, sa leggere nel cuore e nella testa degli attori con cui lavora, riuscendo a tirare fuori il meglio da ognuno di loro. Nel caso di questo film, ci è riuscito alla grande con tutti, ed è stato anche psicologo. Io credo che questo lavoro possa farlo solo chi ha una forte sensibilità. Passando al difetto, siccome eravamo una comitiva itinerante, la sera andavamo a cena tutti insieme, e purtroppo non sono riuscito a trascinare Alessandro nel vortice della "scarpetta" o "pane guazzato", perché non mangia come vorrei. In Sicilia, dove il cibo è ottimo, molte cose se l'è perse.

Alessandro Siani salverà la commedia?

Il nostro cinema ha sempre avuto il suo cavallo di battaglia nella commedia in tutte le sue forme. Recentemente, però, i film da ridere li vanno a vedere in pochi, e sembra che alcuni sottogeneri, ad esempio il cinepanettone, abbiano ormai fatto il loro tempo. Nell'articolo dedicato ad Alessandro Siani che parla di Succede anche nelle migliori famiglie, l’attore e regista ha parlato diffusamente dello stato attuale della commedia e delle insidie del politicamente corretto. Il regista ha provato a rilanciare il genere attraverso il ritmo incalzante e la brevità, e tanto Antonio Catania quanto Anna Galiena sono convinti che per merito del suo cinema, in particolare grazie ai sentimenti e a temi attuali e nello stesso tempo universali, il film da ridere risorgerà e magari sarà più vicino alla commedia all'italiana che alla farsa goliardica e nazional popolare.



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The Warrior, Jeremy Allen White non ha mai visto High School Musical e oggi lo farebbe ad una condizione

Jeremy Allen White fa parte del cast di The Warrior (in lingua originale The Iron Claw) e ha condiviso il set con Zac Efron. Tuttavia ha ammesso di non aver mai visto High School Musical, trilogia che ha lanciato la carriera del collega tempo addietro e ancora oggi particolarmente cara sia all’attore che ai fan più nostalgici. Intervistato durante il podcast Just For Variety di Variety, Jeremy Allen White ha ammesso che potrebbe ovviare alla sua mancanza soltanto ad una condizione.

The Warrior, Jeremy Allen White non ha mai visto High School Musical e oggi lo farebbe ad una condizione

High School Musical ha permesso a Zac Efron di diventare una star mondiale. Ancora oggi il personaggio di Troy Bolton è uno dei più iconici del suo repertorio, fortemente amato dai fan che ricordano con affetto i tre film di High School Musical. E quella trama ha stimolato anche la realizzazione di una serie televisiva di successo, seppur con un cast differente. Oggi Zac Efron è protagonista di The Warrior, film biografico che ripercorre la storia della famiglia Von Erich, che ha avuto un forte impatto sul mondo del wrestling. Nel cast, Jeremy Allen White interpreta Kerry Von Erich mentre Zac Efron è Kevin Von Erich. Attore noto per la carriera televisiva in Shameless e The Bear, Jeremy Allen White ha ammesso ai microfoni di Variety di non aver mai visto la trilogia di High School Musical e che oggi lo farebbe ad una condizione: soltanto in compagnia di Zac Efron.

Non ho visto quei film. Mi dispiace Zac. Ma li vedrò, lo farò, ma solo se Zac mi terrà la mano durante la visione. È soltanto così che lo farò.

Nel corso dell’intervista, la conduttrice del podcast ha suggerito di organizzare una sorta di proiezione di beneficenza e Jeremy Allen White è apparso subito favorevole. “Sì, una telecamera puntata su me e Zac, con le dita intrecciate. Cosa vuoi che siano tre film? Ma aspetta, c’è anche una serie tv? No, guarderò solo quelli in cui appare Zac”. Del resto High School Musical è stato fondamentale per Zac Efron anche nel modo in cui ha lavorato sul set di The Warrior. L’attore ha confessato che, grazie alla trilogia musical, ha imparato a muoversi attraverso le coreografie, una tecnica tornata utile anche per simulare le scene d’azione in The Warrior.



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Stasera in TV: Film da vedere Sabato 30 Dicembre, in prima serata

Stasera in TV, Sabato 30 Dicembre 2023: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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venerdì 29 dicembre 2023

Tutti tranne te: Glen Powell e Sydney Sweeney, flirt sul set? L'attore fa chiarezza

Sydney Sweeney e Glen Powell sono i protagonisti della commedia erotica Tutti tranne te, in arrivo nelle sale italiane il 25 gennaio 2024. La chimica percepita tra i due nella finzione del film ha fatto sì che i gossip su una presunta liaison tra la star di Euphoria e l'attore texano si diffondessero a macchia d'olio. Powell, intervistato da Business Insider, ha deciso di mettere un punto al chiacchiericcio e smentire le voci riguardo un flirt con la collega.

Il co-protagonista di Top Gun: Maverick (2022) ha dichiarato che la Sweeney ha sapientemente sfruttato l'hype attorno al loro presunto feeling per accrescere l'attenzione dedicata a Tutti Tranne Te

Devo dare a Sydney tutto il merito. Non ho la capacità mentale di riuscire in una cosa simile, ma lei è davvero intelligente. Lo è davvero. E io e Sydney abbiamo un vero feeling. Ho avuto un'esperienza meravigliosa con lei in questo progetto. Per quanto riguarda frequentarsi realmente ed essere una coppia? Non è affatto così.

Durante le riprese della commedia di Will Gluck, Glen Powell ha chiuso la sua storia d'amore con la modella Gigi Paris. Evento che, di certo, non l'ha reso propenso ad avvicinarsi alla co-star, nemmeno per stuzzicare l'entusiasmo dei fans.

A rendere le cose più difficili nel gestire queste chiacchiere è stato il fatto che stavo affrontando realmente la fine di una storia d'amore durante il tour promozionale. Stavo con qualcuno che amavo veramente e a cui tenevo, e stavo cercando di dare un senso a molte cose. Per Sydney è stato molto più facile, perché è in una relazione meravigliosa ed è molto felice. Per me è stato un po' più difficile.

Il mondo del gossip può dunque mettersi l'anima in pace. Sydney Sweeney è felicemente fidanzata e Glen Powell sta curando il suo cuore infranto. Sul set di Tutti tranne te, tra i due protagonisti, non è sbocciato altro che una bella amicizia.

Tutti tranne te: trama, trailer e cast della commedia erotica con Sydney Sweeney

Bea (Sydney Sweeney) e Ben (Glen Powell) sembrano fatti l'uno per l'altra ma, dopo un focoso primo appuntamento, accade qualcosa che spegne il loro sfrenato affiatamento. Quando si incontrano in Australia, inaspettatamente, perché invitati allo stesso matrimonio, decidono di fingere di essere impegnati in una relazione. Ciascuno ha in ballo un importante obiettivo, ma sopportarsi non sarà affatto semplice. 

Nel cast, anche Alexandra Shipp, Darren Barnet, Brian Brown, Joe Davidson, Rachel Griffiths e Dermot Mulroney.

Tutti tranne te è diretto da Will Gluck, regista di Easy Girl (2010) e Amici di letto (2011). La sceneggiatura porta la firma di Ilana Wolpert (High School Musical: The Musical: The Series) e dello stesso Gluck. Sydney Sweeney ha prodotto il film con Gluck, Joe Roth, Jef Kirschenbaum, Natalie Sellers e Alyssa Altman.



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Capodanno a Cinecittà World: Achille Lauro, Guè Pequeno e molti altri per la festa al parco divertimenti

Siete dalle parti di Roma e ancora non sapete che cosa fare a Capodanno? Potrebbe allora tornarvi utile sapere che Cinecittà World si prepara ad accogliere il 2024 con 10 feste in una singola location puntando a un'esplosione di adrenalina, divertimento e musica senza eguali. Il 31 dicembre il Parco tematico del Cinema e della TV di Roma si trasforma in un grande villaggio del divertimento con la festa di Capodanno a tema più grande e travolgente d’Italia, dalle 18 alle 6 di mattina: 40 attrazioni, 8 cene, cenoni e cene spettacolo, 6 Spettacoli dal Vivo, 10 Stage Musicali, grandi artisti e guest star.

Musica protagonista: ad accendere l’ultima notte dell’anno sarà Achille Lauro. Il cantautore, accompagnato dalla sua band, infiammerà l’atmosfera con le sue hit più famose tra effetti speciali e giochi di luce. Riflettori puntati anche sul super party reggaeton, hip pop e rnb con il dj set di Guè Pequeno feat TY1. Per gli amanti degli anni ‘90 ci pensa "The Time Machine 90's to 2000", per ballare al ritmo di "Rhythm of the Night". Special guests della serata Corona, Ice MC e Gigi L'Altro: un viaggio negli anni d'oro della musica dance. E ancora la Fandom Night, la notte a tema più famosa d'Italia dedicata ai fan con la One Direction Night e la Glee Night, ispirati alla band britannica e alla pluripremiata serie TV americana.Per chi ama la Techno c’è la maratona Tech House con Nic Fanciulli, Sasha Carassi e altri. Nello stage Fiesta Latina ci si scatena nei balli di coppia e di gruppo, mentre la Cinecittà Street diventa una grande macchina dei ricordi con il Revival dagli anni 60 ad oggi. 

L’offerta di cene propone esperienze culinarie e musicali uniche: dalla veloce Cinecena, per chi non vuole perdersi un minuto di divertimento, alle cene servite nel Ristorante Roma e Saloon, al cenone a tema nel Charleston Club, o alle due cene spettacolo una con Pago e l’altra con l’Orchestra Red’s Band per un Capodanno tutto da cantare.

La notte di Capodanno sarà un mix esplosivo di divertimento anche per i più piccoli che potranno sognare con Christmas On Ice, il grande show internazionale di pattinaggio sul ghiaccio: un’ora di pura magia e oltre 50 artisti che si esibiranno sulle più amate musiche di Natale. Tra il Giocarena, il “Regno del Ghiaccio” –per un Capodanno sulla Neve- e le attrazioni per bambini sarà una festa per tutta la famiglia che culminerà con il Capodanno in Piazza sulla Cinecittà Street e il tradizionale spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio che allo scoccare della mezzanotte illumineranno la notte di luci e colori.

"La formula magica di Capodanno a Cinecittà World, che ci ha permesso in pochi anni - al netto dei raduni di piazza - di diventare la festa più grande ed importante d’Italia, con oltre 15.000 persone e 4.000 cene servite, è quella di avere un’offerta talmente ricca e variegata da mettere d’accordo generazioni diverse" spiega Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di Cinecittà World, "Famiglie, ragazzi, bambini ed adulti: tutti possono vivere il proprio capodanno ideale, divertendosi in totale sicurezza".

Per chi vuole evitare di guidare, il parco mette a disposizione un servizio di navette da Roma attivo fino dalle 17 alle 6 di mattina. Domenica 7 gennaio, con la Befana, termina la stagione 2023, ma una grande novità in è già arrivo per il 2024. Programma e biglietti sono su www.cinecittaword.it



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giovedì 28 dicembre 2023

Come può uno scoglio, questioni di famiglia: intervista a Pio e Amedeo

Fra bufale e latitanti improbabili, criminali con stile e cantanti con l'ugola non proprio felice, ecco tornati a inciampare fra risate e equivoci Pio e Amedeo. Il duo di comici foggiani fa un ulteriore passo nel mondo del cinema con Come può uno scoglio, appena uscito in sala per Vision distribution, dopo aver esordito due anni fa, con lusinghieri risultati al box office durante la pandemia, con Belli ciao.

La regia è sempre di Gennaro Nunziante, anche co-sceneggiatore, collaboratore per le musiche e il montaggio, tenendo in strada i due irrefrenabili comici, come aveva fatto in passato con Checco Zalone. La storia di questa nuova commedia è molto articolata, tanto che è difficile e inutile sintetizzarla. Di sicuro il contrasto fra i due, fisico, caratteriale e quasi esistenziale, viene messo di nuovo in rilievo in questa storia on the road piuttosto differente, anche in quanto a "cattiveria", rispetto al precedente.

Abbiamo parlato di questo e altro, in questa breve chiacchierata con Pio D'Antini e Amedeo Grieco. Ecco la nostra video intervista.



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The Abyss in 4K non esce in Inghilterra causa censura!

Braccio di ferro tra James Cameron e il mercato inglese per l'uscita di The Abyss in Ultra HD 4K: la versione restaurata del film non uscirà perché la censura britannica non accetta una scena in particolare.

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Saltburn, Barry Keoghan commenta la sua scena di nudo: perché è 'assolutamente giusta'

Da giorni non si parla che di Saltburn, opera seconda di Emerald Fennel presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2023. C'è una scena in particolare, nel film, che ha decisamente lasciato il segno e che vede protagonista Barry Keoghan. L'attore irlandese, che interpreta il perverso manipolatore Oliver Quick, ha commentato la propria performance ai microfoni di Entertainment Weekly, spiegando perché la scena in questione è 'assolutamente giusta'. 

In Saltburn, disponibile dal 22 dicembre su Prime Video, siamo nei primi Anni Duemila. Oliver (Keoghan) frequenta l'Università di Oxford ed è affascinato dal dorato mondo in cui vive il compagno Felix Catton (Jacob Elordi). Il giovane scozzese accetta di buon grado l'invito di Felix a trascorrere l'estate a Saltburn, la vasta proprietà della famiglia Catton. Giunto nella tenuta, darà il via all'estate più folle e indimenticabile della sua vita.

Il cast di Saltburn, oltre a Keoghan ed Elordi, vanta la presenza di Carey Mulligan, Rosamund Pike, Archie Madekwe, Richard E. Grant, Alison Oliver, Paul Rhys e Aleah Aberdeen.

ATTENZIONE SPOILER: non proseguite nella lettura se non avete ancora visto Saltburn.

Il film si conclude con Oliver che, sulle note di Murder on the Dance Floor di Sophie Ellis-Bextor, balla nudo e trionfante per la lussuosa residenza della famiglia ormai devastata. Barry Keoghan ha confidato ai microfoni di EW che la sceneggiatura prevedeva in realtà un finale differente, in cui Quick si reca nudo a colazione e il maggiordomo gli serve delle uova (un richiamo ad una scena precedente).

La regista, però, ha dichiarato che quella soluzione non possedeva il 'trionfo post-coitale' necessario all'efficacia del gran finale.

Se avessimo fatto tutti il nostro lavoro nel miglior modo possibile, gli spettatori sarebbero dalla parte di Oliver. Non ti interessa cosa fa, vuoi che lo faccia. Si è completamente disgustati e, al tempo stesso, dalla sua parte. È quel tipo di danza con il diavolo. È tipo: 'C**zo, okay: andiamo.' E così, alla fine, c'era bisogno di un trionfo, di una vittoria post-coitale, di una profanazione.

Keoghan, apprezzato nel ruolo di Joker in The Batman (2022) di Matt Reeves e candidato al Premio Oscar per Gli Spiriti dell'Isola (2022) di Martin McDonagh, ha condiviso le proprie emozioni e sensazioni in merito alla sequenza.

Sembrava totalmente giusto, c'è un senso di appartenenza. Questo è il mio posto. C'è molta sicurezza, una sorta di: 'Posso fare quello che voglio in questa villa. Posso spogliarmi completamente e ballare, perché è tutto mio'. Sì, è stato divertente.

Girare la scena finale sarà anche stato catartico, ma di certo non è stato semplice. Ci son voluto ben 11 ciak prima che il risultato fosse soddisfacente. La settima ripresa era "tecnicamente perfetta", a sentire la regista. Tuttavia mancava quella 'gioia diabolica' che voleva da Oliver. "Barry l'ha girata altre quattro volte - ha raccontato Fennell - fino a quella che vedete sugli schermi, che possiede questa fo****a joie de vivre che rende impossibile non restare coinvolti".

Barry Keoghan, infine, ha ammesso che trascorrere tutto quel tempo senza vestiti di fronte alla troupe è stato inizialmente imbarazzante. Dopo il primo ciak, però, ha cominciato a sciogliersi: "Ho pensato: 'Facciamolo di nuovo. Facciamolo di nuovo'. Te ne dimentichi in un certo senso, perché è stato creato un ambiente in cui sei così tanto a tuo agio e ti dà il via libera per pensare: 'Va bene, questo è per la storia'!"



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mercoledì 27 dicembre 2023

Star Wars: il mistero del blaster di Han Solo, la più costosa arma cinematografica venduta all'asta

C'è stato un lungo periodo, ben prima dell'avvento del Covid 19 con i suoi lockdown, nel quale si parlava spesso di vendite all'asta di memorabilia cinematografici, poi l'argomento è stato abbandonato, il che non significa che i collezionisti di oggetti di scena e costumi cinematografici abbiano smesso di fare acquisti, ma semplicemente che le cifre da capogiro versate per portarseli a casa non facevano più notizia. Quando però il cimelio acquistato a caro prezzo è un'arma della prima saga di Star Wars, vale la pena di scriverne . L'arma in questione è il blaster di Han Solo, utilizzato da Harrison Ford sul set di Guerre stellari, alias Episodio IV - Una nuova speranza.

Il blaster: com'era fatto, dov'è stato ritrovato e a quanto è stato venduto

Ma cos'è il blaster impugnato da Han Solo nel film del 1977 diretto da George Lucas? Come spiega un articolo de Il Zinefilo, il blaster è stato per lungo tempo l'arma più ignorata della saga di Star Wars, probabilmente perché subito messo a confronto con la spada laser (in inglese Lightsaber, e cioè sciabola di luce) dei cavalieri Jedi. Definita a più riprese "rozza", nella versione doppiata in italiano dei primissimi film, è stata chiamata in 4 modi diversi: fulminatore, folgoratore, fucile a raggi, pistola a raggi. In alcuni casi, la parola blaster è diventata "pistola" e basta, e lo stesso Lucas non la considerava importante, e infatti non ne ha mai spiegato il funzionamento. L'autore dell'articolo sopracitato è andato a leggere The Star Wars Sourcebook, alias la Bibbia ufficiale della Galassia lontana lontana, e ha appreso che:

Alla sua massima potenza un blaster è capace di vaporizzare quasi qualsiasi materiale colpisca
Le armi singole di solito sono dotate di regolazione dell'intensità ,così da permettere all'utilizzatore di passare dalla potenza minima, "stordimento", alla massima.

Ma torniamo alla vendita all'asta del blaster. Sull'edizione 2024 del Guinness dei primati c'è scritto che la più costosa pistola cinematografica venduta all’asta è il blaster. Ora, stando alla casa d'aste (la Rock Island Auction Company), il cimelio in questione era sparito durante le riprese di Una nuova speranza, tanto che per L'Impero colpisce ancora e ne Il ritorno dello Jedi, ne furono costruite altre. E dove era l'originale? Nell'inventario della casa d'aste londinese Bapty & Co., poi inglobata nella Rock Island. In ogni modo, il blaster ritrovato è stato venduto, nel 2022, per l'astronomica cifra di 1,057,500 dollari, partendo da una base d'asta compresa fra i 300.000 e i 500.000 dollari.

Jedinews ci spiega infine che il blaster del personaggio di Harrison Ford è ispirato alla Mauser C96, pistola dall'impugnatura "a manico di scopa" usata da Frank Sinatra in Colpo su colpo. A costruirne una finta per Han Solo sono stati  lo scenografo Roger Christian e l'armaiolo Carl Schmidt. La Mauser C96 è anche la pistola di Corto Maltese.

Il blaster di Han Solo non è l'unico cimelio della saga di Star Wars venduto all'asta a caro prezzo. Fra i più costosi annoveriamo l'elmo di Darth Vader, la spada laser e la mise da prigioniera della Principessa Leia.



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Zack Snyder rivela qual è il suo film preferito di Natale

Zack Snyder si sta godendo il meritato successo in casa Netflix con Rebel Moon - Parte 1: Figlia del Fuoco, film d’azione tanto atteso dal suo pubblico di fedelissimi diviso in due parti sulla piattaforma streaming. Durante il press tour dedicato alla sua ultima creatura cinematografica, il regista si è concesso una piccola confessione in merito alle vacanze natalizie, rivelando qual è il suo film di Natale preferito in assoluto. Spoiler alert: si tratta di un cult romantico.

Zack Snyder confessa di avere un debole per Love Actually come film di Natale

La carriera di Zack Snyder negli ultimi anni è stata fortemente segnata dai cinecomics. Il regista si è avvicinato all’universo DC accompagnando il Superman di Henry Cavill in numerose avventure, supportate anche da altri personaggi iconici come Batman di Ben Affleck, Wonder Woman di Gal Gadot e Aquaman di Jason Momoa, personaggi inseriti in Zack Snyder's Justice League. Ma ragionando sul suo film preferito di Natale, Zack Snyder ha dato libero sfogo al suo lato romantico confessando di avere un debole per Love Actually – L’amore davvero. Film corale, si sofferma sull’intreccio di numerose storie d’amore che prendono vita durante il periodo delle feste con un cast di tutto rispetto composto da star come Hugh Grant, Emma Thompson, Alan Rickman, Keira Knightley e Liam Neeson. In una recente intervista con The Hook per promuovere Rebel Moon - Parte 1: Figlia del Fuoco, il regista si è lasciato trasportare dalla magia del Natale rivelando perché ha scelto proprio Love Actually:

Voglio dire, ovviamente Love Actually è il mio film di Natale preferito perché è semplicemente il miglior film di Natale. Il mio personaggio preferito? Direi la trama di Liam Neeson, solo perché il momento “andiamo a prenderci a calci per amore” è probabilmente il più commovente.

Potrebbe non essere una coincidenza, dopo tutto. Perché proprio Love Actually? Come riporta Screen Rant, il suo film d’esordio L'alba dei morti viventi (Dawn of the Dead) uscito nel 2004 include cinque membri della troupe di Love Actually: quattro del reparto musicale e uno del reparto degli effetti visivi. Ancora oggi, del resto, Love Actually continua ad essere una grande certezza del Natale per i più romantici e da oggi può contare su un fan in più.



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Lee Sun-kyun, trovato morto l’attore protagonista del film premio Oscar Parasite

È un addio tragico e avvolto nell'ombra quello a Lee Sun-kyun. L'attore sudcoreano, 48 anni, è stato trovato morto dalla Polizia. Il corpo della star del film Parasite (2019) era all’interno di un’automobile in un parco nel centro di Seoul. Le autorità, dapprima hanno comunicato che Lee fosse privo di sensi. In seguito, ne hanno confermato la morte. Non è esclusa l'ipotesi del suicidio.

Ad allertare le forze dell'ordine è stata la famiglia di Lee Sun-kyun, allarmata da un messaggio che l'attore aveva scritto prima di allontanarsi. Le sue parole lasciavano chiaramente intendere l'intenzione di farla finita. La fama conquistata grazie al film di Bong Joon-Ho, che nel 2020 ha fatto incetta di premi (tra cui quattro Oscar), negli ultimi tempi era stata offuscata da uno scandalo. L'attore, infatti, era indagato per uso di cannabis e altre sostanze psicotrope.

La legge sudcoreana è estremamente rigida con reati di questo tipo. Il presidente Yoon Suk-yeol ha recentemente imposto misure più severe per bloccare il traffico di droga: la vendita di cannabis è addirittura punibile con l’ergastolo. Per il 48enne, l'onta si è trasformata in una macchia indelebile sulla carriera, costringendolo a rinunciare a nuovi contratti e a cancellare diverse apparizioni televisive.

L'ultima dichiarazione pubblica di Lee Sun-kyun, che risale allo scorso ottobre, era legata proprio a questa spinosa vicenda: "Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone, essendo coinvolto in un incidente così spiacevole. Mi dispiace per la mia famiglia, che sta sopportando un dolore così difficile in questo momento".

Lee Sun-kyun è morto: vita e carriera della star di Parasite

Nato a Seoul nel 1975, Lee Sun-Kyun ha conseguito la laurea in Arte Drammatica all'Università delle arti di Corea. Ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo nel, interpretando a teatro Brad Majors nel musical The Rocky Horror Show. La consacrazione è arrivata nel 2007, grazie a due serie televisive di grande successo. Di lì a poco, sono arrivati anche i primi ingaggi nel cinema.

Nel 2009, Lee ha sposato la collega Jeon Hye-jin. Dalla loro unione sono nati due figli. Nel 2010, grazie al film Paju, Lee ha ricevuto il premio come miglior attore al Festival di Las Palmas di Gran Canaria. Dopo alcune fortunate interpretazioni in thriller e commedie romantiche, è diventato famoso in tutto il mondo grazie al film Parasite di Bong Joon-ho. Nel lungometraggio, Lee Sun-kyun prestava il volto al signor Park, benestante capofamiglia preso di mira dai ìparassiti' che danno il titolo al film. Un ruolo che, nel 2021 gli era valso lo Screen Actors Guild.

La sua ultima interpretazione è stata nel film Sleep, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2023. L'attore vestiva i panni di un marito sonnambulo che terrorizza la moglie.



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Stasera in TV: Film da vedere Mercoledì 27 Dicembre, in prima serata

Stasera in TV, Mercoledì 27 Dicembre 2023: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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martedì 26 dicembre 2023

Joker: Folie à Deux, Lady Gaga e Joaquin Phoenix in due nuovissime immagini dal film

Todd Phillips ha fatto un gran regalo di Natale ai milioni di fans in attesa di Joker: Folie à Deux. Il sequel del thriller del 2019 con un Joaquin Phoenix da Oscar arriverà nelle sale il 4 ottobre 2024. Per ingannare il tempo, il regista, periodicamente, concede una sbirciatina ai personaggi principali. È ciò che è accaduto nelle ultime ore, quando il vincitore del Leone d'Oro ha condiviso via social due nuovissime foto dal film.

Il primo scatto è un frame che ritrae Arthur Fleck (Phoenix) rinchiuso nel manicomio di Arkham. Vediamo soltanto il suo viso, incorniciato nella cella di massima sicurezza. Nella seconda immagine Lady Gaga, alias Harley Quinn, fissa intensamente il protagonista, che stavolta indossa i panni di Joker. Nella didascalia, Phillips ha scritto: "Augurando a tutti voi delle felici vacanze e un meraviglioso anno nuovo. Ottobre 2024".

Joker 2: trama e cast del sequel con Joaquin Phoenix e Lady Gaga

In Joker: Folie à Deux, Joaquin Phoenix vestirà nuovamente i panni dello squilibrato cabarettista criminale impersonato in Joker (2019). Un ruolo che, nel 2020, gli è valso il Premio Oscar come Migliore Attore Protagonista. Non è tutto: il film vinse il Leone d'Oro a Venezia 76, incassò oltre un miliardo e 74 milioni di dollari e conquistò 11 nomination agli Oscar.

Nel sequel, al fianco della star di Napoleon (2023), ci sarà la talentuosa popstar Lady Gaga, che presta il volto a Harley Quinn. L'ultima volta che l'antagonista per eccellenza di Batman e la sua esuberante partner in crime hanno condiviso la scena sul grande schermo è stato in Suicide Squad (2016). Joker aveva le fattezze di un Jared Leto mai così punk e Margot Robbie ha dato vita ad una succinta e sanguinaria Harley. Il film diretto da Phillips, così come il capitolo precedente, naviga in acque distanti dall'universo costruito da Peter Safran e James Gunn. Il Joker di Phoenix, infatti, appartiene a DC Elseworlds: una linea di fumetti che racconta storie alternative al DC Universe tradizionale.

Nel cast di Joker: Folie à Deux, ci sono anche Catherine Keener, Brendan Gleeson e Zazie Beetz. Le riprese del film sono terminate lo scorso aprile e la trama è stata accennata in primavera dalla giornalista e fumettista Grace Randolph. La storia, ambientata all'Arkham Asylum, sarà narrata dal punto di vista di Harley Quinn e ruoterà intorno alle sessioni di musicoterapia. A tal proposito, la musica avrà un ruolo fondamentale, come anticipato dal regista in persona.



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Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice, ecco il Teaser ufficiale

Arriverà il 19 aprile in streaming su Netflix il secondo e conclusivo capitolo dell'ambiziona saga sci-fi di Zack Snyder iniziato con Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco. Ecco il teaser del film.

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Aquaman e il Regno Perduto, il villain Black Manta in un video backstage

In questo video backstage Yahya Abdul-Mateen II presenta il suo Black Manta, cattivo di Aquaman e il Regno Perduto, e spiega le ragioni dietro al suo comportamento spietato.

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lunedì 25 dicembre 2023

Hunger Games: la ballata dell'usignolo e del serpente, una commovente scena del film era del tutto improvvisata!

Hunger Games: la ballata dell'usignolo e del serpente è il prequel della fortunata saga con protagonista Jennifer Lawrence e campione di incassi al cinema. Il film è l'adattamento di Suzanne Collins ed è incentrato sul decimo Hunger Games, quando Coriolanus Snow (Tom Blyth) è un giovane mentore nei Giochi e deve sostenere il tributo Lucy Gray Bird (Rachel Zegler). A quanto pare, una scena molto commovente che riguarda il Tributo del distretto 12 è stata totalmente improvvisata.

Hunger Games: la ballata dell'usignolo e del serpente: una scena del film è stata completamente improvvisata

Come si evince dal film, Lucy Gray riesce a creare un legame affettivo non solo con Snow, ma anche con alcuni degli altri tributi, come Jessup, il tributo maschile del suo distretto, e la piccola Wovey (Sofia Sanchez), con cui è protagonista di una commovente scena che è stata completamente improvvisata. A svelarlo, in un'intervista a The Messenger, è stata proprio la giovane attrice: Sofia Sanchez ha rivelato che la scena in cui Lucy Gray e il tributo del distretto 8, Wovey, si tengono per mano all'entrata dell'arena, dove tutti i tributi si sfideranno fino alla morte, non era prevista originariamente nella sceneggiatura.

Questa straziante sequenza, ha confermato l'attrice, non era per nulla pianificata, ma l'inquadratura di Wovey e Lucy Gray che si tengono per mano è stato comunque aggiunta al montaggio finale:

"Mentre stavamo camminando, hanno spinto Wovey e io ho pensato 'vorrei continuare a tenere la mano di Lucy Gray'. Perciò, era del tutto improvvisato, ma lo hanno mantenuto lo stesso. Quella scena è stata straordinaria!"

Sebbene meno approfondita, la dinamica tra Wovey e Lucy Gray ha ricordato anche ai fan il legame tra Katniss e la piccola Rue in Hunger Games durante i 74esimi giochi.



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Stasera in TV, Giorno di Natale: Film da vedere Lunedì 25 Dicembre, in prima serata

Stasera in TV, Lunedì 25 Dicembre: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi, Giorno di Natale 2023, con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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James Bond, Monica Bellucci è stata scartata da altri due film di 007 prima di apparire in Spectre

Monica Bellucci è un’attrice fortemente amata dal popolo italiano, ma è un’icona del cinema internazionale ben nota anche ad Hollywood. Di fatto è stata scelta anche come Bond Girl in Spectre. Tuttavia l’attrice ha cercato di unirsi ancor prima al franchise di James Bond, ma non è mai stata presa in considerazione per i precedenti due film. Versatile e talentuosa, Monica Bellucci ha guadagnato il titolo di Bond Girl soltanto in Spectre con Daniel Craig come protagonista. Ma a quali altri film era interessata l’attrice?

Monica Bellucci era interessata al mondo di James Bond molto prima di Spectre

Uscito nel 2015, Spectre rappresenta il 24esimo film della serie 007 con protagonista Daniel Craig, l’ultimo in ordine cronologico ad aver interpretato l’agente segreto più amato del cinema. Diretto da Sam Mendes, ha integrato anche Monica Bellucci nel cast come interprete di Lucia Sciarra. Come riporta Screen Rant, però, l’attrice era interessata al mondo di Bond già da anni. Infatti ha preso parte alle audizioni di ben due film prima di Spectre. Il primo risale al 1997, intitolato Il domani non muore mai, e avrebbe visto l’attrice partecipare ai provini per interpretare Paris Carver, ruolo poi andato a Teri Hatcher. Come riporta Screen Rant, gli Studios hanno preferito un’altra attrice al posto di Monica Bellucci perché volevano che fosse americana. Pierce Brosnan, che ha dato forma all’agente 007 in quel film, ha rivelato a Playboy che avrebbe preferito la Bellucci: “Gli sciocchi hanno detto di no”.

Il secondo invece è intitolato Il mondo non basta, sempre con Pierce Borsnan nelle vesti di James Bond. In questo caso la Bellucci ha tentato per il ruolo di Elektra King, poi andato a Sophie Marceau. Nonostante l’ottima audizione, anche in questo caso il ruolo è finito tra le mani di un’altra attrice. A ricordare il suo provino è stato anche Colin Salmon, controfigura di James Bond, tessendo le lodi dell’attrice con una performance intensa e memorabile. Ciononostante, a detta di Salmon, l’attrice all’epoca aveva un inglese da perfezionare e si offrì volontario per aiutarla a migliorarlo. Monica Bellucci ha finalmente concretizzato il suo desiderio seppur decenni dopo, entrando nel cast di Spectre.



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domenica 24 dicembre 2023

Nosferatu, Robert Eggers svela un impensabile dettaglio di una scena con Willem Dafoe

Il regista del remake di NosferatuRobert Eggers, ha anticipato un dettaglio davvero impensabile che è presente in una scena in cui recita Willem Dafoe. Nel nuovo horror, in uscita nel 2024, l'attore interpreta un cacciatore di vampiri, il professor Albin Ebehart Von Franz.

Nosferatu, Robert Eggers svela che in una scena erano presenti oltre 2000 ratti!

Robert Eggers ha raccontato di un momento chiave del suo prossimo film horror Nosferatu, remake dell'omonimo capolavoro dell'espressionismo tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau, Nosferatu, una rivisitazione del Dracula di Bram Stoker. Nel nuovo horror, in arrivo al cinema nel 2024, Dafoe recita al fianco di Nicholas HoultLily-Rose DeppAaron Taylor-Johnson Bill Skarsgard, che sarà il terrificante Conte Orlock.

Intervistato da EWEggers ha rivelato un dettaglio di una difficile scena che ha dovuto girare e che riguarda il personaggio interpretato da Willem Dafoe. Come mostrato anche nella prima immagine ufficiale in cui appare il professor Von Franz, Dafoe avrà una scena straordinaria in cui sarà in una stanza completamente avvolto dalle fiamme. Ma, a quanto detto dal regista, sembra che il fuoco non sia stata l'unica sfida di quella particolare scena girata. Infatti, Eggers ha raccontato che oltre alle vere fiamme, l'attore ha condiviso la scena con 2000 ratti vivi, un dettaglio impensabile e che ha richiesto molto lavoro da parte della troupe e dello stesso Dafoe:

"In quella sequenza, oltre alle fiamme vere, c'erano anche 2000 ratti vivi, il che è stato impegnativo, ma anche molto divertente!"

Il personaggio di Von Franz, ispirato al Bulwer (John Gottowt) dell'originale Nosferatu -e a sua volta basato sul personaggio di Van Helsing di Dracula - è destinato a svolgere un ruolo chiave nella rivisitazione di Eggers, perché cercherà di ostacolare i malvagi piani del Conte Orlock, come nell'originale. E anche la scelta di impiegare dei ratti in una scena che lo vede protagonista è probabilmente un richiamo del regista a uno degli elementi del film originale: nella versione del 1922, infatti, Orlock utilizzava i ratti e altre creature per diffondere piaghe e raggiungere così i suoi scopi. Nosferatu arriverà nelle sale il 25 dicembre 2024.



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Charlie Sheen aggredito in casa a Malibu, la vicina ha provato a strangolarlo

Una disavventura decisamente spaventosa, quella che è capitata a Charlie Sheen nella propria abitazione di Los Angeles. La dinamica ricorda tanto la sceneggiatura di una delle folli commedie interpretate dall'attore newyorchese. Peccato che di finzione, in questo caso, non ci sia proprio nulla. Il figlio di Martin Sheen è stato aggredito in casa sua da una vicina.

Electra Schrock, 47 anni, avrebbe fatto irruzione nell'abitazione di Sheen nel pomeriggio di mercoledì 20 dicembre. Secondo la ricostruzione di TMZ, la donna ha suonato alla porta. Quando il protagonista della serie Due uomini e mezzo ha aperto, la Schrock è entrata di prepotenza, gli ha strappato la maglietta e ha tentato di strangolarlo. Poi, come se nulla fosse accaduto, è tornata a casa.

Il motivo dell'aggressione, attualmente, è avvolto dal mistero. A quanto pare, però, non si tratta del primo comportamento provocatorio della vicina nei confronti dell'attore 58enne. Il giorno precedente all'intrusione, la donna aveva rovesciato due sacchi di rifiuti proprio davanti all'ingresso della villa di Sheen. Di recente, inoltre, se l'era presa anche con la macchina del fratello di Emilio Estevez, sporcandola con del liquido appiccicoso.

La 47enne è stata arrestata e denunciata per violazione di proprietà privata e aggressione. La polizia di Los Angeles l'ha rintracciata immediatamente poiché la Shrock, come si diceva, dopo l'assalto è tranquillamente rientrata nella propria dimora. Nel vicinato di Charlie Sheen decisamente non si respira un affabile clima natalizio. Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene. Con la speranza che la donna, che evidentemente non sta bene, non rappresenti più un pericolo per il protagonista di Wall Street (1987).

Drammi personali a parte, per quanto riguarda la vita professionale, Charlie Sheen sta vivendo un buon momento. Dopo una lunga assenza dalle scene, è tornato in televisione lo scorso novembre. La nuova sit-com, disponibile in streaming su Max, si intitola Bookie e ha riunito il divo con il regista e produttore Chuck Lorre. Le tensioni tra i due, culminate 12 anni fa, durante la produzione di Due uomini e mezzo, sono finalmente acqua passata. Lorre ha raccontato a Variety che è stato naturale, per lui, pensare a Charlie Sheen al momento di creare un nuovo show.

Ero nervoso, ma appena abbiamo iniziato a parlare mi sono ricordato che una volta eravamo amici. E quell'amicizia sembrava improvvisamente essere di nuovo lì. Non voglio essere troppo sdolcinato, ma è stato come guarire. Ed era anche pronto a prendersi in giro. È stato semplicemente fantastico.


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Jodie Foster è convinta che i film sui supereroi siano semplicemente "una fase"

Jodie Foster è convinta che i film sui supereroi siano semplicemente "una fase durata un po' troppo a lungo".

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sabato 23 dicembre 2023

Tutti tranne te, Sydney Sweeney rivela: "Un ragno mi ha morso"

Non è accaduto sul set di Madame Web, ma su quello di Tutti tranne te: Sydney Sweeney è stata morsa da un ragno e non per finzione.

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Fortnite, il celebre videogioco diventa un film? Zack Snyder ci sta!

Con l'arrivo su Netflix del film Rebel Moon, disponibile da venerdì 22 dicembre, Zack Snyder è a tutti gli effetti il regista del momento. Il 'papà' di Watchmen (2009) ha concesso per l'occasione un'intervista a Comicbook, confessando un'ambizione che ha stupito ed incuriosito gli amanti del cinema ispirato al mondo dei videogiochi. Il regista e produttore americano ha ammesso che sarebbe pronto ed entusiasta di dirigere un film su Fortnite

Il popolarissimo sparatutto online, sviluppato da Epic Games e People Can Fly, ha riscosso un monumentale successo in tutto il mondo, tra giovani e meno giovani. Lo scopo del gioco è fare fuoco contro qualsiasi cosa si muova, fino a restare gli unici sopravvissuti nella mappa proposta. Al tempo stesso, è possibile raccogliere armi, fare squadra con altri utenti ed esplorare l'ambiente, cimentandosi anche nella costruzione di edifici.

Snyder non ha mai nascosto di essere un grande fan del videogioco. Recentemente ha dichiarato a Wired che la sua passione per Fortnite ha causato qualche piccolo 'incidente' nella vita coniugale.

Capita spesso che mia moglie mi trovi in salotto alle tre del mattino e mi dica: 'Stai ancora giocando a Fortnite in piena notte contro dei dodicenni?' E la risposta è sempre sì. Non penso proprio che sappiano che sono io. Il mio personaggio è Mr. Miguardi, dalla serie Rick and Morty. Se per caso siete stati uccisi da Mr. Miguardi, forse in realtà era Zack Snyder.

Inizialmente il regista di Justice League (2017) si è avvicinato a Fortnite insieme ad uno dei suoi figli, sperando di giocare insieme a lui. Il ragazzo, tuttavia, si è annoiato ben presto, lasciando Snyder in preda alle accattivanti seduzioni grafiche del videogame.

Sono finito in una sorta di tunnel, mi ha coinvolto davvero parecchio: ero praticamente diventato Miguardi di Rick e Morty.

Non è la prima volta che Snyder ammette il suo debole per il mondo videoludico. In passato si era detto interessato a girare il lungometraggio ispirato a Gears of War. Il film sul videogioco Microsoft è in fase di lavorazione e sbarcherà prossimamente su Netflix. Quanto alla possibilità di trasformare Fortnite in un film, Zack Snyder non si tirerebbe certo indietro: al contrario!

Certo che farei un film su Fortnite! Sono un grande fan, l'ho già detto in passato. Volevo anche realizzare alcune skin di Fortnite per il film Rebel Moon. Ma sì, guarda, Fortnite è un mondo fantastico, e oggi rappresenta una fantastica distrazione per me. È davvero un mondo incredibile e l'alchimia che hanno creato in quell'universo è unica. Quando ho iniziato a giocarci pensavo di sapere cosa avrei trovato, ma poi ho scoperto qualcosa di completamente diverso.

Il regista de L'Uomo d'Acciaio (2013) avrà l'occasione per tradurre la sua ossessione in immagini per il grande schermo? È presto per dirlo. Per il momento, gli amanti del suo cinema possono godersi il suo ultimo kolossal sci-fi: il già citato Rebel Moon.



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venerdì 22 dicembre 2023

Vin Diesel accusato di aggressione sessuale: ecco a quando risalirebbero i fatti

Dopo Kevin Spacey, Jamie Foxx e Gerard Depardieu (per citarne solo alcuni), ora, nel mirino del movimento #MeToo, c'è anche Vin Diesel. Il volto della saga di Fast and Furious è stato accusato di violenza sessuale. La denuncia è stata depositata presso il tribunale di Los Angeles nella giornata di giovedì 21 dicembre e la querelante èAsta Jonasson, ex assistente dell'attore.

Secondo la ricostruzione della Cnn, i fatti risalirebbero a ben 13 anni fa. La denuncia è stata presentata sulla base della legge della California, che consente alle vittime di reati sessuali di denunciare aggressioni e molestie avvenute dopo il 2009. Questo ha spinto moltissime donne ad uscire allo scoperto e raccontare la propria verità e così ha fatto la Jonasson.

Siamo nel 2010, sul set di Fast & Furios 5, in Georgia. Il divo hollywoodiano, stando alle accuse, avrebbe aggredito la donna nella stanza d'hotel in cui quest'ultima alloggiava, il St. Regis di Atlanta.. Lì l'avrebbe palpeggiata contro la sua volontà e, quando Jonasson è corsa verso il bagno per mettersi in salvo, Diesel l'avrebbe raggiunta e spinta contro il muro. A quel punto l'avrebbe immobilizzata, molestata sessualmente e poi si sarebbe masturbato davanti ai suoi occhi. Questo è quanto riporta l'esposto presentato in tribunale.

Non è tutto. Poche ore dopo i fatti appena enunciati, la vittima è stata licenziata con una telefonata dalla sorella di Diesel. Quest'ultima, Samantha Vincent, era presidente dello studio di produzione One Race, che aveva assunto l'assistente.Quest'ultima afferma di essere stata licenziata "perché non era più utile: Vin Diesel l’aveva usata per soddisfare i suoi desideri e la giovane aveva resistito alle sue aggressioni sessuali". Ora Asta Jonassoncita in giudizio l'attore e la One Race, chiedendo un risarcimento di 10mila dollari per ciascuna delle accuse: aggressione sessuale, creazione di un ambiente di lavoro ostile, mancanza di supervisione e ingiusto licenziamento.

"Accuse assurde. E' la prima volta che ne sento parlare” ha replicato Vin Diesel tramite il suo legale.



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Superman: Legacy, rivelato quando inizieranno le riprese e la sinossi

Mentre il DCEU volge al termine al cinema con Aquaman e il regno perduto, i DC Studios ragionano già su come introdurre il prossimo capitolo di supereroi e, non perdendo tempo, hanno rivelato la data d’inizio delle riprese di Superman: Legacy. Film particolarmente atteso, rappresenterà anche il debutto artistico di James Gunn nell’universo DC dopo aver lavorato per anni in campo Marvel con i Guardiani della Galassia. Di Superman: Legacy firma sia la regia che la sceneggiatura e il progetto, oltre ad aver rivelato l’inizio della data di riprese, ha anche condiviso una prima, breve sinossi.

Superman: Legacy, quando iniziano le riprese: rivelata una breve sinossi

Con Aquaman e il regno perduto si chiude una vecchia parentesi per l’universo DC. Il personaggio di Jason Momoa avrà il compito di tracciare un punto definitivo: di fatto non è chiaro il destino del suo eroe nei prossimi progetti. Da quando James Gunn e Peter Safran hanno annunciato un cambio repentino alla guida degli Studios, l’universo DC ha subito una modifica dopo l’altra e una nuova era avrà inizio con Superman: Legacy, la cui data d’uscita è stata fissata già da tempo (scioperi inclusi) nel 2025. In attesa del debutto del primo film del nuovo DCU, Collider ha riportato la data d’inizio delle riprese del progetto con allegato una breve sinossi che anticipa qualche dettaglio in più della trama. Pare che le riprese di Superman: Legacy siano state fissate per marzo 2024:

Superman, un giovane reporter di Metropolis, intraprende un viaggio per conciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent.

Dettagli, del resto, già anticipati dai co-presidenti degli Studios, seppur Peter Safran abbia finora sostenuto che il film non avrebbe proposto un viaggio sulle origini del personaggio tanto amato dai fan. Ad interpretare questa nuova versione di Clark Kent sarà David Corenswet. Al suo fianco ci sarà anche Rachel Brosnahan, interprete di Lois Lane. Di recente James Gunn ha confermato il coinvolgimento di Nicholas Hoult come nuovo Lex Luthor. Il cast di Superman: Legacy include anche altri nomi già noti come Guy Gardner (Nathan Fillion), Mister Terrific (Edi Gathegi), Hawkgirl (Isabela Merced), Angela Spica/The Engineer (María Gabriela De Faría) e Metamorfo (Anthony Carrigan).



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giovedì 21 dicembre 2023

Oscar 2024, Io Capitano verso la nomination: è entrato nella shortlist dei film internazionali!

Il primo scoglio è superato: nel giorno in cui l'Academy ha annunciato le shortist di alcune categorie, dalle quali il 23 gennaio verranno scelti i candidati all'Oscar, Io Capitano di Matteo Garrone è rientrato tra i 15 titoli per il film internazionale! Un risultato che non stupisce, perché il film di Matteo Garrone racconta una storia epica e tragicamente attuale, con lo stile di un classico di avventura e il dolore lancinante di una cronaca vera e presente, lanciando un messaggio universale che colpisce al cuore persone di diversi paesi, oltre che per la bellezza dello stile e della realizzazione. Non a caso la prima, importante candidatura a un premio internazionale gli è arrivata per i Golden Globe. Adesso tutti incrociamo le dita perché Io Capitano il 23 gennaio possa darci la gioia di una meritata candidatura. Sotto, la lista dei film tra cui verranno scelti i 5 candidati per miglior film internazionale.

La shortlist per la candidatura come miglior film internazionale:

Amerikatsi, Armenia

The Monk and the Gun, Bhutan

La terra promessa, Danimarca

Foglie al vento, Finlandia

La passion de Dodin Bouffant, Francia

The Teacher's Lounge, Germania

Godland, Islanda

Io Capitano, Italia

Perfect Days, Giappone

Totem, Messico

The Mother of All Lies, Marocco

La società della neve, Spagna

Four Daughters (documentario), Tunisia

20 Days in Mariupol (documentario), Ucraina

La zona d'interesse, Gran Bretagna



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Deadpool 3, un indizio svela il ruolo di Tylor Swift nel film con Ryan Reynolds e Hugh Jackman?

Deadpool 3, atteso nelle sale per il 26 luglio 2024, promette di mantenere il tono scanzonato e irriverente dei primi due capitoli del franchise targato Marvel. È lecito pertanto aspettarsi sorprese di ogni tipo. Tra queste, sembra confermato un cameo della reginetta del pop, Taylor Swift.

Le voci hanno preso il via quando la cantante, mesi fa, è stata avvistata al MetLife Stadium di New Jersey in compagnia di Shawn Levy, regista del film, e del protagonista Ryan Reynolds. Non è tutto: la Swift, di recente, ha frequentato spesso Blake Lively, moglie dell'attore canadese. Questo di per sé non conferma nulla, ma la coincidenza è certamente sospetta.

Dapprima, il ruolo che si pensava sarebbe andato alla voce di Shake it off è quello di Dazzler, scintillante supereroina, nonché cantante, del gruppo degli X-Men. Deadpool 3, com'è noto, riporterà in scena anche l'iconico Wolverine di Hugh Jackman. Dunque immaginare un'incursione di Dazzler non sembra un'ipotesi così assurda. Tuttavia il noto insider My Time To Shine Hello ha smentito, a ottobre, che il ruolo pensato per Taylor Swift sia quello della fumettosa performer.

Nelle ultime ore si è fatta largo una nuova e succulente ipotesi, legata ad un'indiscrezione diffusa dall'informatissimo Daniel Richtman. In Deadpool 3 comparirà anche Wanda Wilson. Vale a dire, Lady Deadpool di Terra-3010. Non sarà un personaggio funzionale alla trama del film, ma apparirà in un simpatico cameo sfoggiando "un look identico a quello dei fumetti". Che siano questi i panni in cui vedremo la talentuosa artista? Richtman è scettico ma, al momento, tutto è possibile.

Nella cast della prossima avventura del Marvel Cinematic Universe ci saranno i 'volti noti' Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio). Non mancherà spazio per le new entry: Emma Corrin, che dovrebbe interpretare Cassandra Nova, e Matthew Macfadyen (Succession).

L'unico cameo confermato, per ora, è quello della Elektra di Jennifer Garner. I fans non nascondono di aspettarsi anche una comparsata dalla già citata Blake Lively, che ha conosciuto il suo compagno di vita proprio sul set di un cinecomic: Lanterna Verde (2011).



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Ryan Gosling: dopo Barbie, un futuro nel Marvel Universe? Ecco in che ruolo!

Dal 'plastificato' mondo di Barbie al Marvel Cinematic Universe? Per Ryan Gosling il passo potrebbe essere molto breve. Il popolare insider Daniel Richtman ha reso noto che l'interprete di Ken, negli ultimi giorni, avrebbe avuto un colloquio con Kevin Feige. La ragione? Discutere di un eventuale debutto della star di La La Land(2016) nel franchise colosso dei cinecomic.

Per quale ruolo sarebbe in lizza Ryan Gosling? Non ci sono notizie ufficiali in merito. In compenso, le indiscrezioni si sprecano. L'ipotesi più accreditata è che l'attore canadese possa entrare nel cast di Fantastici Quattro. Si rumoreggia che i casting del reboot siano terminati da tempo. Tuttavia, non esiste alcuna conferma in proposito. Dunque tutto è possibile.

Nei mesi passati, a onor del vero, il nome del protagonista di Blade Runner 2049 (2017) è stato associato a ben due ruoli per il film diretto da Matt Shakman. Il primo è quello di Dottor Destino ma, ammesso e non concesso che il personaggio appaia nel reboot (atteso per il 2025), gira voce che i Marvel Studios abbiano messo gli occhi su Cillian Murphy. Il secondo personaggio è Sentry, creato da Paul Jenkins e Jae Lee nel 2000. Il suo vero nome è Bob Reynolds ed è uno studente disturbato col vizio dell'alcool. Otterrà i superpoteri bevendo una variante potenziata del siero usato su Capitan America.

A dare man forte alle indiscrezioni è una curiosa coincidenza. Ryan Gosling ha abbandonato The Wolfman. Nel monster movie targato Blumhouse e diretto da Leigh Whannell, l'attore avrebbe dovuto interpretare il protagonista. A prendere il suo posto nel remake del cult del 1941 sarà Christopher Abbott. Tra i prossimi progetti lavorativi di Gosling c'è ancora Oceans, prequel di Ocean's Eleven(2001), in cui tornerà a condividere la scena con Margot Robbie. Gli ex Barbie e Ken presteranno il volto ai genitori di Danny Ocean, il protagonista della saga interpretato da George Clooney.

Non rimane che attendere dettagli più precisi per scoprire se davvero, nel futuro cinematografico di Ryan Gosling, c'è il mondo di supereroi creato da Stan Lee.



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