mercoledì 31 agosto 2022

Buon compleanno all'icona Zendaya: ecco i suoi migliori film in streaming

Le sono bastati cinque anni per prendersi Hollywood. E lo ha fatto con eleganza, decisione, umanità e un carisma davvero non comuni, soprattutto se consideriamo che compie oggi 26 anni. Stiamo parlando ovviamente di Zendaya Maree Stoermer Coleman, una delle stelle più amate della nuova generazione di attori. E con pieno merito, dal momento che si tratta di un talento già pienamente affermato - basta vedere quanto è brava nella serie Euphoria - e sicuramente pronto a cimentarsi in differenti tipi di produzioni, anche lavorando con cineasti di primissimo piano. Ecco dunque i film in streaming con cui vogliamo celebrare l’ascesa folgorante e la bravura di Zendaya. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Zendaya

  • The Greatest Showman
  • Spider-Man: Homecoming
  • Spider-Man: Far From Home 
  • Malcolm & Marie
  • Dune

The Greatest Showman (2017)

Fin dall’esordio Zendaya lascia capire di essere una "predestinata": anche se in una parte di secondo piano lascia il segno in quanto a presenza scenica e fascino. E poi canta e balla da vera protagonista. Hugh Jackman, Zac Efron, Michelle Williams e il resto del cast fanno di The Greatest Showman uno spettacolo pirotecnico con un grande cuore e delle canzoni che ti scavano dentro, in particolar modo From Now On. Film sottovalutato dalla critica ma grande successo di pubblico. Per noi uno dei migliori lungometraggi dell’anno. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.

Spider-Man: Homecoming (2017)

L’entrata nell’universo di Spider-Man e del progetto Sony/Marvel arriva con un film ottimamente costruito a livello narrativo, che vede Tom Holland nei panni del teen-supereroe confrontarsi con il più adulto e problematico Avvoltoio interpretato da Michael Keaton. Spider-Man: Homecoming rimane il miglior lungometraggio fino a oggi della nuova trilogia, mai troppo sopra le righe come succederà in futuro, anzi del tutto a misura di spettatore che vuole godersi buoni sentimenti e personaggi oltre che lo spettacolo roboante degli effetti speciali. E critica e pubblico apprezzano. Meritatamente. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

Spider-Man: Far From Home (2019)

Nel secondo capitolo delle avventure di Peter Parker viene sviluppata maggiormente la componente romantica del rapporto con M.J., ed ecco che Zendaya può esplorare anche le pieghe maggiormente nascoste del proprio personaggio, rendendolo molto più interessante e stratificato. Bella prova d’attrice, fresca e insieme robusta. In generale Spider-Man: Far From Home funziona soprattutto quando in scena c’è un Jake Gyllenhaal molto convincente nel ruolo del villain, capace di condurre il film a tratti verso lidi inaspettati. Intrattenimento che funziona. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Malcolm & Marie (2021)

Diretta dal regista che ha acquistato la sua fiducia grazie a Euphoria, Zendaya esplode in una prova d’attrice maiuscola, che compenetra e avvolge in maniera sensuale quella del co-protagonista John David Washington. Esplorazione di un rapporto di coppia contemporaneo, Malcolm & Marie è un melodramma ottimamente girato in bianco e nero, un quadro completo e a tratti sorprendentemente feroce di due persone che si amano fino a odiarsi. Film molto interessante, anche quando sbaglia. la conferma che Zendaya è un'attrice a tutto tondo, oltre che un’icona. Disponibile su Netflix.

Dune (2021)

Chiunque ha partecipato a questa trasposizione cinematografica del capolavoro sci-fi di Frank P. Herbert merita di essere accomunato in un applauso scrosciante. Diretto da un Denis Villeneuve che come (quasi) sempre abbina visione personale a spettacolo mainstream, Dune è uno spettacolo doloroso e avvincente, che termina esattamente quando avrebbe dovuto per lasciar spazio a un sequel che sarà molto diverso. Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Jason Momoa, Josh Brolin e tutti gli altri si stringono in un cast feroce, potente, virtuoso. Una valanga di Oscar tecnici, nomination per il miglior film dell’anno. E quella per la regia??? Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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Festival di Venezia 2022 pronto al via con molte star e un'edizione ricca di cinema italiano

79, 90 e 23. Ecco i numeri giusti da giocarsi per il Lotto, sempre che esista ancora, ruota di Venezia. Siamo infatti arrivati al giorno di debutto della 79esima edizione, 90esimo anno, per il Festival di Venezia 2022, o meglio la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, come andrebbe definita in maniera corretta. 23 saranno i film presentati in concorso, con ben 5 italiani e 4 Netflix Original. Sempre più consolidato proprio il rapporto della Biennale con la piattaforma streaming, oltre che con l’Academy, presente per la prima volta in pompa magna al Festival, con il nuovo direttore Bill Kramer che ha partecipato a un convegno e sarà ospite d’onore dell’apertura di stasera. Ha definito gli Oscar le Olimpiadi del cinema e sottolineato la sempre più importante interdipendenza fra il premio più importante dell'anno e i festival internazionali come Venezia.

Ma l'ospite d'onore di stasera sarà Catherine Deneuve, in passato vincitrice di una Coppa Volpi, che riceverà il Leone d’oro alla carriera. A fare da maestra di cerimonia l’attrice Rocio Munoz Murales. Il film che aprirà le danze sarà per l’appunto targato Netflix, Rumore bianco di Noah Baumbach, con protagonisti Adam Driver insieme a Greta Gerwig, adattamento del romanzo di Don De Lillo da parte di un autore amato negli ultimi tempi da queste parti, specie grazie allo splendido e doloroso Storia di un matrimonio, presentato alla Mostra nel 2019, in epoca pre-Covid. 

A proposito, niente più mascherine obbligatorie, né restrizioni alle presenze. Finalmente. Qualche problema di troppo invece per il pubblico e gli accreditati nel prenotare i posti in sala - eredità dell’era pandemica mantenuta - a causa di una piattaforma meno performante di quelle streaming hollywoodiane. Si segnala anche un nugolo di zanzare senza precedenti, assetate del sangue dei cinefili. Ma a parte questo ci attendono undici giorni sulla carta da non perdere, con un programma sempre più ricco, che parla molto americano, con tante produzioni europee, e una presenza italiana molto numerosa, anche se le parole del direttore artistico Alberto Barbera, che ha definito non pienamente convincente la produzione nostrana di questa stagione, hanno aperto un vivace dibattito.



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The Son: Hugh Jackman alle prese con un figlio problematico nel trailer del film del regista di The Father

Hugh Jackman, che adora postare foto su Instagram e condividere con noi la sua vita piena di affetto e di cagnolini adorabili, ha scelto Twitter per mostrarci il trailer di The Son

The Son è il secondo capitolo di una trilogia sulla famiglia che il regista Florian Zeller ha iniziato con The Father, che ha valso l'Oscar come miglior attore protagonista ad Anthony Hopkins. The Father è inoltre l'opera di debutto di Zeller ed è stato candidato all'Academy Award anche come miglior film, migliore sceneggiatura non originale, miglior montaggio, migliore scenografia e miglior attrice non protagonista (Olivia Colman). Infine, The Son sarà presentato alla settantanovesima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Concorso.

The Son: la trama e il cast

Oltre a Hugh Jackman in The Son troviamo Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath e lo stesso Anthony Hopkins. La colonna sonora è di Hans Zimmer, mito vivente a cui dobbiamo le musiche de Il gladiatore, di quasi tutti i film di Christopher Nolan e di Blade Runner 2049 e di Dune di Denis Villeneuve, per citare soltanto alcuni titoli.

Film lacerante e profondo (almeno così lo definisce la nostra fonte), The Son racconta la storia di Peter (Hugh Jackman), che ha una vita piena e un lavoro di soddisfazione e un bebé appena arrivato. Qualcosa però cambia all’improvviso quando la sua ex moglie Kate (Laura Dern) si presenta da lui con Nicholas, il loro figlio adolescente (Zen McGrath). Il ragazzo comincia subito a litigare con Peter e la sua nuova compagna (Vanessa Kirby), e a Peter non resta che tentare di calmare le acque e fare i conti con i difetti dei suoi familiari.

Il trailer di The Son

E veniamo al trailer di The Son, che effettivamente sembra carico di tensione drammatica e di pathos. Il turbamento del personaggio interpretato da Hugh Jackman è evidente, e si ha davvero l'impressione che ogni equilibrio si rompa, avviando il film verso una conclusione tragica. Sarà così? Lo scopriremo prossimamente.



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Amanda: il trailer ufficiale del nuovo film con Benedetta Porcaroli

In concorso nella Sezione Orizzonti Extra al Festival di Venezia 2022, questa opera prima di Carolina Cavalli sarà presentata anche al Toronto International Film Festival e arriverà nei cinema italiani il prossimo 13 ottobre.

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Look at Me: Javier Bardem e Chris Rock mostruosamente bravi nel trailer del corto di Sally Potter

Avrà la sua anteprima alla settantanovesima Mostra del Cinema di Venezia, che è attualmente in corso, un cortometraggio di Sally Potter intitolato Look at Me e con due protagonisti d'eccezione: Javier Bardem e Chris Rock. Il breve film dura 16 minuti e fa parte della sezione Fuori Concorso, e come un lungometraggio ha il suo trailer, appena diffuso. Nelle immagini promozionali vediamo anche il ballerino/attore Savion Glover.

La storia di Look at Me

Look at Me ha una storia interessante. Originariamente doveva essere una sequenza di The Roads not Taken, film della stessa Sally Potter con Javier Bardem, Laura Linney, Elle Fanning e Salma Hayek. Presentato al settantesimo Festival di Berlino, è uscito nel 2020 e l'attore spagnolo vi interpretava un uomo affetto da demenza che immaginava esistenze parallele, in altre parole le vite che avrebbe voluto vivere. In questo viaggio della memoria c'era anche una scena con Bardem e Chris Rock. Il primo era un organizzatore di galà e il secondo un batterista dal brutto carattere. Arrivata al montaggio, Sally Potter è rimasta molto colpita dalla potenza e dall'efficacia della sequenza e anche dalla chimica che c'era fra i due attori:

Il destino della scena mi è apparso chiaro: non aveva niente a che vedere con l'altro progetto. Doveva diventare un cortometraggio, un'intensa rappresentazione di un conflitto e dell'amore. Il risultato è Look at Me.

Chris Rock grande attore drammatico: il post di Sally Potter

Sally Potter conosceva già il talento di Javier Bardem, avendolo visto in alcuni dei film migliori della recente storia del cinema. La regista non aveva la stessa familiarità con Chris Rock. L'attore che agli Oscar si è preso un sonoro schiaffo da Will Smith l'ha addirittura commossa mentre lo dirigeva per il corto, tanto che Sally ha sentito la necessità di tesserne le lodi con un post di Instagram che consiste in una foto in bianco e nero di Rock. Il nostro sfoggia una chioma bionda proprio come in Look at Me. Nella didascalia leggiamo:

Quando ho lavorato con Chris Rock, la cui ironia tagliente mi ha fatto ridere all'infinito, ho visto un altro suo lato. Ho visto un uomo premuroso, tranquillo, aperto e rispettoso. La sua performance mi ha commosso.

Il trailer di Look at Me

Ad accorgersi che Chris Rock non è solo un attore comico sono stati anche altri registi, per esempio Darren Lynn Bousman, che lo ha diretto in Spiral - L'eredità di Saw. Chris ha anche recitato nella quarta stagione di Fargo. Anche nel trailer di Look at me Rock sembra cavarsela egregiamente. Javier Bardem è a fuoco come sempre, e vediamo anche Savion Glover che balla il tip tap. Fortunelli quelli che potranno vedere Look at Me al 79° Festival di Venezia



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Star Wars, Rian Johnson non demorde sulla sua trilogia

Rian Johnson, impegnato sull'imminente seguito di Knives Out, dichiara che per quanto lo riguarda il progetto di una nuova trilogia di Star Wars non è defunto.

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È morta Charlbi Dean, protagonista femminile di Triangle of Sadness, film vincitore della Palma d'Oro a Cannes

È morta, a soli 32 anni, nel pieno della sua bellezza e giovinezza, e nel momento in cui si stava affermando come attrice, Charlbi Dean, protagonista femminile del film trionfatore del Festival di Cannes Triangle of Sadness, che ha portato il regista Ruben Östlund a vincere la sua seconda Palma d'Oro.

Chi ha visto Triangle of Sadness sa che Charlbi Dean interpretava una giovane influencer che aveva una relazione con un fatuo modello. Il film di Östlund si divide in tre parti, e la prima è quasi interamente dedicata a un polemico scambio di opinioni fra i due fidanzati. Sappiamo benissimo che solo attori capaci e carismatici possono reggere una scena così difficile, perché devono mantenere alta la tensione solo attraverso le parole e qualche movimento del corpo. Charlbi Dean ci riusciva benissimo e, nel terzo segmento di Triangle of Sadness, l'influencer compiva un importante viaggio interiore, liberandosi di sovrastrutture, snobismo e paure, e dimostrando grande intelligenza.

La breve carriera di Charlbi Dean

Charlbi Dean si è spenta lunedì 22 agosto a New York. La causa della morte è un'improvvisa malattia. Modella dall'età di sei anni, Charlbi era entrata a far parte di un'importante agenzia di moda a 12 anni. Triangle of Sadness non è stato il suo unico film. Nata a Città del Capo, in Sudafrica, aveva recitato nel film con John Cleese Spud e nel suo sequel Spud 2: The Madness Continues. Era stata fra gli interpreti del film d'azione e fantascienza Death Race: Inferno e dell'horror Don’t Sleep. Era quindi apparsa nel film drammatico con David Strathairn An Interview With God e nella commedia Can't Have You, dopodiché era arrivato Ruben Östlund e l'aveva presa per Triangle of Sadness, che uscirà prossimamente nelle nostre sale distribuito da Teodora. Passando alla tv, Charlbi Dean aveva recitato in Black Lightening.

E proprio di Triangle of Sadness vi facciamo vedere il trailer:



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martedì 30 agosto 2022

Non solo icona e sex-symbol: alcuni dei migliori film in streaming interpretati da Richard Gere

La carriera di Richard Gere ha subito una svolta probabilmente totale quando American Gigolo lo ha imposto come sex-symbol e icona di stile. Un’esplosione che lo ha certamente reso una star di livello assoluto, ma che in qualche modo ha anche “tarpato le ali” all'attore stesso, relegato in un ruolo che ha fin troppo spesso offuscato poi le sue qualità di interprete, la sua versatilità e soprattutto la volontà di confrontarsi con generi, toni e tipi di cinema anche molto diversi tra loro. I cinque film in streaming selezionati per rendere omaggio all'artista che compie oggi  73 anni rappresentano solo una parte della carriera di Gere, il quale negli anni ha realizzato altri successi e film di culto quali ad esempio Cotton Club di Francis Ford Coppola, I’m Not There di Todd Haynes, L’amore infedele di Adrian Lyne o Chicago di Rob Marshall, vincitore dell’Oscar 2002 come miglior film. Ecco dunque il meglio di una filmografia preziosa e originale, che testimonia il valore di un attore che va ben oltre il successo di cassetta. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Richard Gere

  • I giorni del cielo
  • American Gigolo 
  • Ufficiale e gentiluomo
  • Pretty Woman
  • Brooklyn’s Finest 

I giorni del cielo (1978)

Dopo l’esordio de La rabbia giovane, il film di culto che impone definitivamente Terrence Malick. Richard Gere è protagonista insieme a Sam Shepard e Brooke Adams di un melodramma romantico e visivamente portentoso, che regala uno strameritato Oscar per la fotografia al grande Nestor Almendros. Atmosfere rarefatte, paesaggi sterminati e poetici che fanno de I giorni del cielo un’opera capace di insediarsi nell’immaginario cinefilo del decennio. Primo enorme successo di critica per Gere. Inizia il suo percorso  dentro il cinema d’autore. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

American Gigolo (1980)

Il capolavoro che cambia radicalmente la carriera di Richard Gere, oltre la forma filmica raffinata e corposa, rappresenta una dissertazione profonda e complessa sull’american way of life, un discorso sul successo personale che non si riflette mai nel benessere della comunità di appartenenza. Paul Schrader dirige American Gigolo come una parabola morale magnificamente strutturata, una discesa all’inferno tanto leccata quanto inarrestabile. Momenti di culto per un film fin troppo sottovalutato in fin dei conti. si tratta davvero di grande cinema d’autore. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, TIMVision, Amazon Prime Video.

Ufficiale e gentiluomo (1982)

Altro enorme successo di critica e pubblico per Gere, che questa volta affronta il melodramma più esplicito grazie alla regia sapiente di Taylor Hackford. Ufficiale e gentiluomo lo mette di fronte alle prove superbe della co-protagonista Debra Winger e di un Louis Gossett Jr. capace di arrivare all’Oscar come miglior attore non protagonista. La sfida umana e psicologica tra il cadetto e il suo istruttore è una delle cose migliori prodotte dal cinema americano di quel decennio. Film potente. Disponibile su CHILI, Google Play, TIMVision, Amazon Prime Video.

Pretty Woman (1990)

Ancora uno straordinario successo di pubblico per una trasposizione moderna e irriverente della fiaba di Cenerentola. Garry Marshall ha l’intuizione geniale di affiancare un Gere al meglio del suo charme con una Julia Roberts frizzante, scatenata e dalla presenza scenica inaudita. Sono loro a fare di Pretty Woman uno dei film maggiormente amati della storia del cinema, una commedia romantica per tutte le generazioni. L'affiatamento tra i due attori conici è indubbio, e verrà riproposto con altrettanto successo qualche anno dopo grazie a Se scappi ti sposo. Ma questo rimane il film di culto D.O.C. Senz’ombra di dubbio. Disponibile su Disney +.

Brooklyn’s Finest (2009)

Chiudiamo con uno dei lungometraggi meno conosciuti della carriera di Richard Gere, ma sicuramente uno dei più intensi e riusciti. Diretto da un Antoine Fuqua potente e preciso, Brooklyn’s Finest è un dramma criminale livido e disperato, che immerge i personaggi in ambientazioni realistiche e in un senso di predestinazione impressionanti. Ethan Hawke, Don Cheadle, Wesley Snipes, Lili Taylor e molti altri attori compongono il cast stellare di un’opera durissima, asfissiante e impossibile da dimenticare. Cinema di genere al suo meglio talmente personale da diventare cinema d’autore. Disponibile su Rakuten TV, Amazon Prime Video, NOW.



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Star Wars: l'abito di Leia per le sue nozze con Han, l'immagine ufficiale

Nel romanzo Star Wars: The Princess and the Scoundrel di Beth Revis, anello che congiunge la trilogia storica con la nuova, Leia sposa Han Solo: c'è un'immagine ufficiale per il suo abito nuziale.

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L'ammutinamento del Caine torna con Kiefer Sutherland e William Friedkin

Il grande regista William Friedkin ha deciso di tornare a dirigere un film, adattando la piece "The Caine Mutiny Court-Martial", scritta dall'autore dell'Ammutinamento del Caine. Protagonista sarà Kiefer Sutherland.

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Nido di Vipere, una clip italiana in anteprima esclusiva del thriller coreano in uscita il 15 settembre

Possiamo mostrarvi oggi, in anteprima esclusiva, una scena in italiano di Nido di vipere, il thriller coreano di Kim Yong-Hoon, nelle sale dal 15 settembre con Officine UBU.

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Weird The Al Yankovic Story: Daniel Radcliffe è Weird Al ed Evan Rachel Wood è Madonna nel trailer del film

Non si può dire che Daniel Radcliffe non si sia affrancato dal ruolo di Harry Potter, che dopo 7 film rischiava di rimanergli appiccicato addosso, e anche se all'inizio l'attore ha faticato un po' a trovare una sua strada, a un certo punto ha capito di dover fare soprattutto commedie, possibilmente indiavolate se non addirittura folli. Ecco quindi Guns Akimbo, The Lost City e l'irriverente e spassoso Weird: The Al Yankovic Story, che deve ancora uscire e di cui finalmente possiamo vedere il buffissimo trailer, che arriva quattro mesi dopo il teaser trailer.

Chi era "Weird Al" Yankovic?

Weird: The Al Yankovic Story racconta una storia vera, parodiando il classico biopic di rockstar e popstar. Ma chi era l'uomo che dà il titolo al film? Un famosissimo cantautore, comico, attore e soprattutto suonatore di fisarmonica. Negli Stati Uniti lo conoscono in molti, e molti hanno riso di gusto ascoltando i suoi brani, che si dividono fra irresistibili reinterpretazioni di pezzi famosi e canzoni originali. I suoi spettacoli dal vivo hanno sempre registrato il tutto esaurito e, grazie alla sua capacità di inventare testi alternativi, "Weird Al" Yankovic ha vinto 5 Grammy Award. Ha iniziato la sua fulgida carriera, come molti sanno, trasformando "My Sharona" di The Knack in "My Bologna". Poi è stata la volta di "Another One Rides the Bus" (invece di "Another One Bites the Dust", dei Queen), "Eat it", che si rifaceva a "Beat it" di Michael Jackson e "Like a Surgeon" al posto di "Like a Virgin" di Madonna. Conosciuto anche per il suo sregolato stile di vita, Al ha avuto torride love story con donne famose, tra cui la stessa Madonna. Non tutti i cantanti gli hanno accordato il permesso di stravolgere comicamente i loro brani, ma "Weird Al" ha comunque scalato la vetta del successo lavorando anche in tv e per il cinema, in quest'ultimo caso assai spesso come doppiatore. Weird: The Al Yankovic Story narra quanto vi abbiamo appena detto, naturalmente calcando la mano come di solito fa il genere parodistico.

Il cast e il trailer di Weird: The Al Yankovic Story

Weird: The Al Yankovic Story ha un cast notevole. Oltre a Daniel Radcliffe, che ci fa morire dal ridere con la sua parrucca di riccioli neri e il suo accento americano, recitano nel film Evan Rachel Wood (Madonna), Quinta Brunson (Oprah Winfrey), Rainn Wilson (del ruolo del dj e musicologo Dr. Demento) e Julianne Nicholson e Toby Huss nei panni dei genitori di Yankovic, Mary e Nick. La regia del film è di Eric Appel, che ha scritto la sceneggiatura insieme allo stesso "Weird Al". Il film uscirà in streaming ma debutterà prima al Toronto Film Festival. Ecco finalmente il divertentissimo trailer:



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Chris Rock: dopo lo schiaffo, stop agli Oscar, non presenterà l'edizione 2023

Chris Rock, coprotagonista suo malgrado di un'ormai famigerata scenata con Will Smith all'ultima cerimonia degli Oscar, ha deciso che non presenterà l'edizione del 2023.

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lunedì 29 agosto 2022

L'Ombra di Caravaggio: Riccardo Scamarcio è il maestro del chiaroscuro nel trailer del film di Michele Placido

Dobbiamo aspettare fino al 3 novembre per vedere Riccardo Scamarcio nei panni di uno dei più geniali e talentuosi pittori di sempre: Caravaggio, al secolo Michelangelo Merisi. Il maestro del chiaroscuro, di cui troviamo le opere nelle più belle chiese romane, è stato spesso raccontato sia dal cinema che dalla televisione, ad esempio nel film di Derek Jarman Caravaggio e nello sceneggiato televisivo Caravaggio, dove era interpretato da Alessio Boni. Il nuovo film si intitola L'Ombra di Caravaggio ed è diretto da Michele Placido.

Michele Placido ha già lavorato con Scamarcio, tanto in Romanzo Criminale quanto ne Il grande sogno, e se entrambi i film ci riportano a due decenni cruciali del Ventesimo Secolo, L'Ombra di Caravaggio ci fa tornare alla fine del 1500 e all'inizio del 1600. Il film è prodotto da Goldenart Production e Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution.

L'Ombra di Caravaggio: la trama e il cast

L'Ombra di Caravaggio si pregia di un cast internazionale. Troviamo infatti, al fianco di Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni e Lolita Chammah, a cui si aggiungono Alessandro Haber, Moni Ovadia, Brenno Placido, Maurizio Donadoni, Lorenzo Lavia, Gianfranco Gallo e molti altri. Ed ecco la sinossi ufficiale del film:

Il film esplora l'intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo, raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata - con le sue donne e i suoi demoni - in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un'icona affascinante e universale.

Il trailer de L'Ombra di Caravaggio

Ed ecco le prime immagini promozionali de L'Ombra di Caravaggio. In una scena illuminata da una luce simile a quella dei suoi quadri, Caravaggio/Scamarcio dice: "Mi hanno ordinato di pentirmi, ma io non so di che pentirmi, e non voglio pentirmi". E così che inizia il trailer del film, in cui la ribalta è quasi tutta per il protagonista. Caravaggio scandalizza con la sua pittura e la chiesa lo vede come un pericolo, mentre un crimine del passato dell'artista torna alla luce come strumento di minaccia.



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Section 8: Dolph Lundgren e Mickey Rourke loschi tipacci nel trailer del film d'azione

Un po’ prison movie, un po’ action e un po’ thriller, Section 8 è soprattutto un film con due attori fenomenali, che rappresentano il cinema del passato più che del presente, ma che se la cavano alla grande quando c'è da interpretare farabutti violenti e che non scendono a compromesso. Stiamo parlando di Mickey Rourke e di Dolph Lundgren, alias Ivan Drago "ti spiezzo in due" di Rocky IV. Se il primo interpreta un piccolo ruolo nel film, il secondo ha una parte di primo piano, anche se il protagonista della movimentata vicenda è Ryan Kwanten, attore australiano che è stato Jason Stackhouse nella serie televisiva della HBO True Blood. Lo vediamo insieme ai due colleghi più anziani nel trailer del film, che è appena arrivato.

Section 8: la trama

Section 8 è fondamentalmente la storia di un raggiro. Ad essere ingannato e impiegato per raggiungere scopi ingiusti è un ex soldato di nome Jake Atherton (Ryan Kwanten) che, dopo aver vendicato la morte della moglie e del figlio viene richiuso in prigione. Mentre è dietro le sbarre riceve la visita di un uomo misterioso (Dolph Lundgren), che gli promette la libertà, almeno temporanea, in cambio di un grande favore. Jake dovrebbe lavorare per un'organizzazione governativa chiamata Section 8 che si occupa di eliminare tutti i soggetti pericolosi. Il galeotto ovviamente acconsente e diventa pian piano artefice di una carneficina, ma poi si rende conto che qualcosa non torna e che l'organizzazione non è ciò che sembra.

Section 8: il trailer

Nel cast di Section 8 ci sono anche Scott Adkins e Dermot Mulroney, che vediamo nel trailer del film. Le immagini che ci troviamo di fronte hanno un che di incredibilmente cupo. Nessuno sorride mai, infatti, e il protagonista afferma di non avere il minimo rimorso per la sua crudele vendetta. Siamo a Washington, ma la sede di Section 8 è nelle profondità del suolo e le uniche luci sono quelle al neon. Ovviamente la tensione sale e gli omicidi "necessari" si moltiplicano a gran velocità. Peccato che Mickey Rourke appaia solo brevemente.

Section 8 uscirà negli USA il 23 settembre. La regia è di Christian Sesma.



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L'immesità: il trailer del film di Emanuele Crialese con Penelope Cruz in concorso a Venezia

Alcune settimane fa era stata diffusa una clip in cui si vedeva Penelope Cruz ballare in cucina insieme a tre piccoli attori sulle note di Rumore di Raffaella Carrà. Ora arriva il trailer del film L'immensità accompagnato dalle parole del suo regista Emanuele Crialese:

"Come tutti i miei lavori, anche L’immensità è prima di tutto un film sulla famiglia: sull’innocenza dei figli, e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell'incontro, artistico e umano, con Penélope Cruz, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non attori. Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre e, come tali, sempre intensamente e immensamente veri"

In concorso all'imminente Festival del Cinema di Venezia, L'immensità è scritto dallo stesso Crialese insieme a Francesca Manieri e Vittorio Moroni. La storia si ambienta nella Roma degli anni 70, un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall'alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia. Oltre a Penelope Cruz, nel cast sono presenti Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Elena Arvigo, Patrizio Francioni, Maria Chiara Goretti e Laura Nardi.
Qui sotto il trailer de L'immensità.



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Doctor Strange, qual era l'idea di Guillermo del Toro? Lo racconta Neil Gaiman

Lo scrittore Neil Gaiman ha svelato quale approccio lui e il regista Guillermo del Toro avevano in mente per Doctor Strange.

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Minions 2 trionfa ancora al boxoffice italiano del weekend, lo segue Bullet Train

Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo si dimostra ancora in grado di reggere la vetta del boxoffice italiano del weekend: il seguito dello spin-off Illumination Entertainment con gli scatenati esserini gialli ha incassato infatti altri 2 milioni di euro, raggiugendo perciò il totale italiano di 9.490.000. Siamo ancora lontani dall'esplosione dei 23.434.000 del 2015 del primo Minions, ma la sua tenuta rimane di ottimo auspicio per questo inizio di stagione cinematografica. Il cartoon, costato 80 milioni di dollari, ne ha incassati finora nel mondo 869.000.000, al momento meno del 1.160.000.000 registrato dal predecessore (ma in base al budget si parla sempre di un eccellente risultato commerciale).

Si deve accontentare allora di un secondo posto l'esordio dell'action scanzonato Bullet Train di David Leitch, il regista ex-controfigura di Brad Pitt, che qui è un sicario in una vicenda ambientata su un treno ad alta velocità. Nel cast anche Zazie Beetz, Aaron Taylor-Johnson, Sandra Bullock, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon, Logan Lerman e Brian Tyree Henry. L'avventura parte qui in Italia con 707.000 euro. Nel mondo siamo a quota 173.607.000 dollari (su un budget di 90).
Debutto in terza posizione per l'ultima fatica distopica di David Cronenberg, Crimes of the Future: passato al Festival di Cannes, il film con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart si avvia al nostro botteghino con 242.400 euro.

Stabile e indomabile al quarto posto c'è ancora Top Gun: Maverick, più di "uno dei successi dell'anno", ormai fenomeno certificato: il ritorno di Tom Cruise in uno dei suoi personaggi più amati dal pubblico è riuscito a registrare altri 109.000 euro, toccando il totale di 12.552.000. Per poco non riuscirà a scalzare Doctor Strange 2 come miglior incasso dell'anno solare italiano. Nel frattempo nel mondo intero sfoggia un esito colossale: 1.422.400.000 dollari.
Casca dalla seconda alla quinta posizione l'atipico horror Nope, opera terza di Jordan Peele, interpretato da Daniel Kaluuya: i suoi ultimi 94.000 euro confluiscono nel totale italiano di 929.000. Il boxoffice mondiale parla di 148.725.000 dollari: con un budget di 68 milioni, nettamente più alto dei precedenti lavori del regista, forse ci si aspettava portasse a casa molto di più.



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Harry Potter: ecco perché J.K. Rowling non ha partecipato alla reunion per il 20° anniversario del primo film

Chi ha visto e rivisto lo speciale Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts avrà sicuramente notato che, fra i tanti artisti che si sono ritrovati per festeggiare il ventesimo anniversario di Harry Potter e la Pietra Filosofale, non c'era J.K. Rowling.

In quei giorni, web, tv e carta stampata non parlavano d'altro e forse, in quel tributo di ricordi, aneddoti e nuove interviste, in pochi si sono chiesti il motivo dell'assenza della persona a cui dobbiamo la saga del maghetto occhialuto e la serie spin off Animali Fantastici. Un'intervista alla Rowling ci permette ora di approfondire l’argomento.

Leggi anche Johnny Depp sarà di nuovo Grindelwald nella saga di Animali Fantastici? Risponde Mads Mikkelsen

L'assenza di J.K. Rowling: la verità

Parlando con Virgin Radio UK, J.K. Rowling ha spiegato innanzitutto che la mancata partecipazione alla reunion è stata al 100% una sua scelta. Bisogna però vedere cosa ci sia alla base di questa scelta. I più penseranno che la cattiva stampa di cui ha goduto la scrittrice a causa dei suoi commenti poco felici sulla comunità trans e sul cambio di sesso l'abbia convinta a mantenere un basso profilo. Ebbene, le cose non stanno così. Se J.K. è apparsa soltanto in brevi frammenti di intervista, lo dobbiamo alla sua riservatezza. La scrittrice ci ha tenuto a dire che nessuno l'ha esclusa dai festeggiamenti:

Mi hanno chiesto di partecipare. Ho deciso che non volevo farlo. Ho pensato, credo a ragione, che fosse un evento più legato ai film che ai libri. Nessuno mi ha detto: "Non ti vogliamo". Mi hanno chiesto di esserci e io ho deciso di non andare.

Va detto, per amor di precisione, che Entertainment Weekly aveva già scritto che J.K. Rowling era stata regolarmente invitata. A ciò dobbiamo aggiungere l'abitudine dell'autrice della saga di non partecipare, laddove possibile, all'attività promozionale legata ai vari film. Un'eccezione, in questo senso, è stata la sua presenza sul red carpet all'anteprima londinese di Animali Fantastici  2 - I crimini di Grindelwald. In quell'occasione, però, J.K. non ha voluto parlare con i giornalisti.



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domenica 28 agosto 2022

Tributo all'intramontabile Ingrid Bergman: ecco i suoi migliori film in streaming

Celebriamo oggi la grandezza di una delle attrici più importanti della storia del cinema, ovvero Ingrid Bergman. Nata il 29 agosto 1915 a Stoccolma - e venuta a mancare proprio nel giorno del suo compleanno 67 anni dopo - la Bergman ha lavorato con molti dei più grandi autori della storia del cinema, come dimostrano i cinque film in streaming scelti per rendere il doveroso tributo. Ecco dunque il meglio della filmografia di un’artista capace di vincere ben tre premi Oscar, su un totale di sette candidature ottenute. Buona lettura.

I migliori film in streaming interpretati dalla leggendaria Ingrid Bergman

  • Il dottor Jeckyll e Mr. Hyde
  • Casablanca
  • Io ti salverò
  • Viaggio in Italia 
  • Sinfonia d’autunno

Il dottor Jeckyll e Mr. Hyde (1941)

Primo film di culto per la Bergman, che recita accanto a un altro “mostro sacro” come Spencer Tracy nel classico dell’orrore tratto da Robert Louis Stevenson. Un film che all’epoca fece scalpore per gli effetti speciali e il trucco audacissimo, che ci “rivela” il lato oscuro dell’essere umano deformato e violento. Il dottor Jeckyll e Mr. Hyde possiede momenti di grande cinema di genere con all’interno una riflessione profonda sulla natura di tutti noi, quella nascosta nella parte animalesca e primordiale. Classico che impone definitivamente la Bergman come star di prima grandezza. Disponibile su CHILI.

Casablanca (1942)

Molti lo ritengono il miglior lungometraggio della storia del cinema americano, e onestamente non osiamo dargli torto. Michael Curtiz gestisce una sceneggiatura perfetta, che mescola melodramma, guerra, spionaggio con una fluidità narrativa encomiabile. Accanto a un Bergman leggendaria l’altrettanto portentoso Humphrey Bogart, con Claude Rains strepitoso supporto. Casablanca ancora oggi commuove, anzi strazia. E non lascia mai la presa emotiva o cinematografica sullo spettatore. Film incredibile. “Solo” la nomination per la Bergman, Oscar al miglior film, regia e sceneggiatura. E ci mancherebbe…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Io ti salverò (1945)

Diretta dal genio Alfred Hitchcock e accanto a un co-protagonista di spessore come Gregory Peck, la Bergman sforna una delle migliori interpretazioni della sua carriera in un thriller ad alta tensione che nasconde - come molto spesso nel cinema dell’autore britannico - un sottotesto erotico fortisismo e dolcemente perverso. Io ti salveró è davvero uno dei capolavori del decennio, elegante nella messa in scena e spaventoso nelle sequenze maggiormente terrificanti. Un classico, il meglio del meglio da parte del maestro del brivido cinematografico. Disponibile su Amazon Prime Video.

Viaggio in Italia (1953)

L’ultimo film della trilogia girata con l’allora marito Roberto Rossellini è uno dei punti più alti ed emozionanti della filmografia sia del cineasta che dell’attrice. Interpretato anche dall’altro premio Oscar George Sanders, Viaggio in Italia è un melodramma che riconsidera il Neorealismo di qualche anno prima proprio per mano del suo autore principale, riscrivendone le coordinate dentro il genere più preciso del melodramma esistenziale. Un film a suo modo sperimentale, uno dei più intensi e stratificati dell’autore di Roma città aperta. Disponibile su CHILI.

Sinfonia d’autunno (1978)

Grandioso ritorno alle origini per la Bergman, che viene diretta dal maestro svedse Ingmar Bergman in un dramma da camera come al suo solito preciso e perfetto nella delineazione delle psicologie femminili protagoniste. Sinfonia d’autunno vede come co-protagonista la “musa” dell’autore Liv Ullmann, che si adagia con grandiosa dolcezza sulla performance della Bergman, che ottiene per il ruolo la sua settima e ultima nomination all’Oscar. Film implacabile e densissimo, uno dei grandi titoli di un cineasta unico nell'esplorare la psiche umana. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes.



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venerdì 26 agosto 2022

Isola del Cinema 2022: I film vincitori di OPS! Premio Opera Prima e Seconda Lexus

Si è conclusa ieri, nella splendida cornice dell’Isola Tiberina di Roma, la 9° edizione di OPS! Premio Opera Prima e Seconda Lexus, la sezione di Isola del Cinema che premia i talenti emergenti della cinematografia italiana. Premiati dal Direttore di Lexus Italia Maurizio Perinetti, i vincitori del Premio della Giuria per il Miglior Film in ex aequo sono Piccolo corpo di Laura Samani, storia di una giovane madre, Agata, che perde la figlia alla nascita all’inizio del ‘900, e Anima bella di Dario Albertini, ritratto tenero e commovente di una ragazza solare fin dal nome a dispetto delle difficili circostanze nelle quali vive.

A decretare i film vincitori del concorso una giuria di qualità, costituita da un parterre di nomi di eccellenza dell’industria cinematografica nostrana: Ciro De Caro, regista e sceneggiatore, Giovanni Pompili, produttore KINO Produzioni, Eugenia Costantini, attrice, Maria Vittoria Pellecchia, direttrice Artistica Laceno d’Oro Film Festival, e Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore. Joana de Freitas Ginori, direttrice Artistica di Isola del Cinema ha consegnato il Premio del Pubblico a Piccolo Corpo di Laura Samani.

Di seguito le motivazioni che hanno spinto i giurati a scegliere i titoli vincitori:

PICCOLO CORPO di Laura Samani
“Ci vogliono intelligenza, abilità e una grande sensibilità per raccontare una storia del genere senza sbagliare un colpo. I dialoghi, la fotografia, i volti e la bravura delle protagoniste, lo sguardo allo stesso tempo profondo e delicatissimo della regia; tutto contribuisce a rendere questo film un'opera di valore, ed è sorprendente pensare che sia un esordio. Inoltre, ed è forse la cosa più importante, questo film emoziona come solo la vita e l'arte nelle loro manifestazioni più poetiche sanno fare, e colpisce al cuore.”




ANIMA BELLA di Dario Albertini
“Un film che ci ha toccato nel profondo per averci parlato di una piaga, la ludopatia, invisibile nonostante i neon delle sale giochi e delle slot-machines. Per l'autenticità e la grazia dello sguardo nel delineare due ritratti struggenti, un padre sconfitto da un gioco che diventa schiavitù e una figlia in cerca di una forma di salvezza, piena di dignità. Per il racconto cinematografico degli spazi, nel passaggio dai silenzi di un mondo rurale e dimenticato al frastuono della città, in un viaggio malinconico fatto di affetto, speranza, oscurità, coraggio.”




A conclusione della serata è stato poi proiettato in Arena Lexus Piccolo corpo di Laura Samani, vincitore anche del Premio del Pubblico.

Tra i film vincitori delle passate edizioni annoveriamo La pecora nera di Ascanio Celestini, Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, La mafia uccide solo d'estate di Pif, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Smetto quando voglio di Sidney Sibilia, Cuori puri di Roberto de Paolis, Euforia di Valeria Golino e Nevia di Nunzia de Stefano.

L’Isola del Cinema è prodotta dall’Associazione Amici di Trastevere con il patrocinio del MIC - Ministero della Cultura, del MAECI - Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio, di Roma Capitale e Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO.



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Un mondo sotto social: I Soldi Spicci litigano in milanese in una clip in anteprima esclusiva della commedia

Chi l'ha detto che un duo o trio comico debba essere formato da soli uomini? Ricordate Anna Marchesini, che insieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez ci ha fatto ridere come non mai? Oggi, però, è di un'altra piccola squadra che vogliamo parlare, perché il 15 settembre la vedremo di nuovo al cinema in un film intitolato Un mondo sotto social. Parliamo dei Soldi Spicci, alias Annandrea VitranoClaudio Casisa.

Chi solo I Soldi Spicci?

Un mondo sotto social vede dunque protagonisti, nonché registi e sceneggiatori, Annandrea VitranoClaudio Casisa. Nati e cresciuti a Palermo e dintorni, i due sono anche cabarettisti e youtuber. Prima di approdare al cinema, sono passati per la radio e per la tv, conducendo prima Spicciatevi (alla radio) e poi partecipando, in tv, a Colorado e a Pechino Express. Dopo il cortometraggio SmartLove, del 2015, si sono cimentati nel lungometraggio, recitando nella commedia La fuitina sbagliata, uscita nel 2018.

Perché I Soldi Spicci si chiamano I Soldi Spicci?  "Abbiamo scelto questo nome" - hanno più volte spiegato - "perché i soldi spicci sono piccole monete e un po’ ci rappresentano, però fanno un grande scruscio".  In effetti, Annandrea VitranoClaudio Casisa di rumore ne hanno fatto parecchio, non a caso hanno un numero altissimo di follower sui social.

Un mondo sotto social: un'analisi e non una critica dei social

Rispetto a La fuitina sbagliata, Un mondo sotto social è stato più impegnativo per I Soldi Spicci, perché, Annandrea e Claudio erano sia davanti che dietro alla macchina da presa, ma l'esperienza sul set del film precedente li aveva portati ad appassionarsi alla regia, e quindi perché non fare il grande salto? Come indica il titolo, al centro del film ci sono i social. I Soldi Spicci non volevano criticarli, indicando ad esempio quale sia il modo giusto per essere dei buoni influencer. La nuova commedia è piuttosto un'analisi, o meglio un manuale di istruzioni per vivere bene sui social. A questo proposito Claudio Casisa ha detto: "E’ come se il nostro film contenesse un avvertimento: facciamo attenzione alle persone da cui ci facciamo influenzare sui social. Stare sui social è bello, ma solo se riusciamo ad essere noi stessi".

Un mondo sotto social: la trama

E veniamo alla trama di Un mondo sotto social. Ecco una parte della sinossi ufficiale del film. Non la riportiamo tutta, perché se lo facessimo rovineremmo l'effetto sorpresa:

Roccapinola è un tipico paesino siciliano sul mare, bello da tanti punti di vista, ma sicuramente non è il posto "dove succedono le cose", e soprattutto non è il posto dove si può diventare famosi con il linguaggio del nuovo millennio, quello dei social. Il luogo sacro per i sognatori del web è Milano. Ed è lì che sogna di trasferirsi Claudio Casisa, ma non potendolo fare per mille motivi e scuse, il nostro protagonista ha cercato di ricreare una piccola Milano in Sicilia dando vita alla Casisocial, un'agenzia di web marketing che ha scopo di creare la nuova star influencer prendendo spunto dal mito Nadia Zingales, bellissima, e punto di riferimento per tutte le influencer italiane. Nello stesso paesino vive Anna, insieme al padre che l'ha cresciuta da solo dopo la morte della madre. Un po’ per passione e un po’ per imprinting paterno Anna fa la meccanica nell'officina del padre Antonio. Claudio e Anna si incontrano proprio nell'officina dove Claudio si reca con la sua squadra di influencer per fare dei post pubblicitari. I due non si stanno proprio simpatici, ma arriva un'opportunità inaspettata per Anna proprio in quel mondo social che lei rifugge.

La clip in anteprima esclusiva di Un mondo sotto social

Come spesso succede nei loro film e video, I Soldi Spicci fanno leva, per divertire il loro pubblico, sulle scaramucce fra Claudio Casisa e Annandrea Vitrano. Nella clip in anteprima esclusiva di Un mondo sotto social, li troviamo nell'officina in cui lavora la prima. Questa volta il duello è linguistico, perché i personaggi di Anna e Claudio litigano sia in milanese che in siciliano, e sembra proprio che fra i due sia più forte la prima, che, guarda caso, fa un mestiere da maschiaccio. L'inizio della scena ci ricorda uno slogan intramontabile che comincia così: "Donne, è arrivato l'arrotino". Ovviamente qui si parla di un'agenzia di web marketing, e al posto del furgoncino o di un'automobile spaziosa, c'è una minicar…



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Godzilla vs. Kong 2, partite le riprese, ecco la trama

È cominciata la produzione del sequel di Godzilla vs. Kong, ancora una volta affidato alla regia di Adam Wingard: confermati nel cast Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e Kaylee Hottle. Ma qual è la storia?

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BioShock, Netflix fa sul serio: svelati regista e sceneggiatore

Per l'adattamento della saga videoludica di BioShock, Netflix punta sul regista di Io sono leggenda e lo sceneggiatore di Blade Runner 2049.

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Alex Garland da The Beach a Men: la folgorante carriera dello scrittore, sceneggiatore e regista inglese

Il suo nome, forse, non è ancora conosciuto come dovrebbe da parte del grosso del pubblico, ma ci sono ben pochi dubbi sul fatto che Alex Garland, nato a Londra nel 1970 ma cresciuto a Manchester, sia uno di quelli che hanno plasmato buona parte dell'immaginario cinematografico contemporaneo. E che l'abbia fatto ben prima di mettersi dietro la macchina da presa e dirigere film come quest'ultimo Men, presentato in prima mondiale alla Quinzaine des réalisateurs a Cannes 2022 e da poco nei cinema italiani, distribuito da Vertice360.

Già.
Perché Garland nasce come scrittore. Uno scrittore il cui popolarissimo romanzo d'esordio "L'ultima spiaggia", edito in Italia da Bompiani, ha ispirato uno dei titoli più noti e discussi del cinema degli anni Novanta, il The Beach diretto da Danny Boyle e interpretato da Leonardo DiCaprio, Virginie Ledoyen e l'immensa Tilda Swinton.
Il successo di The Beach, uscito nel 1996, spalancò per Garland le porte del mondo del cinema. Non solo perché anche il secondo dei suoi romanzi, "Black Dog", fu anch'esso adattato, questa volta da Oxide Pang, che diresse il thriller The Tesseract, ma soprattutto perché quel primo contatto con Boyle gli diede l'occasione di scrivere la sceneggiatura del film che, nel 2001, ha cambiato radicalmente il modo di intendere la figura dello zombie, ribaltando la prospettiva romeriana, introducendo l'elemento pandemico tutt'ora di scottante attualità e rendendolo adeguato alla frenesia isterica dei tempi moderni: 28 giorni dopo.

È stato quindi con l'inizio del Terzo Millennio che la carriera cinematografica di Garland ha avuto inizio, così intensa da fargli sostanzialmente mettere da parte la scrittura narrativa: il suo terzo e ultimo romanzo, mai portato al cinema, si intitola "Coma" risale all'oramai lontano 2004.
Dopo 28 giorni dopo Garland collabora di nuovo con Boyle nel fantascientifico Sunshine, film grandemente sottovalutato che, in qualche modo, mette a fuoco quello che diventerà il tema principale del Garland autore cinematografico: quello che gira attorno a una fantascienza declinata secondo coordinate esistenziali, con un grande interesse per l'incontro e lo scontro tra la razionalità scientifica e le emozioni umane.
Difatti, dopo alcune riscritture non accreditate del copione di 28 mesi dopo, Garland adatta un celebre romanzo di Kazuo Ishiguro e firma così la sceneggiatura del bellissimo Non lasciarmi di Mark Romanek, uno dei capisaldi della fantascienza esistenziale contemporanea.
E, dopo essersi fatto le ossa come regista (non accreditato, ancora una volta) nel remake di Dredd da lui stesso scritto e prodotto, ecco che nel 2015 esordisce ufficialmente dietro la macchina da presa con l'ambizioso Ex Machina, algida e sentimentale rivisitazione del mito di Frankenstein, con un giovane genio dell'informatica alle prese con un misterioso e sfuggente scienziato ma, soprattutto, con l'androide di sembianze umanissime e artificialissima e acuta intelligenza interpretato da Alicia Vikander in uno dei suoi primi ruoli di rilievo.

Dalle atmosfere asettiche ma morbose di Ex Machina, Garland passa poi a quelle lisergiche e costeggianti l'horror di Annientamento, adattamento dell'omonimo romanzo di Jeff VanderMeer targato Netflix dove ancora, una volta, l'inglese mescola con sapienza, e con grande attenzione allo spettacolo cinematografico, la scienza e la filosofia.
Annientamento, debitore di Alien ma non solo, era un film che parlava di mutazioni ed evoluzioni, e che adottava un punto di vista e una prospettiva tutte femminili: e allora, con tutte le differenze del caso, che sono tante e lo so sono a ragion veduta, non sorprende più di tanto che Garland abbia realizzato, con questo suo nuovo Men, un film che mette sì da parte scienza e filosofia, che sì abbraccia l'horror - il folk horror in particolare - in maniera ancora più netta di quanto non avvenisse in Annientamento, ma che porta alle estreme conseguenze l'adozione di un punto di vista femminile mostrando la (non) evoluzione degli atteggiamenti patriarcali che opprimono, spaventano e violentano le donne.
E, ricordando che nel 2020 Garland ha anche realizzato una miniserie tv intitolata Devs, che tratta ancora una volta di scienza (fisica quantistica), sentimenti (elaborazione del lutto) e filosofia (libero arbitrio) chissà cosa ci riserverà il suo prossimo progetto, un war movie contemporaneo intitolato invece Civil War, ambientato negli USA in un futuro prossimo distopico con un cast che comprende Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee Spaeny, Karl Glusman e Sonoya Mizuno.



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giovedì 25 agosto 2022

Celebriamo il talento di melissa McCarthy con i suoi migliori film in streaming

Ci sono pochissimi dubbi sul fatto che Melissa McCarthy sia stata il fenomeno comico hollywoodiano più importante degli ultimi quindici, venti anni. Grazie alla collaborazione con un cineasta brioso come Paul Feig l’attrice ha realizzato una serie di commedie di grande successo, piene di trovate e realizzate con indubbia competenza nei confronti del genere. Col passare del tempo e dei successi la McCarthy ha poi anche evidenziato la capacità di lavorare con grossa efficacia sui toni dolceamari della commedia drammatica, riuscendo a ottenere ben due nomination all’Oscar, di cui una come miglior attrice protagonista. Ecco dunque i cinque film in streaming con cui vogliamo celebrare la bravura e la sensibilità dell’artista che arriva oggi a 52 anni. Buona lettura.

I migliori film in streaming interpretati da Melissa McCarthy

  • Le amiche della sposa
  • Corpi da reato
  • St. Vincent 
  • Ghostbusters
  • Copia originale

Le amiche della sposa (2011)

Partiamo con la commedia irriverente e scatenata che fa letteralmente esplodere il fenomeno Melissa McCarthy. Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne sono le protagoniste de Le amiche della sposa, non ci piove, ma quando c’è in scena lei si mangia le colleghe a colazione. Sboccata, nevrotica, estrema, irresistibile. Arrivano le nomination all’Oscar per la sceneggiatura e quella per l’attrice non protagonista. Paul Feig organizza il tutto con brio e capacità di gestione. Film spassoso. Ne seguiranno altri…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Corpi da reato (2013)

Ancora Paul Feig per un poliziesco che definire spassoso è un eufemismo. Alla McCarthy si affianca una Sandra Bullock perfetta per la combinazione di commedia farsesca e action. L’affiatamento tra le due star è perfetto, l’interazione tra i personaggi diversi tra loro effervescente. Ci si diverte un mondo con Corpi da reato, il pubblico gradisce e dichiara il grande successo del film. Meritato. Conferma che la McCarthy può essere un'ottima spalla e insieme protagonista inarrestabile. Ogni volta da rivedere con grande gusto. Disponibile su CHILI, Apple Itunes, NOW.

St. Vincent (2014)

Primo vero tentativo di deviare verso i toni più gentili del melodramma grazie a una storia delicata e ben orchestrata da Theodore Melfi. Protagonista di St. Vincent è un Bill Murray molto più pacato del solito, a cui si affianca con dolcezza Naomi Watts. La McCarthy chiude un triangolo di protagonisti di spessore, che gestisce la variazione di toni a dovere. Momenti di cinema che arrivano dritti al cuore per un film piacevole e sentito. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Ghostbusters (2016)

La riproposizione tutta al femminile (o quasi, visto Chris Hemsworth) del film di culto di Ivan Reitman era un rischio immane, che Paul Feig, Kristen Wiig e la McCarthy si prendono ben consapevoli di andare incontro al possibile tracollo. E invece il loro Ghostbusters funziona a dovere, diverte con leggerezza e non si avvicina troppo ai due film originali. Un prodotto studiato con cura e proposto con la necessaria lucidità. Momenti di ottimo cinema di genere per un prodotto che arriva esattamente dove voleva. Allo stomaco del pubblico. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

Copia originale (2018)

Chiudiamo col bellissimo film diretto da Marielle Heller per cui la McCarthy ottiene la candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista. Ispirato da una storia vera, Copia originale mette in scena con amore e pudore una storia di perdizione, di rapporto con l’arte e la creazione complesso e doloroso, che si esplicita anche attraverso l’amicizia corrosiva con un bravissimo Richard E. Grant. Studio di caratteri certosino, commovente, prezioso. Film in chiaroscuro davvero notevole, che conferma la versatilità insospettabile della sua protagonista. Da amare. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.



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Empire of Light: dolcezza, emozioni e magia del cinema nel trailer del nuovo film di Sam Mendes

Si apre il sipario nella prima immagine del primo teaser trailer di Empire of Light. Dietro le tende, il grande schermo. La prima parola della voce narrante è "film". Bastano dunque tre secondi per capire che la nuova opera dell'acclamato regista britannico Sam Mendes è un atto d'amore per il cinema. Dopo aver firmato i due film su James Bond, Skyfall e Spectre, e aver raccontato con un virtuoso piano sequenza la prima guerra mondiale con 1917, il regista premio Oscar per American Beauty si allontana da quelle atmosfere per abbracciare la dolcezza di una storia di relazioni umane.

Empire of Light, scritto e diretto da Sam Mendes, racconta le vicende di alcuni personaggi ambientate in una cittadina inglese all'inizio degli anni 80. La magia del cinema li circonda, come racconta nel trailer la voce di Toby Jones nel ruolo di un proiezionista. Adattiamo in italiano le parole inglesi che accompagnano le immagini:

Film.

Non sono altro che fotogrammi statici, con l'oscurità a dividerli.

Ma c'è un piccolo difetto nel vostro nervo ottico.

Se io vi mostro il film a 24 fotogrammi al secondo, si crea un illusione di movimento.

Un illusione di vita.

Allora non vedere l'oscurità.

Laggiù, voi vedete un raggio di luce.

Niente accade se non c'è la luce.

Oltre a Toby Jones, il cast del film vanta la presenza di Olivia Colman, Michael Ward e Colin Firth. Il direttore della fotografia è il maestro Roger Deakins, mentre la ricerca dei giusti sentimenti attraverso la musica è stata affidata a Atticus Ross e Trent Reznor.
Sarà il Toronto Film Festival a settembre il luogo dell'anteprima mondiale, ma bisognerà attendere il 9 dicembre per l'uscita negli Stati Uniti e il 23 febbraio 2023 per quella nelle sale italiane (non è escluso che venga anticipata).
Qui sotto il primo teaser trailer di Empire of Light.



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Bullet Train

Dal best seller di Kotaro Isaka "I sette killer dello Shinkansen"
* * - - - (mymonetro: 2,45)

Regia di David Leitch. Con Brad Pitt, Sandra Bullock, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon (II), Hiroyuki Sanada, Joey King, Zazie Beetz, Logan Lerman, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Masi Oka, Karen Fukuhara, Emelina Adams, Jenson Cheng, Yoshi Sudarso, Tania Verafield, Arnold Chun, Pasha D. Lychnikoff, Michelle Lee, Jason Matthew Smith, David Leitch.
Genere Azione - USA, 2022. Durata 152 minuti circa.

Ladybug è un agente di una misteriosa organizzazione, che gli affida incarichi oltre i confini della legalità. Non si considera un assassino: è solo colpa della sfortuna se la gente finisce per morire durante le sue imprese. Questa volta avrebbe un incarico facile facile: rubare una valigetta sullo Shinkansen, il "treno-proiettile" ad altissima velocità che collega Tokyo e Kyoto. Peccato che la valigetta sia sotto la custodia di una coppia di ciarlieri ma pure letali sicari: Lemon & Tangerine, ossia limone e mandarancio. I due hanno con loro anche il figlio della Morte Bianca, un boss criminale di origine russa che ha preso il controllo di una fazione della yakuza. Ma non è tutto: sul treno viaggia The Prince, una ragazzina solo apparentemente indifesa e con un piano machiavellico, che ricatta il giapponese Kimura perché lavori con lei. Inoltre sono della partita altri due assassini: Hornet, micidiale con i veleni, e Wolf, sicario messicano in cerca di vendetta.





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mercoledì 24 agosto 2022

Rimini

Il passato che torna
* * * - - (mymonetro: 3,36)

Regia di Ulrich Seidl. Con Michael Thomas (II), Georg Friedrich, Hans-Michael Rehberg, Claudia Martini, Natalya Baranova, Silvana Sansoni, Rosa Schmidl.
Genere Drammatico - Austria, Francia, Germania, 2022. Durata 114 minuti circa.

Per una Rimini invernale, fredda e desolata, si aggira la figura impellicciata di Richie Bravo, cantante austriaco ormai di una certa età che non si arrende al declino e insegue ancora i fasti di una carriera ferma agli anni ottanta. I fan ormai sono quelli dei centri anziani e delle comitive apposite, pochi ma sempre accaniti. Richie li premia con la dedizione di un performer instancabile, la stessa che mette nel lavoro di gigolo con cui arrotonda lo stipendio. Con un fratello in Austria e un padre malato, l'uomo non ha particolari legami, ma le cose cambiano quando una ragazza a un concerto lo approccia sostenendo di essere sua figlia.





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